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Messaggi di Dicembre 2014

 

Il ricco, il povero e il maggiordomo

Post n°11958 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Molière in bicicletta

Post n°11957 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Locandina Molière in bicicletta

Gauthier Valence è un attore celebre e amato dal pubblico, che lo segue appassionato in un medical drama francese. Stufo di interpretare eroi buoni di fiction televisive decide di mettere in scena Molière e di chiedere aiuto a Serge Tanneur, grande talento del teatro ritiratosi tre anni prima al culmine della sua carriera. Raggiunto Serge a l'Île de Ré, Gauthier prova a convincerlo a tornare a recitare, proponendogli "Il Misantropo", che Serge ha sempre sognato di interpretare. Adulato e lusingato, Serge fa resistenza e chiede a Gauthier qualche giorno di prova. Narcisi ed egoisti, decidono di fare a turno la parte di Alceste, il protagonista innamorato di Celimene e amico di vecchia data di Filinte. Alternando il ruolo di Alceste con quello di Filinte e ripetendo fino allo sfinimento la scena uno dell'atto primo, Serge e Gauthier arrivano al termine della 'recita' e a un passo dal capirsi. Ma l'incontro con Francesca, una bella italiana divorziata, sconvolgerà il loro equilibrio, scompaginando testo e vita. 
Commedia in versi e in cinque atti, "Il Misantropo" è la storia di un uomo intransigente, che rifiuta l'ipocrisia ed esibisce una rigida rettitudine che si ripete 'per principio', allontanandolo dal mondo e dalle relazioni umane. E come l'Alceste di Molière, Serge Tanneur si è congedato dalla mondanità e dai riflettori, ripiegando nella solitudine e nella lagnanza, da cui lo stana Gauthier Valence. Scorbutico, geloso e crudelmente sincero, il personaggio di Fabrice Luchini trova in Lambert Wilson un'antagonista all'altezza, con cui provare e (ri)provare a se stesso di essere il migliore. Portatori di una comicità corrosiva, Luchini, saturo di bile nera, e Wilson, pieno di vanagloria, interpretano a turno l'Alceste molièriano, esibendo la dimensione atemporale del suo carattere e la modernità dei suoi difetti. Nato dall'ossessione di Fabrice Luchini per il commediografo francese, Molière in bicicletta è una commedia che mette in crisi, ridicolizzandoli, gli automatismi su cui la società (dello spettacolo) si fonda.
Confrontando due attori diversi per fama e formazione, uno si è ritirato dal mondo e non scende mai a compromessi, l'altro vive nel mondo a cui si adatta attraverso il compromesso, Philippe Le Guay realizza un omaggio al mondo del teatro e alla fragilità dei suoi protagonisti, battuti dal vento dell'Atlantico e trionfanti sulla metrica francese. Lo schema ritmico della commedia è alessandrino e fedele alla musicalità del poeta, al cui servizio si mettono Luchini e Wilson, entrando in comunicazione col movimento creativo del testo originale. Sul divano o in sella alla bicicletta del titolo, Serge e Gauthier declamano versi e incarnano la 'cattiva piega' dell'anima, infilando curve senza freni e specchiando l'uno nell'altro la propria crisi e i propri fallimenti. Alla ricerca di una felicità che si allontana, si spingono a largo fino a un irrecuperabile distacco, che arena Serge sulla spiaggia e 'inciampa' Gauthier sul palcoscenico. Le parole, quelle in versi e quelle in prosa, servono da travestimento della realtà e da segno di riconoscimento ma pongono continuamente a rischio il suo disvelamento. 
La pièce ripetuta e ridetta non è altro che il riflesso di un'altra messa in scena, fatta degli scambi interminabili e delle piccole ipocrisie dei protagonisti, scambi che tradiscono un presente cupo e cercano una rivalsa nella creazione artistica, che al contrario non salva nessuno e dice a ciascuno il fatto suo. Nella forma cortese di Molière o in quella leggera di Jimmy Fontana, che mette in guardia sulla volubilità dell'uomo e la mobilità del mondo.

 
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Into the storm

Post n°11956 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Locandina Into the Storm

Gary è un vedovo che vive con i figli adolescenti Donnie e Trey a Silverton, cittadina dell'Oklahoma. Allison è una meteorologa che insegue i tornado e fa da supporto scientifico a Pete, storm chaser e cineasta che sogna di filmare il twister perfetto. Donk è un amante del rischio il cui obiettivo è ottenere il record di visualizzazioni delle sue imprese folli su Youtube, riprese dall'altrettanto svalvolato amico Reevis. Questi ed altri personaggi dovranno confrontarsi con il vortice più grande della storia, che andrà a colpire proprio Silverton e dintorni. 
Into the Storm è meglio giudicabile se lo si inquadra nel genere B movie, visto anche il budget relativamente contenuto (per un film catastrofico) e il cast che sembra composto di seconde scelte rispetto ai divi del momento (un esempio: Donnie e la sua amica Kaitlyn sembrano cloni di Tom Welling e Miley Cyrus). In quanto B Movie, si apprezzano soprattutto gli effetti speciali, che in fin dei conti sono il motivo per realizzare un film come questo: aerei, auto, edifici sollevati da terra dal vortice, oggetti volanti non identificati che sbattono contro gli spettatori, esseri umani risucchiati dalla corrente, colonne di fuoco, quasi tutto rigorosamente realizzato al computer (e si vede), ma abbastanza spettacolare da mantenere desta l'attenzione del pubblico.
Quel che invece delude, a meno che non ci si lasci andare al gusto della comicità involontaria, è la trama, zeppa di implausibilità (altro esempio: la meteorologa si ripara da una grandinata epocale con il computer portatile con cui fa i rilievi) e di improbabili melensaggini, come i discorsi di Lucas e Kaitlyn guardando in camera, come se stessero lanciando un videomessaggio.
Il tema parallelo dell'ubiquità delle riprese video, che poteva essere uno spunto interessante (ancorché non particolarmente originale), perde efficacia perché non si capisce se il regista "c'è o ci fa": molti dei personaggi si raccontano come se fossero girati in modo amatoriale e tutti, nel bel mezzo del tornado, continuano a filmare, ma questa ossessione viene a tratti definita come una dannazione, a tratti come un'arma di salvezza. Lo stesso film fa leva su ciò che condanna, cercando la botte piena e la moglie ubriaca. Ma allora, queste cineprese le dobbiamo buttare, o portarcele sempre incollate addosso come un terzo occhio?

