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La guerra sovietico-polacca del 1920 e il movimento della classe operaia in Polonia da la riscossa

Post n°15360 pubblicato il 23 Settembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: cultura

La Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre e la Prima Guerra mondiale cambiarono lequilibrio di potere e la mappa politica nellEuropa Centrale Orientale. Nel novembre del 1918 furono creati nuovi paesi, tra cui la Polonia, dove la borghesia salì al potere.  

Cerano due principali gruppi politici. Lobiettivo principale dei Democratici Nazionali, alleati della Russia zarista e poi dellIntesa, era di preservare le relazioni sociali reazionarie e prevenire lo scoppio della rivoluzione. Dallaltra parte del campo borghese cera Jozef Pilsudski, che cooperava con le Potenze Centrali e che prese il controllo dellesercito e delle forze paramilitari reazionarie, come la Wehrmacht polacca. 

Il primo governo polacco, formatosi nel novembre 1918 con il sostegno dei socialisti e del movimento dei contadini, ebbe un ruolo chiave nell’indirizzare la posizione rivoluzionaria delle masse, promise la riforma agraria e il nuovo diritto del lavoro, introducendo tra laltro la giornata lavorativa di 8 ore. Questo governo venne sostituito da un altro con la partecipazione dei socialisti e in seguito dademonazionali. 

Il movimento operaio era diviso in due campi. Il Partito socialista polacco (PSP), basato su idee di indipendenza nazionale, progettava di erigere una Polonia borghese aperta a alcune concessioni verso i lavoratori e contadini. Nei momenti chiave il PSP tradì gli interessi dei lavoratori, sostenendo i governi borghesi. A essi si unirono riformisti e sabotarono i Consigli operai. Nel 1919 il PSP ritirò i propri delegati consentendo alla polizia e allesercito di schiacciare i ConsigliIl PSP aveva dichiarato di essere contro la guerra alla Russia sovietica, tuttavia, quando la guerra iniziò, si astenne dal condannare laggressione controrivoluzionaria e si unì alla campagna di propaganda nazionalista. Nel luglio 1920, durante la guerra contro la Russia sovietica, il PSP entrò nel governo. 

Dallaltro lato, il movimento rivoluzionario propugnava linternazionalismo e chiamava gli operai di tutti i paesi a unirsi contro il capitalismo. Il 16 dicembre 1918 la formazione Socialdemocrazia del Regno Polacco e Lituano e la sinistra PSP si unirono per formare il Partito Comunista dei Lavoratori di Polonia [in polacco Komunistyczna Partia Robotnicza Polski KPRP, che nel 1925 assunse il nome di Partito Comunista di PoloniaNdT]. Il partito era attivo in diversi centri urbani ma mancava di strutture tra i contadini. Iniziò la formazione della Guardia Rossa, la cui attività più lunga fu nella regione industriale di Zaglebie, nel sud della Polonia, dove le milizie controllarono per qualche tempo le miniere e le fabbriche. Questo tentativo di rivoluzione fu soppresso dallesercito. 

La situazione economica in Polonia era grave. A seguito della distruzione dei centri industriali durante la Prima Guerra mondiale, la classe operaia era molto piccola e impiegata principalmente in piccole e medie imprese. Prima delloffensiva delle Potenze Centrali nel 1915 l’industria fu evacuata e centinaia di migliaia di lavoratori polacchi erano stati trasferiti nellimpero russo. Molti di loro erano già riconosciuti come rivoluzionari e formarono i Consigli degli operai e dei soldati. Dopo lottobre 1917 oltre centomila polacchi parteciparono alla Rivoluzione nelle file dellArmata Rossa, alcuni dei quali come commissari di alto rango. Furono create unità polacche negli eserciti rivoluzionari e parteciparono alla presa del Cremlino durante i combattimenti a Mosca. 


Le prospettive delle relazioni polacche con la Russia sovietica erano piuttosto buone. Già nel novembre del 1917 il Consiglio dei commissari del popolo annunciò che tutte le nazioni dellImpero russo avevano diritto allautodeterminazione. Nel settembre 1918 Lenin firmò un decreto di annullamento del precedente accordo con lAustria-Ungheria e la Prussia sulla divisione della Polonia. 

