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GEORGE MARTIN SI SCUSA: THE WINDS OF WINTER È LONTANO da isolaillyion

Post n°12865 pubblicato il 07 Gennaio 2016 da Ladridicinema
 

Come iniziare l’anno nuovo nel peggiore dei modi? Ci pensa il nostro caro George Martin, che in un lungo post sul suo blog personale ha confermato che non vedremo “The Winds of Winter”, sesto libro de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, prima della fine del 2016, ovviamente se tutto va bene. Piangete e disperatevi, mentre leggete la traduzione integrale:

The Winds of Winter non è completo.

Credetemi, non sono felice di scriverlo. Sarete sicuramente delusi, e non siete i soli. I miei editori e i revisori sono delusi, lo è la HBO, i publisher stranieri, i miei agenti, i traduttori… ma nessuno lo è più di me. Sono mesi che l’unica cosa che desideravo era annunciare prima della fine del 2015 “Ho completato e consegnato The Winds of Winter”.

Ma il libro non è finito.

Non sarà finito domani, né la settimana prossima. Sì, c’è ancora molto da scrivere. Centinaia di pagine. Dozzine di capitoli (non credete a chi diceva che non avessi scritto nulla, è la solita immondizia da giornalismo di Internet che ho imparato a disprezzare). Ma c’è rimasto ancora tanto da fare. Di fronte a me ci sono ancora diversi mesi di stesura… ovviamente se tutto va secondo i piani (a volte accade, altre no). Ci sono capitoli da scrivere, ma anche alcuni da ricostruire completamente. Mi capita spesso di doverlo fare: alcune volte si tratta di piccoli aggiustamenti, altre volte di grosse modifiche.

Certo, potrei dire semplicemente “Spiacente, ragazzi, sto ancora scrivendo, sarà pronto quando sarà pronto”. Che è quello che dico da sempre, più o meno. Ma con l’arrivo della sesta stagione de “Il Trono di Spade”, e così tante richieste di informazioni in merito, farò uno strappo alla regola e dirò qualcosa in più, visto che pare che centinaia dei miei lettori, forse migliaia o decine di migliaia, sono preoccupati per la questione “spoiler” che potrebbero saltare fuori dalla visione della serie tv, pronta a svelare cose non ancora apparse nei libri.

I miei editori ed io siamo ovviamente a conoscenza di ciò. Abbiamo discusso in merito alla questione la scorsa primavera, quando stava per essere trasmessa la quinta stagione della serie HBO, e siamo arrivati ad una conclusione. Volevamo tutti che il sesto libro de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” uscisse prima della sesta stagione di “Game of Thrones”. Tenendo conto che probabilmente questa sarebbe stata trasmessa i primi di aprile, significava che “The Winds of Winter” sarebbe dovuto essere pubblicato prima della fine di marzo, proprio al limite. Per far sì che ciò accadesse, gli editori mi dissero che avrei dovuto completare il manoscritto entro la fine di ottobre. Era una cosa che pensai di poter fare… a maggio. Quindi la prima deadline era ad Halloween.

Sfortunatamente la scrittura non è andata spedita come avrei voluto. Potreste dare la colpa ai miei viaggi, ai miei post sul blog, alle distrazioni, agli altri progetti e al Cocteau… tutto ha avuto impatto sulla cosa. Potreste dare la colpa alla mia età, e sicuramente anche quello ha influito… ma la verità è che a volte si ha l’ispirazione giusta e altre no, e questa cosa valeva per me anche quando avevo 20 anni. Così la primavera è diventata estate, e ho avuto più giorni peggiori che buoni. Verso agosto, ho dovuto affrontare la realtà: non ce l’avrei mai fatta per Halloween. Non so dirvi quanto questa cosa mi abbia depresso.

