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LA MENTALITà

     La nostra, e una mentalità decadente?

   

Provo a rispondere io, sperando che anche voi darete la vostra risposta. 

 No! Ma, se si va avanti così lo sarà. Il pesce puzza dalla testa, sì e sempre detto. La politica in quanto tale, non esiste a Crispano. Esiste invece la politica dell’arroganza, dell’odio personale, dell’egocentrismo e dell’ignoranza (vedi i voti acquisiti con salsicce e costolette di maiale).

Tutti i politici di Crispano, a qualunque schieramento appartengono, rispecchiano questo tipo di politica. Il cinquanta per cento della decadenza mentale esistente e dovuto a loro.

Per quanto riguarda il resto, la situazione Crispanese somiglia molto al film i “I magnifici sette”.

Il popolo di un piccolo paese messicano e vittima di continue scorribande di Calvera e dei suoi banditos, che, quando arrivano, si prendono tutto il loro raccolto, il vino e se le trovano approfittano delle loro donne.

Un giorno, asfissiati da queste continue razzie da parte dei banditos, una loro delegazione va al confine per assumere dei cowboys, n'assumono sette e tornano in paese. Questo popolo, era abituato a vivere dentro la paura e a nascondersi in chiesa tutte le volte che c’era un pericolo. I magnifici sette, che rappresentavano il coraggio, la scaltrezza, la voglia di giustizia, la libertà, l’intelligenza, l'unita, e l'amore per gli altri. Istruirono e aiutarono questo piccolo popolo a difendersi da solo, invece di chiudersi in chiesa tutte le volte.

Alla fine ci riuscirono, uomini donne e bambini uniti, si difesero e si liberarono dalle scorribande sempre più frequenti di Calvera e dei suoi banditos.

 Anche a Crispano, da quando sono arrivati Calvera e i banditos (molti anni ormai) la maggior parte dei Crispanesi si chiude in chiesa, o nel Katecumenio, andiamo a cercare i magnifici sette? 

              

 
 
 

 

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                         I pastori e can e pecor, e le pecore...

Post n°141 pubblicato il 04 Aprile 2008 da satiricus1
 

Continua il caseggiato selvaggio...da parte di tutte e tre le liste... continuano a trattare i Crispanesi come delle pecore belanti e ignoranti...I pastori del P.D. la fanno da padroni, hanno sciolto tutti i loro can e pecor (il Piccolopezz8,  l'Autista Panzerott, o Pat da Nennel, il Bandito Costruttore, diversi impiegati comunali Zerbini, gli LSU che fanno grazie a loro, secondo e terzo lavoro ecc ecc)...e vero, ci sono elettori che si prostituiscono per un voto, basta una busta di costolette e salsicce, o una promessa evanescente, si ma la maggior parte dei Crispanesi nun so fess.

Non smettiamo di tenere il fiato sul collo a queste nefandazze, per quello che potete denunciate, usate pure lo stile Sat, che e chiarissimo, ditelo a parole vostre, raccontate episodi nefastici e schifosi se necessario, facciamo un po di luce nel buio di questa campagna elettorale, se potete e avete coraggio, come 30 anni fa (la storia si ripete) "Cacciatel for". E Crispanis nun so fess e nemmeno pecore.

                                                                       PROPOSTA

La proposta di un confronto tra i cittadini e i candidati a sindaco, lanciata dal blog e ancora in piedi. Per adesso, ha accettato intervenendo sul blog solo Gregorio Imitazione, invito, ancora una volta e sempre pubblicamente gli altri due candidati a sindaco, Michele Galante e Raffaele Galante. Se si vuole governare un paese, necessita il bisogno di confrontarsi con i cittadini.

P.S. Attenzion...concentrazion... ritmo e vitalità...

