Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

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Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
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Giovedì... Brividi (7 dicembre 2023 - 7 gennaio 2024): IL CIGNO DAGLI ARTIGLI DI FUOCO (1970)

Post n°294 pubblicato il 22 Dicembre 2023 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Da Perrak (come recita il titolo originale) a Derrick è questione di poche lettere.
Per il resto c'è sempre l'attore tedesco Horst Tappert nei panni di un ispettore di polizia.

E se i titolisti italiani si dovertirono a fare (sic) il verso agli omologhi ben più famosi, soprattutto in casa Argento, qui di riferimenti ad animali non se ne rinvengono nemmeno lato sensu.

Ecco che allora si snoda, ben più prosaicamente, una vicenda di danaro facile e bella vita, malaffare e vizi nascosti tra le rive umide ed ombrose dell'Elba amburghese.
Chi ha assassinato così brutalmente il travestito noto nei night locali col nome di Tony?

Alfred Vohrer, specializzato negli adattamenti di Edgar Wallace, dirige in maniera pulita e senza troppo indugiare negli eccessi e nelle morbosità, sebbene l'aria che si respira sia piuttosto pesante, puntando tutto sul monilitico protagonista tutore della legge, da lì a breve leader della serialità poliziesca in tivù.

La metodologia necandi ricorda da vicino un altro film dello stesso anno, Sette calze di seta seta insanguinate di Robert Vincent O'Neil, con le vittime strangolate dal nylon dei collant stretto al collo, al pari dei soventi cambi di registro da serio a burla.

Nel complesso, comunque, IL CIGNO non mostra perigliosi artigli, tantomeno infuocati, ma si lascia vedere con interesse sino al suo concitato (e un po' confuso) redde rationem.

Ultima annotazione: il dvd edito da Sinister inserisce il film nella collana denominata "Horror d'essai" ma catalogarlo come horror tout court appare assai azzardato...

 
 
 

Giovedì... Brividi (7 dicembre 2023 - 7 gennaio 2024): SNOW SHARK: ANCIENT SNOW BEAST (2011)

Post n°293 pubblicato il 15 Dicembre 2023 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Brividi soprattutto a pensare di spingere la fantasia sino a questo punto, questo sì.
Ma per quanto concerne quelli riferibili a timori, paure o palpitazioni, allora siamo ben lontani dal concetto stesso della parola.

A tutta prima si faccia quadrato intorno alla fonte del problema: l'incipit (che, forse, resta la parte più interessante dell'intero film) ci porta a fine anni novanta, all'interno di una spedizione sulle nevi non distanti dalla grande New York.
Qui i tre ricercatori faranno la conoscenza con un pescecane preistorico risvegliato da un recente terremoto!
Solo uno di loro sopravvivrà, portandone sul volto i segni.

Anni dopo, nelle stesse zone, alcuni turisti vengono assaliti e dilaniati delle mascelle devastanti di una creatura che si muove, nuotando (sic) tra i ghiacci.
Le autorità, inizialmente incredule, spazzano via i dubbi quando a perire è il figlio dello sceriffo locale.

La storia è semplice, le apparizioni pochissime e mai in figura piena.
Non si eccede in computer grafica, evitando in radice d'incentrarsi troppo sulla bestia.

Il cast appare a disagio nel contesto de quo, sopperendo spesso la sceneggiatura con toni ilari e qualche accenno alla commedia d'antan.
La regia, piuttosto anonima è di Sam Qualiana.

In sintesi, lo squalone delle nevi di SNOW SHARK non mette di certo paura ma riesce a colmare quel senso di vuoto che si crea quando non si ha ancora visto davvero tutto in ambito di cinema (di genere e non)!!