I primi di agosto sono stato al matrimonio di un mio nipote e sono stato con gli Staten Island Direwolves. Ho approfittato della visita per fare un’altra chiacchierata con gli editori, e ho detto loro che non pensavo di riuscire a farcela per Halloween. Immaginavo che si sarebbero arrabbiati… ma devo dire che sono delle persone straordinarie, e hanno capito la situazione, prendendo tutto con la dovuta calma (forse si aspettavano che sarebbe successo). Si sono attivati subito per velocizzare la produzione: se fossi riuscito a consegnare “The Winds of Winter” a fine anno, mi dissero di poter riuscire a pubblicare comunque il libro entro il 31 marzo.

Ero sollevato, avevo a disposizione due mesi in più! Agosto fu un mese tosto, troppi viaggi, troppi impegni… ma avevo settembre, ottobre, e ora anche novembre e dicembre. Ancora una volta, ero fiducioso di potercela fare.

Ed eccoci ai primi di gennaio. Il libro non è completo, né consegnato. Nessuna parola può cambiare la situazione. Ci ho provato, ve lo giuro, ma ho fallito. Ho sforato la deadline sia di Halloween che di fine anno. E ciò significa che no, “The Winds of Winter” non sarà pubblicato prima dell’inizio della sesta stagione di “Game of Thrones” che avverrà ad aprile (mi hanno detto che ci sarà a metà del mese, non all’inizio, ma due settimane non fanno differenza). Anche quando ci fu il mio compleanno e dopo la nostra fruttuosa vittoria agli Emmy, continuai a pensare di potercela fare, ma i giorni e le settimane sono volati più velocemente di quanto non crescessero le pile di pagine che scrivevo, e (come accade spesso) mi sono ritrovato insoddisfatto su alcune scelte fatte e ho iniziato a fare delle modifiche… così all’improvviso è arrivato ottobre, e poi novembre… ed è cresciuto in me il sospetto che neanche questa volta ce l’avrei fatta in tempo, facendomi dispiacere ancora di più. Più si avvicinava la scadenza, maggiore era il mio stress, e minore era il numero di pagine che riuscivo a scrivere.

Lo sapete, ho sempre avuto problemi con le scadenze. Qualunque fosse la ragione, non riuscivo a rispettarle. A novembre, quando andai a ritirare il mio Alumni Award, dissi agli studenti del Medill che quello era il motivo per il quale mi ero messo a scrivere sceneggiature piuttosto che lavorare in un quotidiano: sapevo che le scadenze giornaliere mi avrebbero ucciso. Stavo scherzando, ovviamente… ma forse c’era un fondo di verità. Ho scritto il mio primo romanzo, “La luce morente”, senza un contratto, né una deadline. Nessuno sapeva che stessi scrivendo un racconto fino a che non spedii il manoscritto completo all’editore per venderlo. Scrissi allo stesso modo “Fevre Dream” e “Armageddon Rag”. Nessun contratto, nessuna data di scadenza, nessuno che fosse in attesa. Li scrissi al mio ritmo e li consegnai quando erano pronti. È questo il metodo più comodo per me, ancora oggi.

Ma non cercherò scuse, perché non ce ne sono. Non c’è nessun altro da incolpare. Non i miei editori, non la HBO, non David & Dan. È colpa mia. Ci ho provato, e lo sto ancora facendo. Ho lavorato sul libro qualche giorno fa, revisionando un capitolo su Theon e aggiungendo del materiale nuovo, e continuerò a lavorarci ancora domani. Ma no, non posso dirvi quando il libro sarà pronto, né quando sarà pubblicato. L’unica cosa che posso dirvi è che, basandomi sulle mie vecchie conversazioni, Bantam (l’editore americano di Martin, ndr), così come il mio editore britannico, dovrebbero riuscire a realizzare la versione in copertina rigida entro tre mesi dalla consegna, se la loro tabella di marcia lo permetterà. Ma non so dirvi quando consegnerò il manoscritto. Non fisserò un’altra deadline, non farebbe altro che stressarmi di più.

Torno, quindi, a dire quello che vi dissi lo scorso marzo: sarà pronto quando sarà pronto. E sarà quanto di meglio vi possa offrire.

Detto questo, so quale sarà la prossima domanda, visto che in centinaia me l’avete fatta: lo show HBO conterrà anticipazioni dei romanzi?

