Nel posto in cui lavoro, c'è una guerra in corso.
Tra uno dei soci ed il resto del consiglio di amministrazione (son quattro, in tutto).
Probabilmente a causa del suo scarso rendimento, dovuto al pensare più ad altro che al lavoro.
Una guerra vera, ma silenziosa a noi esterni.
Sembra che tutto vada come sempre, quando in realtà la battaglia imperversa.
Le differenze le noti solo dai particolari, da certi comportamenti tra loro, che prima erano la norma e adesso non ci son più .
Ma, in superficie, tutto come sempre.
Salvare le apparenze, o minimizzarle, sembra essere una delle preoccupazioni maggiori dei miei Capi.
Come succede nelle famiglie aristocratiche.
In caso di problemi sconvenienti, mettere tutto a tacere, sottotraccia.
Come se, osservando con un minimo di attenzione, non venissero comunque alla luce certe ipocrisie, certe parti mal recitate.
Ma forse è una delle regole non scritte della società borghese, dove l'immagine esterna, la confezione, è più importante di quella interna, del contenuto.
Nonostante le incongruenze e le incoerenze che, inevitabilmente, salteranno fuori al primo scossone.
In un mondo del lavoro dove, spesso, le relazioni son più importanti delle capacità, per la sincerità non c'è molto spazio....
Inviato da: titentosempre
il 24/10/2011 alle 22:16
Inviato da: veuve_cliquot
il 22/10/2011 alle 14:30
Inviato da: tizi.m
il 21/10/2011 alle 23:59
Inviato da: queen888
il 21/10/2011 alle 19:24
Inviato da: veuve_cliquot
il 21/10/2011 alle 15:47