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Seconda serata festival di sanremo

Post n°15590 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

22.03: Il testo del pezzo di Pelù:

GIGANTE – Piero Pelù
di P. Pelù – L. Chiaravalli – P. Pelù
Ed. Diablo/Music Union – Milano

Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio

Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi
Sei il mio asso
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
…Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!
Oh eh oh eh
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo
Per fare un castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Gigante…

22.02: L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming).
Discografia solista
Album studio
2000 – Né buoni né cattivi
2002 – U.D.S. – L’uomo della strada
2004 – Soggetti smarriti
2006 – In faccia
2008 – Fenomeni
Album dal vivo
2007 – MTV Storytellers
EP
2003 – 100% Live
Raccolte
2005 – Presente
2013 – Identikit

22.00: Primo cantante in gara è Piero Pelù, alla prima partecipazione a Sanremo

 

 

21.56: Dopo la pubblicità inizierà la gara dei big

21.53: Standing ovation per Fiorello, l’Ariston è in piedi per il finale con “Perdere l’amore”. Esilarante il pezzo del comico siciliano

21.51: E’ un riassunto dei vincitori storici di Sanremo su un tema classico sanremese

21.50: “La classica canzone di Sanremo” è il titolo del pezzo di Fiorello

21.46: Canzone di Sanremo per Fiorello21.43: Gag da vecchi amici tra Fiorello e Amadeus. Si divertono, ridono e fanno ridere. C’è molto relax, si vede che gli ascolti sono andati bene

21.40: Stayin’ alive dei Bee Gees a fare da sfondo musicale allo show di Fiorello

21.38: Lezioni di balletto tenute da Fiorello: “Non sono un etoile, sono un’etoilette”…

21.37: Tonfo finale voluto per lo showman siciliano in giacca di velluto rubino

21.36: Fiorello prende la scena e la presentazione è stile show americano

21.32:

21.30: Ci sembra di avere intravisto Novak Djokovic in prima fila, reduce dal trionfo agli Australian Open e grande amico di Fiorello

21.29: Sul palco Carlotta Mantovani, compagna di Fabrizio Frizzi

21.27: Il ricordo di Fabrizio Frizzi da parte di Amadeus. Il presentatore avrebbe compiuto gli anni oggi. Ariston in piedi, un tributo che è mancato nella storia del Festival

21.26: Con il 52% vince Marco Sentieri

21.25: Viene dall’Accademia di Sanremo Faustini ma c’è da chiedersi cosa facciano nell’Accademia. Non è piaciuto

21.22: Torneo a base di rap questa sera… Faustini però ci mette qualche nota qua e là, con una intonazione piuttosto discutibile. Apparentemente questa è la sfida più debole

21.21: E’ il momento di Matteo Faustini. Ecco il testo:

NEL BENE E NEL MALE – Matteo Faustini

Hai mai fatto l’amore con gli occhi
io sì, ci ho letto dentro
e ho visto tutte le paure dentro un palloncino
che stavano per scoppiare
ma la mia mano stretta al filo quel giorno
le ha lasciate andare

Hai mai fatto la guerra con gli occhi

io sì, e ho anche perso
perché se entrambi giochiamo a nascondino
ma nessuno vuol cercare
allora forse meritiamo quel dolore
che ci fa star così male

E poi bene, poi male
ed è un bene che ci faccia così male
perché dentro quel rancore
si può ancora perdonare
perché andare fino in fondo
è il miglior modo per riuscire finalmente
a galleggiare

Non c’è bisogno di scavare
perché tutto in superficie devi usarlo
come fosse una vernice
pitturare le stanze del tuo cuore
perché non è un bersaglio
perché anche le montagne eran barriere
adesso sono un bel paesaggio

E poi bene, poi male, poi bene, poi male
E in fondo è solo un bene che ci faccia così male

Hai mai chiesto scusa con gli occhi
io sì, però, in ritardo
e ti ho lasciato costruire un muro
invece di una strada
ma se l’amore ha una data di scadenza
allora consumiamolo prima che scada

Hai mai cercato un altro paio di occhi
quello no, ma c’è ancora tempo
e che quando mi metto in gioco
vengo eliminato ai supplementari
perché ho scoperto di avere il cuore miope
e gli devo mettere gli occhiali

E fa bene, fa male
ed è un bene che ci faccia così male
perché dentro quel rancore si può ancora perdonare
perché andare fino in fondo è il miglior modo
per riuscire finalmente a galleggiare

Che per guarire non ci sono gli anticorpi dell’amore
sono stanco di riempire più lo stomaco del cuore
proverò ad alzare il prezzo se mi danno per scontato
ma non cerco vendetta
perché è come un dolce senza cioccolato

E poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è un bene che ci faccia così male
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene che ci faccia così male
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme
nel bene e nel male

21.20: Soft rap sul bullismo scritto da Giampiero Artegiani

21.18: Questo il testo di Billy Blu, il pezzo di Sentieri:

BILLY BLU – Marco Sentieri

E’ stato Billy, già
proprio Billy
non è incredibile?
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
dico sul serio

Magro come un chiodo
occhiali spessi un dito
sopra occhiaie da malato
di un bluastro scolorito
fragile dimesso timido educato
era il più bravo della classe
perciò l’hai sempre odiato
con lui facevi il bullo
perchè tu nato nell’oro
gli scaricavi addosso
l’invidia del somaro

E lo chiamavi Billy Blu
pupazzetto animale
e gli sputavi tra i quaderni
lo spingevi per le scale
lui cadeva e tu ridevi
come ride un deficiente
si rialzava e sorrideva
ma non diceva niente
perchè lui era più forte
dei tuoi muscoli di cera
e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera
sì perchè

E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
Billy Blu, ma

Ma la vita è un giustiziere
tutti i bulli adolescenti
poi diventano quegli uomini
dai mille fallimenti
e tu fallito e solo
appena uscito da galera
volevi liberarti da te stesso l’altra sera
e hai bevuto e hai camminato fino all’alba
lungo il fiume senza ne meta ne pace
poi sei salito su quel ponte
un bel segno della croce
ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce

“hey, ti ricordi di me”
così ti sei voltato
la luce della luna illuminava uno magro
ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso
e ti ha detto “ti aiuto”

Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu
“e dai abbracciami”

E così è stato Billy a salvarti la pelle

quel ragazzo magro magro
che ti stava sulle palle
no ma quale odio
non ho nessun rancore
eri tu quello più debole
tu dentro stavi male
perciò venivi a scuola e scaricavi sul mio banco
veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco
ma adesso l’hai capito
lo vedo dal tuo viso
la forza del più forte
è rinchiusa in un sorriso

“ti ricordi di me”
io sono solo uno
dei tanti Billy Blu
quelle vittime di un bullo
che ogni giorno li tormenta
ma bulli non si nasce, no
lo si diventa
quando hai una famiglia distratta e disattenta

E allora come hai pianto,
hai pianto e hai chiesto scusa
poi siete andati al mare
due birre e una gazosa
e finalmente hai vomitato
i fantasmi dell’infanzia
tuo padre che non c’era
tua madre piena d’ansia
che ti dava sempre ragione
anche quando avevi torto
tutti i tuoi casini
sono il frutto di quell’orto
non hanno mai capito che per non farti del male
servivano carezze si, ma all’occasione
due schiaffi d’amore

21.17: Ultimo quarto di finale della categoria Giovani. Marco Sentieri contro Matteo Faustini

21.14: Con 51% dei voti supera il turno Fasma, con il suo vocoder

21.13: Uso diffuso dell’autotune, stile molto simile ad Achille Lauro… fa parte dei “figli” di Fabrizio Moro

21.10: Tocca a Fasma, Questo il testo della canzoni:

PER SENTIRMI VIVO – Fasma

Non ti voglio più scrivere
dirti come vivere
per non farti piangere
ho fatto l’impossibile
pensi non sia fragile
pensi sia incredibile
perchè non scendon lacrime
quando scendono a te

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

E per questo ti scrivo
oggi non mi parli perchè infondo ti uccido
perchè infondo mi uccidi
perchè infondo mi uccidi
siamo uguali opposti con i cuori divisi
oggi dove sei non lo so
ieri eri tutto ciò che avevo io
oggi chi sei non lo so
abbiamo detto basta senza dirci addio

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

 

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente

21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile

21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula

IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula

Mi piace la mia città
e questo è il mio quartiere tutto rosso
gli alberi, le facciate delle case
quello che però non capisco
e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento
non posso uscire a giocareSi chiudono le finestre

chiudono anche le scuole
c’è una puzza pazzesca e non si può respirare
quando c’è vento nel mio quartiere
non si può giocare

Mio padre lavora in un posto grandissimo
lui lo chiama il gigante d’acciaio
con grandi camini che fumano sul mare
e gli ho sentito dire
che dà lavoro a diecimila persone
eppure papà da lì se ne vuole andare
dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare
non possiamo scegliere se vivere o lavorare
se scappare o morire”

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora

Papà stava bene, s’è fatto una casa
ha sposato due figlie e mo’ resto io
con dieci anni d’amianto e molte rughe
ha lasciato l’inferno per darlo a me

