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Delta HF Integrale Evoluzione "Final Edition" by Kyosho

Post n°4 pubblicato il 24 Luglio 2007 da CuoreSportivo_QV
 

Davvero bella . Questo è di sicuro il primo commento da fare di fronte a questa riproduzione della Kyosho .
L'impatto emotivo poi per gli appassionati Lancisti è forte, visto che il modello in questione, la "Final Edition", è l'ultima serie speciale prodotta e di sicuro una fra le più affascinanti e rare vista la sua destinazione al solo mercato giapponese . Detto questo, passiamo all'analisi del modello :
Esterno
Il primo particolare che fa bella mostra di sè è di sicuro la verniciatura di lucentezza e spessore corretti così come la tinta rossa che è della tonalità corretta .La caratteristica striscia giallo/blu che attraversa tutto il corpo vettura nella parte superiore è verniciata in modo impeccabile, non presenta imperfezioni nè sbavature .
Abbigliamento esterno e decals
Se poi da veri appassionati ed esperti vi state domandando se sono presenti tutti i particolari unici e caratteristici della Final Edition su questo modello, la risposta è sì . Non manca infatti nessuna delle targhette identificative specifiche dell'originale a partire dal badge "HF" con placchetta aggiuntiva sulla mascherina, ai due loghi storici "HF" con elefantini rossi sui passaruota fino al bellissimo badge "HF Integrale" nella specifica colorazione rossa con banda giallo/blu sul portellone . Peccato per quest'ultimo, tanto bello da vedere quanto irreale nelle dimensioni e nello spessore . Ben riprodotti i loghi Lancia su mascherina e portellone, di grande effetto anche se un pò troppo spessi quelli sui montanti delle portiere . Passando al frontale si notano subito i caratteristici gruppi ottici della HF Integrale 8 e 16v ottimamente riprodotti (i fari poliellissoidali tipici della Evo erano al tempo vietati in Giappone), al centro fa invece bella mostra di sè la classica mascherina Lancia completa come detto di stemmi e loghi, peccato solo la griglia a nido d'ape, come anche tutte le altre, siano soltanto accennate e quindi chiuse .Belli e molto realistici i fendinebbia completi di ottica e parabola riflettente cromata, riusciti, anche se non troppo particolareggiati gli indicatori di direzione . Restando sui gruppi ottici, ma stavolta quelli posteriori, il giudizio cambia : i gruppi principali ai lati infatti hanno un bell'effetto visivo ma si limitano a plastiche colorate senza particolari interni, peggio è stato fatto per le luci di retromarcia accanto alla targa realizzate in semplice plastica trasparente tendente al bianco .
Parti apribili
Per quanto riguarda le parti apribili occorre fare una distinzione fra portire e cofani . Le prime sono di facile apertura e come da tradizione Kyosho, grazie al meccanismo di richiamo, sono richiudibili perfettamente con un semplice tocco . Discorso diverso per i cofani : quello anteriore, molto realistico con le 4 griglie nere in plastica applicate, incernierato erroneamente tramite due braccetti al musetto, ha un'apertura limitata che può essere estesa facendo forza sul cofano stesso, con il rischio però di ritrovarsi l'intera parte in mano e staccata dalla vettura . Il cofano posteriore si apre facilmente e senza nessuno sforzo, il problema è che non vi sono sistemi di ancoraggio o tenuta, di conseguenza non è possibile lasciarlo in posizione aperta .
Ruote e freni
Sulla fiancata fanno bella mostra di sè i passaruota bombati, ben rifiniti e delle giuste dimensioni, sotto ai quali troviamo le ruote caratterizzate da pneumatici in vera gomma con ottima scolpitura riproducente il modello Pirelli P700-Z e cerchi in plastica color antracite dal disegno discretamente realistico e completi di decals riportante lo scudetto Lancia . Al di sotto di questi ultimi è possibile intravedere i freni a disco, di una corretta tonalità di grigio, solidali alla rotazione del cerchio e dotati di pinza freno fissa di colore nero.
Vano motore e bagagliaio
Passando al vano motore, ben riprodotto e ricco di particolari, merita menzione particolare la riproduzione della testata del 4 cilindri di 2 litri correttamente verniciata in rosso e completa di alette di raffreddamento e scritta in rilievo "Lancia Turbo 16 Valve", unico neo il colore di queste ultime, cromato anzichè grigio acciaio . Spostandoci sul bagagliaio, escluso l'inconveniente del portellone, non possiamo non soffermarci sulla splendida cappelliera rifinita con finissima moquette nera (come del resto l'intero vano), abbattibile ma purtroppo sprovvista di cordicelle di ancoraggio al cofano . Ottimamente riprodotto anche il ruotino di scorta posto sulla sinistra del bagagliaio .
Interni
L'interno della vettura è invece caratterizzato da ottime rifiniture, specie per i bellissimi sedili anteriori Recaro e il divanetto posteriore a effetto Alcantara, tutti corredati di cinture di sicurezza in tessuto nero complete di fibbie cromate . Cruscotto e plancia sono ben realizzate ma alcuni particolari poco rifiniti, quali le bocchette di aerazione, si perdono nel colore nero della plastica . La strumentazione precisa e completa è realizzata tramite decals, di buon effetto ma non fedele nella colorazione dello sfondo, grigio chiarissimo anzichè alluminio . Bellissimo come sempre tutto il pianale rivestito in morbida moquette nera su cui risaltano in questo modello pedaliera e poggiapiedi navigatore color alluminio, tipici della versione originale . Molto bello il volante, in plastica nera ben sagomata, completo di coroncina tipo carbonio al centro . Grosso neo dell'interno è la consolle centrale, completa sì di tutti i particolari ma priva di decals o tampografie relative ai simboli sui vari comandi .
Prezzo
70 euro non sono quello che si può definire un prezzo popolare, ma viste le doti generali di questo modello, onesto lo è di sicuro, del resto quando la qualità c'è va pagata .

