IL CRISPANESE

ANALISI CRISPANESE

 

AREA PERSONALE

 

CANTIEREGIOVANI

CENTRO GIOVANI IL CANTIERE 

 http://www.cantieregiovani.org

Via Roma 44 - Frattamaggiore (Na) - Tel./Fax: 081 8344613
Giorni: merc., giov., ven. e dom.- Ore: 17.00-21.00
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: satiricus1
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 62
Prov: NA
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

ULTIME VISITE AL BLOG

pasto2010Noxferathsatiricus1sflenz59gioveitjude22giamaica43pasqualeder1947derricosalvatosstudiocommoreficelupacheguardawondergamesrulloedigringoaiardo
 

ULTIMI COMMENTI

TAG

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

LA MENTALITà

     La nostra, e una mentalità decadente?

   

Provo a rispondere io, sperando che anche voi darete la vostra risposta. 

 No! Ma, se si va avanti così lo sarà. Il pesce puzza dalla testa, sì e sempre detto. La politica in quanto tale, non esiste a Crispano. Esiste invece la politica dell’arroganza, dell’odio personale, dell’egocentrismo e dell’ignoranza (vedi i voti acquisiti con salsicce e costolette di maiale).

Tutti i politici di Crispano, a qualunque schieramento appartengono, rispecchiano questo tipo di politica. Il cinquanta per cento della decadenza mentale esistente e dovuto a loro.

Per quanto riguarda il resto, la situazione Crispanese somiglia molto al film i “I magnifici sette”.

Il popolo di un piccolo paese messicano e vittima di continue scorribande di Calvera e dei suoi banditos, che, quando arrivano, si prendono tutto il loro raccolto, il vino e se le trovano approfittano delle loro donne.

Un giorno, asfissiati da queste continue razzie da parte dei banditos, una loro delegazione va al confine per assumere dei cowboys, n'assumono sette e tornano in paese. Questo popolo, era abituato a vivere dentro la paura e a nascondersi in chiesa tutte le volte che c’era un pericolo. I magnifici sette, che rappresentavano il coraggio, la scaltrezza, la voglia di giustizia, la libertà, l’intelligenza, l'unita, e l'amore per gli altri. Istruirono e aiutarono questo piccolo popolo a difendersi da solo, invece di chiudersi in chiesa tutte le volte.

Alla fine ci riuscirono, uomini donne e bambini uniti, si difesero e si liberarono dalle scorribande sempre più frequenti di Calvera e dei suoi banditos.

 Anche a Crispano, da quando sono arrivati Calvera e i banditos (molti anni ormai) la maggior parte dei Crispanesi si chiude in chiesa, o nel Katecumenio, andiamo a cercare i magnifici sette? 

              

 
 
 

 

«                         ...Andiamo avanti... »

                                  Lettera

Post n°150 pubblicato il 11 Maggio 2008 da satiricus1
 

Pubblico in originale un'accorata lettera che mi e arrivata nei messaggi personali, in sette parti e in tutta la mattinata di ieri, mi scrive un Crispanese che "purtroppo non sta più a Crispano". La festa del Giglio ha accompagnato sempre grandi eventi e grandi cambiamenti, spero che tra quest'anno e l'anno prossimo traghetterà il cambiamento da una mentalità decadente e individuale a una migliore e collettiva.

La lettera

Caro sig. redattore del blog il crispanese, purtroppo non sto più a Crispano e qualche volta leggo suo blog per tenermi informato. Detto questo e considerato che lei possa fare molto per il nostro paese.
La prima cosa che vorrei farLe notare è che nessuno si sia sentito offeso dalle dichiarazioni dei giornalisti all'indomani dei fatti della festa del giglio, i giornalisti, in particolare un certo M. di C., che hanno denigrato, inzozzato, offeso il nome di Crispano e dei Crispanesi. Capisco il diritto di cronaca ed è pur vero che i giornalisti, almeno quelli veri professionisti, quando descrivono una cronaca non si limitano alla semplice ed analitica descrizione dell'avvenimento, ma corredono il tutto argomentazioni varie per dare quel tocco di profesionalità, di poesia e perchè no, per affascinare e non annoiare il lettore.
FINE PRIMA PARTE MESSAGGIO

SECONDA PARTE
A crispano, in particolare nell'articolo del "Mattino" del 19.06.06 si è andati oltre. Il ricamo giornalistico ha superato l'avvenimento stesso, facendo intendere chiaramente che a Crispano, partendo dai Bambini fino agli anziani abbiamo DNA mafioso. E come se, per esempio, a Siena i contradaioli osannassero un fantino con problemi di legge, è per questo a Siena sono tutti bancarottieri. Io mi domando se questo giornalista M. Di C. avrebbe fatto una cosa del genere a Siena, si sarebbe visto arrivare migliaia di querele.
Prima di continuare vorrei chiarire un concetto fondamentale, qui non si cerca di difendere nessuno dei soggetti coinvolti nei fatti della festa del giglio di Crispano 2006, anzi se l'articolo l'avrebbe scritto un giornalista preparato a quest'ora io non Le avrei mandato alcun messaggio.
FINE SECONDA PARTE

