Creato da chioggiatv il 28/08/2009

ChioggiaTv

chioggiotti per passione

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Messaggi del 03/12/2010

I Signori del Giorno e della Notte

Post n°613 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da chioggiatv
 

Molti di voi ricorderanno il celebre film Ladyhawke (1985), con protagonisti Etienne Navarre e Isabeau d’ Anjou, “sempre insieme, eternamente divisi....” per colpa di una maledizione.  Lui di notte feroce lupo nero, docile solo al tocco della sua amata, lei di giorno meraviglioso falco sempre al suo fianco.  Separati fino a “la notte senza il giorno ed il giorno senza la notte” (eclissi di sole) .


Lady Hawke

 

Il falco da sempre è un animale che suscita grande ammirazione e stupore. Io e la blogger Elisa siamo andate a conoscere Samuel, giovane falconiere chioggiotto che da anni addestra falchi e altri rapaci con amore e passione.

 

Falco


 
Samuel ci ha parlato della “falconeria” , disciplina venatoria che risale agli antichi Egizi e fu all’apice in Europa sotto il regno di Federico II,  il quale scrisse il trattato De Arte Venandi cum Avibus. Dopo una breve lezione storica, finalmente abbiamo potuto ammirare con i nostri occhi i suoi splendidi animali. Tutti i suoi uccelli sono nati in voliere e sono stati poi addestrati attraverso un paziente rituale di corteggiamento ed innamoramento. Tra lui e i suoi animali esiste complicità quando essi sono in volo, un profondo rapporto di comunicazione gestuale e sonora.


 
Oltre che nella caccia, i falchi danno il loro contributo in parate e manifestazioni, e per allontanare altri uccelli, come i colombi, in luoghi artistici, o i gabbiani dalle discariche o anche stormi che possono rappresentare un serio ostacolo negli aereoporti per evitare quello che viene chiamato "bird strike" o impatti di volatili con aerei. L'allontanamento dei volatili, o "bird control", è una nuova attività di falconeria nata circa 15 anni fa per il controllo dell'aviofauna. Oggi viene utilizzata sia per gli edifici di ordine sanitario come ospedali, case di riposo, mangimifici sia per la salvaguardia dei monumenti e centri storici.


Naturalmente non ci si improvvisa falconiere , ci sono normative specifiche da seguire per poter volare con un falco.  La cattura di esemplari in natura è assolutamente proibita. Ogni esemplare che nasce in cattività deve essere registrato al corpo forestale e deve avere un microchip o anello identificativo inamovibile. Per poter cacciare bisogna essere muniti di regolare licenza di caccia.

 

Falco


 
Ci sono diverse razze di falchi, come ad esempio il falco pellegrino, il falco sacro, il falco di Harris Specie americano etc. Le loro armi sono le zampe robuste e gli artigli, il becco e la vista, di gran lunga superiore a quella dell’uomo.  


Il falco pellegrino è considerato tra gli animali più veloci al mondo. Come un proiettile, può raggiungere addirittura i 150 km orari in volo battuto e i 300 nelle picchiate.  

Conoscete qualche “falco”? Il termine falco viene sovente utilizzato per indicare persone con atteggiamenti aggressivi e interventisti, ma anche individui che possiedono velocità, scaltrezza e buona vista.  

 

Falco



Oltre ai falchi, Samuel ospita nella sua dimora un maestoso Gufo che si chiama Artù. Lo sapevate  che esiste anche la “Guferia”?
Come l’allocco, la civetta e il barbagianni, il gufo è un imponente rapace notturno che appartiene alla famiglia degli strigidi.

 

Gufo


Mentre i rapaci diurni si servono della vista molto acuta, i rapaci notturni cacciano basandosi sull’ udito, sono in grado di cogliere il minimo fruscio e di scoprirne la provenienza con estrema precisione tra la vegetazione. I loro occhi sono così grandi per accogliere la luce. Il gufo ha degli occhi con pupille molto grandi e può ruotare la testa di 360 gradi. Il piumaggio è leggerissimo per garantire il massimo silenzio in volo e l’effetto sorpresa .
Il gufo reale è il gigante dei rapaci notturni; la sua apertura alare puo superare il metro . Vive soprattutto in Europa; in Italia lo possiamo trovare sulle Alpi e sugli Appennini. Solitamente i gufi se stanno appollaiati nello stesso ramo per tutto l’ inverno e anche negli anni restano fedeli allo stesso dormitorio. Casa dolce casa.

