Pasqua era ormai ale porte, e l'atmosfera festaiola mal si sposava con le tasche vuote.
Anche se la tentazione di attingere al tesoretto accantonato era forte, decisi di resistere alla bisogna e in compagnia di Fulvio, che aveva nel frattempo perso il suo lavoro di cameriere e le amate Marbori, decidemmo un "gira-in-giro tour".
Nulla a che vedere con un viaggio organizzato per turisti privi di fantasia; il "gira-in-giro tour" è il giro delle parrocchie per la questua alle sacrestie. Di solito 10 o 15 euro si rimediano... Ma con tutta probalilità, i dettami del Cristo su chiedi e ti sarà dato, hanno poca validità nel periodo pasquale.
Fino a quel momento avevamo rimediato solo dei no e qualche mugugno, ma sopportammo stoicamente.
Arrivammo, infine, ad una parrocchia di cui taccio il nome e dopo aver chiesto di conferire col don alla perpetua di guardia, fummo ricevuti da un ometto bilioso e incazzato. Forse per il troppo lavoro che il precetto impone.
Questi non si risparmiò in male parole e minacce di forze pubbliche in massa, scacciandoci sic simpliciter, come i mercanti dal tempio.
Io e Fulvio ci guardammo allibiti e, anche se la voglia di trascendere per le rime era forte, giudicamo di sgomberare. Tutto sommato eravamo in casa altrui ed era meglio evitare i fastidi che avremmo potuto procurare ai tutori dell'ordine costituito. E soprattutto, loro a noi...
Passando per la sacrestia, notammo il giornalino della parrocchia in pacchi ben impilati, freschi di stampa e pronti per la distribuzione, e un bel mucchietto di scatoline di cartone per la raccolta delle offerte.
Tra me e Fulvio bastò un'occhiata: io afferrai un pacco di giornalini, e lui un paio di scatolette. Avevamo deciso all'istante di dare una mano a quel pover'uomo, e di alleggerirlo di un po' di lavoro.
Dopo esserci divisi i giornalini ed esserci armati di regolamentare scatoletta per le offerte, iniziammo la distribuzione tra gli esercizi commerciali della zona, raccogliendo gli oboli.
Giusto per non fare torti a nessuno, ché sia mai potessero offendersi, entrai anche nella locale stazione di Polizia, dove gli agenti furono ben felici di aggiornarsi sul gossip del quartiere, e molto propensi a contribuire al riempimento della scatolina...
Con Fulvio ci ritrovammo in fondo alla strada. Di comune accordo, gettammo i giornalini avanzati nel bidone della carta da riciclo (un po' di senso civico, che diamine!), aprimmo le scatolette e ci intascammo il contenuto.
Beh, che c'è di sbagliato? Su quelle scatolette c'era scritto ben chiaro: OFFERTE PER I BISOGNOSI, e sia io che Fulvio a quel punto eravamo estramemente bisognosi di una pizza croccante e una birra fresca!
Buona Pasqua! ;-)
Inviato da: iw8dqy
il 18/03/2008 alle 14:56
Inviato da: old_bear
il 27/11/2007 alle 12:49
Inviato da: iw8dqy
il 26/11/2007 alle 12:38
Inviato da: old_bear
il 25/09/2007 alle 11:22
Inviato da: iw8dqy
il 25/09/2007 alle 11:09