Creato da Ereshkigalll il 20/01/2009

CONFUSION_CAOS

CONFUSIONE INTERNA ED ESTERNA

 

 

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LA CONFUSIONE

Post n°10 pubblicato il 20 Giugno 2009 da Ereshkigalll

Una confusione può essere definita come una serie di fattori o circostanze che non sembrano avere una soluzione immediata. Più in generale, una confusione è movimento casuale.

Se vi trovaste in mezzo a un traffico intenso, è molto probabile che vi sentireste confusi da tutto quel movimento che vi sfreccia tutt’intorno. Se vi trovaste in mezzo a una tempesta, con foglie e cartacce che turbinano intorno a voi, è molto probabile che vi sentireste frastornati.

È possibile comprendere una confusione? Esiste una sua “anatomia”? Sì, esiste.

Se foste un centralinista e riceveste dieci chiamate contemporaneamente, potreste sentirvi disorientati. Ma esiste forse una via d’uscita a una situazione del genere? Se foste il caporeparto di una fabbrica e vi trovaste a dover fronteggiare tre emergenze e un incidente, tutti nello stesso momento, potreste sentirvi confusi. Ma esiste una soluzione a questo?

Una confusione rimane tale soltanto se tutte le particelle sono in movimento, rimane tale soltanto se nessun fattore viene chiaramente definito o compreso.

La confusione è la causa fondamentale della stupidità. Per uno stupido tutte le cose sono confuse tranne quelle molto semplici. Perciò se si conoscesse l’anatomia della confusione, si diventerebbe più intelligenti, indipendentemente da quanto lo si sia già.

Se vi è capitato di dover insegnare a un giovane ambizioso e non molto intelligente, capirete bene questo concetto. Tentate di spiegargli come funziona una certa cosa. Gliela spiegate una volta, un’altra volta e un’altra ancora. Dopo di che lo lasciate fare e lui combina subito un gran pasticcio. “Non aveva capito”, “non aveva afferrato”. Si può spiegare meglio la sua incomprensione dicendo, molto correttamente, che “era confuso”.

Il 99 per cento delle volte in cui l’istruzione fallisce, quando fallisce, la causa è che lo studente era confuso.

E non soltanto nel campo del lavoro, ma anche nella vita stessa, quando sorge il fallimento, questo proviene, in un modo o nell’altro, dalla confusione. Per imparare il funzionamento di un’apparecchiatura, o per vivere la vita, si deve essere capaci di far fronte alla confusione o di sviscerarla.

Finché non si sceglie un dato, un fattore, un particolare, in un vortice di particelle, la confusione continua. La singola cosa scelta e utilizzata diventa il dato stabile per tutto il resto.

 
 
 
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