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Terza serata festival di SanRemo 2020 (2a parte)

Post n°15595 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

1.19: LA MUSICA È FINITA Irene Grandi con Bobo Rondelli
La musica è finita è un 45 giri della cantante pop italiana Ornella Vanoni, pubblicato nel 1967 dall’etichetta discografica Ariston, i cui brani figurano nell’album Ornella Vanoni, uscito nello stesso anno, La musica è finita, presentato al Festival di Sanremo 1967 in abbinamento con Mario Guarnera. Le parole del brano sono di Franco Califano e Nisa, mentre la musica è di Umberto Bindi con arrangiamento di Gianfranco Intra.

1.17: Brutta performance di Morgan e Bugo che, tra una stonatura e l’altra, riescono a portare a termine il brano di Sergio Endrigo

1.14: Dopo un buon inizio il duo va alla deriva sotto il peso un pezzo troppo grande per loi. Le stonature ci sono eccome

1.12: CANZONE PER TE Bugo e Morgan
Canzone per te è un brano musicale composto da Luis Bacalov, Sergio Bardotti e Sergio Endrigo, vincitore del Festival di Sanremo 1968 nell’interpretazione dello stesso Endrigo e di Roberto Carlos.
Il testo narra di un amore talmente bello che non riesce a finire. Si desidera che il dolore per la fine di questo amore possa cessare perché entrambi tornino a voler bene ad un’altra persona.
Endrigo vince il Festival alla sua terza partecipazione, dopo Adesso sì (ottava nell’edizione del 1966) e Dove credi di andare (settima nell’edizione del 1967). Adriano Celentano, arrivato terzo con Canzone di Don Backy, in polemica con la giuria del festival, lascia la sala al momento della premiazione.

1.10: Annalisa fa la differenza, Achille Lauro è rimasto sopra la soglia della sufficienza, performance tutto sommato positiva

1.07: E’ David Bowie, dunque, il modello di Achille Lauro che entra con la maschera azzurra attorno agli occhi. Brava Annalisa, profonda

1,06 Annalisa Scarrone, nota semplicemente come Annalisa (Savona, 5 agosto 1985), è una cantautrice e conduttrice televisiva italiana.
Dopo alcune esperienze nell’ambito musicale con due gruppi musicali, è divenuta nota come cantante solista nel 2010, partecipando alla decima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, classificandosi seconda e ottenendo il Premio della critica (premio vinto anche l’anno dopo ad Amici Big). Successivamente ha preso più volte parte al Festival di Sanremo nella categoria Big, giungendo nona nel 2013 con Scintille, quarta nel 2015 con Una finestra tra le stelle, undicesima nel 2016 con Il diluvio universale e terza nel 2018 con Il mondo prima di te.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto inoltre numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un MTV Europe Music Awards, un Wind Music Awards, un Premio Lunezia, due Premio Videoclip Italiano, due Velvet Awards, e un premio Mia Martini 2014,[14] oltre ad essere stata proclamata vincitrice della sesta edizione dell’International Song Contest: The Global Sound 2013[15] e della trentaduesima edizione dell’OGAE Second Chance 2018 in rappresentanza dell’Italia.[16] Inoltre è stata scelta per rappresentare l’Italia agli MTV Italia Awards 2013[17] e all’OGAE Song Contest 2013,[18] dove si classifica terza[19][20] e ha ottenuto quattro candidature ai World Music Awards 2013 e una, nel 2015, ai Kids’choice awards e agli MTVStarOf2015.

1.05: GLI UOMINI NON CAMBIANO Achille Lauro e Annalisa
Gli uomini non cambiano è una canzone scritta da Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e Giuseppe “Beppe” Dati, e cantata da Mia Martini nel 1992.
È tratta dall’album Lacrime. Con questa canzone la cantante calabrese partecipa al 42º Festival di Sanremo, dove si piazza al secondo posto nella classifica finale con 7.247 voti.
La canzone si piazza poi alla 18ª posizione della classifica dei singoli sanremesi.