 

Gufo



Spesso il gufo, come la civetta, è un animale considerato simbolo di presagi e mala sorte. Il termine “strigide” rimanda alla parola “strega” ed è legato al volare nel buio. I loro versi striduli vengono considerati un segno di sventura e proprio da queste superstizioni nasce il termine “gufare”. Certo è che se disturbato, il gufo assume un atteggiamento terrifico, apre le ali, gonfia le penne ed emette minacciosi schiocchi col becco.

Una leggenda spagnola narra invece che il gufo sia diventato un uccello notturno dopo la crocifissione di Gesù. Da allora l’ animale ricorda quell’evento con il suo verso, che ricorda la parola “cruz” (croce appunto, in spagnolo)

In realtà il gufo è un animale molto utile per il controllo delle popolazioni di piccoli roditori ed è ora specie protetta.  

 

Gufo


 
In contrapposizione a queste (ridicole) leggende di sventura, il gufo nella favole è sempre rappresentato come il saggio del bosco che dà lezioni, pareri e consigli.  Ve lo ricordate il comicissimo e permalosissimo gufo parlante Anacleto ne La Spada nella Roccia?


 
« "Oh, che bel gufo impagliato!"
"I-i-i-impagliato? Bada a come parli!"
"Ma è vivo! E parla!"
"E sicuramente molto meglio di te." »

(Scambio di battute tra Artù ed Anacleto)

 

 

 
Vi auguro di poter vedere dal vivo questi splendidi animali.
I loro incredibili occhi scrutano dentro di te in profondità. E ti conquistano.

Sara Ferro e Elisa B. F

 

 
 
 

A volte ritornano (le acque alte)

Post n°612 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da chioggiatv
 

L'acqua alta è ritornata a sommergere Corso del Popolo. Pensavamo, forse è meglio dire "speravamo", di non vederla più invadere il centro della nostra bella città ma purtroppo eccoci scontrati con la realtà: il "babyMose" ha tenuto finchè ha potuto ma quando il livello dell'acqua è salito oltre la quota limite di 130cm alle 08.00 di questa mattina, i tecnici hanno fatto abbassare la paratia mobile e l'acqua, prepotentemente e velocemente come un piccolo tsunami, si è impadronita della città.

 

 Povera Mercedes Tsunami

Tutti sotto Pure in barca....

Foto scattate da Viviana Terzulli. 

 

La paratia mobile di Porta Garibaldi era entrata in funzione poco più di due settimane fa dando subito una dimostrazione delle sue potenzialità: infatti i tecnici hanno aspettato che l'acqua lentamente, come ha sempre fatto, sommergesse il Corso. Poi hanno alzato la paratia e pompato fuori l'acqua dal Canal Vena facendo scendere il livello di circa 30cm in mezz'ora. Dal momento che tutte le caditoie dell'acqua piovana del Corso scaricano nel Canal Vena e dal momento che lo stesso canale è "tappato" a nord da un terrapieno dovuto ai lavori per l'installazione della paratia mobile gemella di quella di Porta Garibaldi, come per miracolo il Corso si è svuotato dall'acqua.
Ma, come dicevamo, anche il "babyMose" ha i suoi limiti: infatti è stato progettato per resistere ad alte maree fino a 120cm ma in alcuni casi si è dimostrato funzionante anche a livelli superiori come è successo il 21 e 22 novembre.

BabyMose in funzione

babyMose

BabyMose in funzione la notte del 22 novembre. Foto di Luca Sassetto

 

Purtroppo oggi il limite è stato ampiamente superato (132cm alle 08.35).

Grafico

Grafico di oggi 3 dicembre con il picco di 132cm

 

A questi livelli però dovrebbe intervenire il MOSE che, come ben sappiamo, è da anni in costruzione nelle tre bocche di porto che collegano la Laguna Veneta con il mare Adriatico. Il Mose ha un funzionamento ben diverso: mentre il babyMose ha un funzionamento basculare e viene azionato tramite meccanismi elettro-idraulici, il Mose è formato da paratie incernierate al fondo delle bocche di porto che vengono riempite d'aria quando la marea supera i 120cm, in questo modo si alzano ed evitano che il livello dell'acqua della Laguna superi il limite prefissato. Quando sarà completato diremmo addio definitivamente alle acque alte?

 

di Viviana Terzulli e Luca Sassetto

 

 

 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

faustalabbatem.metBishamonten.vannalisa6dglemiliomangtotonnixalma38cer80michele.simiona1985cesare.nisivatoresabrunetti.infoicethinkogiugiu1986emodegatto2001
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963