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Messaggi di Giugno 2014

 

365 Paolo Fresu, il tempo di un viaggio

Post n°11557 pubblicato il 05 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Vic e Raffaele sono in viaggio. Raffaele è un giovane musicista che si sta affermando come nuova promessa del jazz. La Tuk Music, etichetta di Fresu, gli ha pubblicato il primo disco, e ora è atteso a un importante appuntamento live. Vic è il manager di Fresu e sta seguendo da vicino gli sviluppi della carriera di Raffaele, il quale sta vivendo in prima persona la realizzazione di un sogno: ha conosciuto un "maestro" che crede nel suo talento. Il viaggio è l'occasione per un intenso e appassionato dialogo sul mondo musicale di Fresu, sul suo modo di vivere e intendere la musica, abbracciando con essa altre sfere dell'arte: la poesia, la letteratura, il teatro, l'arte visiva, il cinema.

  • PRODUZIONE: Myro Communications
  • DISTRIBUZIONE: Mariposa Cinematografica, Own Air srl
  • PAESE: Italia
  • DURATA: 100 Min

 
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Film nelle sale da oggi

 

Cinema: box office, 'Maleficent' con Angelina Jolie subito primo da adnkronos

Post n°11555 pubblicato il 03 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

Roma, 3 giu. (Adnkronos/Cinematografo.it) - 'Maleficent' incanta il botteghino. Subito prima, al debutto in sala, la malefica Angelina Jolie, che incassa in cinque giorni, da mercoledì 28 maggio a domenica 1° giugno, 4.306.121 euro (media copia 6.074 euro), cui si aggiungono 1.191.704 euro nella giornata del 2 giugno, per un totale nel weekend lungo della Festa della Repubblica di 6.170.870 euro.

Seconda piazza per 'X-Men - Giorni di un futuro passato', con 1.269.061 nel finesettimana e altri 302.557 euro il 2 giugno (4.847.952 euro dopo due weekend in sala), mentre sul terzo gradino del podio è un'altra new entry, 'Edge of Tomorrow' con Tom Cruise, che realizza 1.308.411 euro in cinque giorni.

Sempre all'esordio in sala finiscono in top 10, incassi dal 29 maggio al 2 giugno: 'Goool!', ieri quarto con 354.997 euro; 'Pane e burlesque', ottavo con 192.884 euro; 'In ordine di sparizione', fanalino di coda con 93.342 euro. Completano le prime dieci posizioni: 'Godzilla', ieri quinto con 4.859337 euro complessivi; 'Le meraviglie' di Alice Rohrwacher, sesto con 650.167 euro totali; 'Grace di Monaco', settimo con 1.774.871 euro dall'uscita; 'Ghost Movie 2', nono con 1.628.530 euro.

 
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Nastri: Rohrwacher sfida Virzì. Sorpresa Manetti

Post n°11554 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

 

 

Le candidature 2014

 

 

REGISTA DEL MIGLIOR FILM

Daniele LUCHETTI Anni felici

Ferzan OZPETEK Allacciate le cinture

Alice ROHRWACHER Le meraviglie

Paolo VIRZI’ Il capitale umano

Edoardo WINSPEARE In grazia di Dio

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE

Emma DANTE Via Castellana Bandiera

Fabio GRASSADONIA, Antonio PIAZZA Salvo

Fabio MOLLO Il Sud è niente

PIF (Pierfrancesco DILIBERTO) La mafia uccide solo d’estate

Sebastiano RISO Più buio di mezzanotte

Sydney SIBILIA Smetto quando voglio

 

COMMEDIA

LA MOSSA DEL PINGUINO di Claudio AMENDOLA

SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney SIBILIA

SONG’E NAPULE dei MANETTI BROS.

SOTTO UNA BUONA STELLA di Carlo VERDONE

TUTTA COLPA DI FREUD di Paolo GENOVESE

 

 

PRODUTTORE

Fabrizio DONVITO, Benedetto HABIB, Marco COHEN (Indiana Production) con Motorino Amaranto (e Rai Cinema) Il capitale umano

Mario GIANANI e Lorenzo MIELI (Wildside) con Rai Cinema,

La mafia uccide solo d’estate

Incompresa

Carlo CRESTO-DINA (Tempesta) con Rai Cinema Le meraviglie

Massimo CRISTALDI, Fabrizio MOSCA Salvo

Domenico PROCACCI, Matteo ROVERE (con Rai Cinema)

Smetto quando voglio

 

SOGGETTO

Antonio MORABITO Il venditore di medicine

Edoardo WINSPEARE, Alessandro VALENTI In grazia di Dio

Michele ASTORI, Pierfrancesco DILIBERTO, Marco MARTANI La mafia uccide solo d’estate

Alessandro ROSSETTO, Caterina SERRA Piccola patria

Daniela GAMBARO, Matteo OLEOTTO, Pier Paolo PICIARELLI Zoran, il mio nipote scemo

 

 

SCENEGGIATURA

Daniele LUCHETTI, Sandro PETRAGLIA, Stefano RULLI e Caterina VENTURINI Anni felici

Nicola LUSUARDI, Marco Simon PUCCIONI, Heidrun SCHLEEF

Come il vento

Paolo VIRZI’, Francesco BRUNI, Francesco PICCOLO Il capitale umano

Asia ARGENTO, Barbara ALBERTI Incompresa

Alice ROHRWACHER Le meraviglie

 

ATTORE PROTAGONISTA

Fabrizio BENTIVOGLIO, Fabrizio GIFUNI Il capitale umano

Elio GERMANO L’ultima ruota del carro □ Edoardo LEO La mossa del pinguino, Smetto quando voglio, Ti ricordi di me?