1,02: Bella, emozionante l’interpretazione di Rita Pavone a fianco di Amedeo Minghi al piano

1.00: Amedeo Minghi: Mato a Roma il 12 agosto 1947, è un cantautore e compositore italiano. Vanta otto partecipazioni al Festival di Sanremo e un podio, il terzo posto ottenuto in coppia con Mietta con il brano “Vattene Amore”
Ha pubblicato ben 19 album in studio e cinque dal vivo.

0.59: 1950 Rita Pavone e Amedeo Minghi
Pezzo di Amedeo Minghi presentato al Festival di Sanremo nel 1983 dove fu eliminato nella prima fase, ottenendo poi un grande successo successivamente di vendite e gradimento. I testi sono di Gaio Chiocchio, mentre le musiche sono di Amedeo Minghi

0,58: E’ l’1 e mancano 8 canzoni della gara

0.50: Bellissima la versione di Tosca e Silvia Perez Cruz di Piazza Grande, emozionante il finale

0.48: Un fado per Piazza Grande. Versione trascinante del pezzo di Lucio Dalla

0.47: PIAZZA GRANDE Tosca con Silvia Perez Cruz
Piazza Grande è una canzone di Lucio Dalla, incisa nel 1972 e composta da Gianfranco Baldazzi, Sergio Bardotti, Rosalino Cellamare oltre allo stesso Dalla. Presentata per la prima volta al Festival di Sanremo 1972, dove si classificò al 4º posto.
Il brano era nato dalla chitarra di Ron come motivo di genere country americano, ma nelle rielaborazioni successive, arrangiata con arpeggi di chitarra acustica e strumenti a plettro, ricorda il fado. In particolare il brano somiglia fortemente ad un brano del 1968 cantato da Amália Rodrigues con il titolo “Vou Dar de Beber à Dor”.Per l’autore del testo, per la prima volta dopo tanto tempo non compare Paola Pallottino, ma Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti.[2]Secondo lo stesso Lucio Dalla, il brano parla di Piazza Maggiore di Bologna e parla di un bohémien. Va rilevato a questo proposito che Piazza Maggiore a Bologna non è mai stata chiamata Piazza Grande, e in Piazza Maggiore non ci sono mai state panchine o erba (invece citate nel testo). Un’altra diffusa versione asserisce che la piazza a cui fa riferimento la canzone sia la più piccola e raccolta Piazza Cavour, sempre a Bologna, che presenta tutti gli elementi citati nel testo.

0.44: Non si sentiva il bisogno della versione swing di 24mila baci. Interpretazione più che sufficiente, scelta discutibile

0.40: 24MILA BACI Diodato e Nina Zilli
24 mila baci è un brano musicale composto da Adriano Celentano ed Ezio Leoni, su testo di Pietro Vivarelli e Lucio Fulci, presentato al Festival di Sanremo 1961 arrivando al secondo posto alla kermesse ligure.
Il brano è presente anche nell’album pubblicato nel 1962 dal titolo I successi di Little Tony.
La versione di Adriano Celentano, presente nel disco 24.000 baci/Aulì-ulè edito dalla casa discografica Jolly, ottiene la 17ª posizione nella classifica generale dell’anno.

0.37: Convincente la scelta, un po’ meno l’apporto del cantante dei Canova

0.36: Chitarra in avvio di pezzo, promette bene anche la voce di Sarcina

0.35: I Canova sono un gruppo musicale indie pop italiano, formatosi a Milano nel 2013. Tre dei quattro componenti del gruppo (Matteo Mobrici, Fabio Brando e Federico Laidlaw) iniziarono a suonare insieme nel 2008, pubblicando un LP dal titolo Number 9. Nel 2013 al trio si aggiunge il batterista Gabriele Prina, che completa la formazione del gruppo.
Nel giugno 2014 pubblicano sotto l’etichetta Sacropòp Records il loro primo singolo Expo, che viene selezionato da MTV New Generation nella categoria Just Discovered.
Nel 2015 ricevono la nomination nella categoria Best New Generation agli MTV Awards. Nello stesso anno pubblicano il loro secondo singolo Io, te e Lucia con il quale hanno partecipato alla sezione nuove proposte di Sanremo 2015, venendo però scartati
Il frontman Matteo Mobrici ha dichiarato che i punti di riferimento della band sono gruppi britannici come Beatles, Oasis, The Strokes e Coldplay ma che anche artisti italiani come Lucio Battisti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Rino Gaetano, Cesare Cremonini hanno avuto una forte influenza su di loro.

