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A nove anni Massimo perde la mamma per un infarto improvviso,o almeno questa è la verità che gli vogliono far credere visto che tutti i parenti sono e continuano anche quando diviene adulto ad essere restii nel parlargli di come siano andati i fatti. Dopo un'infanzia solitaria e un'adolescenza difficile Massimo diventa un giornalista affermato ma continua a convivere con quel trauma e con la convinzione di non sapere la verità. Solo alla fine riuscirà a capire cosa è successo. Fai bei sogni è il film che segue il successo dell’omonimo romanzo del giornalista Massimo Gremellini, che nel libro raccontava il trauma della perdita della madre attraverso continui flashback tra passato e presente creando un'armonia nel racconto tra i diversi tempi. Nel film invece fin dalle prima inquadratura il sentimentalismo del libro è sostituito dall’estetica simbolica e cupa di Bellocchio. Che a 77 anni Marco Bellocchio continui a sperimentare è qualcosa di sorprendente e ancora una volta il risultato non può che essere positivo. La sua ultima opera, è una riscoperta del primo cinema del regista, anche se in chiave moderna aiutato anche dalla musica; ma forse anche la chiusura dei conti con i demoni interiori che hanno caratterizzato il suo cinema. Del resto lo stesso autore ha ammesso di sentire anche suo questo libro che sembra riguardarlo da vicino, e la trasposizione viene fatta in maniera fedele ma con lo stile del regista di Bobbio e una concentrazione maggiore sui personaggi. Il rispetto con cui Bellocchio si muove all'interno della storia e del passato del suo personaggio è incantevole. Nel film risultano quindi presenti tutti gli elementi del cinema di Bellocchio: il tragico, la famiglia borghese, l'ansia, la depressione, il suicidio per non parlare della trasposizione psicologica che è un richiamo soprattutto a "I pugni in tasca". Il suo è un linguaggio ribelle e ossessivo, libero e personale, unico nella sua "diversità" e nella sua esclusività. Un linguaggio che esplode in uno sfogo smisurato i cui sentimenti sono intraducibili e troppo profondi per essere descritti, soprattutto nelle loro imperfette complessità. Un ritratto poetico, commovente e passionale, ma anche personale, reso possibile da uno straordinario Mastandrea e che permette al film di riuscire in pieno nel suo scopo voto finale: 5+/5 Fai bei sogni E' la storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, incontra Elisa. La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia ed il suo passato.
NOTE: Presentato al Festival di Cannes 2016 nella Quinzaine des Réalisateurs. SOGGETTO: Tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Gramellini.
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
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il 13/11/2019 alle 16:33
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