Camper family

In Italia si trova più del 50% del patrimonio artistico di tutto il mondo.

Quanto viene stanziato per il recupero e la conservazione di questo patrimonio?

Sempre meno, anno dopo anno.

Qual'è la vera ragione? Certamente questo Governo ha operato tagli pesanti ed indiscriminati; ma il motivo principale degli scarsi fondi destinati al restauro è che il Ministero dei Beni Culturali non possiede al suo interno le professionalità necessarie a garantire la conservazione del patrimonio da tutelare, sia che si tratti di censirlo e catalogarlo, sia che si tratti di conservarlo in modo idoneo, sia che si tratti di pensare, progettare e sottoporre a verifica interventi di restauro, sia che si tratti semplicemente di valorizzare il patrimonio.

La burocrazia da un lato, il vecchio problema, da sempre presente nella pubblica amministrazione, che impedisce una valutazione del personale in base al merito e alle effettive capacità, unitamente alla scarsa volontà e sensibilità della maggioranza del personale, fanno sì che, non essendo in grado di applicare le norme attuali, molto precise ed esigenti, in merito all'affidamento di lavori di conservazione e restauro, si continui ad operare o nell'illegalità amministrativa o nell'immobilismo più totale.

Quindi non è poi così tragico che il Governo non dia loro fondi, tanto non sono capaci di spenderli in modo utile e efficiente.

L'intervento dei privati viene sempre visto come indebita ingerenza, con fini di lucro e nulla più, anche quando, gratuitamente viene offerto aiuto, soprattutto dal punto di vista tecnico, salvo poi appropriarsi del lavoro dei privati, spacciandolo per proprio, quando si verifica la sua validità.

Questo probabilmente accade anche n altri settori, ma il fatto che accada nel campo dei Beni culturali è desolante, come lo è, in effetti, a tutt'oggi, tutto l'apparato tecnico e burocratico del Ministero Beni Culturali.

Ci sarebbero altre mille cose da dire, e mille episodi da raccontare, a riprova di quanto affermato.

Alla prossima puntata.

Il marito (pl)

Sono a casa con le mie figlie, e con loro capisco il significato profondo della parola "serenità".

Sento le loro vocine, mentre giocano alle "maestre" con la loro lavagna, contente dei gessetti colorati che ho comprato loro.

E penso a quante cose possiamo imparare dai bambini.

I bambini si accontentano di poco, a meno che non li si faccia influenzare troppo dalla pubblicità televisiva.
Certo, a volte la TV fa comodo, è un'ottima baby-sitter, ma chiediamoci cosa perdiamo lasciandoli soli lì davanti.

Un'ora di silenzio, quante risate in meno? Quante canzoncine non cantate sono?

In queste sere sto aiutando la figlia maggiore ad imparare a memoria la sua parte (da protagonista) nella recita natalizia del catechismo ........... mi diverto da morire!!!!

Non dico di essere una madre perfetta, tant'è che sto scrivendo qui, mentre loro giocano, ma lo stanno facendo a un metro da me, continuamente mi interrompo per vedere i loro disegni, rispondere alle loro domande, far loro delle osservazioni.
A loro basta.
La mamma c'è, è con loro.
Anche se sta scrivendo al computer, se loro hanno bisogno è presente, partecipa.

Forse ho trovato l'uovo di colombo.
O forse, semplicemente, ho scoperto che con l'amore si riescono a conciliare tante cose.

mcc

Stamattina mi sono svegliata nella nebbia..............

Mi è tornata in mente questa foto, scattata nell'agosto 2004 durante il nostro mitico viaggio in camper fino a Capo Nord.
Già, perchè quel pazzo di mio marito ed io (altrettanto pazza) ci siamo spinti fin lassù col nostro fido camper (sostituito nel luglio di quest'anno .... sigh! ) ma soprattutto con le nostre due adorabili e amatissime bimbe di (allora) 8 e 4 anni e la nostra cagnona.

Che dire .............. ho tanto sentito parlare di "mal d'Africa" e non so cosa sia perchè in Africa non ci sono mai stata, ma certo so che esiste il "mal di Norvegia" perchè lo provo spesso.

Come dimenticare la luce, i panorami, ma soprattutto la pace, la tranquillità, la mancanza di fretta e di stress. Il fatto di riscoprire il piacere di stare con i tuoi figli senza limiti di tempo.

La cosa più bella di quei luoghi è che ci si dimentica spesso di guardare l'orologio. Ci siamo spesso trovati a cenare alle dieci di sera, tanto viene buio a mezzanotte, quando viene buio. E ti perdi a passeggiare, a giocare a carte con le figlie. Riscopri lo stare insieme, è meraviglioso.

Già il camper in questo aiuta, ci si trova in pochi metri quadrati per 24 ore al giorno, e trovo che sia un'opportunità splendida per le famiglie, specie nel mondo di oggi, dove la vita ci costringe sempre a correre, a dover dosare tutto col cronometro.

Sicuro approfitteremo del "ponte" di dicembre per andare via, non possiamo andare in Norvegia, ma cercheremo comunque la nostra piccola oasi di pace.

Un ultima annotazione, questo blog ha solo l'intenzione di raccontare emozioni e sensazioni, ma se qualcuno volesse informazioni o altre notizie su come si vive in camper con marito, due figlie e un cane ................. sono qui.

mcc