Metà Agosto.
E come succede ogni anno, l'Italia va in ferie.
I negozi intorno a casa mia hanno quasi tutti la saracinesca abbassata.
Trovare un'edicola aperta, una ferramenta o una lavanderia, è come fare una caccia al tesoro.
In ufficio, abbonda lo spazio ed il silenzio, visto che più di metà della forza lavoro (Capi compresi) sono in vacanza.
Ho sempre preferito Settembre, per le mie vacanze: lontano dalla folla dei turisti, dai prezzi folli, e dal caldo asfissiante.
Fino a qualche anno fa, era una scelta abbastanza esotica.
Adesso, sta diventando una moda, anche tra i miei colleghi.
E vista la mia naturale avversione alle competizioni fini a se stesse, dovrò trovare un periodo meno gettonato, per le mie ferie.
Senza problemi di spesa, avrei ampia libertà di scelta: basterebbe cambiare Tropico.
Altrimenti, le alternative sono limitate: anticipare, posticipare, o rinunciare.
Con la prima opzione, rischio di arrivare a Settembre già stremato.
Con la seconda, rischio di dimenticarmi abbronzature, tuffi marini, e corpi femminili in costumi succinti (giammai!!).
La terza, invece, presenta alcuni vantaggi:
- non dovrei, faticosamente, ritrovare il ritmo lavorativo dopo la pausa festiva;
- risparmierei sui viaggi-vitti- alloggi;
- aiuterei a risollevare il PIL.
Sempre che io non crolli, stramazzato al suolo.
O che inizi a far stramazzare al suolo il vicinato...:-)