Oggi vi parlo di un libro vincitore del Premio Campiello, Di fama e di sventura.
L' autrice Federica Manzon (Pordenone, 1981) ha uno stile narrativo atemporale, fluido e ricco, tanto che credi di essere davanti ad un'autrice dei grandi classici, salvo poi scoprire che si tratta di una ragazza giovane ex editor e redattrice della rivista "Nuovi Argomenti ", fondata da Moravia; tra un manoscritto e l'altro trova il tempo di regalarci un capolavoro simile.
La storia è quella di Tommaso, nato nelle ore più calde e torride da una madre, Margherita, che non lo vuole abbastanza e lo abbandona nel modo più brutale, esattamente come il padre, uno sconosciuto ed aitante marinaio di passaggio che Tommaso cercherà nel firmamento per tutta la vita.
Tommaso, cresciuto con il mito dei cowboy americani, ha l'aspetto dei nemici: ciuffo corvino e tratti indigeni che lo faranno essere per sempre "l'indiano".
Cresciuto con amore e severità dalla nonna Vittoria, una donna che emana fascino e magia da ogni poro e che lo amerà e respingerà per tutta la vita, il protagonista vivrà continuamente una battaglia tra ciò che vorrebbe essere e ciò che realmente è: un bambino bisognoso d'amore anche in età adulta.
Tommaso è di salute precaria, non ama l'acqua del mare o dei laghi, come fosse un triste presagio.
Viene inviato in collegio, dove incontra l'amico fraterno Ariel, piccolo astro nascente del nuoto, così buono e diverso da lui anche fisicamente. Tommaso riesce a tradire anche lui e fugge dal collegio, che non sa dargli il calore che merita.
Si lascia alle spalle la sua disastrata vita e famiglia ed entra nel mondo della finanza, che nel giro di poco tempo lo consacra a imperatore dei mercati, prosciugandogli il tempo e l'amore per la vita in nome del dio denaro. Il Capitano, un grande assicuratore, gli affida il suo impero e sua figlia Mila con cui vivrà una travolgente passione dalla quale nascerà Lorenzo. Il bambino renderà l'Indiano un uomo migliore ma..
Non svelerò di più, nè i dettagli né tantomeno il finale, perchè questo libro non può esser recensito nè descritto in modo semplicistico. Va vissuto e basta.
Valentina Boscolo
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 14:55
Inviato da: emilytorn82
il 28/12/2016 alle 19:31
Inviato da: emilytorn82
il 23/12/2016 alle 12:09
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 14:56
Inviato da: diletta.castelli
il 08/10/2016 alle 12:51