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Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 06 Ottobre 2005 da Clubmvfaculoberlusca
 
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QUANDO L'IPOCRISIA DIVENTA UN'ARTE

Cari amici,confessiamo l'ignoranza. I Buffoni di corte (prima che l'espressione acquisisse la valenza ingiuriosa che ha attualmente), erano persone che, specie nel Rinascimento, avevano un ruolo ufficiale presso le più importanti corti d'Europa. Il Buffone era una vera e propria carica, con tanto di titolo. Il suo compito era quello di rallegrare, scherzando intorno alle cose serie o facendo seriamente cose ridicole.
Addirittura, in Francia, tale carica ufficiale durò qualche secolo e, poi, venne soppressa nel 1662. Non sapevamo (e l'abbiamo scoperto dalla Treccani) che in Italia, non è mai esistito il Buffone "ufficiale". Ne ignoriamo la ragione. Forse perché, per tendenza italica, sarebbero stati troppi i concorrenti.
È certo, comunque, che il Buffone (inteso non in senso ingiurioso) era, a tutti gli effetti, un artista, un vero autentico artista.
Ci è venuto di pensare (e non sappiamo per quale inconscia sollecitazione), a simile importante artista (esclusa, lo ripetiamo, la valenza ingiuriosa che ha assunto il termine) a proposito delle ultime sulla "salva Previti".
In breve la questione è questa. Il sen. Cesare Previti ritiene ingiusto che, per colpa dell'annunciata legge sulla prescrizione, egli venga privato del diritto alla assoluzione, così cancellando l'ingiustizia della condanna.
Da cittadino autorevole, l'imputato Previti, ha chiesto al Presidente del Senato, Prof. Marcello Pera, di rinviare l'approvazione della legge sulla prescrizione a dopo la conclusione del suo processo, per non essere privato della possibilità d'ottenere giustizia. Il Prof. Marcello Pera ha dovuto rispondere che, purtroppo, pur comprendendo la nobiltà della richiesta (e forse memore delle prescrizioni subite da Berlusconi e Andreotti), non è però in suo potere, bloccare il corso dell'approvazione della legge, sicché il cittadino-imputato-condannato (in primo grado) Cesare Previti, potrebbe essere costretto a subire siffatta ulteriore ingiustizia: la prescrizione.
La vicenda non può non indurre a riflessione tutti i cittadini per il possibile nuovo torto che una maggioranza forcaiola, starebbe perpetrando ai danni di un possibile innocente.
Ci siamo però chiesti: possibile mai, con tutti gli avvocati e consiglieri giuridici che ci sono in giro, che nessuno abbia fatto presente al Prof. Marcello Pera che l'imputato ha il diritto di rinunziare alla prescrizione (art. 157 del codice penale, come modificato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 275 del 1990), pretendendo invece una sentenza (sia essa di assoluzione o di condanna) che ignori la prescrizione?
C'era proprio bisogno di scomodare lo Stato, il Parlamento, le Istituzioni, il lavoro già programmato e in calendario, per dare una risposta tranquillizzante da parte del Prof. Marcello Pera al Sen. Cesare Previti?
Sarebbe bastato che dicesse (anche con una telefonata): "collega, non si crucci, la soluzione c'è, basta esercitare il diritto di rinunzia alla prescrizione, ma non mi chieda di fermare i lavori parlamentari".
Sennonché, il Giornale, ha titolato "L'avversario spiazzato", scrivendo "il grande antipatico ha spiazzato tutti gli amici ma soprattutto i nemici". Il sottosegretario alla giustizia Vietti ha proclamato "con la lettera di Previti, ecco, con questa lettera finisce la solita sceneggiata che in questa legislatura ha accompagnato tutte le riforme". Il sen. Schifani ha, con la solita mesta superiorità intellettuale, annunciato "sconfitta la sinistra!". Il vice presidente del Consiglio Follini, da uomo di Stato ha dato un gran bell'esempio, dichiarando "ho votato questa legge con l'entusiasmo prossimo allo zero. L' ho fatto per spirito di coalizione". La qualcosa induce a pensare che deve esserci un particolare interesse, per approvare ciò che si ritenga cagionevole per la giustizia e i cittadini. Qualcuno potrebbe ritenere che questa sia ipocrisia spinta, un farsesco minuetto. Ma quando mai: questa è autentica e sublime arte rinascimentale.

Tratto da http://news.nettaridibacco.it

 
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