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« Ricostruiamo la repubblicaDONNE DI CONFORTO »

Loro, europei per convenienza!

Post n°146 pubblicato il 09 Giugno 2013 da Giuseppe_Cotta
 
Foto di Giuseppe_Cotta

 

 

 

 

Aveva visto bene colui che con la firma Allobrogo chiude ilsuo intervento sul Pensiero Mazziniano di giugno del 1971, a proposito dell’adesionedel Regno Unito alla UE; adesione che avvenne nel 1973. Il sig. Allobrogo affermava:

 

Due incognite siaffacciano ora. Approverà il parlamento inglese il patto? Le tendenzeisolazioniste paiono assai forti, passando attraverso i confini dei partititradizionali. Questa è la prima: la seconda riguarda la struttura dell’Europa;con l’entrata dell’Inghilterra avremo un allargamento delle comunità economichesu scala vastissima: ma non sarà rallentato invece il processo di ordinamentofederalistico politico che è nelle nostre aspirazioni?

 

Ancora oggi L’Inghilterra; pur avendo avuto in Winston Churchill uno deiprimi ad invocare la creazione degli “Stati Uniti D’Europa”,  è fuori dal trattato di Schengen, mantiene lasua moneta e sta lavorando sulla possibilità di indire un referendum, anche seper ora previsto nel 2017, per uscire dall’Unione Europea se questa nonaccoglierà la richiesta di ricontrattare quasi tutte le clausole di adesione;che a mio parere equivale a dire all’Europa: o io ottengo quello che miinteressa e conviene oppure esco dalla UE. Personalmente mi verrebbe da dire: Siaccomodi pure sua maestà, le uscite le conosce e sono già aperte; si chiamanocanale della Manica e mare del Nord. Per quanto riguarda il Tunnel, non occorredistruggerlo: basta chiudere a chiave i cancelli e scambiarsi le chiavi inottemperanza al detto del doman non v’ècertezza.

 

A distanza di oltre  60 anni dal primotrattato firmato da sei paesi; Belgio, Francia, Germania, Italia. Lussemburgo ePaesi Bassi, attraverso i loro rispettivi rappresentanti, Paul-Henri Spaak, Robert Schuman,  Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Joseph Beck, Willem Beyen; viene da chiedersi se il completamento dellaunione politica dell’Europa stia andando troppo a rilento o se gli anni che ciseparano dal 1950 siano ancora pochi per essere sicuri che ciò che dovrà farsisia duraturo seppur non eterno.

 

Il prossimo anno; forse un mese prima della scadenza naturale di giugno,si andrà all’elezione del nuovo parlamento europeo.

 

Dalla prima elezione diretta del Parlamento europeo, nel1979, la partecipazione dei cittadini è diminuita in maniera graduale macostante. Dal 1979 al 2009, l’astensionismo è aumentato dal 38 al 57 per cento,sebbene il ruolo del parlamento di Strasburgo si sia rafforzato.

 

Per invertire la tendenza, ad un anno dalla chiamata alleurne, l’esecutivo di Bruxelles riflette su come rendere le elezioni realmenteeuropee.
A partire dalle prossime elezioni europee del 2014, potremmo essere chiamati avotare 25 deputati in più, su liste transnazionali. La proposta è stataapprovata a larga maggioranza dalla Commissione Affari costituzionali delParlamento europeo, che spera in questo modo di accrescere l’interesse deicittadini dell’Unione per le istituzioni comunitarie.

 

Prima proposta: votare tutti in contemporanea, o megliocostringere i britannici a esprimersi durante il weekend, come la più partedegli Stati membri, e non di giovedì, come da loro tradizione. Per la primavolta, poi, le famiglie politiche europee potrebbero indicare i candidati allaPresidenza della Commissione europea, presentandoli in dibattiti televisivi.

 

Obiettivi meritevoli, dato che le liste transnazionali servirebberoa contrastare l’astensionismo, sottraendo le elezioni europee a dibattititroppo spesso focalizzati su questioni interne ai singoli paesi. Per essereadottata, la proposta dovrà comunque piacere a tutti i 27 governi europei, acui spetta l’ultima parola.

 

Oltremodo i dibattiti televisivi e i confronti tra lediverse formazioni politiche servirebbero a smascherare coloro che partecipanoalle elezioni europee; come il gruppo Europa della libertà e della democrazia,che ha dimostrato che le parole libertà e democrazia sanno solo scriverle eleggerle ma non usare e che nei dibattiti sarebbero obbligati a definirsi antieuropei pur prendendone lo stipendio e occupando posti che devono essere occupatida persone consapevoli che solo con l’Unione Europea; quella che sappia mettereassieme politica estera, difesa, fiscalità e tesoro, si può avere maggiorsicurezza interna per tutti e internazionale verso tutti.

 

Per i dibattiti televisivi, che si possono trasmettere su tutti i canali delle singole nazioni, si potrebbe usare come sala delle conferenze il canale televisivo Euronews che, pur essendo attivo da 20 anni,come ci ricorda Jacques Delors, è ancora poco conosciuto e poco seguito dagli abitanti dell’Unione, come dimostrato le interviste che vengono fatte a caso e per differenti fasce di età tra la popolazione. 

Noi dell’Associazione Mazziniana Italiana, che abbiamo comefaro la fondazione da parte di Mazzini della Giovine Europa, riproposta oggicon lo stesso vigore e stesso entusiasmo, saremo in prima fila a far da schermoa coloro che da sempre promuovono il ritorno al Nazionalismo; ovvero amalcelate quando non esplicite forme di dittatura. 

 

 

 

Giuseppe Cotta

 

Socio isolato A.M.I. Nazionale

 

 http://www.euprogress.it/tag/elezioni-europee-2014 

 

 http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2013/pr-2013-March/pr-2013-Mar-15.html 

 

http://europa.eu 

 

 

 

 

 
 
 
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