Creato da: lesbicalessia il 27/12/2007
le storie di alessia

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

robertoemaria1966minoctennisortiraurobproreccojudoroncabtcbergantinocervati.sergiodanilo98.dtomgianciotti.giannicolu10Sami.dbjoe1979maurocorradi50
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 

IL MANIACO

Post n°7 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da lesbicalessia

 

Chi mi conosce sa di quanto amo girare nuda per casa in qualsiasi periodo dell’anno, come amo prendere il sole nuda sia al mare che nel terrazzo di casa. Bene, questa mi abitudine ha attirato l’attenzione su di me del mio vicino di casa, che da tempo ormai passava le sue giornate armato di binocolo a spiarmi.

Inizialmente non mi accorsi mai di niente, fin quando a casa non iniziarono ad arrivare delle strane telefonate. Ricordo che era primavera inoltrata, ero sul terrazzo a prendere il sole, era uan bellissima domenica, quando suonò il telefono, mi alzai a rispondere, dall’altro lato del telefono una voce anonima giovanile e molto eccitata che non conoscevo inizio a riempirmi di complimenti. Conosceva in ogni minimo particolare il mio corpo e gli indumenti intimi che indossavo. Capi che doveva essere qualcuno del palazzo di fronte casa mia che amava guardarmi. Sapere che qualcuno mi spiava di nascosto mi lunsigava, mi piacevam mi eccitava. Cosi da quel giorno ogni qual volta ero nuda mi preoccupavo che le finestre e le porte di casa fossero sempre aperte al massimo e di sera le luci di casa mia fossero sempre accesse, quando mi spogliavo, quando mi masturbavo.

Le telefonate ormai diventavano un appuntamento quotidiano, dai complimenti si passo agli insulti che mi eccitavano da morire, come era eccitante sapere che dall’altra parte del cavo c’era una persona che magari si stava masturbando. Arrivammo al punto che mi consigliava lui cosa indossare, ma soprattutto cosa “non indossare” visto che sempre piu spesso mi invitava a non mettermi gli indumenti intimi.

Una volta in una telefonata mi disse che l’indomani sarebbe stato il suo compleanno e che avrebbe voluto da me un regalo. Fu cosi che per la sera successiva invitai a cena una mia amica con lo scopo di farci del sesso, cosi fù! Fecimo l’amore in soggiorno con la luce accessa nel divano posto dirimpetto alla vetrata della terrazza. Fù tetto bellissimo, apparte la mia amica che ra bellissima ma sapere che la voce anonima era li che guardava mi rese quella sera una mailina in calore. Ebbi conferma di tutto quando la mia amica se ne ando, poco dopo squillo il telefono, era lui che mi ringraziava del regalo di compleanno, gli volli fare un altro: ci masturbammo insieme al telefono.

Questa storia duro per mesi e mesi, io cercavo di capire chi potesse essere il maniaco, studiavo ogni persona che entrava ed usciva dal palazzo di frante casa mia. Tanti volti che associavo all’idea ma nessuna certezza.

All’improvviso pero il maniaco scomparve non si fece piu sentire. Pensandoci un po su notai che le telfonate ebbero fine da quando una sera mi feci spiare mentre ebbi un rapporto con uomo.

Ancora ora cerco di capire chi potesse essere quella persona per la quale ero il suo oggetto del desiderio e tantissime volte volte soddisfai le sue voglie e la sua perversione voyeristica.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

 Il treno, l’amica e la sorpresa

Post n°6 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da lesbicalessia

 

Valeria, una mia ex collega dell’università era da poco tornata dal viaggio di nozze. Non ero potuta andare al suo matrimonio in quanto mi trovavo a Milano per lavoro. Cosi quel week-and avevo deciso di andarla a trovarla e fermarmi da lei sabato e domenica.

Con Valeria abbiamo trascorso insieme dei meravigliosi anni all’università, anche Lei era architetto. Eravamo sempre insieme. Spesso si fermava a dormire da me considerato che abitava e tutt’ora abita a Napoli.

Era estate inoltrata, in previsione che in quel week-and ci sarebbe stato un traffico intenso in autostrada decisi di prendere il treno. Faceva un caldo della madonna e, come spesso mi capita avevo indossato solamente un vestitino cortissimo bianco a fiori azzurri (arrivava poco piu sotto delle natiche) senza niente sotto.