Nel 1919 le autorità polacche provocarono un conflitto di confine con la Russia sovietica nellinteresse dei proprietari terrieri che chiedevano la restituzione dalle loro terre collettivizzate dai bolscevichi dopo la Rivoluzione di Ottobre. Il governo polacco stava agendo secondo i piani della Gran Bretagna, della Francia e degli Stati Uniti per distruggere la Russia sovietica. Nel 1919 lesercito di Pilsudski iniziò le azioni militari contro la Russia sovietica e prese diverse città e paesi orientali, tra cui Vilnius e Minsk. A giugno le potenze alleate concessero alla Polonia il permesso di occupare la Galizia orientale, facente parte dellUcraina. 

Il 28 gennaio 1920 le autorità della Russia sovietica, in una nota firmata da Lenin e inviata al governo polaccoriconobbero il diritto della Polonia all’autodeterminazione e che tutti i problemi si sarebbero potuti risolvere con colloqui e accordi, ma la Polonia rigettò tutte le offerte di pace propostdalla Russia sovietica. Invece, nellaprile 1920, Pilsudski firmò laccordo con il regime di Petlura dei nazionalisti ucraini. Dopo il 25 aprile, facendo seguito alle azioni antisovietiche dellesercito di Wrangel in Crimea, iniziò loffensiva polacca in Ucraina. Il 7 maggio cadde Kiev, ma in giugno sul fianco nord del fronte le forze polacche iniziarono a ritirarsi. LArmata Rossa liberò l’Ucraina e la Bielorussia allinizio di agosto, si avvicinò a Varsavia. 

Il 30 luglio 1920 fu istituito il Comitato provvisorio rivoluzionario polacco a Bialystok. Nel suo decreto si annuncia la volontà di creare la Repubblica sovietica polacca con governo rivoluzionario; questo istituì comitati operai e contadini che espropriarono i mezzi di produzione. Gli autori del Manifesto emesso dal Comitato esortarono operai e contadini ad arruolarsi nelle forze rivoluzionarie. 


Il KPRP organizzò la resistenza contro la guerra, evidenziandone il carattere di classe e denunciando lesercito polacco come controrivoluzionario. Il partito fece un appello ai soldati a disertare e a unirsi allArmata Rossa polacca che si stava formando. I comunisti organizzarono manifestazioni e scioperi nei centri industriali. A Varsavia, Lublino e Lodz si tenevano riunioni di massa con lo slogan della difesa delle repubbliche sovietiche. Il 1° maggio 1920 oltre 30 mila persone dimostrarono a Varsavia contro la guerra. La prima conferenza del KPRP del maggio 1920 assegnò al partito il compito di spiegare alle masse che l’interesse sia della classe operaia polacca che dell’intera popolazione è la difesa della Russia e dell’Ucraina sovietica dagli attacchi dell’imperialismo polacco e internazionale”, chiamando i lavoratori a partecipare allattività rivoluzionaria, agli scioperi, manifestazioni e raduni, e a cooperare con lArmata Rossa per la creazione dei Consigli come nuovo organo di potere. Il fine dei comunisti polacchi era dare vita a una rivoluzione in Polonia e creare una Repubblica Sovietica polacca. 

In quel momento i socialisti del PSP entrarono nel governo borghese formatosi a Varsavia e chiamarono gli operai ad arruolarsi allesercito nazionaleformandcosì una forza di volontari a difesa dello stato borghese. Anche il Partito contadino entrò nel governo. Il 15 luglio 1920, quando lArmata Rossa si stava avvicinando Varsavia, il parlamento votò la riforma agraria annunciando che l80% della terra sarebbe stata divisa tra i contadini piccoli e medi. 

A metà agosto del 1920 lesercito borghese polacco fermò lArmata Rossa alla periferia di Varsavia e sferrò un contrattacco. Le forze rivoluzionarie erano al massimo delle proprie possibilità e crollarono sotto lattacco militare. Nel 1920 si perse lopportunità di portare la rivoluzione all’ovest. 

La guerra deteriorò le relazioni politiche in Polonia, rafforzandparticolarmente i proprietari terrieri che ottennero enormi estensioni di terra in Oriente. La Polonia divenne un paese di prima linea con una politica militaristica, più dipendente dalle potenze straniere, principalmente dalla Francia. 

Documento del Partito Comunista di Polonia (KPP) presentato alla Conferenza internazionale della Iniziativa Comunista Europea dedicata al centenario dell’Internazionale Comunista realizzata il 16 e 17 febbraio 2019 a Istanbul.

 
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