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Monicelli, senza cultura in Italia...
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Messaggi di Dicembre 2016
Post n°13516 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da Ladridicinema
- DATA USCITA: 29/12/2016
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Jim Jarmusch
- CAST: Adam Driver, Golshifteh Farahani
Il GGG - Il Grande Gigante Gentile The BFG - DATA USCITA: 30/12/2016
- GENERE: Family, Fantasy
- NAZIONALITA': USA, Gran Bretagna
- ANNO: 2016
- REGIA: Steven Spielberg
- CAST: Mark Rylance, Ruby Barnhill, Bill Hader
- DATA USCITA: 30/12/2016
- GENERE: Avventura, Fantascienza, Sentimentale, Drammatico
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Morten Tyldum
- CAST: Chris Pratt, Jennifer Lawrence, Michael Sheen
Masha e Orso - Nuovi amici Masha e orso - Nuovi amici - DATA USCITA: 01/01/2017
- GENERE: Animazione
- NAZIONALITA':
- ANNO: 2016
Mister Felicità Mister Felicità - DATA USCITA: 01/01/2017
- GENERE: Commedia
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2017
- REGIA: Alessandro Siani
- CAST: Alessandro Siani, Diego Abatantuono, Carla Signoris
Post n°13515 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Calano leggermente, rispetto agli anni scorsi, gli incassi del giorno di Natale nei cinema italiani. Ben 5.2 i milioni di euro raccolti nella giornata di ieri, con una classifica nettamente diversa da quelle dei giorni precedenti: il cinepanettone con Christian de Sica la fa da padrone, e così Poveri ma Ricchi balza in testa con 1 milione di euro tondo, per un totale di 2.5 milioni di euro. Seconda posizione ieri per Oceania, con 831mila euro e 1.6 milioni complessivi (il film vince il weekend di quattro giorni), mentre risale al terzo posto Natale a Londra, con 772mila euro e un totale di 1.9 milioni di euro (terza posizione nella classifica del weekend). Scende al quarto posto Rogue One: a Star Wars Story, con 603mila euro e un totale di 5.5 milioni di euro: il film di Gareth Edwards è al secondo posto nella classifica del weekend di quattro giorni. Al quinto posto ieri Miss Peregrine incassa 502mila euro, salendo a 2.5 milioni complessivi. Non si risollevano invece gli incassi di Fuga da Reuma Park, che rimane al sesto posto con 407mila euro e un totale di 1.4 milioni di euro. Settima e ottava posizione per altri due nuovi film: Lion, con 265mila euro (418mila nel weekend) e Florence, con 254mila euro (404mila nel weekend). Domani vi aggiorneremo con i dati di Santo Stefano e del weekend lungo.
Post n°13514 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
L’incidente dell’aereo Tu-45 dell'esercito russo caduto nel Mar Nero mentre era diretto in Siria, è stato un duro colpo per una delle icone passato sovietico. A bordo c’erano infatti 60 membri del celebre Coro dell’Armata Rossa Tweet Aereo russo diretto in Siria cade nel Mar Nero. A bordo militari e membri del Coro dell'Armata Rossa Aereo russo con 91 persone a bordo scompare dai radar sul Mar Nero: era diretto in Siria Aereo caduto nel Sinai, Egitto: "Rumore da scatole nere. Troppo presto per parlare di bomba" Le prime immagini dei rottami del jet russo precipitato nel Sinai Egitto, nel pomeriggio previsto volo per italiani bloccati. Ad agosto aereo inglese evitò missile Aereo caduto nel Sinai, si rafforza l'ipotesi bomba 25 dicembre 2016 Nessun superstite, sono tutti morti gli uomini a bordo del Tupolev inabissatosi stamattina nel Mar Nero in quello che le autorità russe considerano un incidente. A bordo oltre a militari diretti alla base russa di Latakia (Laodicea) in Siria c'erano molti membri del celebre Coro dell'Armata Rossa.che si sarebbero dovuti esibire per i militari russi di stanza in un'altra base in Siria. Una leggenda lunga 90 anni Fondato nel 1928 da Alex Alexandrov con la missione di sollevare il morale delle truppe, il Coro dell'Armata Rossa, noto anche come Alexandrov Ensemble, è forse il più famoso dei gruppi musicali del suo genere e un'autentica "leggenda" dell'ex Unione Sovietica. Composto esclusivamente da voci maschili il coro ha inoltre un'orchestra e un gruppo di ballo. Nel suo repertorio ci sono canzoni legate all’ideologia comunista, figlie dell’era del regime sovietico ma anche canti popolari e pezzi del floclore russo, come il famoso "Battellieri del Volga", adattamento di una melodia popolare con testi che evocano il duro sforzo dei lavoratori. Il coro dell’Armata Rossa fin dalla sua nascita ha avuto una significativa presenza internazionale e fu utilizzato spesso come ambasciatore degli ideali e dei valori dell'Unione Sovietica. Nel 1937 i suoi artisti si sono esibiti al Salone Internazionale di Parigi, dove hanno guadagnato enorme prestigio. Ma è stato durante la seconda guerra mondiale che il gruppo è diventato un baluardo della resistenza e della lotta contro l'occupazione della Germania nazista. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coro-armata-rossa-annientato-incidente-aereo-mar-nero-fine-leggenda-unione-sovietica-96aa7546-15a0-4dfc-9ae7-5b4755701958.html