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Breve storia del mito ...  

"Tutto il mondo ammira la vostra Delta" . Così recitava lo slogan di una delle più belle campagne pubblicitarie (su carta stampata) dedicate alla Delta HF Integrale a fine anni '80 dopo l'ennesimo Campionato Mondiale Rally conquistato . Ottimo lavoro quello dei pubblicitari dell'epoca, ma frutto forse di pochi sforzi creativi essendosi limitati alla pura e semplice realtà : il mondo intero infatti in quegli anni s'inchinava, automobilisticamente parlando, a quello che in breve tempo sarebbe diventato un vero e proprio mito . Ancora oggi, dopo ben 14 anni dall'ultima serie prodotta e 15 dall'ultimo Mondiale vinto, viene naturale considerare la parola Delta sinonimo di Rally, di vittoria e di passione .
La Delta nasce nel 1979 dalla matita di Giorgetto Giugiaro per sotituire la Fulvia berlina e al contrario di quanto si potrebbe pensare, nei piani Lancia dell'epoca non vi sono versioni sportive nè tantomeno progetti per le competizioni . Dopotutto in quegli anni a difendere i colori del reparto corse Fiat ci sono due mostri sacri del nostro automobilismo, la Stratos (spinta da un V6 Ferrari) e la 131 Abarth, entrambe plurivittoriose . La Delta quindi nasce per soddisfare una clientela elegante e raffinata che non vuole rinunciare ad una certa dose di lusso anche su una berlina di segmento medio . Già nel 1982 però i piani sembrano cambiare e a fare il suo debutto nei listini italiani è la GT, equipaggiata con un 1.585cc 4 cilindri a carburatori capace di 105cv cui seguirà l'anno seguente anche la prima HF dotata dello stesso motore ma sovralimentato (HF Turbo) in grado di erogare la bellezza di 130cv . La vera svolta arriva però nel 1986 quando ad essere presentata è la prima Delta a 4 ruote motrici, la HF 4WD, equipaggiata con un 2 litri (lo stesso della Thema turbo i.e.) sovralimentato in grado di erogare 165cv , versione che aprirà la strada alla prima vera "Integrale" nata solo un anno dopo . Passaruota allargati, cofano bombato e cerchi in lega color antracite sono i suoi segni distintivi, è lei la HF Integrale, la versione che ha dato inizio al mito . Il 4 cilindri 2 litri rivisitato dai tecnici Lancia eroga adesso 185cv e regala alla Delta prestazioni esaltanti a partire dallo scatto 0-100 coperto in appena 6,6 secondi . Due anni più tardi fa il suo debutto la HF Integrale 16v che come è facile intuire beneficia di una nuova testata a 4 valvole per cilindro (la potenza arriva così a 200cv) ma non solo, a subire modifiche sono anche l'impianto frenante, potenziato e dotato di ABS e la trasmissione che ora adotta anche un ripartitore di coppia al retrotreno . Nel 1991 arrivano le ultime modifiche, è l'ultima serie ed è anche la più potente, affascinante e cattiva di sempre ... è la Evoluzione . La carrozzeria beneficia di nuovi passaruota più pronunciati, i paraurti sono maggiorati e di nuovo disegno così come i fendinebbia integrati e i gruppi ottici anteriori, ora a doppia parabola circolare di medesimo diametro dotate di anabbaglianti poliellissoidali . Scompaiono anche le vecchie targhette identificative "HF Integrale 16v" da mascherina e