0.34: UN’EMOZIONE DA POCO Le vibrazioni con Canova
Un’emozione da poco è il brano, scritto da Ivano Fossati per il testo e da Guido Guglielminetti per la musica, interpretato da una giovanissima Anna Oxa che si classificò al secondo posto al Festival di Sanremo 1978.

0.27: Tiziano Ferro presenta il nuovo singolo Amici per errore

0.22: Tiziano Ferro scende le scale dell’Ariston e si piazza al piano intonando uno dei pezzi del momento, In mezzo a questo inverno

0.15: Brava Giordana Angi: ha emozionato! Applausi

0.13: Buona performance di Giordana Angi che esagera un po’ con il vibrato ma gli archi dei Solis String Quartet aggiungono un pizzico di magia

0.11: Solis String Quartet: Il Solis String Quartet è un quartetto d’archi che si forma a Napoli nel 1991 da un’idea di Antonio Di Francia (violoncello) che insieme a Pasquale Cannavacciuolo (violino) e poi dall’incontro con Gerardo Morrone (viola) decidono di formare un quartetto d’archi che proponesse musica non classica.
Nel 2001 sono sul palco del Festival di Sanremo ad accompagnare Elisa, che vincerà l’edizione, e due premi della critica, con Luce (Tramonti a nord est).
Formazione attuale: Vincenzo Di Donna (Torre Del Greco, 5 agosto 1964) – violino.Luigi De Maio (Meta, 20 maggio 1965) – violino. Gerardo Morrone (Pompei, 1º marzo 1968) – viola. Antonio Di Francia (Pozzuoli, 4 marzo 1961) – violoncello

0.10: LA NEVICATA DEL ‘56 Giordana Angi con Solis String Quartet
La nevicata del ’56 è un singolo della cantante italiana Mia Martini, pubblicato nel 1990.
Il testo de La nevicata del ’56 è di Carla Vistarini e Franco Califano, la musica di Massimo Cantini e Luigi Lopez.
Mia Martini partecipa per la terza volta (la seconda consecutiva) al Festival di Sanremo, aggiudicandosi per la terza volta il premio della Critica, che dal 1996 verrà a lei intitolato.
Il brano, inizialmente destinato a Gabriella Ferri e presentato alla manifestazione canora in abbinamento fuori gara con Mijares, fa riferimento alle condizioni climatiche dell’inverno del 1956.

0.07; Mika preannuncia un Tour estivo e la sua presenza a Umbria Jazz

0.05: Toccante l’interpretazione in italiano di Mika di Amore che vieni, amore che vai, con tanto di parte acapella

0.03: L’omaggio di Mika a Fabrizio De Andrè con Amore che viene, amore che va

0.02: L’Italia più la conosci e meno la capisci: la battuta sagace di Mika

0.00: Il falsetto di Mika nel live di Happy ending

23.59: Un pezzo che assomiglia a One more time di Britney Spears

23.58: Dear Jealousy, l’ultimo singolo, per Mika sul palco dell’Ariston

23.57: Completo grigio, i pantaloni e la giacca sono profilati di nero

23.56: Tocca ora a Mika, seconda star internazionale della terza serata

23.54: Gli applausi di Cristiano Ronaldo per Georgina Rodriguez. Non particolarmente bella la giacca di scena con cui è uscito Amadeus

23.51: Su Roxanne di Moulin Rouge, Georgina Rodriguez si esibisce in un tango appassionato