Forse. Sì e no. Vi dico che non avrei mai pensato che la serie potesse raggiungere i libri, ma l’ha fatto. Lo show è andato più veloce di quanto potessi prevedere, e io ho rallentato. Ci sono stati anche altri fattori, ma questo è quello principale. Giunti a questo punto, inevitabilmente nella sesta stagione ci saranno alcuni plot twist e rivelazioni che non sono ancora stati fatti nei libri. Per anni i miei lettori hanno conosciuto cose che chi seguiva la serie tv non sapeva. Quest’anno, per diverse ragioni, accadrà l’opposto. Come affronterete la cosa… beh, dipende da voi. Considerate che io ho letto il racconto “The Martian” di Andy Weir prima di vedere il film. Però ho visto la produzione BBC “Jonathan Stange and Mr. Norrell” prima di riuscire a leggerne il racconto di Susanna Clarke. In entrambi i casi, ho amato sia il libro che l’adattamento. Non deve per forza esistere solo uno o l’altro. Potreste preferirne uno tra i due, ma goderne comunque di entrambi.

Ovviamente, la nostra questione è un po’ diversa da quella di Weir e della Clarke. Quei racconti erano conclusi una volta che si è scelto di adattarli. Il caso de “Il Trono di Spade” e “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” è quindi unico. Non mi viene in mente nessun’altra situazione in cui sia stato prodotto un film o una serie tv da materiale ancora in corso d’opera. Quindi quando mi chiedete “lo show anticiperà eventi dei libri?”, tutto ciò che posso dirvi è “sì e no”, e riflettere ancora una volta sull’effetto farfalla. Quelle piccole e belle farfalline sono cresciute fino a diventare feroci draghi. Alcuni degli spoiler che potreste incontrare nella sesta stagione potrebbero non essere tali, in quanto lo show e i libri hanno iniziato a prendere strade separate, e continueranno così.

SE NON AVETE VISTO TUTTE E CINQUE LE STAGIONI E LETTO TUTTI E CINQUE I LIBRI, FERMATEVI QUI!

Pensateci bene. Mago, Irri, Rakharo, Xaro Xhoan Daxos, Pyat Pree, Pyp, Grenn, Ser Barristan Selmy, la regina Selyse, la principessa Shireen, la principessa Myrcella, Mance Rayder, e Re Stannis sono tutti morti nella serie tv, ma sono vivi nei libri. Certo, alcuni di loro potrebbero morire comunque anche nei libri… ma non tutti, e potrebbero farlo in momenti e modi diversi. Di contro, Balon Greyjoy è morto nei libri, ma vivo nello show. I suoi fratelli Euron Occhio di Corvo e Victarion non sono apparsi (lo faranno? Chi lo sa). Jhiqui, Aggo, Jhogo, Jeyne Poole, Dalla e sua sorella Val, la principessa Arianne Martell, il principe Quentyn Martell, Willas Tyrell, Ser Garlan, Lord Wyman Manderly, Skahaz mo Kandaq, Galazza Galare, Ben Plumm il Marrone, Griff il Giovane, Jon Connington, e molti altri non hanno mai fatto parte della serie, ma rimangono personaggi dei libri. Alcuni hanno dei loro POV, e anche chi non ce l’ha potrebbe avere comunque un ruolo importante nella storia che sarà raccontata in “The Winds of Winter e in “A Dream of Spings”.

“Il Trono di Spade” è attualmente la serie tv più popolare al mondo, nonché la più piratata. Ha vinto un numero da record di Emmy Awards, compreso il premio definitivo, quello di miglior serie televisiva drama. È una produzione incredibile con un cast e una crew di altissimo livello.

“The Winds of Winter” non sarà da meno. O almeno, sarà il meglio che possa offrirvi.

Godetevi lo show. Godetevi i libri. Nel frattempo, continuerò a scrivere. Un capitolo alla volta, una pagina alla volta, una parola alla volta. È tutto quello che so fare.

– Mario Ferrentino –

 
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