Beppe

Lettera aperta a Antonio Manganelli

Giovanni_Falcone.jpg
Clicca il video

"Gentile dottor Antonio Manganelli,
il termine con cui mi rivolgo a lei, gentile, non è casuale, è come vorrei che fosse la Polizia di Stato: gentile verso il popolo italiano che deve proteggere. Vede, ho una strana sensazione, che la Polizia di Stato stia assumendo agli occhi dell’opinione pubblica un ruolo che, sono sicuro, non vuole avere e non deve avere. Quello di protettrice degli interessi dei partiti, delle loro malefatte, dei loro numerosi pregiudicati e prescritti.
Questa sensazione la leggo negli occhi delle ragazzine prese a manganellate a Bologna durante la manifestazione di dissenso nei confronti di Giuliano Ferrara. La loro unica colpa è stata di avere contestato con un lancio di pomodori un signore che vuole cancellare un referendum e che dal suo comodo studio televisivo sponsorizza ogni guerra, purché americana. Quando è possibile per i nostri ragazzi dissentire, anche urlando, se non in piazza? L’informazione che ricevono ogni giorno dai giornali e dalle televisioni è pilotata, strumento dei gruppi di potere per mantenere il potere. Questo i giovani lo sanno. Per loro però ci sono, troppo spesso, le cariche, i pestaggi. E, invece, per i politici e i loro giornalisti stipendiati, la protezione dei suoi uomini, la scorta e le macchine blu. In Piazza Maggiore c’erano famiglie con bambini piccoli, non pericolosi terroristi.
Questa sensazione l’ho letta negli occhi dei vecchi picchiati dalla Polizia a Savignano Irpino. Pensionati straniti, confusi, increduli, di certo mai colpiti prima da ragazzi in divisa. Quei vecchi protestavano per la distruzione della loro terra, che è anche la sua, dottor Manganelli. Non capivano perché Bassolino, corresponsabile dello scempio, fosse ancora Governatore della Campania, come del resto non lo capisce, né lo accetta, nessun italiano. Non capivano le botte, le manganellate, il sangue.
Questa sensazione l’ho vista negli occhi, quando li ho incontrati, del padre e della madre di Federico Aldrovandi, un ragazzino picchiato a morte da una pattuglia stradale. L’ho sentita nelle dichiarazioni delle persone torturate a Bolzaneto e nella “macelleria messicana” della scuola Diaz.
Lei potrà obiettare che si tratta di episodi, di poche mele marce e, con tutta probabilità, ha ragione. Nel calendario dei Santi Laici, l’elenco dei caduti per un’Italia onesta che pubblico ogni anno sul blog, la Polizia di Stato è al primo posto. Centinaia di poliziotti si sono fatti uccidere per affermare la giustizia in Italia.
Lo scorso otto settembre ero a Bologna per il V Day. In piazza Maggiore e nelle vie laterali c’erano 150.000 persone. Nessun casco, nessuno scudo, nessun uomo in divisa di fronte al palco. Nessun incidente né prima, né dopo, né durante una manifestazione durata dieci ore. C’era però molta rabbia nei confronti di una classe politica senza pudore, verso i condannati in via definitiva che siedono in Parlamento. Gli stessi che i suoi uomini in passato hanno arrestato. E verso i prescritti che, grazie alle leggi ad personam, i suoi uomini, purtroppo, non hanno potuto arrestare. In gran parte i medesimi, condannati e prescritti, che dopo le elezioni saranno ancora senatori e deputati.
Lei lo sa, si sono già auto eletti grazie all’eliminazione del voto di preferenza. Per merito della cancellazione di una legge elettorale votata dalla maggioranza degli italiani. Gli elettori, se potessero scegliere, non li voterebbero mai.
La politica non può trasformarsi in un problema di ordine pubblico. La Polizia di Stato non deve diventare il braccio armato di chi ha distrutto il Paese per evitare il confronto con i cittadini. Non se lo merita la Polizia e neppure gli italiani. Spero in una sua risposta che pubblicherò sul blog. I miei saluti.” Beppe Grillo

Ps: Guardate il video dell'imprenditore calabrese Pino Masciari, testimone di Giustizia, che ha lasciato la località protetta senza scorta per recarsi in Calabria come forma di protesta:http://it.youtube.com/watch?v=K_gbPgEk7hA

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"NOI SIAMO ACQUA"

"Noi siamo acqua"

Quando l’’artista si fa strumento, coscienza collettiva, imputato e obiettore di una società cosi detta “evoluta”, ciò che è espressione visiva penetra l’osservatore interagendo con lui fino al coinvolgimento.

L’acqua e l ‘inizio, la vita, la parte fluida del cosmo  l ‘acqua e primordiale.

“Noi siamo acqua”.L’acqua, un archetipo potente e importante come quello del sole.Un elemento che, come la terra e l ‘energia (il fuoco) già da diversi anni bisogna comprarla.

Un'opera come “Noi siamo acqua”, più che essere spiegata, in qualche modo pone una domanda forte e consapevole.

Quelli che verranno dopo di noi ,cammineranno per strada con le maschere antigas e andranno a fare la fila al supermercato per comprare L’aria ?

 

NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI

No, non mi avrete mai come volete voi!