 
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Need for speed

Post n°11955 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

 

Tobey ha un'officina in cui ripara macchine e non se la passa bene economicamente. Per salvarsi dalla bancarotta accetta di riparare una macchina per conto di Dino, pilota ricco e viziato. Finito il lavoro è chiaro che Tobey è in grado di spingere quella macchina molto più in là di quel che è in grado di fare Dino, il quale per dimostrare il contrario lo sfida ad una corsa a tre nella quale un incidente scatenato da Dino stesso causerà la morte di un amico di Tobey che, ingiustamente incolpato, sconterà tre anni di carcere. Una volta uscito di galera l'unico obiettivo di Tobey è attraversare il paese in tempo per gareggiare in una corsa clandestina tra le più pericolose e battere Dino.
I riferimenti di Scott Waugh e dei fratelli Gatins (sceneggiatori) sono molto chiari: i grandi viaggi in auto all'interno dell'America, contrappuntati da una voce fuoricampo come Punto Zero o le odissee contro tutti di I guerrieri della notte, solo desaturate completamente di qualsiasi intento polemico verso l'autorità o riferimento alla realtà dei fatti. Need for speed è quindi cinema dello stunt puro, in cui la trama mette in moto gli eventi e nulla di più, accoppia i protagonisti e li separa da un cattivo da raggiungere, si occupa di fornire in ogni momento una motivazione per correre.
Serve a poco mettersi a questionare quanto questa trama sia scorrevole, plausibile, intelligente o originale, perchè il film intanto è già da un'altra parte, sulle macchine vere e nei suoni effettivi, intento a mettere in scena incidenti reali. In anni in cui le possibilità del cinema digitale si sono espanse fino a sconfinare anche nei territori in cui meno producono senso, si è persa l'idea una volta scontata per la quale il fatto che qualcosa accada realmente davanti alla macchina da presa ha un senso importante. I corpi o in questo caso le lamiere, la velocità effettiva e la percezione del rischio sono componenti determinanti del genere automobilistico (l'ha capito benissimo Tarantino che in A prova di morte ha legato la sua attrice/stunt al cofano di una macchina in corsa per buona parte del film). 
Need for speed riprende dall'omonima, fortunata e longeva serie di videogiochi la scelta delle auto da mostrare, qualche inseguimento con la polizia e il profilo "alto". Non le macchine dure, coatte modificate da nerburuti uomini pelati e donne dai vestiti attillati come in Fast & Furious ma auto di lusso, supercar a bordo delle quali ci sono ragazzi e ragazze dai fisici rassicuranti. Se la saga eccessiva di Vin Diesel si è spostata nel caper movie, tutto rapine e piani criminali, Need for speed rimette al centro l'esperienza automobilistica, la scelta di mettere in primo piano la corsa con quanti più veicoli possibile (altra caratteristica che richiama l'originale videoludico) e far venire dopo tutto il resto.
Il risultato non è propriamente il massimo dell'intrattenimento, si è visto di molto meglio nel genere "film di automobili", tuttavia la sincerità e l'onestà intellettuale di tutta l'operazione sono innegabili.

 
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La storia di Cino

Post n°11954 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Piemonte, fine ‘800. Il piccolo Cino, nove anni, figlio di poveri montanari del cuneese viene affidato ad un losco carrettiere francese per essere condotto in Francia ed "affittato" per lavorare negli alpeggi estivi del Mercantour. Durante il viaggio, Cino stringe amicizia con Catlìn, una bambina della sua età che, lungo il percorso, si ammala di polmonite e viene abbandonata dal carrettiere. Cino, una volta in Francia è vittima dei maltrattamenti del suo padrone e ben presto scappa in una fuga disperata che tuttavia lo porta a ritrovare inaspettatamente la piccola Catlìn, con la quale decidono di attraversare a piedi le Alpi per ridiscendere in Piemonte e tornare a casa. Il percorso verso l'Italia si rivela presto irto di sorprese e di pericoli su quella Montagna, popolata da forze misteriose ed ostili, che sembra avere una magica influenza sulla piccola Catlìn...

  • PRODUZIONE: Metafilm srl, Paneikon srl, Takami productions sarl
  • DISTRIBUZIONE: Whale Pictures
  • PAESE: Italia
  • DURATA85 Min

 
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Neve

Post n°11953 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Un uomo in viaggio a bordo di una station wagon verde. Alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata. Una donna dalla pelle scura, scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster, cui forse ha sottratto qualcosa di grosso. Perché Donato decide di soccorrere Norah, e portarla con sé lungo un tratto del suo misterioso percorso? Perché Norah non si allontana da Donato e gli sta addosso fino alla fine, fino a scoprire per intero le ragioni della sua ricerca? L’incontro casuale di due vite “con le spalle al muro”. Sullo sfondo, una provincia italiana che si stenta a riconoscere. Un paesaggio senza luoghi, perennemente imbiancato dalla neve.

 
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Pride

Post n°11952 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Ispirato a un fatto reale, Pride è ambientato in piena era Thatcher, durante lo storico sciopero dei minatori inglesi del 1984. Il movimento gay decide di aderire alla protesta e di raccogliere fondi per gli scioperanti di un villaggio del Galles. I minatori, però, accolgono con diffidenza l'iniziativa, considerando il sostegno di lesbiche e gay inopportuno e imbarazzante. Ma l’incontro fra i due mondi, difficile per non dire esplosivo, si trasformerà in solidarietà e in un'amicizia esilarante e commovente.

  • PRODUZIONE: Calamity Films
  • DISTRIBUZIONE: Teodora Film
  • PAESE: Gran Bretagna
  • DURATA120 Min

 
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Syfy e David S. Goyer portano in tv Krypton, il prequel di Superman da comingsoon

Post n°11951 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news, novità, tv

09 dicembre 2014
5Poster

 

Syfy ha una notizia straordinaria per il pubblico che sta apprezzando Gotham, la nuova serie della FOX incentrata sulle origini di Batman e degli altri personaggi di Gotham City, così come per i numerosi fan di un altro celebre supereroe della DC, Superman.

La rete via cavo sta collaborando con lo sceneggiatore di Batman BeginsL’Uomo d’Acciaio eBatman v Superman: Dawn of Justice David S. Goyer allo sviluppo di Krypton, drama di fantascienza incentrato sul nonno di Kal-El.

Il progetto, la cui sceneggiatura porterà la firma di Ian Goldberg, con il quale Goyer ha collaborato in passato nella serie di ABC FlashForward, condurrà i fan di Superman sul pianeta d’origine di quest’ultimo molti anni prima della sua nascita, in un periodo in cui la Casa di El è emarginata e coperta di vergogna. Il protagonista lotta per ridare speranza a Krypton, un pianeta nel caos che tutto può sembrare tranne il luogo in cui un giorno verrà alla luce il più grande supereroe mai conosciuto.

 
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Il ricco, il povero e il maggiordomo

Post n°11950 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Il ricco, il povero e il maggiordomo, rispettivamente interpretati da Giacomo, Aldo e Giovanni, racconta la storia dell'incontro fortuito di un industriale e del suo autista con un venditore abusivo. Quest'ultimo porta scompiglio in villa, ma complice un tracollo finanziario, si rivela una risorsa quando il ricco perde il suo patrimonio. I tre si ritrovano a casa della madre del poveraccio e tra un problema di convivenza e l'altro, devono trovare un garante per poter ottenere un prestito da una banca e rimettere le cose al loro posto.

