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« 26° Congresso Nazionale A.M.ID’una letteratura europea »

Buon Compleanno A.M.I.

Post n°141 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da Giuseppe_Cotta
 
Foto di Giuseppe_Cotta

Come ho già anticipato quest’anno, ad agosto, L’Associazione Mazziniana Italiana compirà 70 anni.

L`Associazione Mazziniana Italiana, nata nell’agosto del 1943, quindi prima dell’8 settembre,  come organizzazione clandestina, ha avuto fra i promotori Nello Meoni , Ernesto Re, Achille Magni, Giuseppe Colombo, Giannetto Savorani, Antonio Bandini-Buti, Claudio Crescente e come scopo quello di creare "...un largo movimento, promosso con l`ardore di una missione, che renda familiari al maggior numero di Italiani di ogni ceto e di ogni tendenza i principi di virtù morale, di giustizia sociali e di libertà politica, che dovranno ispirare la nuova Giovine Italia, se essa intende veramente riscattarsi dalla vergogna e risorgere in un modo purificato dal dolore e fraternizzato dal lavoro, per non perire più".

Dopo l’otto settembre, ovvero a seguito della firma dell’armistizio che segnò la fine delle ostilità tra il Regno d’Italia e le forze alleate (che qualcuno definì una resa incondizionata), l’AMI ha partecipato alla cospirazione politica e militare contro il nazifascismo, impegnando nell`azione le sue giovani energie contribuendo a riscattare l`Italia da vent`anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele.

Negli anni a seguire storici come Adolfo Omodeo, Luigi Salvatorelli, Carlo Sforza; (dei quali si comunica la loro adesione all’Associazione nel corso del primo Congresso Nazionale tenutosi a Genova, nel salone dell’Istituto Mazziniano, in via Lomellini nei giorni del 7-8-9 marzo 1946), Gaetano Salvemini (che ebbe tra i suoi allievi Carlo Rosselli e Ernesto Rossi), Giuseppe  Tramarollo (laureatosi a Milano con la tesi “il primo quotidiano di Mazzini e Presidente dell’AMI dal 1961 al 1985, anno della morte), Arturo Colombo (ancora presente su Nuova Antologia, il Pensiero Mazziniano e il Corriere della Sera), Salvo Mastellone (morto di recente e riconosciuto tra i massimi studiosi del pensiero politico europeo della democrazia e di Giuseppe Mazzini, considerato il decano della disciplina di Storia delle dottrine politiche: alcune sue opere sono state tradotte anche in russo e in cinese), spinsero e spingono innanzi lo studio del pensiero e dell`azione di Mazzini nel suo tempo e la sua proiezione nell`avvenire.

Anche se lo Statuto è stato più volte modificato, al fine di adeguarlo ai nostri tempi e l’ultima modifica si è avuta nel corso del Congresso straordinario di Rimini del 20 aprile 2008, come per la Costituzione della Repubblica Italiana, nei principi fondamentali non è stato variato, così come si può evincere dal primo articolo

 Articolo 1 – dello statuto della Associazione

L`A.M.I. è un libero sodalizio di cultura, di educazione e di propaganda, indipendente dai partiti politici; si propone lo svolgimento e l`attuazione dei principi morali, politici, giuridici, sociali ed economici e di emancipazione femminile della tradizione repubblicana che in Italia ha avuto la sua più alta e forte espressione in Giuseppe Mazzini ed il compimento dell`unità federale europea nell`ambito dell` organizzazione internazionale, nella prospettiva di una alleanza universale dei

Popoli.

" L`A.M.I. non è un partito. Accoglie tutti gli italiani che intendono studiare e diffondere il pensiero di Giuseppe Mazzini, la più alta coscienza dell`era moderna. Nel presente momento storico(1946ndr) rappresenta un punto di riunione, un sollievo ed un incitamento per quanti temono lo smarrimento di un popolo tanto provato. Nell`avvenire l`A.M.I. sarà la più grande palestra dove, con la verità e con la libertà, tutti gli italiani potranno attendere alla loro rigenerazione morale compromessa dal malcostume imperante ..."

Confermato anche in articoli successivi come il secondo:
Articolo 2 – Accesso

Tutti i cittadini possono accedere all’AMI senza pregiudiziali di sorta che non siano di dignità morale e politica: le domande devono essere sottoscritte da due soci presentatari.

Il tutto rafforzato dall’attuale nono articolo:

 

Articolo 9 – Attività

1) – L’A.M.I. si asterrà da appoggiare nelle competizioni elettorali politiche o amministrative,

singoli partiti o candidati.

2) – L’A.M.I. promuoverà la  costituzione di appositi gruppi di azione educativa, ai fini dell’art. 1.
"L`A.M.I. vuole esercitare un `azione energica e profonda per il risveglio delle menti e delle coscienze e si prefigge: - La diffusione dei principi del Maestro - La soluzione del secolare problema istituzionale con l`avvento della Repubblica - Il raggiungimento dell`unità federale europea - La restaurazione dei valori morali - L`educazione e l`istruzione del popolo - La formazione di una carta fondamentale dei principi morali, politici, sociali ed economici del Socialismo Mazziniano: - Mazzini, prima di altri, s`indirizzò ai lavoratori ed additò ad essi la via dell`emancipazione per mezzo delle libere associazioni, dell`educazione e dell`osservanza della legge del dovere"


Impegno moderno e dinamismo dell`A.M.I.
"L`A.M.I non è (precisava nel 1962 un editoriale de Il Pensiero Mazziniano) una versione popolare e partigiana dell`Istituto per la Storia del Risorgimento, né un doppione dell`Istituto mazziniano di Genova o della Domus Mazziniana di Pisa; e soprattutto non è una fabbrica di commemorazioni ".
"L`A.M.I. è un organismo di cultura, ma ancor più di divulgazione, di propaganda,. è, franca dalle preoccupazioni elettorali proprie dei partiti, un organismo di critica anticonformista e di stimolo progressista. Vogliamo, con questo, affermare che bandiremo ogni commemorazione di uomini ed eventi? No: siamo orgogliosi della tradizione repubblicana ed insorgeremo ogni qualvolta la vedremo ignorata o deformata,. siamo fedeli servitori dei principi fondamentali della democrazia che hanno in Giuseppe Mazzini il più ispirato interprete. Ma proprio per questo, in nome dello spirito che vivifica, non ci limitiamo alla bigotta e meccanica ripetizione letterale di formule e parole d`ordine nate nel tumulto delle battaglie di ieri e che minacciano di pietrificarsi se non vengono dinamicamente svolte nella realtà odierna. Commemoreremo, ma soltanto quando avremo continuato il solco tracciato dai nostri maggiori Uomini moderni - modernissimo fu Mazzini! - non vorremmo in altro tempo essere vissuti: oggi è qui la nostra missione: nelle idee, nei problemi, nei programmi, nel linguaggio di oggi...".

 

Giuseppe Cotta

Socio isolato AMI Nazionale

 

Fonti: http://it.wikipedia.org

          www.associazionemazziniana.it

 

Pubblicato su l'Alassino di gennaio 2013        

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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