Adoro guardare i fiumi.
Il loro lento fluire, mi trasmette il vero ritmo temporale.
E placa, per un attimo, le mie paturnie, le mie ansie.
Nella mia quotidianità, c'è l'Arno a farmi compagnia.
Segue il mio percorso giornaliero casa/lavoro.
Quando lo vedo dalla carrozza piena del treno dei pendolari, sento per lui una naturale affinità.
Con lui non serve confrontarsi, atteggiarsi, difendersi, mascherarsi, ma solo assaporare il piacere della sua compagnia.
Lo stesso effetto che provo, guardando il mare, o camminando in un bosco, senza troppa presenza umana intorno.
In quegli attimi, sento che il battito del mio cuore rallenta, e la mia mente si lascia andare alla libera fantasia, quella che la Razionalità e la Fretta tengono sopita.
Dovrei prendermi più spesso, queste vacanze dal ritmo artificiale della Società Moderna.
Per riprendere contatto con la parte più intima di me.
E "naufragar m'e dolce in questo mare..."
Inviato da: titentosempre
il 24/10/2011 alle 22:16
Inviato da: veuve_cliquot
il 22/10/2011 alle 14:30
Inviato da: tizi.m
il 21/10/2011 alle 23:59
Inviato da: queen888
il 21/10/2011 alle 19:24
Inviato da: veuve_cliquot
il 21/10/2011 alle 15:47