Giampaolo MORELLI, Alessandro ROJA Song’e Napule

Kim ROSSI STUART Anni felici

 

 

ATTRICE PROTAGONISTA

Valeria BRUNI TEDESCHI Il capitale umano

Celeste CASCIARO In grazia di Dio

Paola CORTELLESI Sotto una buona stella

Valeria GOLINO Come il vento

Kasia SMUTNIAK Allacciate le cinture

 

 

ATTORE NON PROTAGONISTA

Carlo BUCCIROSSO, Paolo SASSANELLI Song’e’Napule

Alessandro HABER L’ultima ruota del carro

Ricky MEMPHIS La mossa del pinguino

Giorgio PASOTTI Sapore di te, Nottetempo, Un matrimonio da favola

Filippo TIMI Un castello in Italia

 

 

ATTRICE NON PROTAGONISTA

Cristiana CAPOTONDI La mafia uccide solo d’estate

Claudia GERINI Maldamore, Tutta colpa di Freud

Giuliana LOJODICE, Claudia POTENZA Una piccola impresa meridionale

Paola MINACCIONI Allacciate le cinture

Micaela RAMAZZOTTI Più buio di mezzanotte

 

 

FOTOGRAFIA

Daniele CIPRI’ Salvo

Gianfilippo CORTICELLI Allacciate le cinture

Michele D’ATTANASIO In grazia di Dio

Gherardo GOSSI Come il vento, Via Castellana Bandiera

Marco PONTECORVO Gigolò per caso

 

 

SCENOGRAFIA

Giancarlo BASILI Anni felici, L’Intrepido

Marco DENTICI Salvo

Eugenia F. DI NAPOLI Incompresa

Mauro RADAELLI Il capitale umano

Tonino ZERA Sotto una buona stella

 

 

COSTUMI

Maria Rita BARBERA Anni felici

Milena CANONERO Grand Hotel Budapest, Something good

Laura COSTANTINI Il Pretore

Nicoletta ERCOLE Incompresa

Daniela SALERNITANO Song’e Napule

 

MONTAGGIO

Patrizio MARONE Allacciate le cinture

Pietro SCALIA The Counselor, The amazing Spiderman 2

Marco SPOLETINI Le meraviglie, Più buio di mezzanotte

Cristiano TRAVAGLIOLI La mafia uccide solo d’estate

Cecilia ZANUSO Il capitale umano

 

SONORO IN PRESA DIRETTA

Paolo BENVENUTI, Simone Paolo OLIVERO Via Castellana Bandiera

Valentino GIANNI’ In grazia di Dio

Roberto MOZZARELLI Il capitale umano

Guido SPIZZICO Come il vento

Alessandro ZANON La prima neve, L’intrepido

 

COLONNA SONORA

Michele BRAGA Più buio di mezzanotte

Pasquale CATALANO Allacciate le cinture

Fratelli MANCUSO Via Castellana Bandiera

PIVIO e Aldo DE SCALZI Song’e Napule

Franco PIERSANTI L’intrepido

 

CANZONE ORIGINALE

A malìa di Dario SANSONE, interpretata da FOJA L’arte della felicità

Ecco che di Giuliano SANGIORGI e ELISA (anche interprete)

L’ultima ruota del carro

Siedimi accanto di Sergio CAMMARIERE (anche interprete) Maldamore

Song’e Napule di di C.Di Risio e F.D’Ancona

interpretata da Giampaolo MORELLI Song’e Napule

Tutta colpa di Freud autore (e interprete) Daniele SILVESTRI

Tutta colpa di Freud

Te quiero para vivir di Massimo NUNZI, testi Diana TEJERA

interpretata da Peppe SERVILLO Geppi CUCCIARI

Un fidanzato per mia moglie

 

 

 

 
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Ciak d’oro 2014: il 3 giugno a Roma i premi al cinema italiano da ilvelino

Post n°11553 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

 

La cerimonia sulla terrazza del Vittoriano

Ciak d’oro 2014: il 3 giugno a Roma i premi al cinema italianopellicola - cinema

 

Verranno consegnati martedì 3 giugno a Roma, sulla suggestiva terrazza del Vittoriano, i premi Ciak d'oro 2014 al cinema italiano, ideati da Ciak, il mensile edito da Visibilia, diretto da Piera Detassis. Votati dai lettori della rivista e da una giuria di 100 critici e giornalisti, i premi Ciak d’oro dal 1985 vengono assegnati ai migliori titoli e protagonisti della stagione e si caratterizzano come unico riconoscimento popolare al cinema italiano. Tra le novità di questa edizione, per la prima volta, Chopard - tra i marchi più celebri dell'alta orologeria e gioielleria - firmerà insieme a Ciak un importante riconoscimento. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, alle tradizionali categorie, si aggiungerà il premio Ciak Alice/Giovani - nato dalla collaborazione del magazine con Alice nella Città, Sezione indipendente e autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma - dedicato alle migliori pellicole italiane rivolte al mondo dei ragazzi.

