Dissequestrate le pagine di “Tuttoggi.info”. Dopo la decisione del Tribunale di Spoleto di sequestrare i 3 articoli che il giornale on line aveva pubblicato lo scorso agosto riportando stralci delle intercettazioni dell’inchiesta giudiziaria sulla Banca Popolare di Spoleto, oggi pomeriggio è arrivata la notizia del dissequestro. ”Una notizia molto positiva dal punto di visto del diritto di cronaca”, commentano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21. “Il sequestro avrebbe rappresentato infatti un precedente estremamente pericoloso per la libertà di informazione”. Sulla stessa linea la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.:“La notizia del dissequestro delle pagine del giornale on line “Tuttooggi.info”, decisa poco fa dal Giudice del riesame, è un fatto rilevante e, a nostro parere, di giustizia che riattribuisce alla stampa la sua funzione primaria di informare senza divieti, né censure, sui fatti di pubblico interesse.
In attesa di conoscere le motivazioni dell’atto che annulla gli effetti della decisione del Gip di Spoleto, rimane tuttavia valida l’istanza presentata dalla Fnsi al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, perché siano riviste le norme che consentono anche interpretazioni diverse – cioè il sequestro, anche preventivo, di giornali o pagine di esso – per evitare che il Giudice di merito di un processo sia influenzato da notizie di stampa. Siamo ad un confine molto pericoloso che mette in discussione – com’era accaduto con il provvedimento del Gip – la possibilità dell’informazione di dare conto alle inchieste giudiziarie persino dopo che gli atti di conclusione di indagine erano pubblici. L’immediata reazione al provvedimento del sequestro da parte dell’Associazione Stampa umbra, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e dell’Associazione Articolo21 (organismi che vivamente ringraziamo) aveva segnalato un allarme che la Federazione della Stampa ha ripreso ponendo l’esigenza di una modifica urgente della norme. Il nostro Paese è troppo in ritardo nell’adeguamento delle leggi a garanzia della libertà di stampa e del diritto di cronaca come beni pubblici fondamentali per la conoscenza, la libertà e la tutela dei diritti di tutti i cittadini nel rispetto delle istituzioni e dei valori costituzionali. “Non va dimenticato – conclude la Fnsi in una nota – che anche la giurisprudenza europea chiede da tempo l’allineamento del nostro Paese alla civiltà giuridica delle democrazie avanzate e dei principi fondamentali della convenzione dei diritti dell’uomo”.
Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
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il 15/10/2020 alle 16:34
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il 13/11/2019 alle 16:33
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il 11/07/2019 alle 16:27
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il 02/04/2019 alle 14:45