 
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Film nelle sale da oggi

 

Ancora in vetta I pinguini di Madagascar

Post n°11948 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

Box Office Italia
Alla fine di un testa a testa appassionante, I pinguini di Madagascar conservano la vetta del box office italiano, respingendo l'attacco di un Woody Allen in gran forma e del duo cinematografico più scemo degli ultimi tempi. Tre film sopra al milione di euro, questa settimana, con due nuove entrate sul podio: dietro ai 'pinguini', arrivati a 5.5 milioni ci sono Magic in the Moonlight con 1.4 milioni e Scemo & più scemo 2 con 1.3, anche se la migliore media per sala è appannaggio di Woody, sempre amatissimo nel nostro Paese. Perde quota Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I, che si ferma a 8.2 milioni, secondo miglior incasso dell'anno dietro a Interstellar, che passa questa settimana il traguardo dei 10 milioni, un dato eccellente. Scendono gli italiani: Scusate se esisto! regge bene con 4.2 milioni mentre fa flop Ogni maledetto Natale, con appena 1.5 milioni. In coda salutano la top ten ancheLa scuola più bella del mondo con 5.6 milioni e Andiamo a quel paese con 7.6 milioni, ad oggi il miglior film italiano della stagione. Tutte fuori dalla top ten le altre new entry: AmboMommyLa metamorfosi del male e The Rover. La prossima settimana arrivano due uscite forti italiane: Il ricco, il povero e il maggiordomo del trio AldoGiovanni e Giacomo e il "cinepanettone" Ma tu di che segno 6? che si contenderanno il vertice della classifica, in attesa delle strenne hollywoodiane, tutte previste per il weekend del 18 dicembre. 

Box Office USA
Settimana fiacca, negli States, in attesa dei botti di Natale e fine anno. In testa ovviamente si conferma Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I, che aggiunge 21 milioni al suo totale, attualmente di 257 milioni (al mondo sono 560). Clamorosamente, il film non riuscirà a superare Guardiani della Galassia, che quindi può essere considerato fin da ora il miglior incasso americano del 2014 con 332 milioni. Il resto della classifica non prevede alcun cambiamento, visto che l'unica new entry, l'horror The Pyramid è appena nono con poco più di un milione di dollari. Da segnalare le ottime performance di Big Hero 6, arrivato a 177 milioni e quasi sicuro di raggiungere i 200,Interstellar, con 158 milioni (593 nel mondo, decimo incasso dell'anno e secondo miglior incasso di sempre per un film americano in 2D in Cina e Corea del Sud) e L'amore bugiardo - Gone Girl, arrivato a 162. Deludenti I pinguini di Madagascar, arrivati a 49 milioni e che si fermeranno ben prima dei 100. La prossima settimana arriva Exodus: Dei e Re che non dovrebbe faticare troppo ad ottenere la vetta: all'estero ha già iniziato la sua corsa in dieci paesi, raccogliendo 23 milioni, con un'ottima partenza in Corea del Sud. 

 
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Gian Maria Volonté, 20 anni fa moriva un attore totale e mimetico

Post n°11947 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news, STORIA

da il fatto quotidiano

Gian Maria Volonté, 20 anni fa moriva un attore totale e mimetico

Cinema

 

Il regista Montaldo al Fatto.it: "Ogni personaggio una cadenza, una camminata, una postura differente. E poi bastava uno suo sguardo o un suo silenzio. Aveva una potenza espressiva enorme... Che incanto"

L’operaio Lulù Massa e il bandito CavalleroEnrico Mattei eLucky Luciano, Aldo Moro versione Todo Modo Il Caso Moro e l’anarchico Bartolomeo Vanzetti, il conservatore capo della Omicidi  di “Indagine…” e il pacifista tenente Ottolenghi di “Uomini contro”. Questi sono solo alcuni tra i 57 personaggi apparentemente agli antipodi interpretati in appena 23 anni di carriera da Gian Maria Volonté, l’attore milanese che il 6 dicembre del 1994 morì a Florina per un infarto durante le riprese de Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopulos a soli 61 anni.

Mai attore in Italia fu interprete così totale e mimetico di figure dell’attualità politica e della storia, uomini celebri e persone semplici, cercando pervicacemente perfino una funzione “politica” del proprio ruolo professionale che oggi sembra preistoria. “Non scelgo veramente i miei ruoli: accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema (…) Cerco di fare film che dicano qualcosa sui meccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ricerca di un brandello di verità”, spiegò l’autore in pieno tumulto sociale nei primi anni settanta, “essere attore è una questione di scelta che si pone anzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge alle componenti progressiste di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario tra l’arte e la vita”.

“Non scelgo veramente i miei ruoli: accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema” 
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Figlio di un comandante delle Brigate Nere morto in carcere in circostanze mai chiarite, l’inqueto Volonté da giovanissimo migra in Francia, sopravvive facendo il manovale e altri lavoretti per poter aiutare la famiglia a Milano, poi tornato in Italia per qualche mese fa il guardarobiere a teatro, infine si iscrive nel ’54 all’Accademia d’arte drammatica di Roma dove oltretutto ottiene giudizi non molto lusinghieri. Nel ’57 l’esordio nello sceneggiato tv “La Foresta pietrificata”, poi subito teatro con il Piccolo di Milano e lo Stabile di Trieste, nel ’65 sarà invece la polizia a bloccare la rappresentazione a Roma de “Il Vicario” in quanto dramma che mette in dubbio l’operato della Chiesa. Ma è nel 1960 che Volonté esordisce al cinema con Sotto dieci bandiere diDuilio Coletti in una piccola parte di ebreo naufrago. Nel ’62 il primo ruolo da protagonista in Un uomo da bruciare di Orsini/Taviani, dov’è il sindacalista Carnevale a cui segue Il terrorista di De Bosio – dove interpreta un ingegnere partigiano.

Successivamente è il momento degli western di Sergio LeonePer un pugno di dollari Per qualche dollaro in più (“li ho fatti a uno stadio della mia carriera in cui era necessario che io mi facessi conoscere sul mercato”, dirà il nostro)  a cui seguono L’armata Brancaleone con Mario Monicelli, ottimi film di genere conCarlo Lizzani (Lutring e La banda Cavallero) e l’inizio del sodalizio con Elio PetriA ciascuno il suo (’67); Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (’70) – Oscar come miglior film straniero; La classe operaia va in paradiso (’71);Todo modo (’75).

Recitò per Petri, Leone, Monicelli, Lizzani, Amelio: 57 personaggi in appena 23 anni di carriera 

È l’epoca in cui il ragazzino che leggeva Sartre e Camus incrocia il ’68, interpreta la controinchiesta Tre ipotesi sulla morte di Pinelli (a cui si è ispirata Sabina Guzzanti per La trattativa ndr), lavora con Bellocchio, Godard e Francesco Rosi (Il caso Mattei, Uomini contro, Lucky Luciano a cui seguiranno altri titoli negli anni ottanta), diventa consigliere comunale a Roma nelle fila del Pci (1976) scranno abbandonato dopo pochi mesi (nel ’92 ritenterà il seggio alla Camera con il Pds di Occhetto ma finì secondo tra i non eletti ndr): “Mi accorsi che esisteva un baratro tra il mio bisogno di comunismo e la carriera politica che loro mi proponevano. Volevano fare di me un funzionario, un animale politico invischiato nella partitocrazia; io avevo bisogno di ricerca, di critica, di democrazia. Ho capito che stavo perdendo la mia identità e ho scelto il rapporto con me stesso”.

