Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

NOTE DELL'AUTORE

Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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Il mistero della casa del tempo (Eli Roth)

Post n°181 pubblicato il 03 Novembre 2018 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

 

Ben ritrovati amici di questo piccolo spazio di cinema.

In questo periodo dell'anno la voglia di restare in un luogo chiuso a gustarsi una buona tazza di Cinecaffettino è ancora più grande, al riparo da nebbie e piogge che stanno impazzando per le località del nostro Paese.
Ecco allora che, in questa occasione, la tazzina che consigliamo fa riferimento ad una prima visione da cogliere sul grande schermo, in quel locus magico per eccellenza laddove suoni e luci la fanno da padrone per tutta la durata dello spettacolo.

Il lavoro che ci riguarda è l'ultima fatica di Eli Roth, che i più scafati del genere conoscono per Hostel, il torture porn che ha fatto storia ( e di cui potete cercare un vecchio post sempre su questo blog):
IL MISTERO DELLA CASA DEL TEMPO (The house with a clock in its walls).
Questa fatica americana del 2018 adatta
La pendola magica, un romanzo di John Bellairs del 1973 e vede protagonista un ragazzino orfano (Owen Vaccaro) che passa sotto la tutela dello zio (un bizzarro e più che convincente Jack Black), andando a vivere in un'enorme casa dai mille segreti, che ospita altresì un'elegante donna, amica del padrone (la splendida Cate Blanchett).
Basta poco al giovane neoarrivato per capire che lì dentro qualcosa non va nel verso giusto ed i comportamenti degli adulti risultano più stravaganti di quelli di un coetaneo.
Non ci sono regole, si può mangiare ciò che si vuole (dolci al cioccolato soprattutto),
si odono ticchettii notturni, l'ingresso è protetto da enormi zucche arancioni e le poltrone si comportano come docili animali domestici.
L'unica cosa
ad essere proibita è mettere il naso in un armadietto al centro del salone, il cui interno è sigillato ed inaccessibile.
Ma, si sa, la curiosità non uccide solo i gatti...

Le
frizzanti avventure narrate dal poliedrico Roth ricordano, soprattutto nella loro prima parte, le magie del famosissimo Harry Potter, ma qui si svolta presto in un clima horror più accentuato, grazie all'arte della negromanzia imparata in men che non si dica dal piccolo protagonista.

Difatti, con l'ingresso in scena di due morti viventi con cattiv(issim)e intenzioni
(Kyle MacLachlan e Colleen Camp), si precipita in un vortice temporale degno di un quadro di Bosch: bambolotti e marionette ostili, orologi diabolici di dimensioni sproporzionate, oggetti ribelli e bebè di ritorno (eccezionale Black neonato con barba e testa sproporzionata).

Insomma, il divertimento non manca di certo, sia per chi è molto giovane
(i bambini troveranno modo di sorridere) che per chi ha qualche annetto in più sul groppone.
Buona degustazione e...

Buio in sala!

 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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