Occupai il primo scompartimento vuoto che fortunatamente trovai, anche se da lì a poco minuti purtroppo si riempi; entrarono tre ragazzi giovanissimi, secondo me da poco maggiorenni.

Naturalmente i loro sguardi si posarono subito su di me e non nascondo che ero abbastanza compiaciuta di questo. Uno si mise affianco a me mentre gli altri due di fronte.

La situazione mi stuzzicava parecchio, cosi li volli mettere alla prova. Mi alzai e presi un libro che avevo messo in borsa che si trovava nell’apposito alloggio sopra le poltrone. Naturlamente questa mossa era del tutto calcolata, sporge4ndomi a prendere il libro il vestino si sarebbe alzato e di parecchio anche lasciando scoperto il mio sedere. Purtoppo non potei vedere le loro espressioni essendo girata.

Durante la lettura del libro, ogni tanto lasciavo le mie gambe leggermente aperte tanto quanto bastava per lasciar intravedere la mia fica. Sotto gli occhiali da sole che tenevo apposta addosso, potevo vedere tutte le loro espressioni. Dopo poche pagine, volli continuare a stuzzicarli feci finta di addormentarmi inclinando un pò la testa verso sinistra e lasciando sempre le gambe semi aperte.

Fu uno spasso osservarli. Uno di loro si toccava sempre il basso ventre, immagino che gli era diventato duro e chissà cosa avrebbe voluto fare. Mentre guardavo i due ragazzi di fronte a me, sento il calore di una mano appoggiarsi sul mio ginocchio. Era il ragazzo seduto al mio fianco. Fu molto intraprendente e lo lasciai fare per vedere dopve sarebbe arrivato. La mano sali lentamente sino ad arrivare sotto la gonna. Li sentivo parlare piano fra di loro; erano eccitatissimi. Non volendo andare oltre ripresi la lettura del mio libro. Poi un po’ per rompere il ghiaccio chiesi ai due ragazzi seduti di rimpetto dove erano diretti. Uno di loro mi rispose che andavano in vacanza a Panarea e aggiunse: la meritata vacanza dopo la maturità. Non mi ero sbagliata circa la loro età. Poi guardando il ragazzo seduto al mio fianco vidi che anche lui era molto eccitato cosi gli e lo feci presente. Lui con la stessa intraprendenzza che avava dimostrato prima mi rispose che di fronte alla mia bellezza e soprattutto di fronte ad una ragazza senza mutandine non potevano non eccitarsi. Io feci finta di essere sconvolta e gli chiesi:

  • ma si è visto tutto?”

  • be quasi tutto!

  • Ma mentre dormivo?

  • Si!

  • Scusatemi ma a me capita spesso di uscire senza intimo!

Uno dei ragazzi mi rispose che lui non amava indossare l’intimo, abbasso la patta dei calzoncini e usci fuori il suo arnese, duro come un martello e completamente scappellato; gli chiesi:

  • Sei eccitato?

  • Si molto!

  • Masturbati allora!

Non se lo fece ripetere due volte; io per compiacerlo allargai di più le gambe mostrandogliela tutta. Purtoppo non riusci a completare la sega perchè udimmo il controllore che stava passando per obliterare i biglietti, cosi in un battibaleno lo entrò dentro.

Arrivati a Napoli li salutai e gli augurai a tutti e tre buon divertimento.

Alla stazione trovai Valeria ad aspettarmi. Era un po ingrassata rispetto all’ultima volta che la vidi, ma stava sempre benissimo. Ci abbracciamo e come sempre mi palpò il culetto (aveva quest’abitudine da sempre). Prima fecimo un po di compere per la cena, passamo a salutare a suo marito che lavorava in banca e poi andammo a casa. Durante la preparazione del pranzo mi raccontò ogni minimo particolare della cerimonia e della festa del matrimonio. Poi passo al viaggio di nozze, era elettrizzata si vedeva che era felicissima. Mi fece vedere le foto sia del matrimonio che della loro permanenza in Jamaica durante il viaggio di nozze.