 
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Ciak d’oro 2014: il 3 giugno a Roma i premi al cinema italiano da ilvelino

Post n°11552 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

La cerimonia sulla terrazza del Vittoriano

Ciak d’oro 2014: il 3 giugno a Roma i premi al cinema italianopellicola - cinema

Verranno consegnati martedì 3 giugno a Roma, sulla suggestiva terrazza del Vittoriano, i premi Ciak d'oro 2014 al cinema italiano, ideati da Ciak, il mensile edito da Visibilia, diretto da Piera Detassis. Votati dai lettori della rivista e da una giuria di 100 critici e giornalisti, i premi Ciak d’oro dal 1985 vengono assegnati ai migliori titoli e protagonisti della stagione e si caratterizzano come unico riconoscimento popolare al cinema italiano. Tra le novità di questa edizione, per la prima volta, Chopard - tra i marchi più celebri dell'alta orologeria e gioielleria - firmerà insieme a Ciak un importante riconoscimento. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, alle tradizionali categorie, si aggiungerà il premio Ciak Alice/Giovani - nato dalla collaborazione del magazine con Alice nella Città, Sezione indipendente e autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma - dedicato alle migliori pellicole italiane rivolte al mondo dei ragazzi.

 
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Ficarra & Picone: ciak a Giugno a Siracusa da rbcasting.com

Post n°11551 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

ficarra-e-picone-salvatore-ficarra-e-valentino-picone-20292Inizieranno il 23 Giugno 2014 a Rosolini (Siracusa) le riprese di “Andiamo a quel paese”, il nuovo film di Salvatore Ficarra e Valentino Picone.

Prodotto dalla Tramp Limited con Medusa Film, il film, diretto e interpretato dagli stessi Ficarra & Picone, racconta la storia di due amici che abbandonano la metropoli per rifugiarsi nel piccolo paese d’origine, dove la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L’impatto con la nuova realtà rivelerà non poche sorprese.

L’uscita in sala è prevista a Novembre.

- See more at: http://www.rbcasting.com/altri-articoli/2014/05/31/ficarra-picone-ciak-a-giugno-a-siracusa/#sthash.oCxiGL24.dpuf

 
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CIAK di giugno festeggia il numero 350 da spotandweb.it

Post n°11550 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

CIAK di giugno è il numero 350 del più autorevole mensile di cinema, edito da Visibilia e diretto da Piera Detassis.
Per celebrare questo importante anniversario verranno riprodotte le copertine più significative del magazine dalle origini a oggi.

Cover storiche_Pagina_1

Le prime quattro cover saranno tutte degli anni Ottanta: si comincia con Harrison Ford in Witness, la prima del maggio 1985, per proseguire nel 1986 con Carlo Verdone in coppia conSergio Leone, di cui si ricorda il capolavoro Per un pugno di dollari, e con Tom Cruise che scherza con Paul Newman per il lancio de Il colore dei soldi nel 1987. L’ultima copertina, del 1988, è invece un modo per dire addio a Bob Hoskins, ripercorrendone il genio artistico grazie all’immagine di lui che balla in compagnia di Roger e Jessica Rabbit.

Ma assieme all’elogio del passato, su questo numero speciale, CIAK proporrà anche le sue scommesse sul futuro: 20 nomi di registi, attori, musicisti e produttori che secondo la redazione saranno i grandi protagonisti delle prossime stagioni.

Le cover di CIAK saranno al centro del giornale, in edicola da venerdì 30 giugno, abbinate alle classiche locandine da strappare e conservare. Tutti gli appassionati di cinema potranno inoltre scegliere le copertine da collezionare sulla pagina Facebook e sull’account Twitter del mensile.

 
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Giornate degli Autori: apre Kim Ki-duk da cinecittà news

Post n°11549 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

ssr31/05/2014
One on One di Kim Ki-duk sarà il film d'apertura delleGiornate degli Autori, la rassegna indipendente promossa da Anac e 100autori nell'ambito della Mostra del Cinema.
“E' un film sul posto in cui vivo, la Corea... Che si sia d'accordo o meno con il finale del film, se non ci si sente ammazzati non bisogna mettersi a guardarlo - ha detto il regista - L'ho fatto perché qualcuno capisca. Sennò non ha senso. Questo è ciò che siamo noi ora”.

Uscito in Corea del Sud e Interpretato dalla star coreana Ma Dong-seok nei panni del capo degli Shadows e da Kim Yeong-min èstato definito un “trauma film” per le immagini forti e l'aura di opera “brutta sporca e cattiva”. One on One ha una trama ammantata nel mistero: “Una giovane studentessa viene rapita, stuprata, assassinata. Sette persone, appartenenti alla setta delle Ombre (The Shadows), terrorizzano i sette sospettati del delitto. Ma chi di quei sette sei tu? ”. 

“Siamo molto onorati della scelta di Kim Ki-duk e dei suoi produttori - dice il direttore delle Giornate, Giorgio Gosetti - perché il suo cinema, anche nelle scelte estreme, riproduce bene lo spirito della nostra sezione che premia il coraggio e la creatività. E lo consideriamo anche un 'amico di famiglia' perché due anni fa volle festeggiare il Leone d'Oro di Pietà proprio alla Villa degli Autori”.

 
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Nastri: Rohrwacher sfida Virzì. Sorpresa Manetti

Post n°11548 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

Andrea Guglielmino29/05/2014
Alice Rohrwacher, con Le meraviglie, solo una settimana fa premiato a Cannes, sfida Daniele Luchetti, Ferzan Ozpetek, Edoardo Winspeare e Paolo Virzì ai Nastri d’Argento 2014. Il suo film, interpretato tra gli altri dalla sorella Alba, l’ha fatta subito entrare nella “cinquina” che premia ogni anno il regista del miglior film. Ma la vera sorpresa nelle candidature dei giornalisti cinematografici è un piccolo film che ha conquistato il pubblico crescendo di giorno in giorno nelle sale come Song’è Napule