Non sono come voleva mio padre, non sono e non sarò come vuole mia madre (cara) non posso, non sono come vorrebbero i miei fratelli e le mie sorelle, non sono come vuole la mia donna, neanche come vogliono i miei figli, non sono come vorrebbero gli altri parenti, non sono nemmeno come vorrebbero i miei amici, non sono come volevano i miei insegnanti a scuola, sono un operaio, non riuscirò mai ad essere come vogliono questi datori di lavoro, non posso essere come vuole questa televisione e informazione, non sono come vuole questa politica, non sono come vogliono i politici di Crispano, ne come vuole la mentalità camorristica, non sono come vuole la chiesa, non potrò mai essere come vuole il parroco di Crispano.

Sono come vogliono il sole, la luna, le stelle, come vuole il mare e l’alta montagna, sono come vuole il vento la natura la terra, come vogliono gli animali.

Scusate tanto, non mi avrete mai come volete voi!

 

IL MIO APPELLO LA MIA SFIDA

Stamattina vado in giro per crispano per pubblicizzare questo blog,cercherò di farlo sapere a quanti più Crispanesi mi sarà possibile.

Il mio appello va a tutti i Crispanesi che verranno a visitare il blog, per favore comunicatelo a tutti i crispanesi che conoscete.

Questo blog sarà dei crispanesi, scrivete commentate mandatemi le vostre foto, che sostituirò con la mia e le altre periodicamente, il mio intento e di far capire che il Crispanese sia tutta crispano, voglio dire,siamo più di dodicimila abitanti e quando si parla male di Crispano non interessa nessuno, difendiamo Crispano come se tutta la popolazione fosse uno solo, il Crispanese.

Sarebbe bello l'intervento dell'altra metà del cielo, le Crispanesi. Per adesso, non sono riuscito a trovare l'indirizzo web dei giornalisti del mattino, se qualcuno di voi ha facoltà mandategli questo blog oppure fatemi sapere come rintracciarli che me la vedo io.

La mia Sfida va

A tutti i politici di Crispano degli ultimi venti anni e più, ovviamente del c.destra e del c. sinistra scrivetemi se avete coraggio.

Ai camorristi crispanesi scrivetemi provate a usare la parola se avete coraggio.

 
 

LA MIA ANIMA

Era lì, davanti a me, con l’aria di chi vuole interrogarti, forse per timidezza o perché avevo aperto la porta mezzo nudo, non lo fece. Con movimenti molto impacciati sostenne che mi avrebbe aspettato al parco alla solita panchina, e senza darmi il tempo di rispondere volò via.

Questo mi mise addosso una certa agitazione, al punto che guardandomi fra gli occhi nello specchio la mia fronte diventò un piccolo schermo. Dapprima nebbiosamente, poi più nitida vidi la sua figura, in piedi su uno sgabello, e di spalle Io che gli allungo una mano per farla scendere.

La guardavo nel cuore degli occhi sperando che, oltre alle mie parole ascoltasse anche il mio pensiero:

 “…….SEI UNA DONNA

PER ME SEI TUTTE LE DONNE

SEI LA LUCE DEL FARO

CHE ILLUMINA GLI SCOGLI

DELLA MIA ANIMA

ED ANCHE SE A VOLTE NON  VOGLIO                                                                  

MI GUIDI… E MI PROTEGGI

NEL FANTASTICO VIAGGIO DELLA VITA.”

 

G. M.

 

"RESISTENZA PASSIVA"

In questi giorni si sono accesi i riflettori dei media su Napoli città. E la provincia?

A Crispano non ci sono più di 20 camorristi.

Uno e mezzo per ogni 1000 abitanti.

Li conosciamo. Prima di tutto sono esseri umani, sono genitori, mariti, fratelli, figli, e in quanto esseri umani amano, le mogli, i figli, i fratelli.

Per questo noi li amiamo.

Per quanto riguarda il resto, sono i nostri peggiori nemici, rappresentano la peggiore decadenza mentale che possa ricadere su un piccolo comune come Crispano. (di riflesso in tutta la provincia di Napoli e la Campania)

Che cosa significa resistenza passiva contro costoro?

Nessun rispetto, niente legami, niente favori, niente di niente, non cagarli proprio, non dargli nessuna importanza, non avere mai bisogno di loro, soprattutto non avere paura, al massimo dato che sono esseri umani e anche loro amano, un buongiorno e buonasera niente di più.

Questo deve fare la cosiddetta società civile!

Lo stato, la magistratura e gli organi di polizia, lo sanno chi sono, e solo loro possono sequestrare i soldi e i beni della camorra, l’unica vera risposta che può dare lo stato.

 

La società civile gli toglie il potere, lo stato gli toglie i soldi e i beni e li distribuisce, facendo aumentare il benessere  la cultura anticamorristica, questa e resistenza passiva, e tanto utopistico?

 

 

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