TERZA PARTE
Allora io vorrei lanciarle una proposta, visto che come dicevo Lei conoscendo molto bene Crispano e Crispanesi, per il rilancio, prima di tutto, culturale e in seconda analisi morale di questo ultramillenario paese.
Chiunque sarà chiamato ad organizzare la festa, tipo proloco, comitati cittadini ecc., hanno l'obbligo morale, ma solo come questione di principio, di querelare il giornalista del mattino, prima che il suo non rispetto delle più elementari regole di buon giornalismo vada in prescrizione.
FINE TERZA PARTE

QUARTA PARTE
Personalmente ed umanamente non ho niente contro questo giornalista, sto valutando solo il suo operato, Anzi non mi sarei neanche soffermato in questo accanimento terapeudico contro questo soggetto, ma la cosa più grave che questo ha fatto molto di più del capoclan che dirige la paranza, e che domani mio figlio quando cercherà lavoro gli verrà sempre chiusa la porta in faccia perche è di Crispano, e non sto esagerando visto che la vicenda è arrivata addirittura ad anno zero di Santoro.
FINE QUARTA PARTE

QUINTA PARTE
Per uno che non è di Crispano, Nola o Brusciano che legge l'articolo del 19.06.06 del Mattino di M. Di. C.
Si influenzerà facilmente, visto che l'argomento oggetto di cronaca e molto serio "la camorra", ma ripeto, questi poteva descrivere l'avvenimento senza offendere i musicanti definendoli orchestrina appollaiata e che chi alza il giglio e sudato e sbuffa
in parole più semplice io capisco da queste parole che chi alza il giglio e un porco che suda e sbuffa e che i musicisti sono improvvisati professionisti.
E sopratutto esercitare il suo diritto di cronaca senza offendere questa ultracentenaria manifestazione che nulla ha che fare con gli aspetti illegali della vita.
A dimostrazione della fondatezza di quello che dico è il fatto che le persone muoiono, ma la festa dei gigli rimane anche quando si sarà risolto il problema mafioso.
FINE QUINTA PARTE

SESTA PARTE
La cosa che fa più rabbia e che questo giornalista pur dicendo una cosa veramente accaduta si senta in diritto di esporla come vuole anche in disprezzo di chi non centra nulla.
Ma voglio ammettere il beneficio del dubbio al giornalista del Mattino, magari non conosce gli animi e gli entusiasmi che regolano la vita dei Nolani, Crispanesi, Barresi, Bruscianesi ecc.
Cominciamo per dire che la festa di Crispano si svolge in onore della Beata Vergine Santissima del Buon Consiglio.
La tradizione dei gigli di nola nasce dagli scritti sulla vita di S. Paolino ad opera del nostro Santo Patrono di Crispano Papa San Gregorio Magno.
La festa affonda le sue radici dall'intreccio dei riti tribali delle popolazioni germaniche , alla fine della disolvenza dell'impero romano, con il cristianesimo.
FINE SESTA PARTE

SETTIMA PARTE
L'obelisco, come impropriamente lo definisce il M. Di C. e un vero e proprio capolavoro di ingegneria meccanica che sfida tutte le più elementari leggi della statica e della dinamica, una vera è propria macchina da festa.
Le sofferenze che i cullatori si impromono, fanno parte di quegli aspetti antropologici, che anche se non riusciamo a capire devono essere rispettati, certo anchio non comprendo i flagellanti, oppure gli appassionati della corrida, l'esagerato entusiasmo per la corsa di Siena, MA LI RISPETTO
Caro Satiricus, vedi se puoi coordinare la querella sarà il punto di rinascita per Crispano, in modo che nessuno mai possa dire in futuro a Crispano sono tutti Mafiosi e che la cultura sovrasti l'incompetenza.  hohen_staufe...

P.S. Ce vonn e cazz vatecal pe fa e figli carrettieri.







beppe_toro_seduto.jpg

multa_fede_bannerino.jpg

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: satiricus1
Data di creazione: 13/07/2006
 
Iscriviti al Vaffanculo Day
 

"NOI SIAMO ACQUA"

"Noi siamo acqua"

Quando l’’artista si fa strumento, coscienza collettiva, imputato e obiettore di una società cosi detta “evoluta”, ciò che è espressione visiva penetra l’osservatore interagendo con lui fino al coinvolgimento.

L’acqua e l ‘inizio, la vita, la parte fluida del cosmo  l ‘acqua e primordiale.

“Noi siamo acqua”.L’acqua, un archetipo potente e importante come quello del sole.Un elemento che, come la terra e l ‘energia (il fuoco) già da diversi anni bisogna comprarla.

Un'opera come “Noi siamo acqua”, più che essere spiegata, in qualche modo pone una domanda forte e consapevole.

Quelli che verranno dopo di noi ,cammineranno per strada con le maschere antigas e andranno a fare la fila al supermercato per comprare L’aria ?

 

NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI

No, non mi avrete mai come volete voi!