Se in testa alle candidature 2014 c’è, infatti, un successo annunciato - Il capitale umano di Virzì con 8 segnalazioni - proprio la commedia dei Manetti Bros. lo insegue con 6 nomination, insieme ad Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek. Tra i film l’altra sorpresa, insieme a Le meraviglie - che ha 4 nominaton - e Anni felici di Daniele Luchetti (5 candidature)  è In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, un’opera realizzata con pochi mezzi, una singolare formula produttiva e molta poesia: anche per Winspeare 5 candidature. Successo tra le opere prime per Pif Sydney Sibilia, esordienti che hanno fatto centro anche in sala con altri due outsider di quest’anno come La mafia uccide solo d’estate eSmetto quando voglio e – proprio tra i registi esordienti- il direttivo del Sngci – che firma le scelte in cinquina - ha sentito la necessità di allargare, dopo Cannes, la ‘cinquina’ da far votare a tutti i giornalisti del sindacato, portandola eccezionalmente a sei candidature, che insieme a Pif (5 nomination) e Sibilia (4) e con Emma Dante (Via Castellana Bandiera) e Salvo di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza 4 candidature ciascuno – comprendono anche Fabio Mollo (Il Sud è niente) e il film di Sebastiano Riso Più buio di mezzanotte, altro esordio interessante arrivato nelle sale da Cannes. 

A decidere i vincitori sarà ora il voto dei giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI, che organizza con il sostegno istituzionale di MiBACT -Direzione Generale per il Cinema- e in occasione delle “cinquine” a Roma, con il patrocinio della Regione Lazio – main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas- i premi assegnati fin dal 1946. I Nastri, che si chiuderanno al Teatro Antico di Taormina sabato 28 giugno, in collaborazione con Taormina Arte, avranno come sempre una seconda serata televisiva su Rai Uno, come lo scorso anno con la formula di un magazine che attraverso i premi e soprattutto i protagonisti di quest’edizione, racconterà il cinema italiano alla fine di una stagione splendida tra l’Oscar a La grande bellezza (al quale sindacato aveva dato molte nomination e ben quattro Nastri già nel 2013, subito dopo il debutto a Cannes) al successo internazionale che si è ripetuto in questi ultimi giorni. Lo speciale – con la cronaca della premiazione - sarà girato a Taormina dove i Nastri saranno realizzati con il sostegno istituzionale di Regione Siciliana- Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sensi Contemporanei, DPS, Sicilia Film Commission e andrà anche in onda all’estero su Rai Italia.

Ma torniamo alla selezione, questa volta per categorie: grandi e piccoli sono in competizione nella “cinquina” dei produttori, dove si sfidano la Indiana Production e Motorino Amaranto (Il capitale umano), Wildside di Gianani e Mieli (La mafia uccide solo d’estate, Incompresa) e la coppia Procacci-Rovere (Smetto quando voglio) con Massimo Cristaldi e Fabrizio Mosca (Salvo) e Carlo Cresto-Dina, Tempesta Film, con Le meraviglie. Quattro film su cinque sono realizzati con il sostanzioso apporto di Rai Cinema.

Nelle cinquine tecniche due premi Oscar italiani abitualmente al lavoro a Hollywood (il Sngci considera candidabili tutte le partecipazioni italiane a film internazionali): Milena Canonero (per Something good di Luca Barbareschi e Grand Budapest Hotel) e Pietro Scalia per il montaggio di The Counselor e The Amazing Spiderman 2. Marco Pontecorvo è candidato infine per la fotografia di Gigolò per caso di John Turturro.

 
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Globi, domina Zoran. Tre candidature per Il sud è niente

Post n°11547 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

Cr. P.30/05/2014
Tempo di premi e arrivano anche le candidature al 54°Globo d'oro, premio al cinema italiano assegnato dalla Stampa Estera accreditata in Italia. La consegna dei premi avrà luogo presso Palazzo Farnese a Roma giovedì 12 giugno. Durante la cerimonia verrà assegnato anche il Premio alla carriera a Claudia Cardinale e il Gran Premio della Stampa Estera. Le nomination sono distribuite tra una manciata di film (con la particolarità di doppie candidature come miglior film e come miglior commedia o opera prima). Tra i preferiti della Stampa Estera: Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto con 5 nomination; mentre Il sud è niente di Fabio Mollo, Song'e Napule dei Manetti, Via Castellana Bandiera di Emma Dante, Il capitale umano di Paolo Virzì, In grazia di Dio di Edoardo Winspeare ne hanno 3 a testa. Tra i film targati Luce Cinecittà troviamo, oltre a Il sud è niente e Via Castellana BandieraLe cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (miglior documentario), Piccola patria (miglior musica) e Che strano chiamarsi Federico (miglior fotografia). 

Ecco i finalisti. 

MIGLIOR FILM
Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
La mafia uccide solo d’estate di Pif
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia
Il capitale umano di Paolo Virzì
In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare

MIGLIOR COMMEDIA
Song’ e Napule di Marco e Antonio Manetti
La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati
Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
La mafia uccide solo d’estate di Pif
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia

MIGLIOR OPERA PRIMA

Border di Alessio Cremonini
Il sud è niente di Fabio Mollo
Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
La mafia uccide solo d'estate di Pif
The Special Need di Carlo Zoratti

MIGLIOR ATTORE
Antonio Albanese per L’intrepido
Giuseppe Battiston per Zoran il mio nipote scemo
Fabrizio Bentivoglio per Il capitale umano
Alessandro Roja per Song'e Napule
Filippo Timi per I corpi estranei

MIGLIOR ATTRICE

Celeste Casciaro per In Grazia di Dio
Elena Cotta per Via Castellana Bandiera
Miriam Karlkvist per Il sud è niente
Micaela Ramazzotti per Anni felici
Sara Serraiocco per Salvo

