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Storie Italiane

Post n°678 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da chioggiatv
 

Leggere è per me un piacere privato, quasi segreto. Posso consigliare libri, prestarli, regalarli con estrema facilità. Ma quando qualcuno mi chiede perché mi è piaciuto quello che ho letto provo una sorta di imbarazzo, quasi dovessi mettere a nudo la mia anima.

Marcel Proust diceva che "Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso".

 

Libro Abbraccio

 

Questa settimana vi suggerisco alcuni libri di autori italiani ambientati nel nostro bel paese. In particolare vi consiglio un libro che sto leggendo, Lei e Lui , di Andrea De Carlo. Una storia d’amore tra due persone speciali, diverse e uguali, raccontata con sentimento e grande capacità narrativa.

 

Andrea De Carlo


"A lungo l’ ha considerato un processo di crescita. Un’evoluzione che da ragazza semiselvatica e irrequieta la trasformava in una donna pienamente adulta capace di vivere nel mondo, forse diventare una moglie, una professoressa, forse perfino una madre. A lungo ha pensato che questo processo non le costasse fatica, ma a un certo punto la trasformazione si è bloccata, e lei senza volerlo ha cominciato a tornare indietro verso la se stessa delle origini. "

 

Lei e Lui

 

"Guarda lo schermetto del cellulare mentre cammina, compone frasi mentali e le disfa. Alla fine scrive Quello che c’è stato tra noi è l’unica cosa che mi interessa. Rilegge prima di mandare, e gli sembra solo un’altra miserabile manifestazione di egocentrismo, per come tutto parte e torna comunque a lui. Cancella, scrive Sei l’unica cosa interessante che c’è al mondo. Rilegge, e non gli piace né “cosa” né “interessante”; “al mondo” lo fa rabbrividire. Cancella di nuovo, con la sensazione disperante di non riuscire a trovare le poche parole che gli servirebbero davvero, dopo aver passato la vita a mettere insieme parole per mestiere. Posa il cellulare sul tavolo, va in cucina, va nel bagno, va nella stanza da letto, va nella stanza dei ragazzi; torna nel soggiorno e con lo stesso spirito con cui potrebbe buttarsi dalla finestra scrive Il fatto è che ti amo. Non rilegge, non si lascia il tempo di riflettere, preme il tasto di invio. Subito dopo gli sembra di aver compiuto un gesto totalmente autodistruttivo, senza ritorno. "



Odore di chiuso
Malvaldi Marco, Sellerio Editore Palermo
€ 13,00

Odore di Chiuso

In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.

Malastagione

Guccini Francesco; Macchiavelli Loriano

Mondadori (18euro)

Malastagione

 Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese dell'Appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio Adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei Tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo A. Dumas...). Non è un bracconiere di professione, Adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e Adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, Poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto.

 Troppo umana speranza
Mari Alessandro, Feltrinelli
€ 18,00

Troppo Umana Speranza

Prima metà del diciannovesimo secolo. Sullo sfondo di un'Italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all'erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il Generale Garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima Aninha. Siamo di fronte a un'opera che si muove libera nella tradizione narrativa otto-novecentesca, europea e americana. Racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita. Alessandro Mari scrive un romanzo sulla giovinezza. La giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. Una grande storia popolare.

Potete trovare questi libri presso la libreria
IL LEGGIO DI SOTTOMARINA
Viale Padova 5
Tel 041.554.00.99

Leggere

 "Il libro è una delle possibilità di felicità
che abbiamo noi uomini"

  (J. L. Borges)

Sara Ferro

 

 

 

 
 
 
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