Post n°13513 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
"Eʼ con grande tristezza che confermiamo che il nostro amato figlio, fratello e amico George si è spento serenamente nella sua casa", ha reso noto il portavoce dellʼartista
Post n°13512 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
MONDO 13:02 20.12.2016URL abbreviato172152320 La polizia ha arrestato un gruppo di fotografi che aveva realizzato un falso reportage su Aleppo. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno egiziano con un post sulla sua pagina Facebook. Le foto, realizzate illegalmente tra le rovine della provincia di Port Said, mostrano bambini soprattutto bambini. In alcuni scatti si intravedono anche i genitori dei piccoli attori che li attendono nelle vicinanze. Secondo le forze dell'ordine, i fotografi avevano intenzione di diffondere le immagini attraverso i social network per raccontare la situazione critica di Aleppo. Le manette sono scattate quando una pattuglia della polizia di ronda nella zona scelta come set ha si è accorta di una bambina con un vestito bianco e un orsacchiotto in mano coperta di sangue. I poliziotti hanno poi scoperto che la bambina stava bene e il sangue e le ferite erano solo trucchi scenici. Uno dei fotografi rimarrà in prigione per quattro giorni, mentre gli altri membri del gruppo sono stati liberati su cauzione.
Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/mondo/201612203816589-egitto-arresti-fotografi/
Post n°13511 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
C’è lo speculatore George Soros tra i ricchissimi finanziatori del nuovo sistema “anti-bufale” annunciato giovedì scorso da Facebook. Una rivelazione, qui illustrata dal Daily Mail, che fa seguito alle dichiarazioni di Mark Zuckerberg di pochi giorni fa. “Penso a Facebook come a una società tecnologica, ma riconosco che abbiamo una responsabilità che va oltre la costruzione della tecnologia attraverso cui veicolare l’informazione – ha spiegato il fondatore e amministratore delegato di Facebook, annunciando delle nuove misure speciali per contrastare la disinformazione e segnalare le “bufale”. L’intento, come ha illustrato il vicepresidente di Facebook Adam Mosseri, è quello di implementare l’interfaccia con un bottone attraverso il quale gli utenti possano segnalare le notizie reputate false o non attendibili. Successivamente gli articoli saranno inviati alle organizzazioni di “fact-checking” che, secondo metodi e criteri definiti dall’International Fact-Checking Network di Poynter, valuteranno come classificare le notizie: se reputate “bufale” o non affidabili, non verranno rimosse ma un avviso apparirà agli utenti ogni qualvolta proveranno a condividerle. George Soros e Bill Gates finanziano Poynter Fin qui, nulla di strano. A vigilare su questa delicata operazione di controllo sarà dunque una società esterna che così dovrebbe garantire imparzialità e obiettività, almeno secondo i vertici il popolare social network. Peccato che qualche dubbio in proposito sorga quando si visiona la lista dei finanziatori e sponsor del Poynter Institute, tra cui risulta esserci proprio l’Open Society Foundation del magnate ungherese naturalizzato americano George Soros, sponsor importante dell’ultima campagna elettorale di Hillary Clinton – con 25 milioni di dollari – e noto per le sue attività “filantropiche” in tutto il mondo, nonché “regista occulto” delle manifestazioni contro Trump. E non solo: tra gli sponsor di Poynter, oltre all’Open Society Foundations, ci sono la Fondazione di Bill & Melinda Gates, Google, e la Omidyar Network del fondatore di Ebay Pierre Omidyar. Avranno interesse questi soggetti a far si che sui nostri social network siano le segnalate, in modo del tutto oggettivo, bufale e notizie non fondate? Sarà davvero un’operazione “trasparente” come sostiene il patron di Facebook Mark Zuckerberg? Qualche perplessità rimane. Nel 2011 Poynter chiedeva ai giornalisti di “minimizzare” il terrorismo jihadista Fu Poynter, come ha sottolineato nel 2011 Fox News, a invitare i giornalisti a “minimizzare”i morti del terrorismo islamista, paragonando le vittime del terrorismo a quelli della malaria o dell’AIDS. “Tra le centinaia di omicidi che si verificano ogni giorno – sosteneva Poynter in un corso rivolto ai cronisti – i giornalisti sono molto più propensi a riferire delle violenze della jihad e del terrorismo rispetto ad altri. Di conseguenza, i lettori hanno sviluppato un’impressione distorta della preponderanza terrorismo islamista, rispetto ad altre forme di conflitto. Occorre non amplificare i timori legati a questo”. E ancora: “Per dare un po’ di cifre e contestualizzare, l’FBI riferisce che circa 15 mila persone nel Stati Uniti vengono uccise ogni anno. In tutto il mondo, più di mezzo milione di persone muore per mano di assassini, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al loro apice, le organizzazioni jihadiste hanno causato meno del 2 per cento di questi morti”. Ci si può fidare di chi banalizza e sminuisce in questa maniera il dramma del terrorismo islamista, uno dei cancri del nostro tempo?