“Gian Maria è stato un attore e un amico indimenticabile”, spiega al fattoquotidiano.it Giuliano Montaldo che ha diretto Volonté inSacco e Vanzetti, Giordano Bruno, e ha esordito in contemporanea al cinema da aiuto regista in Sotto dieci bandiere con Volonté davanti a lui per la sua prima scena, “la sua era una identificazione totale con i personaggi che interpretava, li viveva sul set giorno e notte mentre girava e li dimenticava qualche momento dopo l’ultimo ciak. Ogni personaggio una cadenza, una camminata, una postura differente. E poi bastava uno suo sguardo o un suo silenzio. Aveva una potenza espressiva enorme. Disse anche molti no, tra cui a Fellini per il Casanova o a Coppola per Il Padrino – continua il regista – Ricordo però due episodi emblematici della sua “regia” d’attore: stava studiando il personaggio di Bruno, mi chiamò e mi impressionò recitando alcune battute con una cadenza addirittura nolana; poi nell’interpretare Vanzetti, uomo libero e focoso, accudì come nella realtà storica Sacco, uomo del sud, sposato e sofferente. Il bello è che Gian Maria cominciò a fare le stesse scene di aiuto e di attenzione con Riccardo Cucciolla anche fuori dal set. Che incanto”.

Montaldo: “Disse anche molti no, tra cui a Fellini per il Casanova o a Coppola per Il Padrino…” 

Un cancro al polmone superato con un’operazione chirurgica a fine anni settanta; una moglie e almeno altre cinque compagne tra cui Carla Gravina, da cui ebbe una figlia che non poté riconoscere in quanto sposato provocando un certo scandalo; una Palma d’Orocome miglior attore vinta nel ’83 con “La morte di Mario Ricci” di Claude Goretta e una carriera in tono minore con Luigi Comencini, di nuovo Rosi, Gianni Amelio: “Continuò a fumare anche se stava male, ma non volle mai controfigure”, conclude Montaldo, “La sua felicità era vivere a Velletri, lontano dalla Roma del cinema. Quanto ci manca Gian Maria ancora oggi. E chissà cosa direbbe di tutta la corruzione e il malaffare di queste ultime ore: forse si ritirerebbe in Burkina Faso”.

Todo_modo_05Todo_modo_04Todo_modo_03Todo_modo_02Per_un_pugno_di_dollari_28Per_un_pugno_di_dollari_27Per_un_pugno_di_dollari_19Per_un_pugno_di_dollari_15Per_qualche_dollaro_in_piu_08Per_qualche_dollaro_in_piu_05Per_qualche_dollaro_in_piu_01 

Screenshot dai restauri realizzati dal laboratorio L’Immagine Ritrovata e promossi da:

Per un pugno di dollari: Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association
Per qualche dollaro in più: Cineteca di Bologna, Leone Film Group. Si ringrazia Alberto Grimaldi
Todo modo: Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film

 
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Gian Maria Volonté e la bellezza di andare “contro” da articolo21

Post n°11946 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news, STORIA

Gian Maria Volonté

Vent’anni fa moriva Gian Maria Volonté, in Grecia, sul set di un film di Angelopoulos. Ricordarlo non è un esercizio retorico. E’ l’occasione per fare il punto su quello che è stato uno dei grandissimi interpreti dell’arte “contro”. Mai banale, non omologato, impaziente, suggestionato dai personaggi fino ad immedesimarvisi, capace di rifiutare offerte economicamente allettanti non gradite. Ecco, un esempio di recitazione totale, forse l’epifania del Metodo Stanislavskij. Ad esempio, vedere e rivedere “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” arricchisce l’idea del Potere e della sua pervasività, come l’Aldo Moro di “Todo Modo” restituisce un’immagine inquietante della Prima Repubblica in crisi. O l’operaio Lulù Massa, o il bandito Cavallero, o Lucky Luciano, o Enrico Mattei, o Bartolomeo Vanzetti, o il pistolero “straniato” dei western all’italiana: volti e immagini dell’eterna riproposizione dell’eroe e dell’antieroe. 57 calchi, in poco più di vent’anni di carriera. Prove di realismo, nella versione migliore del termine, le presenze di Volonté al cinema o al teatro hanno segnato in modo fortissimo la cultura italiana e internazionale. Fuori dai canoni estetici classici, in cui spesso l’attore è solo un buon professionista; vicino invece ai “guru” della scena, come Robert De Niro, Al Pacino, fino a Orson Welles. E poi, l’impegno politico. Né elusa, né nascosta, la militanza a sinistra –nel Pci- fu parte integrante della cifra di un intellettuale completo e rigoroso. Anzi. Proprio il rapporto con l’impegno civile fu un tratto chiave della vita di Volonté e, insieme, l’altra faccia della sua capacità mimetica. I travestimenti attoriali erano retti da un filo inequivoco, perché l’attore è immediatamente un militante culturale. Un’ esperienza forse irripetibile, ma un esempio essenziale per rifare il punto sulla condizione dell’arte contemporanea. Dove sarebbe utile riscoprire la bellezza di andare “contro”. E’ decisivo rilanciare l’attività culturale come perno della cittadinanza democratica, battendoci per una nuova era dell’impegno. Sì, anche con il ritorno della (buona) politica.

6 dicembre 2014

 
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“Forse dopo il centesimo stupro si sveglierà”. Insulti e intimidazioni contro la cronista Silvia Fabbi

Post n°11945 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

silvia fabbi

Tra i tanti casi di cronaca nera che hanno per oggetto femminicidi od episodi di violenza nei confronti delle donne, tra i più odiosi ci sono le aggressioni via web, che rappresentano un attacco ignobile alla dignità delle donne al pari di quella fisica. Ha fatto scalpore in questi giorni la vicenda della collega vicentina Silvia Fabbi, 23enne cronista del Corriere dell’Alto Adige di Bolzano, diventata oggetto di un gravissimo insulto e di un atto intimidatorio sui social network. Commentando un articolo della giornalista sugli italiani convertiti all’Islam, l’ex candidato sindaco della Lega Nord a Merano, Sergio Armanini, ha scritto testualmente su Facebook: “Ma perchè non le mettiamo un burka e la facciamo andare in Nigeria?? Forse dopo il centesimo stupro si sveglierà….”.
Ancora più grave il comportamento della consigliera comunale bolzanina Maria Teresa Tomada di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, sul cui profilo Facebook è avvenuto l’episodio. Tomada non solo non ha immediatamente cancellato questo spregevole intervento di Armanini, ma l’ha addirittura commentato, accusando Silvia Fabbi di “buonismo ottuso”.
La vicenda ha suscitato lo sdegno e l’indignazione del Sindacato e dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige Sued Tirol, che hanno espresso, assieme al comitato di redazione dei dorsi locali del Corriere della Sera, piena solidarietà alla collega Silvia Fabbi del Corriere dell’Alto Adige, diventata vittima di un grave insulto e di un atto intimidatorio sul web. Condannando categoricamente questa inaccettabile aggressione verbale rivolta – non a caso – a una giornalista donna.
La vicenda non solo offende una donna, una giornalista, ma rischia di rinfocolare ed esacerbare anche i rapporti con la comunità mussulmana in un insensato conflitto tra civiltà e religioni.

7 dicembre 2014

 
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Suicide Squad: annunciato il cast, Jared Leto sarà Joker! da badtaste

Post n°11944 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

suicide squad slide

È ufficiale: è stato annunciato oggi il cast del film sulla Suicide Squad diretto da David Ayer.

Confermati molti rumour delle ultime settimane: Will Smith sarà Deadshot, Jai Courtney sarà Captain Boomerang, Tom Hardy sarà Rick Flagg, Cara Delevingne sarà Enchantress e Jared Leto sarà Joker. Margot Robbie, infine, sarà Harley Quinn. Al momento, stando a quanto riporta THRJesse Eisenberg non è stato ancora confermato nuovamente nei panni di Lex Luthor.

