Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

NOTE DELL'AUTORE

Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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SETTEMBRE 2021: CLOWN. ASSASSINO (1972)

Post n°250 pubblicato il 17 Settembre 2021 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Si torna sui banchi di scuola, le vacanze sono terminate e la notte ci si copre con una coperta leggera.
Ma ciò che più conta è che le tazzine di cinema di genere urgono di essere nuovamente riempite e il Cinecaffettino non vedeva l'ora di ricominciare a farlo.

La proposta degna di un buona ripresa ricade su un piccolo film che da noi, incredibile dictu, uscì addirittura in videocassetta (CDI).
Ma fu (e resta ancor oggi) appannaggio di pochissimi fruitori.
Si tratta di CLOWN. ASSASSINO (To kill a clown), opera britannica firmata da George Bloomfield nel 1972.
La trama, spiccia e quasi banale, è soltanto il pretesto per mettere in scena un teatro della devianza piscologica e degli eccessi di una deriva bellica.

Infatti, a turbare una serenità degna di un eden, ci pensa un reduce del Vietnam, malfermo e che si muove unicamente mercé due grucce.
Costui affitta una casupola dai coniugi Frischer, decisi a ricongiungere le forze al fine di salvare un matrimonio instabile.
L'isola è magnifica (si gira alle Bahamas) e abitanti se ne vedono pochissimi.

Niente televisione o altri svaghi che non siano la bottiglia, il fumo o qualche passeggiata sul molo pittoresco su cui i marosi amano infragersi nelle notti movimentate.

Il reduce, ottimamente interpretato da Alan Alda, dopo un breve tempo di adattamento al luogo mostra il vero lato schizofrenico che lo contraddistingue.

Accanto a sé, come custodi della sua follia, due dobermann poco raccomandabili, sempre pronti ad attaccare a comando.

Heath Lamberts è il padrone di casa ma diventa ben presto oggetto di un gioco spietato, che precipita la coppia in un turbine di paure e violenze senza freno.
La tensione si percepisce dall'inizio, quasi che la camminata difficoltosa del neorrivato emanasse sin dallo sbarco in loco un afrore mefistofelico.

All'epilogo si giunge dopo sessioni di convivialità, pseudo spettacoli circensi (ecco il perchè del titolo) e una continua manifestazione di sensualità della (forse non troppo felice) Blythe Danner, praticamente sempre in abiti succinti e scalza.
Girato bene, recitato meglio, Bloomfield sottolinea l'avvicinarsi del redde rationem con l'utilizzo rapsodico del fermo immagine.

Buona degustazione...





 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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