23.44: Cristicchi sulla sedia, come nell’anno della vittoria a Sanremo, a chiudere un’esibizione toccante, apprezzato dal pubblico

23.42: Nigiotti si prende la parte cantata, con toni bassi ed evocativi, per Cristicchi la parte parlata/rappata, poi sul ritornello arriva la voce di Cristicchi a ricordare questo pezzo che ha vinto Sanremo

23.41: Simone Cristicchi: nato a Roma il 5 febbraio 1977 è un cantautore, attore teatrale e scrittore italiano. È stato il vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano Ti regalerò una rosa. Dal 2017 è il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo.

23.41: TI REGALERÓ UNA ROSA Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi
La canzone consiste nella lettera che un uomo con problemi psichiatrici, Antonio, scrive alla sua amata Margherita dalle buie celle del manicomio dove è chiuso, del quale anche lei è stata ospite per qualche tempo. Anche in quell’ambiente tetro e disperato è riuscito a sbocciare un amore. Nonostante certe intemperie, Antonio non dimentica quei pochi momenti nei quali si sentiva vivo, uomo, in quanto poteva amare. Per liberarsi di tanto dolore e ritrovare l’illusione di una libertà inesistente, non gli resta che stupire ancora una volta la sua Margherita con un ultimo volo.
Cristicchi ha affermato di aver trovato l’ispirazione per scrivere il brano nella cittadina di Girifalco, in Calabria, dove sorge un imponente manicomio. Qui, colpito dal viavai dei pazienti dell’istituto, ha deciso di realizzare un viaggio per gli ospedali psichiatrici d’Italia. All’autore, che ha sintetizzato in questo struggente testo le storie raccontategli realmente dai pazienti degli istituti psichiatrici da lui visitati per il documentario Dall’altra parte del cancello, Ti regalerò una rosa ha valso il primo premio nella sezione Campioni del 57º Festival di Sanremo, il “Premio della Critica Mia Martini”, e il Premio Sala Stampa Radio-Tv.

23.39: Ora la presentazione de “L’amica geniale”, fiction di Raiuno

23.37: Si è svegliato l’Ariston e anche noi abbiamo avuto un sussulto con l’energia dei Pinguini

23.35:Simpatico l’intreccio tra Max Gazzè e il Non amarmi di Aleandro Baldi e Francesca Alotta

23.34: C’è ritmo nella esibizione dei Pinguini Tattici Nucleari

23.33: Tutti colorati i Pinguini che attaccano con Papaveri e Papere

23.32: 70 VOLTE Pinguini Tattici Nucleari
MEDLEY Papaveri E Papere di Nilla Pizzi, Nessuno Mi Può Giudicare di Caterina Caselli, Gianna di Rino Gaetano, Sarà Perché Ti Amo dei Ricchi e Poveri, Una Musica Può Fare di Max Gazzè, Salirò di Daniele Silvestri, Sono Solo Parole di Noemi, Rolls Royce di Achille Lauro

23.25: Non indimenticabile la performance di Benigni,,, Applauso tutto sommato contenuto dell’Ariston

23.23: Un inno all’amore, anche fisico, il Cantico dei Candici

23.19: Dopo una lunga presentazione, Benigni recita il Cantico dei Cantici

23.04: Benigni ha cercato la canzone perfetta e l’ha trovata: il Cantico dei Cantici

22.59: Gag “baudiana” tra Benigni e Amadeus. Benigni prende il giro il sistema di voto (si potrà votre anche citofonando)

22.52: Roberto Benigni entra in scena fuori dall’Ariston con la banda e Amadeus lo va ad accogliere

22.45: Capaldi promette di tornare in Italia per un concerto. Voce graffiante, con qualche lieve stonatura

22.40: Someone you loved, il pezzo più famoso per Capaldi

 

22.39: Voce calda, sonorità scozzesi per Lewis Capaldi con Before you go, hiyt internazionale, ai primi posti della classifica statunitense di vendite

 
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