Il casting, comunque, non è ancora finito: stando a Variety, apparentemente la produzione sta valutando attrici come Viola DavisOctavia Spencer e Oprah Winfrey per il ruolo della villain Amanda Waller, e Oprah sarebbe attualmente “la prima scelta”.

Questa la dichiarazione di Greg Silverman, presidente, creative development and development production della Warner Bros.:

Questo progetto ha radici profonde nella Warner Bros. David Ayer torna a lavorare con lo studio dove scrisse Training Day, e porta la sua incredibile abilità nel creare villain multidimensionali in questa property della DC Comics con un cast di collaboratori di lunga data della Warner Bros come Will Smith e Tom Hardy, oltre a amici vecchi e nuovi: Margot, Jared, Jai e Cara. Non vediamo l’ora di assistere a questo incredibile lavoro di squadra, che sotto la splendida guida di Ayer darà un nuovo significato all’essere villain o eroi.

Suicide Squad uscirà il 5 agosto 2016.

 
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Boxtrolls guida le nomination ai 42esimi Annie Awards

Post n°11943 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: eventi, news

annie awards banner

Big Hero 6Dragon Trainer 2The Lego MovieIl Libro della VitaBoxtrolls – le Scatole Magiche,Cheatin’ di Bill Plympton, Song of the Sea e The Tale of the Princess Kaguya sono i film che hanno ottenuto la nomination come miglior film d’animazione alla 42esima edizione degli Annie Awards, i premi di categoria assegnati dalla International Animated Film Society a Hollywood e che spesso anticipano l’Oscar al miglior film d’animazione.

Il film che ha ottenuto più nomination è Boxtrolls (13), mentre Dragon Trainer 2 ne ha ottenute 10.Song of the Sea e Big Hero 6 ne hanno ottenute 7.

36 le sezioni in cui sono divisi gli Annie, inclusi cortometraggi, pubblicità e televisione e svariate categorie tecniche.

Potete leggere tutte le nomination qui sotto, i premi verranno assegnati il 31 gennaio alla Royce Hall del campo della UCLA:

 

Production Categories

Best Animated Feature

Big Hero 6, Walt Disney Animation Studios

Cheatin’, Plymptoons Studio

How to Train Your Dragon 2, DreamWorks Animation

Song of the Sea , GKIDS/Cartoon Saloon

The Book of Life, Reel FX

The Boxtrolls , Focus Features/Laika

The LEGO Movie, Warner Bros. Pictures

The Tale of The Princess Kaguya , GKIDS/Studio Ghibli

 

Best Animated Special Production

Cosmos: A Spacetime Odyssey, Voyager Pictures LLC

Dawn of the Dragon Racers , DreamWorks Animation

How Murray Saved Christmas, Universal Television

Polariffic, Bent Image Lab

Toy Story That Time Forgot , Pixar Animation Studios

 

Best Animated Short Subject

Coda
, 62 George Street

Duet , Glen Keane Productions

Feast
, Walt Disney Animation Studios

Inside Homer – The Simpsons Couch Gag (Episode #549), Acme Filmworks

Me and My Moulton , National Film Board of Canada

Silent, Creative Artists Agency

The Dam Keeper , Tonko House LLC

The Raven , Moonbot Studios

 

Best Animated Television/Broadcast Commercial

Citizen M: “Swan Song,” Stoopid Buddy Stoodios

Flight of the Stories , Aardman Animations

LEGO Batman 3: Beyond Gotham , Plastic Wax

 

Best Animated Television/Broadcast Production For Preschool Children

Doc McStuffins, Disney Channel / Disney XD

Peter Rabbit, Nickelodeon Animation Studio

Tumble Leaf , Amazon Studios

Wallykazam!, Nickelodeon Animation Studio

Zack & Quack , Zodiak Kids

 

Best Animated Television/Broadcast Production For a Children’s Audience

Adventure Time
, Cartoon Network

Gravity Falls, Disney Television Animation

Legend of Korra, Nickelodeon Animation Studio

Over The Garden Wall
, Cartoon Network

Wander Over Yonder , Disney Television Animation

 

Best General Audience Animated Television/Broadcast Production

Archer
, FX Networks

Back To Backspace , Cartoon Network Studios

Bob’s Burgers , Bento Box Entertainment

Rick and Morty , Starburns Industries, Inc.

Mike Tyson Mysteries , Warner Bros. Animation

Regular Show , Cartoon Network Studios

The Simpsons , The Simpsons

 

Best Video Game

Forza Horizon 2, Microsoft – Turn 10 Studios

Valiant Hearts: The Great War, Ubisoft

Child of Light, Ubisoft

 

Best Student Film

After School, Junyi Xiao

Dead Over Heels, Jose Matheu

El Coyote , Javier Barboza

Frog’s Legs, Katie Tamboer

My Big Brother , Jason Rayner

Tiny Nomad , Toniko Pantoja

 

Achievement Categories

Outstanding Achievement for Animated Effects in an Animated Production

Big Hero 6, Walt Disney Animation Studios, Michael Kaschalk, Peter DeMund, David Hutchins, Henrik Falt, John Kosnik

How to Train Your Dragon 2 , DreamWorks Animation, James Jackson, Lucas Janin, Tobin Jones, Baptiste Van Opstal, Jason Mayer

Mr. Peabody & Sherman, DreamWorks Animation, Fangwei Lee, Krzysztof Rost, Jihyun Yoon, Robert Chen

Penguins of Madagascar , DreamWorks Animation, Mitul Patel, Nicolas Delbecq, Santosh Khedkar, Yash Argawal

The Book of Life, Reel FX, Augusto Schillaci, Erich Turner, Bill Konersman, Chris Rasch, Joseph Burnette

The Boxtrolls , Focus Features/Laika, Rick Sevy, Peter Vickery, Kent Estep, Peter Stuart, Ralph Procida

The LEGO Movie, Warner Bros. Pictures, Jayandera Danappal, Matt Ebb, Christian Epunan Hernandez, Danielle Brooks, Raphael Gadot

 

Outstanding Achievement for Animated Effects in a Live Action Production

Edge of Tomorrow, Sony Pictures Imageworks, Steve Avoujageli, Atsushi Ikarashi, Pawel Grochola, Paul Waggoner, Viktor Lundqvist

Noah, Industrial Light & Magic, Raul Essig, Karin Cooper, Rick Hankins, Owen Calouro

The Amazing Spider-Man 2 , Sony Pictures Imageworks, Charles-Felix Chabert, Daniel La Chapelle, Spencer Lueders, Klaus Seitschek, Chris Messineo

The Hobbit: The Desolation of Smaug, Weta Digital, Areito Echevarria, Andreas Soderstrom, Ronnie Menahem, Christoph Sprenger, Kevin Romond

Transformers: Age of Extinction, I
ndustrial Light & Magic, Michael Balog, Jim Van Allen, Rick Hankins, John Hansen

X-Men: Days of Future Past, Digital Domain, Jeremy Hampton, Daniel Stern, Edmond Smith III, Hiroshi Tsubokawa, Daniel Jenkins

 

Outstanding Achievement for Character Animation in an Animated Television / Broadcast Production