Ero troppo giovane per capire
e ho provato a scappare
ma mi mancava il mare
mi mancava il mare
mi mancava mia nonna
e il sentirmi dire
Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora
chi ci darà una risposta

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente

21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile

21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula

IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula

Mi piace la mia città
e questo è il mio quartiere tutto rosso
gli alberi, le facciate delle case
quello che però non capisco
e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento
non posso uscire a giocare

Si chiudono le finestre

chiudono anche le scuole
c’è una puzza pazzesca e non si può respirare
quando c’è vento nel mio quartiere
non si può giocare

Mio padre lavora in un posto grandissimo
lui lo chiama il gigante d’acciaio
con grandi camini che fumano sul mare
e gli ho sentito dire
che dà lavoro a diecimila persone
eppure papà da lì se ne vuole andare
dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare
non possiamo scegliere se vivere o lavorare
se scappare o morire”

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora

Papà stava bene, s’è fatto una casa
ha sposato due figlie e mo’ resto io
con dieci anni d’amianto e molte rughe
ha lasciato l’inferno per darlo a me

Ero troppo giovane per capire
e ho provato a scappare
ma mi mancava il mare
mi mancava il mare
mi mancava mia nonna
e il sentirmi dire
Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora
chi ci darà una risposta

Macchiami il cuore con un pugno dentro al petto
cambia il finale di una storia che ho già letto
tutti lo sanno ma nessuno parla
tanto funziona così
spesso mi dicono “vattene da qui”
ma signori io ho famiglia
e davanti un muro, sulle spalle un mutuo
son già marcio dentro
ormai fa lo stesso
non lo disco spesso
ti confesso non ho più un futuro

Non ci sarà
non ci sarà un’altra volta, un’altra volta no, un’altra volta no
chi ci darà una risposta signori
non ci sarà
sarà diverso stavolta un’altra volta
non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora

Timbro ai tornelli della portineria
sono le sette di una sera qualunque
ma il vento è forte, sempre più forte
spezza la vita e le speranze restano chiuse
nelle mani del gigante

21.02: Fiorello, Maria De Filippi e Amadeus in prime time: un incrocio da 60% di share?

21.00: La telefonata con Maria De Filippi, quella vera, mentre Amadeus stava portando i fiori di Sanremo a Fiorello

20.59: Fiorello saluta il direttore della Rai Coletta vestito da Maria De Filippi

20.56: Gonna e calze nere per Fiorello e Amadeus ride.

20.55: Dopo aver imitato Don Mateo ieri, Fiorello per alzare l’audience imita Maria De Filippi ed è vestito come la presentatrice Mediaset con tanto di caramellina in bocca

20.54: Fiorello sottolinea il fatto che il Festival “è andato stra-bene”

20.53: Inizia la gag con Fiorello, in cima alle scale, nascosto

20.52: E’ Amadeus dalla platea ad aprire la seconda puntata del Festival, sale sul palco e saluta la galleria

20.50: Mancano pochi minuti all’inizio del Festival. Vedremo se sarà ancora una volta Fiorello ad aprire come ieri sera

20.47: Attesa anche per Gigi D’Alessio che torna per una ricorrenza: i 20 anni di “Non dirgli mai”, il pezzo che presentò al Festival nel 2000 e che lo lanciò definitivamente tra i big della musica italiana

20.45: L’ospite più prestigioso è Zucchero Fornaciari che a Sanremo ha partecipato negli anni ’80 e oggi verrà a presentare il nuovo album e il nuiovo singolo “Spirito nel buio”

20.42: E’ prevista la reunion dei Ricchi e Poveri nella formazione iniziale a quattro con il ritorno di Marina Occhiena. Un ritorno dopo 45 anni

20.40: C’è grande attesa per le tre presentatrici, due delle quali sono anchor women Emma D’Aquino, Laura Chimenti e poi con la superstar degli anni ’80 Sabrina Salerno

20.37: Queste invece le due sfide della categoria giovani che decreteranno gli altri due semifinalisti dopo le prime due qualificate di ieri: Marco Sentieri – Billy Blu. Fasma – Per sentirmi vivo. Matteo Faustini – Nel bene e nel male. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio.

20.34: Questi i big in gara oggi in ordine di uscita: Tosca – Ho amato tutto. Piero Pelù – Gigante. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Levante – Tikibombom. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Giordana Angi – Come mia madre. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie

20.31: Questa sera in gara i restanti 12 big e i 4 giovani

20.28: Grandissimo successo, per la serata di ieri: 52% di share medio, un record degli ultimi 15 anni del Festival

 
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