cofano posteriore per lasciar posto al logo "HF" (giallo con elefantino rosso al centro) sulla prima e al badge "Integrale" di colore blu sul secondo . All'interno cambiano anche i sedili che su molte versioni saranno gli sportivissimi Recaro in pelle o Alcantara . Ma le modifiche più importanti si trovano sotto al cofano e porteranno una nuova iniezione di potenza quantificata in 10cv (per un totale di 210), una nuova scatola dello sterzo irrobustita e un più potente impianto frenante . La Evoluzione è dunque la Integrale definitiva, la massima espressione di una filosofia che proprio con questo modello porterà alla consacrazione assoluta nei rally con il quinto e sesto titolo Mondiale consecutivo conquistati . Proprio per celebrare questi due importantissimi traguardi Lancia proprone altrettante serie speciali : la prima nel '91è denominata "Integrale 5" ed è caratterizzata da colorazione bianca e livrea Martini Racing, sedili Recaro in Alcantara nera e targhetta numerata (400 esemplari prodotti) in silver all'interno; la seconda nel '92, denominata "Integrale 6" differisce dalla precedente per una diversa livrea Martini Racing, i sedili Recaro di colore turchese con logo HF e per la targhetta numerata (310 esemplari prodotti) fra i sedili che è ora in alluminio . Nel 1993 debutta la versione catallizzata, l'ultima Integrale prodotta, con potenza innalzata fino a quota 215cv, è il canto del cigno, la produzione terminerà infatti l'anno seguente . Menzione speciale meritano però le tante versioni speciali della Evoluzione prodotte a celebrazione del grande successo sportivo e commerciale della vettura . Fra queste, oltre alle già citate "Integrale 5" e "Integrale 6", ricordiamo le varie "Verde York" , "Blu Lagos", "Bianco Perla", "Gialla", le rarissime "Club Hi.Fi." e "Club Italia" prodotte rispettivamente in soli 20 e 15 esemplari, la "Dealer's Collection" (180 esemplari) riservata ai Concessionari ufficiali e la meravigliosa "Final Edition" (protagonista in scala 1:18 del nostro servizio) prodotta nel '94 in 250 esemplari destinati al mercato giapponese .

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Commenti al Post:
mikib20
mikib20 il 25/07/07 alle 15:11 via WEB
si veramente bella!!
 
modcri
modcri il 25/07/07 alle 20:51 via WEB
ciao bello il tuo blog, e grazie della visita.
 
chepazzaidea
chepazzaidea il 29/07/07 alle 14:48 via WEB
Ciao Buona Domenica
 
romina05
romina05 il 30/07/07 alle 19:12 via WEB
Be' nn capisco molto delle macchine ....buona serata ..*______* romy
 
kerstin2
kerstin2 il 31/07/07 alle 17:36 via WEB
CIAO SPORTIVO!!!!!!!!!!!!.......*)))
 
fatastrega2
fatastrega2 il 03/08/07 alle 13:08 via WEB
Complimenti per il tuo blog e anche per i tuoi anni.Ciao Angela
 
deltahf16v
deltahf16v il 23/11/08 alle 00:17 via WEB
Niente da dire: la Delta è stata, è, e rimarrà un mito. Da approfondito estimatore di quest'auto, mi permetto di fare una precisazione: la Delta Integrale aveva sì i passaruota allargati, ma non il cofano bombato, che si è reso necessario nel modello successivo, la Delta Integrale HF 16V, appunto per far posto al nuovo motore.... Christian
 
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