Io.. Il mio viaggio
Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi: che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....
Post n°18 pubblicato il 23 Luglio 2009 da Uncerchioblu
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Post n°17 pubblicato il 20 Luglio 2009 da Uncerchioblu
Le cinque leggi fondamentali della stupidità: Mi viene quasi da piangere, da queste leggi sembrerebbe una battaglia persa, quella contro la stupidità, ma sopratutto, non sono così certo di essere schierato dalla parte giusta. |
Post n°16 pubblicato il 25 Aprile 2009 da Uncerchioblu
Diario mediatico di un giorno di crisi. Apro il giornale e leggo di una donna inglese con la voce d’angelo e la faccia da rospo che a cinquant’anni emerge dal cono d’ombra in cui l’aspetto fisico l’aveva reclusa e diventa una stella della tv. Sulla copertina di una rivista spunta il volto da geroglifico di Rita Levi Montalcini, immortalata alla vigilia dei suoi primi cento anni. Su un’altra resistono la Bellucci e la Herzigova, però fotografate senza trucco: sempre belle, non più irraggiungibili. In televisione la rivelazione sanremese Arisa gioca con la sua goffaggine, mentre scorre la pubblicità di un uomo di 102 anni che affida a una pronipote in fasce la nuova parola d’ordine: non più «ricchezza», «benessere» e neppure «ottimismo», ma «felicità». |
Post n°15 pubblicato il 22 Aprile 2009 da Uncerchioblu
Chi affitta una stanza a Torre Maura (Roma Casilino-Prenestino) a 400 euro, si alza alle sei e va fare ricerca di laboratorio gratis. Chi credeva di avere un futuro, aveva il fuoco sacro e dice all’Italia: ”Mi puoi plasmare come vuoi e invece che fai? Mi fai andare via”. Ma il cielo è sempre più blu. Chi va al ricevimento con il docente della Bocconi con la mamma. Chi a Verona, laureato, non vuole guadagnare meno dei colleghi con la scuola dell’obbligo. Ma il cielo è sempre più blu. Chi non vorrebbe partire. Chi va in Australia. Chi rimane perché sembra che stavolta la borsa di studio la vince, ma poi cade il governo e non si capisce più niente. Chi va a Londra e poi a Bercellona e non tornerà mai più. Ma il cielo è sempre più blu. Chi fa carriera nel maggior partito italiano perché è sì laureata, ma soprattutto bella, bella bella. Chi viene candidata nel secondo partito italiano perché sì impegnata, ma soprattutto volto nuovo nuovo nuovo. Ma il cielo è sempre più blu. Chi resta al Sud di nessun Nord, sempre lo stesso Sud gramo e senza futuro. Chi viene sfruttato dagli avvocati e nei tribunali. Chi prende 500 euro. Chi torna in famiglia. Chi non se ne è mai andato. Ma il cielo è sempre più blu. Chi chatta di notte e poi va dallo psicologo. Chi vive da single e poi si accorge che non è una scelta. Chi ha 300 amici su Facebook e neanche uno con cui bere una birra. Chi non ha i soldi nenache per una birra. Ma il cielo è sempre più blu. Chi non ce la fa più, chi è stanco dell’Italia, chi si arrende, chi scopre che tutti gli altri mondi fuori dall’Italia sono migliori del nostro mondo possibile. Ma il cielo è sempre più blu. |
Post n°14 pubblicato il 19 Aprile 2009 da Uncerchioblu
Si sente un profumo intenso di carne alla brace. Sui gradoni della tribuna in cemento della pista di atletica fumano i barbecue. "In certi momenti - dice Cristina - sembra proprio di essere in un campeggio. Ci sono famiglie che hanno recuperato la griglia e un po' di carbone e si preparano il pranzo. Peccato che qui all'Aquila un campeggio non ci sia mai stato. Fa troppo freddo. Lo senti appena fa scuro o appena le nuvole oscurano il sole". Cristina e Diego hanno mille cose da fare. Oggi, domenica, è un giorno importante: il progetto è quello di andare a Pescara, un paio di giorni, a fare una prova: quella di vivere per qualche ora in una casa di pietre e cemento. "Ci stiamo preparando, anche mentalmente. Per fortuna non si sta fermi un attimo e così non pensi troppo. Si fa anche lo shopping, qui alla tendopoli. I ragazzi dell'Unitalsi sono meravigliosi. Il loro 'mercato' è sempre più ricco. Vedi, io e Diego riusciamo a cambiare e lavare i nostri abiti ma le bambine giocano con la sabbia, si rotolano per terra e hanno bisogno di un 'guardaroba' più ricco. E allora, quando non abbiamo più nulla di pulito in tenda, andiamo all'Unitalsi. Troviamo vestitini, magliette, felpe, tutto... Si è sparsa la voce, qui all'Aquila e dintorni. Si è saputo di questo mercato dove non si paga - adesso hanno anche abiti 'firmati', con felpe da 150 euro donate dalle aziende - e c'è chi si presenta come terremotato. E' anche per questo che tutti noi della tendopoli di piazza d'Armi adesso abbiamo un tesserino. Si deve mostrare quando si entra e quando si esce. E' giusto così. Non posso pensare che ci sia chi riesce a fingere di avere subito la disgrazia di un terremoto pur di avere una felpa gratis". Oggi iniziano i due giorni di "prova". "Un amico di Diego ci dà la sua casa, al primo piano di una palazzina di Pescara. Io ho capito che devo provare a vivere fra quattro mura. Le scosse arrivano ancora, so che le sentiremo anche là, ma mio zio che è a Pescara ci dice che ormai non fanno più tanta paura. Abbiamo parlato a lungo, io e Diego. Lui voleva andare via già una settimana fa. Io ho detto no. Ma adesso capisco che non possiamo vivere come invalidi da terremoto, non possiamo permettere che le scosse ci rubino la vita. Già riesco a entrare nel mio studio da psicoterapeuta, che è qui accanto alla tendopoli. Porto le bambine in bagno, le lavo... Stanotte, per la prima volta, salvo ripensamenti o paure dell'ultima ora, proverò a dormire sotto un tetto... Ma sapere che a un'ora di macchina, in caso di bisogno, potremmo ritrovare il nostro posto in tenda, mi dà sicurezza". |
Inviato da: perigeo07
il 20/07/2009 alle 16:22