Toy Story That Time Forgot, Pixar Animation Studios, Don Crum

Toy Story That Time Forgot , Pixar Animation Studios, Carlo Vogele

Toy Story That Time Forgot , Pixar Animation Studios, Ken Kim

Tumble Leaf , Amazon Studios, Michael Granberry

Tumble Leaf, Amazon Studios, Teresa Drilling

Wander Over Yonder, Disney Television Animation, Justin Nichols

 

Outstanding Achievement for Character Animation in an Animated Feature Production

How to Train Your Dragon 2, DreamWorks Animation, Fabio Lignini

How to Train Your Dragon 2 
, DreamWorks Animation, Steven “Shaggy” Hornby

How to Train Your Dragon 2 , DreamWorks Animation, Thomas Grummt

Penguins of Madagascar , DreamWorks Animation, Ravi Kamble

The Boxtrolls , Focus Features/Laika, Travis Knight

The Boxtrolls , Focus Features/Laika, Malcolm Lamont

The Boxtrolls, Focus Features, Jason Stalman

 

Outstanding Achievement for Character Animation in a Live Action Production

Dawn of the Planet of the Apes
, Weta Digital, Daniel Barrett, Paul Story, Eteuati Tema, Alessandro Bonora, Dejan Momcilovic

Guardians of the Galaxy, Framestore, Kevin Spruce, Dale Newton, Sidney Kombo, Chris Mullins, Brad Silby

The Hobbit: The Desolation of Smaug, Weta Digital, Eric Reynolds, David Clayton, Andreja Vuckovic, Guillaume Francois, Gios Johnston

 

Outstanding Achievement for Character Animation in a Video Game

Assassin’s Creed Unity

Ubisoft

Mike Mennillo

 

Don’t Starve: Console Edition

Klei Entertainment Inc.

 

Child Of Light

Ubisoft

Alex Drouin

#16 Outstanding Achievement for Character Design in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Andy Suriano

 

Wander Over Yonder

Disney Television Animation

Benjamin Balistreri

 

Welcome to the Wayne

Nickelodeon Animation Studio

Zac Gorman

#17 Outstanding Achievement for Character Design in an Animated Feature Production

Big Hero 6

Walt Disney Animation Studios

Shiyoon Kim, Jin Kim

 

Mr. Peabody & Sherman

DreamWorks Animation

Timothy Lamb, Joe Moshier

 

Penguins of Madagascar

DreamWorks Animation

Craig Kellman, Joe Moshier, Stevie Lewis, Todd Kurosawa

 

Rio 2

Blue Sky Studios

Sang Jun Lee, Jason Sadler, José Manuel Fernandez Oli

 

Song of the Sea

GKIDS/Cartoon Saloon

Tomm Moore, Marie Thorhauge, Sandra Anderson, Rosa Ballester Cabo

 

 

The Book of Life

Reel FX

Paul Sullivan, Sandra Equihua, Jorge R. Gutierrez

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Mike Smith

#18 Outstanding Achievement for Directing in an Animated Television / Broadcast Production

Adventure Time

Cartoon Network

Yuasa Masaaki, Eunyoung Choi

 

Archer

FX Networks

Bryan Fordney

 

Bob’s Burgers

Bento Box Entertainment

Jennifer Coyle & Bernard Derriman

 

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Aaron Springer

 

Gravity Falls

Disney Television Animation

Rob Renzetti

 

Over The Garden Wall

Cartoon Network

Robert Alvarez, Ken Bruce, Larry Leichliter

 

The Simpsons

The Simpsons

Matthew Nastuk

 

Wander Over Yonder

Disney Television Animation

David Thomas

#19 Outstanding Achievement for Directing in an Animated Feature Production

Big Hero 6

Walt Disney Animation Studios 

Don Hall & Chris Williams

 

Cheatin’

Plymptoons Studio

Bill Plympton

 

How to Train Your Dragon 2

DreamWorks Animation

Dean DeBlois

 

Song of the Sea

GKIDS/Cartoon Saloon

Tomm Moore

 

The Book of Life

Reel FX

Jorge R. Gutierrez

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Anthony Stacchi & Graham Annable

 

The LEGO Movie

Warner Bros. Pictures

Phil Lord & Christopher Miller, Directors; Chris McKay, Co-Director

 

The Tale of The Princess Kaguya

GKIDS/Studio Ghibli

Isao Takahata

#20 Outstanding Achievement for Music in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Christopher Willis

 

 

 

Dora and Friends: Into the City!

Nickelodeon Animation Studio

Peter Lurye, George Gabriel, Chris Gifford

 

Lego Ninjago: Masters of Spinjitzu

Jam

Jay Vincent, Michael Kramer, Jeppe Riddervold, Erin Chapman

 

Marvel’s Avengers Assemble

Dynamic Music Partners

Lolita Ritmanis, Kristopher Carter & Michael McCuistion

 

Tumble Leaf

Amazon Studios 

Nathan Barr & Lisbeth Scott

#21 Outstanding Achievement for Music in an Animated Feature Production

Cheatin’

Plymptoons Studio

Nicole Renaud, Composer

 

How to Train Your Dragon 2

DreamWorks Animation

John Powell, Jónsi

 

Mr. Peabody & Sherman

DreamWorks Animation

Danny Elfman

 

Song of the Sea

GKIDS/Cartoon Saloon

Bruno Coulais & Kila

 

The Tale of The Princess Kaguya

GKIDS/Studio Ghibli

Joe Hisaishi

 

#22 Outstanding Achievement for Production Design in an Animated Television / Broadcast Production

Cosmos: A Spacetime Odyssey

Voyager Pictures LLC

Kara Vallow, Brent Woods, Lucas Gray & Andrew Brandou

 

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Joseph Holt

 

Mickey Shorts

Disney

Narina Sokolova

 

The Powerpuff Girls

Cartoon Network

Kevin Dart, Chris Turnham, Jasmin Lai & Elle Michalka

 

Turbo FAST

DreamWorks Animation

Antonio Canobbio, Khang Le, Mark Taihei, Howard Chen & Brandon Cuellar

 

Wander Over Yonder

Disney Television Animation

Alex Kirwan, Chris Tsirigotis, Alexander Duckworth, Janice Kubo & Francis Giglio

 

Zack & Quack

Zodiak Kids

Erez Gavish

#23 Outstanding Achievement for Production Design in an Animated Feature Production

Mr. Peabody & Sherman

DreamWorks Animation

David James, Ruben Perez, Priscilla Wong, Timothy Lamb & Alexandre Puvilland

 

Song of the Sea

GKIDS/Cartoon Saloon

Adrien Merigeau

 

The Book of Life

Reel FX 

Simon Varela & Paul Sullivan

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Paul Lasaine, Tom McClure & August Hall

 

The LEGO Movie

Warner Bros. Pictures

Grant Freckelton

#24 Outstanding Achievement for Storyboarding in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Heiko Drengenberg

 

Gravity Falls

Disney Television Animation

Luke Weber, Alonso Ramirez Ramos, Neil Graf & Steve Heneveld

 

Legend of Korra

Nickelodeon Animation Studio

Joaquim Dos Santos

 

Star Wars Rebels

Disney Channel / Disney XD

Nathaniel Villanueva & Douglas Lovelace

 

The Simpsons

Film Roman

Brad Ableson, Matthew Faughnan & Stephen Reis

 

Toy Story That Time Forgot

Pixar Animation Studios

Louise Smythe

 