Ad un tratto si fece più seria, prese il telefonino lo collogo alla televisone e mi disse:

  • devo farti vedere una cosa!

Ci sedemmo sul divano, il filmato inizio, c’era lei stesa sul letto completamente nuda, esclamai:

  • addirittura avete fatto i video con tuo marito!

  • Zitta e guarda!

La scena inizio a muoversi avvicinandosi verso il letto, lei prese il telefono in mano e inquadro un ragazzone enorme, muscoloso, anch’esso nudo, ma non era suo marito, era un uomo di colore. Ora lei si mise in ginocchio sul letto gli passo il telefonino e si vide lei prendere avidamente in bocca il bellissimo cazzo di quel ragazzo. Era davvero scatenata, faceva scorrere quella lingua dalle palle fino alla cappella per poi golosamente prenderlo tutto in bocca fin dove ci entrava.

Sazia di prenderlo in bocca, si giro si mise a pecora e invito il suo amante a scoparla. Quell’uomo sembrava un treno; si sentivano i suoi anzimi, che piano piano piano si mutarono in grida di piacere preludio di uno strepitoso orgasmo. Purtoppo il video poi si blocco.

  • Hai cornificato a tuo marito già in viaggio di nozze?

  • Alessia, non potevo non farmelo un tipo come quello, quando mi sarebbe ricapitato?

  • Lo capito pero…..

  • Pero niente, lo hai visto pure tu che non me lo potevo perdere.

Continuo spiegandomi come lo aveva conosciuto nel vollaggio, faceva l’animatore e che approfittando dell’assenza di suo marito che era andato a fare un immersione dall’altra parte dell’isola aveva preso la palla al balzo.

  • Comunque ora il video lo cancello, lo conservato solo per te per fartelo vedere.

  • Caspita però hai scelto veramente bene, sicuramente è stata un bella scopata!

Il suo sguardo già mi bastò come risposta.

Mi accompagnò a farmi vedere la mia camera, gli dissi che volevo farmi una doccia, cosi davanti a lei mi spogliai, mi guardò e mi disse: ma non cambi mai, sempre la solita puttanella sei, vai in giro senza mutandine. Gli feci una boccaccia e gli raccontai cosa combinai in treno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

 Vacanze

Post n°5 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da lesbicalessia

 

Quell’estate era la prima dopo la fine della mia relazione con Elisa; una storia durata due anni molto bella e intensa (sono stata la prima per lei), purtoppo finita nel peggiore dei modi quando in quel giorno di primavera la trovai insieme ad un uomo nel “nostro” letto.

Non era uno dei mie momenti migliori e fù proprio per questo che la mia amica Maria mi invito a trascorrere le vacanze a Pantelleria ospite di una sua amica. Dopo un po di titubanza decisi di accettare l’invito, cosi il 31 luglio partimmo per quindici giorni di ferie.

All’aeroporto ci venne a prendere l’amica di Maria che ci avrebbe ospitato, Daniela, una ragazza molto carina, 29 anni, alta, mora un bel fisico con tutto apposto, ma il mio occhio esperto si accorse subito del suo seno rifatto e delle labbra ritoccate nonostante la sua giovane età; in seguito Maria mi confesso che aveva fatto un intervento anche all’addomme. Comunque devo dire che il chirurgo era stato veramente bravo e che lei stava benissimo.

Casa di Deaniela era molto bella, vicinissima al mare, con un campo da tennis e con terrazze grandissime. Io e Maria ci sistemammo nella stessa camera dividendo il lettone (non era la prima volta) anche se lei era assolutamente etero, pur avendo provato con me anni prima l’amore saffico.

Daniela aveva la camera affianco a quella nostra che da li a un paio di giorni avrebbe diviso con il suo ragazzo che sarebbe venuto anche lui a Pantelleria per le vacanze. Una volta sistemate, pranzammo e velocemente scappammo subito a mare.

Io come al solito non portai neanche il costume visto che amo prendere il sole integrale, Maria sfoggio il suo bellissimo topless e Daniela invece indossava un dolcissimo bichini molto piccolo che copriva lo stretto indispensabile le parti intime. Non riusci a distogliere lo sguardo dal suo corpo talmente era sinuoso e armonioso, notai che pure lei indugiò lo sguardo ammirato su di me.

