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Paganini non ripete

Post n°1296 pubblicato il 28 Novembre 2012 da chioggiatv
 

"Paganini non ripete". Questo detto popolare ebbe origine all'inizio dell'Ottocento in un Teatro di Torino quando Carlo Felice di Savoia, dopo aver assistito a un concerto di Niccolò Paganini, fece pregare il maestro di ripetere un brano. Paganini, che amava improvvisare molto di quello che suonava (e alcune volte si lesionava persino i polpastrelli!) gli fece rispondere: «Paganini non ripete». Questo gesto non fu per nulla gradito, tanto che gli impedirono di finire il programma del concerto stesso e annullarono i successivi. Da allora il modo di dire «Paganini non ripete» viene usata per motivare il rifiuto di ripetere un gesto o una frase.

 

Paganini


Paganini è stato un violinista, compositore e chitarrista italiano della musica romantica ed è considerato uno fra i maggiori violinisti dell'Ottocento, sia per la padronanza dello strumento, sia per le innovazioni apportate in particolare allo staccato e al pizzicato. Ebbe le sue prime nozioni musicali dal padre dapprima col mandolino ed in seguito col violino, ma vien considerato a tutti gli effetti un'autodidatta. La sua attività di compositore fu legata a quella di esecutore, in quanto trovava innaturale eseguire musiche sulle quali non aveva un completo controllo.

L'esempio eclatante di diabolus in musica lo troviamo nel suo ultimo capriccio.

 


Di fronte ai 24 Capricci per violino solo di Niccolò Paganini la critica e il pubblico hanno manifestato da sempre contrastanti giudizi. Il motivo è semplicissimo: quest'opera, negli intenti e negli scopi artistici, è concepita maggiormente per l'esecutore e non per l'ascoltatore.

Sono composizioni di carattere estremamente virtuosistico che possono però essere suonate anche dai musicisti del neoclassical metal, quel sottogenere dell'heavy metal fortemente influenzato da sonorità della musica classica. È un genere che nasce intorno agli anni Ottanta, quando alcuni chitarristi, alla ricerca di sonorità sempre diverse, trasportano sui loro strumenti le tecniche melodiche della musica classica. Confesso di dover ricorrere a tutto l'affetto e la simpatia che ho per chi mi segue per proporre il brano in questione, ma se questo può aiutare a sensibilizzarvi in una direzione che è quella della musica come compagna di vita, ben venga. Buon ascolto dunque!

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