MIGLIOR MUSICA
Giorgio Ciampà per Il sud è niente
Pivio e Aldo De Scalzi per Song’ e Napule
Fratelli Mancuso per Via Castellana Bandiera
Franco Piersanti per Anni felici
Paolo Seget per Piccola Patria

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Emma Dante, Lucia Eminenti e Giorgio Vasta per Via Castellana Bandiera
Mirko Lucatelli e Giuditta Tarantelli per I corpi estranei
Pif, Michele Astori e Marco Martani per La mafia uccide solo d'estate
Matteo Oleotto, Daniela Gambaro, Marco Pettenello e Pier Paolo Piciarelli per Zoran il mio nipote scemo
Paolo Virzì, Francesco Bruni e Francesco Piccolo per Il capitale umano

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Luca Bigazzi per L’intrepido
Daniele Ciprì per Salvo
Michele D’Attanasio per In grazia di Dio
Stefano Falivene per Still Life
Luciano Tovoli per Che strano chiamarsi Federico

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Bike Roulette di Davide Enrico Agosta
Io non ti conosco di Stefano Accorsi
Mia di Diego Botta
Sassiwood di Antonio Andrisani e Vito Cea 
The Deep di Haider Rashid

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Ciò che mi nutre mi distrugge di Ilaria De Laurentis e Raffaele Brunetti
Dell’arte alla guerra di Silvia Luzi e Luca Bellino
Il carattere italiano di Angelo Bozzolini
Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno
The Stone River di Giovanni Donfrancesco

 
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David speciali a Mazzacurati, Loren, Bellocchio, Occhipinti

Post n°11546 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

Cr. P.30/05/2014
Quattro David speciali andranno a Sophia Loren per la sua splendida interpretazione de la Voce Umana diretta da suo figlio Edoardo Ponti dal celebre testo di Jean Cocteau; aCarlo Mazzacurati per la sua poetica rilettura di quel Veneto che lo aveva visto nascere ed operare; a Marco Bellocchio per la sua lunga e sempre premiata carriera di regista e scrittore di cinema; infine, ad Andrea Occhipintiche con la sua Lucky Red ha scritto felicissime pagine nella storia della distribuzione di un cinema rispettoso delle migliore istanze culturali. 

Il Premio David Giovani, promosso da Agiscuola e assegnato da una giuria composta da 6.452 studenti delle scuole superiori e delle università, va a La mafia uccide solo d'estate, opera prima di Pierfrancesco Diliberto in arte Pif. Sono diciassette i film di questa 58ª edizione dei Premi David di Donatello che compongono le candidature che si contenderanno i Premi David di Donatello 2014. Due sono inoltre i premi già conferiti dall’Accademia del Cinema Italiano: miglior lungometraggio documentario a Stop The Pounding Heart – Trilogia Del Texas, atto III di Roberto Minervini e miglior cortometraggio documentario a 37°4 S di Adriano Valerio. 

La cerimonia di premiazione andrà in onda martedì 10 giugno, in diretta su Rai Movie alle 19 dagli Studi Nomentano 5 e in differita alle 23 su Raiuno, e sarà presentata da Paolo Ruffini e Anna Foglietta. La manifestazione, presieduta da Gian Luigi Rondi, è sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per il Cinema, e della Regione Lazio, d'intesa con Roma Capitale e gli Enti Promotori AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di partner istituzionale, di BNL Gruppo BNP Paribas.

 
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A Stampa Estera piacciono opere prime da ansa

Post n°11545 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

'Zoran il mio nipote scemo' in testa a candidature

(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Alla stampa estera piace il nuovo, le opere prime. E' quanto dimostrano le candidature (2013-2014) dell'Associazione della Stampa Estera in Italia per la 54a edizione del Globo D'Oro. In testa ZORAN IL MIO NIPOTE SCEMO (5 candidature) di Matteo Oleotto, seguito da un'altra opera prima LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE di Pif (4). Al terzo posto 4 film: IN GRAZIA DI DIO di Michele Attanasio; IL CAPITALE UMANO di Virzì; VIA CASTELLANA BANDIERA di Emma Dante e SONG'E NAPULE dei Manetti e Bros.

 
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Renzi: via sblocca-Italia. Affondo sulla Rai

Post n°11544 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

'Il loro è uno sciopero umiliante'', afferma il premier

Non si spinge ad immaginare tra 10 anni un'Italia cool, perché troppo scontato sarebbe il parallelo alla "cool Britannia" di Tony Blair. Ma Matteo Renzi non ha paura di sognare un'Italia che, se cambia, diventa "smart" e, con una parola molto italiana, "bella". "Dobbiamo rendere il fisco semplice e rovesciare il rapporto tra Stato e pubblica amministrazione", è la "pacifica rivoluzione del consenso" che il premier lancia dal festival dell'Economia di Trento, annunciando lo "Sblocca-Italia", un provvedimento per liberare "interventi fermi da 40 anni". Il premier, rinvigorito dal trionfo elettorale e senza "particolari timori" per le valutazioni della Commissione Ue attese per domani, si concede per quasi due ore al pubblico trentino del festival organizzato da Tito Boeri. Molti studenti in platea ma anche ospiti illustri come Fabrizio Saccomanni e il numero uno di Fca Sergio Marchionne. Dopo gli altalenanti rapporti del passato, i due tornano a piacersi: Marchionne lo sprona ad "andare avanti senza farsi fermare" ed accoglie la proposta, lanciatagli dal palco da Renzi, di visitare insieme a settembre gli stabilimenti di Detroit. D'altra parte i due sono accomunati nella determinazione a portare avanti scelte anche impopolari fino a farne delle crociate. Per il premier, ad esempio, la sfida alla Rai è diventata ormai il simbolo della guerra a chi vuole conservare lo status quo: "E' una polemica incredibile e lo sciopero è umiliante. Se l'avessero annunciato prima delle elezioni avrei preso il 42,8 per cento", affonda Renzi deciso a tirare dritto.