L’acqua era bellissima, rimasi a mollo molto tempo in compagnia di Daniela che mi raccontava un po della sua isola e della sua vita, lo stesso feci io senza scendere troppo nei particolari, ma ero sicurissima che già Maria aveva avuto tempo e modo di parlargli di me.

Quando ci alzammo, purtoppo notai che la spiaggia si affollo un po troppo, rimasimo ancora un poco e tornamo a casa, a noi tutte non piaceva molto la confusione e soprattutto non volevamo essere l’attrattiva per tanti maschietti in calore!

Continuammo a prendere il sole in terrazza a casa, sorseggiando splendidi koktail che Daniela preparava a base di gin e succo di frutta.

Maria, che è un diavolo di ragazza, intui subito la mia attrazzione verso la sua amica, mi si avvicino e inizio a spalmarmi la crema solare soffermandosi nelle mie parti intime sotto lo sguardo attento di Daniela, anche se faceva l’indifferente. Quella situazione mi eccitò terribilmente, ma dovetti trattenermi, non mi sembrava il caso appena arrivata di far cose che non potevo valutarne l’effetto sulla padrona di casa.

In prima serata scendemmo in centro per un aperitivo e poi ci fermammo a mangiare una pizza, dopo un passeggiata sul lungo mare, verso le 11 facemmo ritorno a casa.

Una volta a letto io e Maria iniziamo a parlare di Daniela, eravamo entrambe nude e nel mezzo delle chiacchiere mi ritrovai a masturbarmi pensando a lei, infischiandomi della mia amica che anzi sembrava compaciuta di vedermi cosi eccitata tanto da raggiungere l’orgasmo in pochi istanti.

Alle 6 e 30 ero già sveglia, stavo bene fresca e riposata, cosi mi alzai il solo da poco era spuntato, Pantelleria all’alba ha dei colori bellissimi c’erà una piacevole venticello fresco che accarezzava il mio corpo nudo, decisi di entrare per a prepararmi un caffè. Da lì a poco non fui più sola, anche Daniela si sveglio e venne in cucina, rimasi ammirata dal suo splendido corpo coperto solamente da un baby doll bianco trasparentissimo che lasciava intravedere i suoi seni e la pluria del suo pube che pero lasciava scoperte le grandi labbra. Si sedette anche lei e gli versai il caffè, la salutai e aggiunsi: “spero di non darti fastidio se sto nuda per casa, sai è una mia abitudine”, lei con un dolce sorriso mi rispose che non la disturbava minimamente a vedere una donna nuda, aggiunse però che questo poteva essere un problema quando sarebbe arrivato il suo ragazzo, non essendo abituato a stare con tre donne in casa per di più molto belle! Gli dissi che sarei stata attenta a non sconvolgerlo più di tanto. Mentre con Daniela si programmava la giornata decisi che stasera avrei osato con Lei, non potevo farmi scappare tale opportunità, sentivo già il mio sesso fremere al solo pensiero di avere un rapporto con lei, se mai ci sarebbe stata!

Anche Maria dopo poco ci raggiunse, ci saluto ad entrambe con un bacio e andò a fare la sua solita corsa mattutina, mentre io e Daniela ci siam date da fare a sistemare un po casa.

Nella mattinata andammo tutte e tre prima a far un po di spesa e poi dritte a mare sino a tardo pomeriggio. Ormai con Daniela si era instaurato un bel rapporto, ci trovammo subito e in me cresceva sempre di pù il desiderio di averla!

Dopo il mare andammo un po in giro per l’isola poi tornammo a casa, ci vennero a trovare degli amici di Daniela da poco arrivati sull’Isola, mangiammo una cosa tutti insieme e poi andammo in un locale. Tirammo sino alle 2 di notte e poi ci salutammo.