Non sono come voleva mio padre, non sono e non sarò come vuole mia madre (cara) non posso, non sono come vorrebbero i miei fratelli e le mie sorelle, non sono come vuole la mia donna, neanche come vogliono i miei figli, non sono come vorrebbero gli altri parenti, non sono nemmeno come vorrebbero i miei amici, non sono come volevano i miei insegnanti a scuola, sono un operaio, non riuscirò mai ad essere come vogliono questi datori di lavoro, non posso essere come vuole questa televisione e informazione, non sono come vuole questa politica, non sono come vogliono i politici di Crispano, ne come vuole la mentalità camorristica, non sono come vuole la chiesa, non potrò mai essere come vuole il parroco di Crispano.

Sono come vogliono il sole, la luna, le stelle, come vuole il mare e l’alta montagna, sono come vuole il vento la natura la terra, come vogliono gli animali.

Scusate tanto, non mi avrete mai come volete voi!

 

IL MIO APPELLO LA MIA SFIDA

Stamattina vado in giro per crispano per pubblicizzare questo blog,cercherò di farlo sapere a quanti più Crispanesi mi sarà possibile.

Il mio appello va a tutti i Crispanesi che verranno a visitare il blog, per favore comunicatelo a tutti i crispanesi che conoscete.

Questo blog sarà dei crispanesi, scrivete commentate mandatemi le vostre foto, che sostituirò con la mia e le altre periodicamente, il mio intento e di far capire che il Crispanese sia tutta crispano, voglio dire,siamo più di dodicimila abitanti e quando si parla male di Crispano non interessa nessuno, difendiamo Crispano come se tutta la popolazione fosse uno solo, il Crispanese.

Sarebbe bello l'intervento dell'altra metà del cielo, le Crispanesi. Per adesso, non sono riuscito a trovare l'indirizzo web dei giornalisti del mattino, se qualcuno di voi ha facoltà mandategli questo blog oppure fatemi sapere come rintracciarli che me la vedo io.

La mia Sfida va

A tutti i politici di Crispano degli ultimi venti anni e più, ovviamente del c.destra e del c. sinistra scrivetemi se avete coraggio.

Ai camorristi crispanesi scrivetemi provate a usare la parola se avete coraggio.

 
 

LA MIA ANIMA

Era lì, davanti a me, con l’aria di chi vuole interrogarti, forse per timidezza o perché avevo aperto la porta mezzo nudo, non lo fece. Con movimenti molto impacciati sostenne che mi avrebbe aspettato al parco alla solita panchina, e senza darmi il tempo di rispondere volò via.

Questo mi mise addosso una certa agitazione, al punto che guardandomi fra gli occhi nello specchio la mia fronte diventò un piccolo schermo. Dapprima nebbiosamente, poi più nitida vidi la sua figura, in piedi su uno sgabello, e di spalle Io che gli allungo una mano per farla scendere.

La guardavo nel cuore degli occhi sperando che, oltre alle mie parole ascoltasse anche il mio pensiero:

 “…….SEI UNA DONNA

PER ME SEI TUTTE LE DONNE

SEI LA LUCE DEL FARO

CHE ILLUMINA GLI SCOGLI

DELLA MIA ANIMA

ED ANCHE SE A VOLTE NON  VOGLIO                                                                  

MI GUIDI… E MI PROTEGGI

NEL FANTASTICO VIAGGIO DELLA VITA.”

 

G. M.

 

"RESISTENZA PASSIVA"

In questi giorni si sono accesi i riflettori dei media su Napoli città. E la provincia?

A Crispano non ci sono più di 20 camorristi.

Uno e mezzo per ogni 1000 abitanti.

Li conosciamo. Prima di tutto sono esseri umani, sono genitori, mariti, fratelli, figli, e in quanto esseri umani amano, le mogli, i figli, i fratelli.

Per questo noi li amiamo.

Per quanto riguarda il resto, sono i nostri peggiori nemici, rappresentano la peggiore decadenza mentale che possa ricadere su un piccolo comune come Crispano. (di riflesso in tutta la provincia di Napoli e la Campania)

Che cosa significa resistenza passiva contro costoro?

Nessun rispetto, niente legami, niente favori, niente di niente, non cagarli proprio, non dargli nessuna importanza, non avere mai bisogno di loro, soprattutto non avere paura, al massimo dato che sono esseri umani e anche loro amano, un buongiorno e buonasera niente di più.

Questo deve fare la cosiddetta società civile!

Lo stato, la magistratura e gli organi di polizia, lo sanno chi sono, e solo loro possono sequestrare i soldi e i beni della camorra, l’unica vera risposta che può dare lo stato.

 

La società civile gli toglie il potere, lo stato gli toglie i soldi e i beni e li distribuisce, facendo aumentare il benessere  la cultura anticamorristica, questa e resistenza passiva, e tanto utopistico?

 

 

immagineTutti i Diritti sugli scritti pubblicati sono riservati all'autore, vietata la riproduzione anche parziale senza la mia autorizzazione ai sensi della legge sulla Copyright.