Wander Over Yonder

Disney Television Animation 

Mark Ackland

#25 Outstanding Achievement for Storyboarding in an Animated Feature Production

Big Hero 6

Walt Disney Animation Studios 

Marc E. Smith

 

How to Train Your Dragon 2

DreamWorks Animation 

Truong “Tron” Son Mai

 

Planes: Fire & Rescue

Disneytoon Studios

Piero Peluso

 

Rio 2

Blue Sky Studios 

John Hurst

 

Rio 2

Blue Sky Studios 

Rodrigo Castro

 

The Boxtrolls

Focus Features 

Julian Nariño

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Emanuela Cozzi

#26 Outstanding Achievement for Voice Acting in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Bill Farmer as the voices of Goofy and Grandma

 

Fairly Oddparents

Nickelodeon Animation Studio

Carlos Alazaraqui as the voice of Crocker

 

 

 

Robot Chicken

Stoopid Buddy Stoodios

Seth Green as the voice of Robot Chicken Nerd

#27 Outstanding Achievement for Voice Acting in an Animated Feature Production

Henry & Me

Reveal Animation Studios

Cyndi Lauper as the voice of Nurse Cyndi

 

Rio 2

Blue Sky Studios

Andy Garcia as the voice of Eduardo

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Sir Ben Kingsley as the voice of Archibald Snatcher

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Dee Bradley Baker as the voice of Fish

 

 

#28 Outstanding Achievement for Writing in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse

Disney Television Animation

Darrick Bachman

 

The Powerpuff Girls

Cartoon Network

Dave Tennant, David P. Smith, Chris Mitchell & Will Mata

 

The Simpsons

20th Century Fox

Rob LaZebnik

 

The Simpsons

20th Century Fox

Tim Long

 

Toy Story That Time Forgot

Pixar Animation Studios

Steve Purcell

#29 Outstanding Achievement for Writing in an Animated Feature Production

Big Hero 6

Walt Disney Animation Studios

Robert L. Baird, Daniel Gerson & Jordan Roberts

 

How to Train Your Dragon 2

DreamWorks Animation

Dean DeBlois

 

Song of the Sea

GKIDS/Cartoon Saloon

Will Collins

 

The Boxtrolls

Focus Features/Laika

Irena Brignull & Adam Pava

 

The Lego Movie

Warner Bros. Pictures

Phil Lord & Christopher Miller

 

Outstanding Achievement for Editorial in an Animated Television / Broadcast Production

Disney Mickey Mouse
, Disney Television Animation, Illya Owens

Dragons: Defenders of Berk, DreamWorks Animation Television, Ernesto Matamoros

Family Guy
, Super 78, Mike Elias

Toy Story That Time Forgot
, Pixar Animation Studios, David Suther, Bradley Furnish & David Condolora

Turbo FASTDreamWorks Animation, Todd Raleigh & Doug Vito

 

Outstanding Achievement for Editorial in an Animated Feature Production

Big Hero 6, Walt Disney Animation Studios, Tim Mertens

How to Train Your Dragon 2, DreamWorks Animation, John K. Carr

Planes: Fire & Rescue, Disneytoon Studios, Dan Molina, Mark Keefer & Karen Hathaway

Song of the Sea , GKIDS/Cartoon Saloon, Darragh Byrne

The LEGO Movie , Warner Bros. Pictures, David Burrows, Todd Hansen, Doug Nicholas, Jonathan Tappin & Courtney O’Brien-Brown

 
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Magic in the Moonlight

Post n°11942 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Peter Jackson: “Non ci saranno altri film ambientati nella Terra di Mezzo” da hobbititalia

Post n°11941 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 

peter jackson banner

In occasione della première dello Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate, era inevitabile che si parlasse della possibilità che Peter Jackson adatti ulteriori lavori del professor J.R.R. Tolkien. E così, infatti, è stato: il primo a dire la sua opinione è stato Sir. Ian McKellen ieri sera sul green carpet:

Nel 2001, alla fine delle riprese del Signore degli Anelli, Peter mi disse che era tutto finito. E invece siamo ancora qui, 13 anni dopo. Quindi non credo che questa sia necessariamente la fine di questo viaggio.

Ma è stato lo stesso Peter Jackson a raffreddare gli animi oggi alla conferenza stampa del film a Londra:

È una questione legale. La Tolkien Estate è proprietaria degli scritti di Tolkien. I diritti di sfruttamento cinematografico di Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli vennero venduti dal Professore alla fine degli anni sessanta. Ma sono stati gli unici due lavori a essere venduti. Quindi, senza la cooperazione della Tolkien estate non è possibile che vengano fatti altri film.

Ciò non esclude che, in futuro, la Tolkien Estate decida di vendere i diritti di sfruttamento di altre opere del Professore (per quanto riguarda Il Silmarillion è virtualmente escluso: in realtà il romanzo è di J.R.R. Tolkien ma editato da Christopher Tolkien, che ha sempre dichiarato di non voler vedere ulteriori film tratti dalle opere del padre).

 
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Ken Loach: "Il Papa parla ai poveri, ma lotta davvero contro il sistema?" da cinecittànews

Post n°11940 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Cristiana Paternò03/12/2014
Arriva nelle sale il 18 dicembre Jimmy's Hall, il nuovo film del regista inglese che prosegue la sua battaglia dalla parte dei più deboli
Un nuovo capitolo nella storia delle classi subalterne raccontata da Ken Loach con impressionante coerenza da un film all’altro è Jimmy’s Hall, (Una storia d’amore e libertà) in uscita il 18 dicembre con la Bim. Il film, che è una sorta di seguito ideale di Il vento che accarezza l’erba, è ambientato nell’Irlanda degli anni ’20 e racconta la storia, vera, di Jimmy Gralton, un giovane attivista che si mette contro la Chiesa e i proprietari terrieri aprendo un locale in mezzo alla campagna in cui i ragazzi possono ritrovarsi per studiare, discutere e, perché no, ballare e fare musica. Perseguitato dalle autorità, questo eroe proletario finisce per fuggire in America, lasciandosi alle spalle un grande amore. Quando torna in patria siamo ormai in piena crisi economica, ma lui non ha perso la voglia di battersi. 

Loach, come siete venuti a conoscenza di questa storia, lei e il suo sceneggiatore Paul Laverty? 

Sono diversi anni che la conosciamo e ha subito destato il nostro interesse. Una sala da ballo nell'Irlanda rurale in un luogo sperduto che però richiama la potenza dello Stato irlandese per schiacciarla. Ci siamo chiesti perché. Perché la Chiesa e i proprietari terrieri erano così arrabbiati. 

Oggi Jimmy Gralton è ancora conosciuto in Irlanda? 
C'è una targa nel luogo dove un tempo sorgeva la sala da ballo, ma i giovani non ne sapevano nulla. 

Trova delle affinità tra quegli anni e i giorni nostri? 
Nel ’29, come oggi, c’era la crisi e la disoccupazione di massa. Ci furono attacchi ai diritti dei lavoratori, anche a quell’epoca. 