Dopo un ultimo drink in terrazza andammo ognuno nelle nostre camere. Non riusci a prendere sonno, cosa invece che non successe a Maria, cosi verso le tre e mezzo mi alzai e entrai in camera di Daniela. Stava dormendo, indossava lo stesso baby doll della mattina precedente, che gli lasciava scoperto il suo culetto. Delicatamente mi sistemai accanto a lei e dolcemente gli e lo accarezzai per po salire lungo la schiena. La cominciai a baciarla piano piano sul tutto il corpo mentre con un dito cercavo di esplorare la sua figa; fu allora che si sveglio, si giro verso di me e guardandomi mi disse: “finalmente!” Sinceramente mi aspettavo tutt’altra reazione, fu più facile del solito. Cominciammo a baciarci in bocca, ad assaggiarci le nostre lingue che si cercavano disperatamente, gli toccai i seni mentre lei aveva già portato la sua mano in mezzo le mie gambe. Non le fu difficile penetrarmi con un dito perché ero bagnatissima; mi lasciai masturbare mentre continuavamo a baciarci, quando ero pronta per raggiungere l’orgasmo tolse subito la mano e prese a baciarmi su tutto il collo mentre io gli accarezzavo i capelli. Finalmente il baby doll scivolo via cosi i nostri corpi potevano avere il massimo contatto. Inizio a leccarmi la figa e a stimolarmi la clitoride che era durissima, ci sapeva fare benissimo, secondo me o non era la prima volta che faceva l’amore con una donna oppure aveva un innato talento naturale per il sesso. Ero pronta di nuova a godere quando lei, capendolo, si alzo e appaggiondo le mani a muro mi sbattè il suo sesso in bocca, che io presi a leccare golosamente. Durò pareccho questa posizione tanto, i suoi gemiti si facevano semore più forti come il suo anzimare, tanto che temevo che si sarebbe svegliata Maria. Quando pure lei stava per godere, di scatto si sposto, scese a baciarmi per asseggiare la mia bocca che sapeva della sua figa. Ora presi io l’iniziativa. La feci stendere e ci imbarcammo nel più classico del 69. era davvero tutto molto bello, sembravamo una coppia collaudata e non due ragazze che si conoscevano da soli due giorni. In quella posizione raggiungemo entrambe l’orgasmo io prima e lei poco dopo con delle urla che se Maria non si svegliò fù solo per miracolo. Lei voleva ancora, ma voleva qualcos’altro. Si alzo, apri un cassetto del comodino e tiro fuori un vibratore, me lo passo e si appoggio al davanzale della finestra mettendosi a pecorina; la raggiunsi, gli leccai la figa e gli lo sbattei con violenza in figa, lei si girò e con voce calda mi disse: “in culo troia”. Lasciai il vibratore dentro la sua figa e cominciai a lubbrificargli il culo con la lingua, quando vidi che era pronta per essere inculata la penetrai violentemente. Mentre facevo muovere il vibra forte nel suo culo lei da davanti si masturbava anzimando e dicendomi che gli piaceva il cazzo e non le troie come me. Era proprio andata la sua eccitazione raggiunse il massimo quando cominciai a dirgli che mi sarei scopata il suo ragazzo davanti ai suoi occhi. Quella immagine evidentemente la eccito un casino tanto che raggiunse nuovamente l’orgasmo. Ci sdraiammo nuovamente e ora lei doveva farmi pareggiare i conti; non fù difficile grazie alla sua abile lingua. Ci abbracciamo e gli dissi che non avrei osato toccare mai il suo ragazzo, lei mi sorrise e mi baciò e ci addormentammo.

Quella mattina ci svegliamo tardissimo, Maria ci lascio un biglietto in cucina dove scriveva:

Sono al mare, se non avete troppi impegni raggiungetemi…..

Baci Maria

Naturalmente aveva capito tutto, ma non ci importava perche con Lei non avevamo segreti!

Quella sera fù dura dormire con Maria, mentre dall’altra stanza si sentiva Daniela e il suo ragazzo che ci davano dentro di brutto. Non mi restò altro da fare che ascoltarli e tocarmi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

….Questa te la faccio pagare!