Da un lato le riforme istituzionali, "la prossima settimana riparte la discussione sul Senato e poi torniamo a quella elettorale". Dall'altro le misure per un Italia " semplice". La riforma della P.a, in parte per decreto in parte per ddl delega, "rovescerà il rapporto tra Stato e cittadini". Anche per il fisco, il premier punta ad una rivoluzione e per questo racconta di aver bloccato la delega fiscale, arrivata dalle Camera, per approfondire alcuni punti con il ministro Padoan. "In Italia il lavoro dei commercialisti è destagionalizzato", ironizza alludendo alla volontà di accorpare le scadenze fiscali. Confermata per giugno anche la riforma della giustizia civile che "ora è barbara", la novità è a luglio lo "Sblocca-Italia", un provvedimento per sciogliere nodi soprattutto burocratici rinviati per anni dopo una consultazione, da domani, con sindaci e cittadini.

Infine sui futuri vertici Ue Renzi, definendo la candidatura di Juncker "un nome e non il nome", fa capire che la partita è tutta aperta.

 
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Venti anni senza Troisi

Post n°11543 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news, STORIA

Si spense a soli 41 anni, 12 ore dopo fine riprese de Il postino

(ANSA) - ROMA, 1 GIU - Venti anni senza Massimo Troisi.
    L'attore, regista, poeta malinconico morì il 4 giugno 1994, a soli 41 anni, appena 12 ore dopo aver finito le riprese del suo film più ambizioso e impegnativo, "Il Postino", che vinse un Oscar. Un set che non avrebbe dovuto affrontare a causa dei suoi problemi di cuore. Nato il 19 febbraio del 1953, padre macchinista ferroviere madre casalinga, il "Pulcinella senza maschera", formatosi a teatro, è stato erede istintivo di Eduardo e di una napoletanità irridente.

 
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Greenaway, cinema commerciale morirà

Post n°11542 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

Una lectio a Roma per festival cinema sperimentale

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Intellettuale, visionario: Peter Greenaway è stato definito in molti modi, eppure nessun aggettivo sembra poter descrivere il suo particolarissimo approccio al cinema. Regista cult, artista capace di grandi suggestioni visive, Greenaway sarà a Roma per partecipare alla terza edizione del MashRome Film Fest (3-6 giugno), l'unico festival italiano dedicato al mashup e al cinema sperimentale.
    ''Il cinema commerciale morirà molto presto'', dichiara lapidario in un'intervista esclusiva all'ANSA.

 
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Turchia, fotoreporter italiano colpito da candelotto lacrimogeno. Prove di regime da articolo21

Post n°11541 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

turchia piero castellano

Tutto è cominciato dalla decisione del governo turco di abbattere Gezi, un piccolo parco al centro di Istanbul. Ma è stato in realtà soltanto uno spunto per una protesta popolare che si è sviluppata nel sangue in piazza Taksim, diventata il simbolo della rivolta. Scontri violentissimi proprio un anno fa con otto morti e migliaia di feriti. E nell’anniversario di quella tragica manifestazione è nuovamente esplosa la violenza, anche per il pugno duro annunciato (e adottato) dal premier Erdogan. La tensione è altissima. Non ci sono state vittime per ora, ma i feriti sono decine e più di cento gli arresti. Secondo i testimoni la polizia, oltre ai gas lacrimogeni, usa cannoni ad acqua e pallottole di gomma. Coinvolte tutte le principali città del Paese. Ad Ankara un fotoreporter italiano di origini campane ma da tempo residente in Turchia, Piero Castellano, mentre documentava la repressione è stato raggiunto da un candelotto lacrimogeno al fianco: niente di grave, per fortuna, solo contusioni e ustioni. Soccorso dai colleghi è stato medicato in un ambulatorio clandestino, perché negli ospedali pubblici è vietato prestare soccorso a persone ferite nel corso di manifestazioni. Adesso sta bene e ha raccontato nei particolari il clima di inaudita violenza che sta vivendo una popolazione già duramente colpita: “sparavano ad altezza d’uomo”, ha denunciato.

La scelta del governo di usare la maniere forti ha provocato anche una situazione paradossale a Istanbul. Un giornalista della Cnn, Ivan Watson, è stato arrestato durante una diretta televisiva. Mentre era in onda, un ufficiale della polizia lo ha interrotto bruscamente, tirandolo per la giacca e chiedendogli di mostrare tessera professionale e passaporto: “Sei un giornalista? – si sente gridare – Facci vedere il passaporto, il passaporto!”. Poi il corrispondente è stato portato via, mentre altri poliziotti hanno oscurato la telecamera. “Un agente mi ha anche dato una ginocchiata sul sedere”, ha scritto Watson su Twitter, aggiungendo di essere stato rilasciato dopo circa mezz’ora.

La situazione è molto delicata. Il gruppo Taksim Solidarity Platform, che aveva lanciato le manifestazioni dell’anno scorso contro il taglio degli alberi, non intende arretrare. Nonostante il nuovo deciso annuncio di Tayyip Erdogan: “tutti i manifestanti saranno arrestati”. Prove di regime.