 

 
 
 

Giovedì... Brividi! (7 dicembre 2023 - 7 gennaio 2024): I CONTAGIATI (1975)

Post n°292 pubblicato il 07 Dicembre 2023 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

C'era un tempo, non ab immemore ma quasi, nel quale era facile imbattersi a tutte le ore in pellicole di genere, spesso ideate proprio per il piccolo schermo.
Chi, come lo scrivente, aveva la smania di cercare costantemente qualche brivido, impazzando tra un canale privato e l'altro, spesso s'imbatteva in piccole produzioni.
Sul momento, vuoi per l'età e l'inesperienza, vuoi per l'assiduità con la quale se ne ripetevano le visioni, non se ne lor attribuiva il giusto peso.
Tra queste occasioni rientra anche
I CONTAGIATI, ovvero The missing are deadly di Don McDougall.
Si tratta di un veloce film sulle epidemie, argomento molto in voga a partire dal fatidico e poco poetico 2020, meno fantascientifico di quanto apparisse ai tempi.
La vicenda è assai elementare nel suo dipanarsi, girando attorno ad un esperimento da laboratorio sfuggito alla camera blindata per colpa di un intruso (Gary Morgan), il figlio del direttore sanitario locale (Ed Nelson).
La cura sperimentale ospedaliera si stava focalizzando sullo studio di un possibile rimedio ad un'imprecisata "febbre di Mombasa", il medico di riferimento altri non era che il celebre Spock di Star Trek, Leonard Nimoy.
I sintomi che si manifestano nei tre ragazzi ("il ladruncolo di ratti", suo fratello e la ragazza di quest'ultimo) e in chi è venuto a contatto con i medesimi durante il trasferimento in montagna per un campeggio festoso sono un aumento della temperatura corporea e alcune eruzioni cutanee piuttosto lampanti.
Il ritmo, pur essendo il film destinato alla tv, è sostenuto e la sensazione di pericolo imminente pare quasi travalicare lo schermo, raggiungendo color che lo stanno visionando.
Il finale, forse, è sin troppo smielato, con il ricongiungimento della famiglia del reo ragazzino e l'abbraccio ideale prima dei titoli di coda, però resta un buon gusto in bocca.
Quello che i fortunati come noi, dai capelli canuti e qualche acciacco in più, possono dire di aver assaporato più volte, soprattutto durante L'Âge d'or dell'emittenza privata e regionale.

 

 
 
 

L'ESTATE CRIMINALE 2023 (28 AGO - 10 SETTEMBRE)

Post n°291 pubblicato il 11 Settembre 2023 da EmmeKing
 

Si è chiusa, anche per questo Anno Domini 2023, la rassegna estiva presso la Residenza Mco.
Il pubblico, numeroso malgrado il caldo intenso che ha caratterizzato soprattutto la sua seconda parte, ha applaudito il vincitore dopo l'aperture delle buste di voto.
Ma andiamo con ordine.

La penultima settimana ha presentato il raro film di Luigi Russo, LE DIABOLICHE, che poco o nulla ha a che spartire (sebbene qualche riferimento possa apparire dai titoli internazionali) con l'opera letteraria di d'Aurevilly.
Qui ci sono donne ma anche uomini, a dispetto del titolo, a concorrere per il titolo di mister o miss insensibilità, tentando in ogni maniera di metter le mani addosso al patrimonio di una povera paralitica.
Scuro, oscuro e non allineato ai canoni della miglior recitazione. Ma funziona.
Successivamente è stata la volta del lunare IO SONO L'ABISSO.
Ispirato all'omonimo libro dello stesso regista Donato Carrisi, immerge sin dalle prime inquadrature lo spettatore in acqua torbide, melmose, dalle quali non pare possibile uscire senza un qualche vulnus.
Proprio come il Gabriel Montesi che ne è il rpotagonista.
Complesso e di non così facile assimilazione, ha diviso la platea creando interrogativi senza risposta, in particolar modo nel suo tratto epilogativo.