Post n°4 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da lesbicalessia


Stavano volgendo al termine le festività natalizie, da poco era iniziato il nuovo anno e mio fratello si accingeva a tornarsene a Milano dove da poco si era trasferito. Era venuto come ogni anno a passare le festività a casa a Roma, questa volta lo avevo ospitato io nell’attico sopra casa dei miei dove da qualche mese mi ero trasferita. L’indomani sarebbe partito, da due giorni pioveva ininterrottamente quindi dopo aver pranzato tutti insieme a casa dei miei decidemmo di passare il pomeriggio a casa mia io lui e la sua ragazza che fra l’altro era e lo è ancora ora la mia migliore amica. La loro storia fù breve, purtoppo non seppe resistere alla lontananza, mio fratello a Milano per lavoro e lei a Roma impegnata con l’università. Per passare il pomeriggio si decise di affittare un bel dvd, lasciammo a mio fratello la decisione di cosa vedere, cosi usci per ritornare dopo 20 minuti con tre film. Ricordo che uno era un vecchio film con Ingrid Bergman, l’altro un film di azione (un’americanata) e sorpresa delle sorprese il terzo un porno. Quest’ultima soluzione ci lascio molto spiazzate, la sua ragazza per movimentare un po il pomeriggio optò per il porno, a mio fratello non dispiaqque e per quanto riguarda me era tanto che non ne vedevo uno, quindi la scelta fu fatta.

Mio fratello e la sua ragazza si sistemarono nel divano di fronte la TV io nella poltrona poco distante da loro. Dalle prime immaggini iniziarono i sorrisi e le battutine di noi ragazze mentre mio fratello sembrava compiaciuto della situazione parecchio intrigante che si era venuta a creare. Passò poco che vidi sbucare dalla patta dei pantolini di mio fratello il suo membro molto duro e le mani della sua ragazza iniziarono ad accarezzarlo. La cosa non mi turbo tanto in quanto avevo capito che tutto faceva parte del programma che aveva voluto lui e poi non era la prima volta che lo vedevo eccitato. Si, siamo stati sempre molto aperti come fratelli e molto complici, capitava di girare nudi per casa, di prendere il sole integrale in terrazza insieme e molte volte lo beccato a masturbarsi davanti a dei calendari con dunne nude. Purtuttavia cercavo di non interessarmi troppo a loro e mi dedicavo di più alla visone del film, ma alcune scene lesbo avevano eccitato anche a me.

Ormai dopo mezz’ora loro non erano minimamente interessati al film, la mia amica si era inginocchiata davanti a mio fratello che ormai addosso aveva solo la camicia e con le cosce aperte si lasciava spompinare accarezzando i capelli della sua ragazza. Ogni tanto ci scambiavamo degli sguardi e dei sorrisi compiaciuti, ma avevo capito che quei sorrisi erano un invito a sentirmi anch’io libera di far cio che volevo. Cosi mi alzai mi spogliai rimanendo solo con il mio tanga (come al solito molto striminzito) e mi iniziai a toccare. Mi accorsi che ero bagnatissima le mie dita scivolarono subito dentro senza bisogno di premere tanto; anch’io abbandonai la visione del porno e mi dedicai a guardare loro.

La mia amica ancora era vestita, smise di prenderlo in bocca e si avvicino a me, io mi alzai e la aiutai a spogliarla. Ci scambiamo qualche bacio e qualche carezza lei mi tolse il tanga cosi tutti eravamo nudi. Mio fratello continuo a segarsi ammirato dalle nostre effusioni. La mia amica mi prese per mano portandomi verso suo fratello, lo fece alzare e al suo posto si sedette lei. Io Sali sul divano e gli sbattei la mia passerina in faccia per farmela leccare. Ora inginocchiato era mio fratello. I nostri geniti e gli anzimi si fecero sempre più forti; a quanto pare mio fratello era molto bravo con la lingua perché la fece godere subito e io cosi mi potei lasciare andare e raggiunsi velocemente anche io l’orgasmo grazie a quella bella lingua che ormai era tutta dentro di me.