1 giugno 2014

 
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“E’ il momento di rivoluzionare la Rai”. Intervista a Beppe Giulietti sul Corriere della Sera

Post n°11540 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

beppe giulietti2

di M. Antonietta Calabrò* 
È certamente una coincidenza, ma il taglio di 150 milioni di euro, contro cui è pronta una protesta senza precedenti di tutta la Rai (unita come nemmeno ai tempi dell’editto bulgaro di Berlusconi), è contemplato nell’articolo 21 del Decreto Irpef. E l’articolo 21 è quello della Costituzione che garantisce la libertà di espressione e anche il nome dell’associazione giornalistica di cui è stato padre fondatore ed è portavoce Giuseppe Giulietti, ex parlamentare e storico giornalista della Rai. Ebbene, quella di Giulietti è una voce fuori del coro. Per Giulietti, infatti, Renzi deve «prendere il problema dalla coda» e trasformare il caso dei tagli «nell’occasione di un vero e proprio ribaltamento, di più, di soqquadro del piccolo mondo antico della Rai». Non che la spending review sia in sé da accettare tout court, «non concordo — dice — con le modalità di intervento: si tratta del canone già pagato, di risorse già finalizzate, si rischiano censure di illegittimità e poi Renzi ha messo in campo solo il canone e non la lotta all’evasione del canone, ma detto tutto questo, ben venga il fatto che Renzi prenda il problema dalla coda e che colga l’attimo». Il che concretamente significa che «il premier deve mettere in cantiere con assoluta priorità la riforma del servizio pubblico Rai e direi, insieme con esso, dell’intero sistema mediatico ed editoriale: deve farlo adesso che inizia il semestre italiano di presidenza Ue. La Convenzione Stato-Rai scadrà nel 2016, sarebbe meglio ridefinirla subito già nel 2014». Per spiegare che questa dovrebbe essere «un’assoluta priorità» dell’esecutivo, Giulietti ricorda che «sono vent’anni che la Commissione europea, il Parlamento europeo e le agenzie indipendenti, come Reporter sans Frontieres e Freedom House, mettono a **** il disastro della radiotelevisione pubblica e dell’informazione italiana e ci assegnano un posto vergognoso nelle classifiche sulla libertà di stampa». In pratica che cosa dovrebbe fare Renzi? «Si tratta di risolvere una volta per tutte il problema del conflitto d’interessi; di mettere mano ad un rigoroso sistema antitrust e di Autorità di garanzia; di procedere al cambiamento della governance dell’azienda, cioè del presidente e del consiglio di amministrazione, in modo da liberare la Rai da un vincolo politico troppo stretto e soffocante». Solo in questo modo la riduzione delle risorse potrà innescare un processo virtuoso sotto il profilo economico «con un vero piano di autonomia dal punto di vista editoriale e produttivo».Il riferimento inevitabile è al taglio delle sedi regionali , ma anche alla riduzione delle testate e dei canali digitali. «La domanda oggi è sempre la stessa: chi si tocca? Chi si danneggia?». Rompere «l’intreccio con la politica che rimane tale e quale a quello che era stato previsto per la Rai negli anni Settanta, cioè ere geologiche fa, permetterebbe ad un amministratore delegato libero di agire per tre o cinque anni di fare tutto quello che è necessario per l’azienda».

* Corriere della Sera del 1 giugno 2014

1 giugno 2014

 
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Rai, è necessaria una riforma profonda non “ragionieri tagliatori”

Post n°11539 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

Franco_Siddi

Lo choc sui tagli alla Rai si trasformi al più presto in una cura salutare: il Governo metta sul campo una riforma profonda prima che si combinino guai per eccesso di polemiche sui titoli dei media. Se la sfida è per una migliore qualità del servizio pubblico – come ha spiegato oggi il presidente Renzi – la partita non è quella dei “ragionieri tagliatori”. A questo punto ci siano messaggi ancora più chiari e ci si metta all’opera per rinnovare la Rai e la qualità della legislazione italiana in tema di autonomie e di assetti del sistema e degli equilibri editoriali. La rivoluzione è necessaria in tema di riorganizzazione e nuova governance del servizio pubblico anche attraverso il nuovo contratto di servizio, nuove norme su antitrust e mercato pubblicitario, conflitto d’interessi, ridefinizione dei poteri di controllo. Si avvii subito, allora, la discussione di merito, utilizzando positivamente lo choc del recupero di 150 milioni di euro chiesto dal Presidente del Consiglio alla Rai e dando un’agenda precisa nei tempi e nei temi al confronto anticipato sul rinnovo della concessione, cui il sottosegretario alle Comunicazioni,Antonello Giacomelli, ha detto di volersi dedicare con immediatezza. Renzi, tra una battuta polemica e l’altra nell’acceso dibattito mediatico sui 150 milioni di tagli alla Rai, ha lanciato indicazioni piuttosto interessanti, come la volontà del Governo di non pretendere nomine di direttori di fiducia e di mettere alla porta i partiti dalla gestione e dell’azienda, esigendo una sua organizzazione moderna e efficiente. Se il discorso sui 150 milioni da tagliare viaggia su questi binari e non su quello dei “ragionieri tagliatori” che pensano in primo luogo ai tagli dei posti di lavoro e portano fuori strada, la rotta sarà quella giusta. Chi, nel settore editoriale privato, ha fatto di questo punto (tagli di organici a prescindere) il suo cavallo di battaglia ha perso e combinato solo pasticci. Il sindacato dei giornalisti – dall’Usigrai che organizza i colleghi dell’azienda pubblica – alla Fnsi – organizzazione unitaria della categoria – sarà ancora in campo per il rinnovamento, nel confronto anche radicale, per la tutela del lavoro ( tantissimo è di buona qualità ) dei giornalisti e degli operatori della Rai, in un’azienda finalmente moderna e rappresentativa in tutto il Paese”.

