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« L'ISPEZIONE ISOVERDE COME LA SPERANZA »

IL VASO DI PANDORA

Post n°62 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da sunshinecapitano
 

Sembrava una giornata tranquilla ieri, quando mi arriva un messaggio di mio padre. “Ho ritirato l’esame della mamma, dice che c’è un peggioramento rispetto al precedente. Sono preoccupato”. Di colpo le statistiche che sto facendo si confondono nella mia mente e perdo il senso dei conti e della realtà. Di colpo il gelo mi cala sul cuore e la nebbia mi avvolge la mente. “Come è possibile?” mi chiedo. “Ma se sembra stare meglio!”. Mio padre mi rassicura “Non c’è molta differenza con il precedente, solo qualcosa in più, aspettiamo la risonanza”. Non so cosa aspettare. Non so cosa prospettare. Mi butto nel lavoro e cerco di non pensarci. Esco e vado dai miei. La vedo come un piccolo pulcino e la stringo. E’ convinta che sia tutto ok. E Dio sa quanto speriamo che davvero sia così. Fingiamo davanti a lei, ridiamo e scherziamo. Ma guardo mio padre e nel suo viso vedo il mio specchio, che riflette ansia e paura. Ci salutiamo e lungo la strada per casa spiego al mio amore le mie paure. Lui sdrammatizza, e razionalmente ha ragione, e dice di non fasciarci la testa perché infondo non comprendiamo l’esito dell’esame e bisogna attendere l’opinione di un medico. Arrivo a casa e mi metto a ciondolare da un angolo all’altro senza pace. Non mi capisce. Non può capire quello che mi succede. Quello che sento.

E’ un po’ come la leggenda del vaso di Pandora. E’ come se in un meccanismo di autodifesa tutti i ricordi di quell’esperienza, il dolore, le attese, le speranze, le incomprensioni, le sofferenze della malattia di mia madre le avessi rinchiuse in un vaso. Un vaso di vetro che potevo vedere, ma non aprire. Sapevo cosa c’era dentro, ma non potevo più toccarlo. Di colpo, ieri sera, quel vaso si è aperto. Tutto il male, tutti i ricordi, tutto il dolore, le incomprensioni, la solitudine, la paura, la rabbia, la fede, la speranza e la delusione sono riemersi e mi hanno investita. E ho pianto lacrime senza uscita. Lacrime che sono scorse solo dentro di me. Lacrime che un abbraccio non asciugano. Lacrime che si piangono da soli.

Mi sono addormentata come un sasso. Un sonno senza sogni e al risveglio non posso che sperare.

 
 
 
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Un blog di: sunshinecapitano
Data di creazione: 13/02/2007
 
 

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