Arrivò il momento che io mi distaccassi, la mia amica si mise alla pecorina appoggiata allo schienale del divano, offrendo i suoi buchi al suo ragazzo; io mi accomodai di nuovo nella poltrona e ricominciai a stimolarmi la clitoride, Caspita mio fretello ci sapeva davvero fare, alternava dei colpi secchi dentro la sua ragazza a dei movimenti rotatori facendola gridare di piacere; la mia amica che di li a poco raggiunse nuovamente l’orgasmo. Mio fratello continuo imperterrito a scoparla, ma io volevo vedere di più, mi alzai mi misi dietro il divano e mia vvicinai al buco del culetto dell’amica. Con un dito la pentrai mentre mio fratello continuava a scoparla; quando senti che ormai era pronta a prenderlo, dissi a mio fratelo: “mettiglielo in culo”; lui non perse tempo, sali anch’esso sul divano e comincio a sfondarla. Quella posizione mi permise di prendere il posto di mio fratello, mi inginocchiai e cominciai a leccare il fiorellino della mia amica che sapeva di sesso maschile; raccolsi con la lingua tutto il suo umore mentre con la testa riuscivo a sfiorare le palle di mio fratello. Fu quel lieve contatto che mi fece eccitare da impazzire: volevo di nuovo godere cosi abbandonai la passera dell’amica mi sdraiai a terra e ripresi a toccarmi. La visone che avevo sopra i miei occhi era stupenda e da li a poco raggiunsi un forte orgasmo.

Mio fratello ormai non resisteva piu voleva godere, domandò alla sua ragazza se voleva che gli sborrasse addosso o dentro il culetto. Lei fu categorica: “voglio che sborri addosso a quella zoccola di tua sorella!” Per mio fratello non era cosi importante chi doveva ricevere il suo sperma, a me invece dava un pò fastidio questa pretesa, ma ahimè ero nel gioco e ho dovuto continuare a giocare. Mio fratello usci, io ero ancora a terra, si mise in piedi sopra di me e comincio ad agitare forte il suo sesso che stava scoppiando. La sua ragazza si sedette sul divano e si mise tre dita dentro anch’essa muovendole velocemente dentro di essa. Fu incredibile, raggiunsero insieme l’orgasmo, i fiotti di sperma calda cosparsero il mio corpo specialmente il seno e la pancia. Eravamo tutti esausti, quella mini orgia inaspettata ma sicuramente voluta ci appago terribilmente. Mi alzai per andare in bagno, mio fratello si fece pulire il membro con con la bocca dalla sua ragazza, io mi avvicinai a lei e gli dissi: “questa te la faccio pagare!”

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

In Sauna

Post n°2 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da lesbicalessia

 


Quel mercoledi fù una giornata colma di impegni sin dalla prima mattina. Prima dei clienti venuti da Milano per verificare le bozze dei progetti preparati, poi una lunga riunione negli uffici della provincia per concludere un lavoro di restauro di un opera pubblica. Solo nel tardo pomeriggio ho potuto dedicarmi un po a me stessa, cosi ho deciso di passare un paio d’ore in palestra.

Uscita dall’Ufficio sono stata a casa a prendere il borsone e poi mi son diretta in palestra. Quello era un orario in cui non ci sono stata mai e mi son potuta rendere conto che c’era pochissima gente. Mi son cambiata nello spogliatoio e per prima cosa ho fatto un po di cyclette. Dopo una mezz’ora buona ho iniziato a fare esercizi a corpo libero, insieme ad un istrutture e ad altre due ragazze. Lui era un bel tipo: fisico asciutto ma muscoloso, capelli corti biondi, indossava una canottiera bianca e un pantaloncino molto sgambato che lasciava intravendere molto il suo pacco, secondo me coperto solo da un perizoma. Le due ragazze sembravano molto attratte dall’istruture e lui non le disdegnava, infatti era spesso vicino a loro e non mancvano gli strusciamenti.

Stufata della ginnastica a corpo libero, ho fatto un po di stepper per poi passare ai pesi. Dopo un’ora di attività fisica mi ci voleva davvero una bella sauna, come faccio sempre. Cosi mi sono andata a spogliare e da una porta interna allo spogliatoio sono entrata direttamente in sauna. Purtoppo non ero sola, c’era una coppia di ragazzi un uomo e una donna, giovanissimi, entrambi coperti. La sauna con l’asciugamani addosso non riesco a farla, quindi mi son tolta il telo che mi copriva dal seno fin sotto le natiche l’ho steso nella panca di legno e mi ci sono sdraita sopra a pancia giù, con la faccia rivolta verso i ragazzi cosi da potere osservare la loro reazione. La ragazza mi guardo da cima a fondo, io penso ammirata dal mio colpo perfetto, non che Lei fosse brutta anzi, era un bel bocconcino. Lui invece dava l’impressione di non essere affatto interessato a me e la cosa mi stupi parecchio in un primo momento. Poi quando fece per alzarsi per andare via mi accorsi che non fu del tutto indifferente, il telo che lo copriva formava un bel promontorio all’altezza del suo membro.