Forse oggi mancano i leader idealisti e pronti a sacrificare tutto alla causa come Jimmy. 
Ci sono persone così in ogni comunità, ma c'è effettivamente un problema di leadership. In qualsiasi periferia del mondo ci sono persone che si organizzano contro gli attacchi della destra per difendere i senza tetto, i disoccupati, i disabili. Il problema è mettere insieme queste realtà per creare una forza politica. Ci sono ancora persone piene di passione e di rabbia, ma non se ne sa abbastanza. Si preferisce sostenere che il modo in cui viviamo è l'ordine naturale. Se sfidi l'idea principale che la libertà sia libertà di mercato, vieni visto come un estremista. Ma la libertà del mercato è una prigione per le persone comuni. Ci sono tantissime storie da raccontare: i disabili per esempio stanno soffrendo tantissimo per colpa dell'austerity.

Pensa di fare un documentario su questo argomento? 
Potrebbe essere. Anche se mi sento un po' vecchio per fare questo mestiere.

Considera Malala, la giovane studentessa pakistana insignita del Premio Nobel per la sua battaglia per il diritto all’istruzione, una futura leader? 
È una  ragazza molto coraggiosa e appassionata, ma per ora non le vorrei dare addosso il peso di diventare una leader, dovrebbe avere la possibilità di vivere la sua vita. 

Lei ha citato come esempio anche Julian Assange. 
Assange o Edward Snowden, come Jimmy Gralton, cercano di spiegare alla gente come stanno le cose. Loro due hanno rivelato gli affari sporchi delle potenze occidentali. WikiLeaks ha raccontato gli abusi commessi in Irak, mentre Snowden ci ha fatto conoscere i programmi di sorveglianza di massa. Entrambi, come Jimmy, sono stati condannati. Tutti i giornalisti dovrebbero essere al loro fianco perché qui parliamo del diritto alla libertà di espressione. Invece la stampa britannica si è scatenata contro Assange. 

Nel film avete rappresentato la Chiesa cattolica con durezza, nella sua chiusura al cambiamento, anche se con sfumature diverse. 
Paul Laverty è stato in seminario a Roma, stava quasi per diventare prete, quindi conosce molto bene l’argomento. I preti all’epoca erano molto bigotti, ma nei nostri personaggi c'è maggiore complessità. Il prete anziano ha una prospettiva storica e sa bene che la Chiesa deve bloccare Jimmy perché se vincesse la sua battaglia lui perderebbe la sua autorità, ma lo rispetta per il suo impegno e per i suoi principi. Il prete più giovane è consapevole che chiudere la sala da ballo farà perdere popolarità alla Chiesa presso i giovani, però alla fine dei conti non si oppone alla chiusura. 

Cosa pensa del nuovo papa? 
Non lo conosco abbastanza per giudicarlo. Dice cose incoraggianti, ma dobbiamo porci qualche domanda sulla sua carriera precedente: che ruolo ha avuto rispetto alla dittatura in argentina? Ha avuto a che fare con la teologia della liberazione? È un’ottima cosa che parli a favore dei poveri, ma sfida veramente il sistema che produce questa povertà? Qualcuno una volta ha detto: quando ho donato ai poveri mi hanno definito santo, quando ho chiesto perché i poveri sono poveri mi hanno dato del comunista. 

Cosa pensa di Tony Blair? 
È un criminale di guerra, dovrebbero arrestarlo. La guerra in Irak è stata chiaramente illegale, quelle uccisioni sono state dei crimini, dovrebbero processarlo al Tribunale dell'Aia. Invece continua a prendere premi, è una vergogna. 

Dopo cinquant’anni di carriera sempre dalla parte dei più deboli le è venuta voglia magari di trattare altri argomenti? 
Sono già cinquant’anni che faccio film? Non mi ci faccia pensare, mi fa sentire ancora di più la stanchezza. No, non credo che cambierei argomento. È più facile fare film sulle persone che ti piacciono, che ti fanno sorridere, e la classe operaia ha decisamente le battute più divertenti. Ieri sera mi sono ritrovato in un talk show televisivo (diMartedì di Giovanni Floris su La7, ndr), c'erano un banchiere e un direttore di giornale (Luigi Abete e Alessandro Sallusti, ndr), non capivo bene quello che dicevano, ma solo a guardarli erano noiosi. Poi c’era anche una sindacalista (Susanna Camusso, ndr). 

E che impressione le ha fatto? 
Non so. I sindacalisti quasi sempre fanno i cani da guardia della classe lavoratrice. 

 
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Scandalo in sala, lo scontro tra cinema e potere in un film

Post n°11939 pubblicato il 07 Dicembre 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

redazione05/12/2014
Dal 10 dicembre in home video il film sull'incontro e lo scontro tra cinema e poteri del paese, Scandalo in sala. DaTotò e Carolina a La dolce vita, da Marco Bellocchio a Nanni Moretti, da Andreotti a Berlusconi,  tra censure, sequestri, crociate e sogni di celluloide, un viaggio avvincente nel nostro immaginario. Quarant’anni di storia del Paese e di “attentati” cinematografici all’immagine dell’Italia stabilita dal Potere. È il racconto di Scandalo in sala, il documentario di Serafino Murri e Alexandra Rosati in uscita in home video con Istituto Luce-Cinecittà, e che avrà un tour di presentazione nei cinema all’inizio del 2015.   

Scandalo in sala 
racconta un’Italia molto diversa da quella di oggi. Un Paese in cui il cinema era il “mezzo più potente”, un’industria culturale al secondo posto nel mondo e prima in Europa, e un mezzo capace di incidere profondamente con le sue storie sull’immaginario del Paese; di rappresentare per il Potere qualcosa di insidioso, in grado di turbare e mobilitare la morale comune, di mettere in crisi le sue certezze e attentare alla “normalità”. Il cinema italiano dagli anni '40 agli anni '70 ha prodotto film straordinari, che hanno avuto la forza di dissacrare totem e tabù del senso comune, rivendicando libertà espressive, dando corpo a desideri e utopie: e provocando scandalo. 

Da Totò e Carolina di Monicelli a La dolce vita di Fellini fino a Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini, passando per I pugni in tasca di Bellocchio, Ultimo tango a Parigi di Bertolucci e Todo Modo di Petri, il documentario racconta l’incontro spesso complesso, e a volte lo scontro tra il cinema italiano e il potere istituzionale, politico, religioso, e con l’opinione pubblica. Una storia fatta di censure, crociate giornalistiche e religiose portate avanti su fronti opposti dalle “due chiese” (come le definiva Pier Paolo Pasolini), i grandi schieramenti ideologici della DC e del PCI; e poi processi penali, sequestri, provvedimenti esemplari. Attraverso i ricordi e lo sguardo di autori come Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Wilma Labate, Marco Tullio Giordana, Vittorio Taviani e Francesca De Sapio, ma anche l’analisi critica di Alberto Crespi e Monsignor Dario E. Viganò, un viaggio alla scoperta di un cinema sorprendente, coraggioso, a volte persino spietato, che sapeva coinvolgere il pubblico fino a toccarne l’inconscio collettivo. Un cinema vivo, capace di portare ancora con sé tutta la forza di un tempo di speranze (e di illusioni) dove l’idea di cambiare il mondo non era una bestemmia o una velleità in una società indifferente e rassegnata, ma un sentimento comune, una necessità, una ragione di vita. Un cinema che non chiede nostalgia, ma sa restituire anche ai giovani di oggi, i ‘nativi digitali’, uno sguardo nuovo e coinvolto sul mondo.  

Prezzo al pubblico euro 9,99 Distribuzione: Terminal Video. 

 
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