* Segretario nazionale Fnsi

1 giugno 2014

 
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Rai, non vogliamo parlare di 150 milioni di euro ma di 70 milioni di italiani…

Post n°11538 pubblicato il 02 Giugno 2014 da Ladridicinema
 

danielecerrato1

Istintivamente, fino a ieri, un’azienda minacciata reagiva affidandosi ai suoi amministratori, ai suoi legali. Istintivamente, fino a una settimana fa, il sindacato ignorato di un’azienda minacciata compattava i lavoratori e decideva azioni, fino allo sciopero. Dal 40 per cento del PD, 40,8% così siamo più precisi, sono cambiate le regole – già manomesse nelle relazioni Governo sindacati sin dall’arrivo di Renzi a palazzo Chigi – e qualsiasi lavoratore, suo datore di lavoro o sindacato devono adattarsi. Il metodo non è proprio di sinistra, o meglio non è della sinistra che conosciamo alle nostre latitudini, ricorda più quello applicato dal generale Jaruzelski con Solidarność all’inizio delle proteste ai cantieri di Danzica. Poi le cose sono cambiate così tanto che oggi Lech Walęsa tributa un omaggio allo scomparso generale con gli occhialoni neri a forma di schermo Tv, ma intanto lui ha governato la Polonia e vinto un Nobel. Vorrei augurare le stesse cose al nostro Vittorio Di Trapani, ma non sapendo il polacco troverebbe ostacoli in quel paese, sul Nobel ci possiamo mettere d’accordo anche se oggi merita quel riconoscimento solo per la pazienza e il candore della simmetrica escalation nel braccio di ferro tra Usigrai e settimo piano di viale Mazzini. Ma quel premio non è previsto dall’Accademia svedese quindi… Porta pazienza Vittorio e, come sta facendo il Matteo unto di gloria, portaci in Europa.

Portaci a quel tavolo dove si decide, anche insieme agli altri sindacati dei giornalisti dei servizi pubblici europei, come si fa Servizio Pubblico anche in Italia. Portaci a quel tavolo che indica lo stesso presidente del Consiglio: dove si decide la Rai di domani, quali compiti debba svolgere e chi debba decidere – soprattutto – i nomi dei suoi amministratori e direttori. Portaci a quella discussione di finto candore che il premier indica come méta del popolo italiano tutto. Vorrei più quel tavolo e quella discussione della piazza piena o dei programmi sostitutivi (schegge? cinema polacco?) sulle reti Rai l’11 giugno. Vorrei, ma adesso non possiamo farci più nulla, o quasi. Non possiamo più dire “abbiamo scherzato” lo sciopero non si fa. Possiamo solo rilanciare sul piatto, dire a Renzi che se vuole una discussione sulla Rai, sul servizio pubblico radiotelevisivo, siamo disponibili a sederci al tavolo prima del fatidico 11 giugno. Dirgli che non vogliamo parlare di 150 milioni di euro ma di 70 milioni di italiani, di cosa può servire loro nella crisi del paese dalla Rai.

La risposta non può essere di nuovo 150, sarebbe poco, non in termini di soldi ma di idee, di impegno, di lavoro. Vorrei sapere se la strada che indica il Governo, quella di vendere un pezzo di Raiway, sia davvero l’idea migliore anche per mantenere la Rai in condizione di svolgere bene il suo compito. Vorrei discutere di questi temi e non considerare un successo uno sciopero unitario come mai visto prima, nemmeno quando Berlusconi colonizzò viale Mazzini e vie limitrofe. Le baruffe tra sigle sindacali in lotta tra loro era un freno sempre tirato e una manna per i famigli dell’ex Cavaliere. Se poi si vogliono fare i conti sulle sedi regionali non sarà certo un problema mostrare come in quei numeri ci stiano anche gli orari di messa in onda di un palinsesto che si occupa di quasi tutte le ore di una giornata, che può intervenire a qualsiasi punto della notte e, collegandosi con Rai News 24, fare presidio di pubblica utilità, come accadde per i terremoti, le inondazioni o le notti nere delle tante mafie. Parliamo del ruolo di quelle piccole o grandi redazioni che unificano un po’ di più il paese, di quelle sedi o centri di produzione che potrebbero, e in parte già lo fanno, decentrare produzioni facendo risparmiare soldi e arricchendo il racconto di un giorno di lavoro italiano. Renzi non ha torto quando dice delle famiglie italiane che tagliano per restare con i conti nel mese e faticano a capire la Rai. Ha torto – a parer mio – se dice che uno sciopero nei giorni del voto gli avrebbe dato più consenso. Quel giorno votavano anche i cittadini che chiedono da anni non una Rai serva, muta o uno schermo nero, ma un Servizio Pubblico in più, quello radiotelevisivo. Quegli italiani che pagano tutte le tasse e sanno che se non sempre hanno potuto avere quello che gli spettava la colpa principale è da cercare nell’ingordigia dei partiti e di chi, in Rai, ha incassato con naturalezza i benefici di un sistema inguardabile. A destra, in centro e a sinistra, se preferite a sinistra, in centro e a destra. Adesso che siamo tutti nuovi, vergini, carichi di voti e fieramente in Europa, vogliamo sederci a quel benedetto tavolo?

* Presidente nazionale Casagit

1 giugno 2014

 
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