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IL PARTITO DEL SUD

Post n°1 pubblicato il 26 Dicembre 2005 da brigante10

Era un giorno di un anno che non ricordiamo. Di sera, intorno ad un grosso tavolo, sedevano dodici persone. Anche se tra essi vi erano due donne, sembravano ugualmente degli apostoli. Al centro della tavolata non c’era il Dio fatto Uomo ma il fantasma dell’Uomo da sostanziare, da concretizzare, da far circolare tra le genti. Nacque il Centro Culturale, e, da una costola di esso, il Partito del Sud. L’obiettivo era l’affermazione del neo-umanesimo da promuovere coinvolgendo nel dibattito e nella vita associativa coloro che volevano diversificarsi. Questi, convenuti da sponde politiche diverse, da esperienze contrapposte, da abitudini disparate, trovarono il coraggio di spogliarsi e presentarsi vergini e disponibili al grande appuntamento con la Storia da edificare. Nello statuto stilato frettolosamente si parlava di Amore. Incontriamoci - dicevano in coro - possiamo anche predicare diversamente ma con la consapevolezza acquisita che tutti gli idiomi abbiano la comune madrelingua della sincerità, del rispetto per le persone, del culto per l’uomo. Nascerà così una affascinante esperienza di vita che potrebbe trasfigurare completamente una intera società, l’intero sistema dei partiti nazionali, tutti votati alla causa confindustriale e nordista. Con entusiasmo senza pari gli apostoli si sguinzagliarono in tutte le direzioni alla ricerca di nuovi adepti. Non avevano bisogno di selezionare ma di prendere per mano tutti coloro che lo volevano. Molti si rifiutarono poiché avevano le mani occupate ad accarezzare o ad incensare idoli; invece, tanti disoccupati aderirono. In tutti i campi dello scibile ed in risposta ad ogni esigenza esposta si aprì la franca discussione. Ognuno trovò l’attenzione degli altri. Questo fulgido miracolo si protrasse per alcuni anni, sotto una gragnuola di bombe e di frecce avvelenate lanciate su di esso da tutte le logge massoniche, da tutte le parrocchie farisee, da tutte le cliniche psichiatriche di natura confessionale in cui erano imprigionati i malati. La grande rabbia si sprigionava da ogni luogo ove si coltivava la filosofia intitolata:>. - Chi è il vostro nemico? - Chiedevano gli avversatori. - Solo l’ignoranza- Rispondevano dal Centro del Partito. - Come ritenete debellarla? Chi sono i portatori sani?- - Sono i muti e, tra questi, coloro che parlano linguaggi incomprensibili. Il male si sconfigge con la terapia della discussione di cui devono appropriarsi. Quando, sotto l’assalto concentrico dei diversi nemici, il Circolo dovette perire, si era appena fatto in tempo a costruire alcuni esempi di esaltazione umana. Anche se dispersi nel mondo, diasporati dai Savoia e dalla massoneria nazionale ed internazionale, erano nati i primi veri “ Animatori”. Sovversivi meridionalisti per alcuni, sovversivi borbonici per altri, briganti per altri ancora, i nostri continuarono a combattere fino a che ne furono in grado. Tutti destinati al martirio, alla soppressione, alla fucilazione, all’impiccagione, anche perché erano facilmente individuabili: lasciavano orme gigantesche che atterrivano gli ominidi, atterrivano i professorelli salariati, atterrivano il grande capitale padano, quello nazionale ed internazionale rappresentato dalla “cupola massonica” che ha tentato persino di cancellarne la memoria storica, le loro gesta, il loro eroismo. Dopo anni, il loro esempio e la memoria storica son tornati come fantasmi del passato a irrigare le nostre coscienze, a fecondare l’humus culturale della gente del Sud. La bestia massonica, quella che ha invaso le fertilissime terre del meridione d’Italia, quella che ha scannato oltre un milione di persone, quella che ha profanato i nostri valori civili, militari e religiosi, quella che ha profanato la Chiesa cattolica, oggi governa il mondo. Oggi la gente comincia a prendere coscienza sul suo operato nefasto, sta iniziando il suo declino. I potentati economici saranno schiacciati dalla fame del terzo e quarto mondo e dalla sete di giustizia della storia scritta col sangue. I corsi e ricorsi della storia non ce li siamo inventati noi. È tutto scritto. Ormai in tanti stanno scoprendo le loro radici, la verità storica,la loro cultura che affonda nella Magna Grecia, le loro origini, la loro dignità. Questi esemplari andrebbero messi insieme e aiutati ad andare avanti. È una proposta seria, l’unica in grado di demolire il plinto dell’ignoranza, quello che sorregge Cainopoli fondata dalle “sette” nazionali ed internazionali; è una proposta per tutti quelli che sono alla ricerca continua di San Leucio, la comunità socialista senza fondamenta, avvolta dalla sapienza e dalla cultura e dal cattolicesimo; è una proposta per i Verdi e gli ecologisti intenti a scavar trincee e a rizzare recinti intorno all’habitat assalito dall’ignoranza. Siamo sicuri che questi sapranno giocare fuori casa, in mezzo alla mandria umana per ammansirla, in mezzo ai rapaci perché possano rinunciare agli artigli. Sapranno far venir fuori la verità secondo la quale la bocca non serve solo per mangiare, i genitali solo per orinare, la testa per far da sostegno al cappello. Sapranno far capire che il senso della vita sta nella consapevolezza dell’esistenza della misteriosa > che è affascinate scoprire. La Storia.

 
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