Due le pellicole che hanno scritto la parola fine al festival del crimine tutto italiano.
A TOR BELLA MONACA NON PIOVE MAI di Marco Bocci e IL PICCIOTTO di Salvo D'angelo.
Nel primo caso il romanzo di partenza sposa un linguaggio di presa rapida, quello tipico del cinema di borgata.
E raggiunge l'obiettivo anche il film de quo, soprattutto mercé la prova caratterizzante dei due attori principali, Andrea Sartoretti e Libero De Rienzo.
Alcuni passaggi sfiorano il sublime, insinuando un senso di disperazione umana che tarda ad andar via anche a ore di distanza dalla visione.
L'opus di D'Angelo (Salvatore Barbera) è invece poco più che un esperimento filmico amatoriale, intriso di genere e passione ma ben lungi da poter competere con i colleghi stricto sensu del parterre festivaliero.

Per tornare all'incipit, dopo attenta lettura dei voti dati e assegnati a ciascuno dei ventiquattro titoli in gara, alle ore 21:00 di lunedì 11 settembre 2023 si proclama L'UOMO SULLA STRADA di Gianluca Mangiasciutti vincitore della presente rassegna.
Al secondo posto A TOR BELLA MONACA NON PIOVE MAI di Bocci mentre la terza piazza è assegnata a LA TERRA DELL'ABBASTANZA dei fratelli D'Innocenzo.

Grazie a tutti coloro che mi hanno seguito sia su queste pagine sia sul mio profilo Instagram (Il Visconte).
A presto. ;-)

 

 
 
 

L'ESTATE CRIMINALE 2023 (7 - 27 AGOSTO)

Post n°290 pubblicato il 30 Agosto 2023 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Quattro le proiezioni che si sono succedute nel corso delle settimane che hanno rispettivamente preceduto e poi seguito quella di Ferragosto.

Si è principiato con quella strana creazione cinematografica firmata da Marco Masi dal titolo IL DEMONIO NEL CERVELLO, spesso confusa con la quasi omonima di Sergio Sollima (che titola Il diavolo in luogo del demonio).
Si gioca tra realtà e illusione, con le due protagoniste (Gina Giuri e Cristiana Borghi) ben disposte a mostrarsi poco (quando non del tutto s)vestite e un'assolata stazione di servizio che diventa teatro delle violenze più efferate (c'è anche un punteruolo ficcato nella testa di un avventore).
Successivamente si è fatta la conoscenza con un oscuro film che mescola dramma sociale e stilemi thriller, IL MAGNACCIO di Franco De Rosis.
Già il titolo fa capire l'aria che tira, usando un regionalismo al posto del più corretto nome di lenone con la vocale "a" conclusiva.
Si tratta di prostitute, di strade buie e di serrate sfide per il mantenimento della supremazia nelle zone della città, ma si aggiunge un carico di rara mestizia con una seconda parte all'insegna del tentativo di recuperare la vista da parte di una disgraziata (e bellissima) Elena De Witt. Nel cast figura anche il mitico Franco Citti.

Il terzo lungometraggio, che ha dato il via al rush finale della manifestazione subito dopo la festa dell'Assunzione, è stato PIEDIPIATTI di Carlo Vanzina.
Prendi due attori leader nella comicità di casa nostra e mettili al servizio di una trama che abbraccia sia la commedia che il poliziesco.
Ne viene fuori un film che strappa qualche sorriso qua e là, che gode di un incipit di buona tensione criminale ma che spesso mostra la corda proprio per la non perfetta sintonia tra Enrico Montesano e Renato Pozzetto, con il secondo decisamente giù di tono.
Si termina questo ciclo con un piccolo film diretto da Tiziano Longo, ONORE E GUAPPARIA, che vede il cantautore napoletano Giuseppe Mauriello, Pino Mauro, nelle vesti di guappo di quartiere.
Costui garantisce la sicurezza del rione Sanità di Partenope e lotta con ogni mezzo allorché un vecchio amico (Mario Garbetta) pretende di esportare nella sua zona i pericoli (sia pur remunerativissimi) della droga.
Qualche assolo canoro del bravo protagonista, belle donne (anche una giovane Patrizia Pellegrino) e la consueta dose di spari e agguati.
Non avrà speranza di vincere la manifestazione ma ha rappresentato un momento di diversità al suo interno.





 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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