La ragazza rimase, si avvicinò a me e senza indugio mi confessò che il suo ragazzo non potè più rimanere, avendo lei al suo fianco e io nuda a pochi metri di distanza. Gli risposi che non era affatto mia intenzione disturbarli e gli dissi che se voleva potevo coprirmi cosi il suo moroso ritornava. Lei si alzo e mi disse che stavano andando via e prima di uscire si girò verso di me dicendomi che sperava di avermi potuto rincontrare.

Rimasi sola, mi girai, mi accorsi che le goccioline di sudore avevano invaso il mio corpo; mi venne spontaneo accarezzarmi il seno e successivamente il mio fiorellino, come d’abitudine completamente depilato. La carezza sul mio sesso si prolungò, balenandomi nella testa l’idea che quei ragazzi stasera avrebbero fatto l’amore pensando a me.

Mentre ancora mi stavo accarezzando, senti la porta aprirsi, apri gli occhi e vidi l’istruttore entrare. Mi girai e mi copri il sedere con il telo. Lui si sedette di fronte il mio viso, si tolse il telo che lo copriva e lo lascio cadere a terra. Non potei fare a meno di guardare il suo membro, che distava dal mio viso a meno di cinquanta cm. Era curatissimo, aveva un cespuglio di peli proprio sopra e per il resto era tutto depilato. Si presento, io risposi con un sorrisso accennato. Cosi iniziò un dialogo fatto per lo più di sue domande e mie risposte sibilline. Non mi sentivo in imbarazzo, però quell’uomo mi faceva un certo effetto. Ero titubante se alzarmi e andare via oppure rimanere per vedere cosa succedeva. Decisi di rimanere. Continuammo a parlare del più e del meno, quando lui ad un certo punto mi chiese se poteva farmi un massaggio. Io senza rifletterci tanto gli risposi di si. Inizio dalle spalle, avvicinandosi molto a me; ormai avevo il suo membro a pochi cm dal mio viso e quella posizione e il contatto con il mio corpo lo fece diventare bello turgido e scappellato (anzi lo scappellò lui con un abile mossa della mano). Pian piano scendeva e io mi sentivo sempre più eccitata. Mi scopri il culetto, si alzo e si sedette dall’altra parte più vicino ad esso. Allargai le gambe un pochino e lui ne approfitto subito per far scivolare le sue dita. Sentivo che mancava poco per raggiungere l’orgasmo, alzai un pochino il culetto mettendo in bella vista il buchino, lui capi subito e ci infilo dentro dapprima un dito e poco dopo anche un altro, li muoveva armoniosamente dentro di me con un movimento circolare mentre con il pollice stimolava la mia clitoride, Quando iniziò a premere con più forza su di esso scoppiai in un orgasmo intenso fatto di piccoli gemiti. Devo dire che è stato veramente bravo e che senza dubbio aveva molta esperienza.

Mi spostai facendo in mondo che le sue dita uscissero dal mio culetto, mi sedetti sulla panca affinaco a lui; era eccitatissimo, senza dubbio avrebbe voluto scoparmi o quanto meno che mi avvicinassi con la bocca al suo membro. Ci guardammo per un paio di secondi e a bruciapelo gli dissi: masturbati! Lui lo fece immediatamente, aveva le palle belle dure e piene del suo seme. Volevo vederlo godere, ma non volevo assolutamente sembrare una puttana calda, cosi bastò che gli sfiorassi delicatamente i testicoli per farlo esplodere. Contai cinque grossi schizzi di sperma che si andarono a posare sui suoi pettorali. Rimase li seduto sulla panca appoggiato con le spalle al muro con ancora il membro duro, io mi alzai, mi copri e con un dito raccolsi un po del suo sperma, lo appoggiai sulle mie labbra e con lo stesso dito gli mandai un bacetto e senza dir nulla e uscii.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963