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Preparedness 2012

Hello, Clodiensi! Vi state preparando per l’ estate? Avete comprato i  primi costumi  da bagno? Iniziato le mitiche diete estive? Beh, mentre voi vivete le quasi calde serate  in piazza (o lungomare), qui in America ci stiamo preparando a qualcosa di molto diverso.

                                  Generatore  ed un barile pieno d'acqua


Da anni si sente parlare di questo “calendario Maya” , secondo cui il mondo finirebbe il 21.12.2012; tutte predizioni e speculazioni  che ci fanno venire un po’ d’angoscia, almeno per due minuti; fortunatamente  poi si ritorna alla vita quotidiana di sempre.

immagine tratta dal sito nibiru2012.it

Inutile  nascondere che ci sono situazioni che stiamo vivendo in parallelo: io vivo sulla mitica Falda di San Andreas, vicino a San Francisco, dove  i terremoti sono praticamente un pensiero costante, anche se sotto controllo, almeno per ora. Voi avete subito  ultimamente dei terremoti notevoli .

La Nasa inoltre ha confermato che durante il periodo Maya (tra il 21 di dicembre e l’inizio del 2013) ci saranno delle tempeste geo-magnetiche di notevole considerazione, le più grandi degli ultimi 100 anni.

In combinazione con un eventuale collasso economico, tutto questo potrebbe provocare un pochino di problemi per la nostra società moderna.

maschere a filtro e un purificatore d'acqua

Qui negli States  ha raggiunto il culmine una specie di movimento legato alla predizione  dei Maya iniziato anni fa: PREPAREDNESS, ovvero “preparazione”  per un’eventuale catastrofe,  economica  o naturale.

Questi “preppers” (preparatori), come li chiamiamo qui,  si preparano a vivere in una società dove non esisterà l’elettricità ma solo generatori solari, il cibo diventerà scarso, i soldi non avranno più valore e la società si sfascerà.

barile,pieno di grano, taniche di benzina e bombola di gas propano

Questi moderni pionieri, quasi tutti di educazione medio-superiore, sono pronti e armati. Le loro case hanno una stanza o ripostiglio adibito a magazzino, dove hanno un rifornimento di cibo in scatola, vasi di conserva, ecc. I preppers che vivono in zone meno urbane hanno il lusso di poter allevare galline, caprette e di poter coltivare il proprio giardino con verdure bio.

                         il contenuto di un M.R.E. o "Meal Ready to Eat".
                   I militari usano queste provviste quando sono fuori
                          dalla caserma in missione. (cibo disidratato)



Naturalmente non si può dimenticare l’acqua e il metodo di raccolta in barili di plastica e di purificazione (in caso di contaminazione dell’ambiente)

La comunicazione e’ importante, per cui i preppers si forniscono di radio e walkie talkie, perchè nel caso di una catastrofe, le torri di servizio per il nostro indispensabile cellulare saranno fori uso

Le scorte di batterie sono indispensabili , come anche la carta igienica (ma come facevano una volta senza?) le saponette, i dentifrici, eccetera.

maschera anti gas

Le donne imparano a cucire, rammendare e a preparare marmellate e verdure sott’olio, proprio come facevano al tempo  del Far West, quando gli inverni erano duri e lunghi.

Ho voluto condividere questa mia esperienza, non solo perché qui hanno appena finito di girare una trasmissione che si intitola “Doomsday/Preppers”, prodotta dal National Geographic Channel, ma anche perchè in vista di tutti questi avvenimenti un po’ inquietanti, inclusa la tromba d’aria a Venezia, certe situazioni mettono in luce quanto siamo vulnerabili ma fortunatamente al tempo stesso anche molto ottimisti.

Preppers Clodiensi, alla prossima e adios!

 Patty Neher