Post n°13510 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Giornalista della CBS attacca le bufale dei media sulla Siria: "Se Assad sta commettendo un genocidio, perche' le persone festeggiano?" Tre fatti sulla Siria e sulla battaglia di Aleppo che i media non vi stanno raccontando In un video sulla sua pagina Facebook, il giornalista della CBS Ben Swann ripropone il suo intervento sulla Siria durante la trasmissione "Reality Chek". Sono quattro minuti di rara importanza per il coraggio di chi riesce a rompere il muro della propaganda all'interno degli Stati Uniti.
Dopo aver mostrato il video delle persone che ad Aleppo esultano per la liberazione della parte orientale della città in mano ai terroristi - censurato da tutti i media tradizionali - Swann mostra i "tre fatti che non conoscete sulla Siria"
"Fino ad oggi in Siria vi hanno raccontato che si stesse combattendo per la libertà e la democrazia contro il ldittatore Assad. Ma tutto si è rivelato falso", prosegue. Fatto numero uno.
"Il Free Syrian Army dei ribelli si è smantellato. I cosiddetti ribelli moderati addestrati dagli Usa hanno dato le loro armi ad Al Nusra ed il governo siriano sta combattendo contro Isis ed Al-Qaeda, anche se i media continuano a parlare, mentendo, di ribelli. Aleppo è stata presa nel 2012 dai "ribelli", con Al Nusra il principale gruppo. A settembre di quest'anno è iniziata l'operazione di liberazione da parte della Russia. Domenica i terroristi hanno attaccato i bus di evacuazione dalla parte orientale della città perché non vogliono che i civili partano.
Fatto Numero Due.
"Non c'è un attacco sui civili da parte del governo siriano. I media hanno spesso riportato che gli ospedali fossero il primo obiettivo dei bombardamenti su Aleppo est prima della liberazione. Nessun media nazionale riporta che sul territorio quello che si è scoperto è che vi fossero tre ospedali ad Aleppo est ed erano tutti e tre utilizzati esclusivamente dai combattenti di Al-Qaeda e dell'Isis".
Fatto numero tre.
"I caschi bianchi non sono quello che dicono di essere. Sono una Ong che dichiara di non avere alcuna connessione con nessun gruppo in lotta in Siria ma che porta soccorso alla popolazione. Falso, ricevono finanziamenti per un miliardo di dollari da Usa, Regno Unito, Giappone, Danimarca, Olanda e Germania".
"La gente celebra ad Aleppo per aver cacciato i terroristi. Nessun media tradizionale ve lo mostra, per non farvi vedere la realtà e cioè che la lotta è tra il governo siriano contro Isis e Al Qaeda", conclude il giornalista di CBS.
Un grazie nostro de l'AntiDiplomatico al coraggio di Swann, ma il grazie più significativo è questo:
Post n°13509 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Introduzione Veloce Autore Cilli O.; pag 448
Contiene "Il mio viaggio in Italia. Diario inedito del 1955", di J.R.R. Tolkien.
Grazie a un lavoro di ricerca durato cinque anni, che ha riportato alla luce un gran numero di inediti provenienti da archivi italiani e inglesi, l'autore ricostruisce la storia editoriale delle opere di Tolkien in Italia e il rapporto tra l'autore de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli e il nostro Paese. Dai rifiuti di Mondadori nel 1955 e 1962, alla pubblicazione con Astrolabio, dalle testimonianze dirette dei protagonisti italiani, all'adesione decennale di Tolkien alla Oxford Dante Society. Ad impreziosire questo importante studio, vengono pubblicate le pagine inedite in Italia del DIARIO che J.R.R. Tolkien scrisse durante il suo viaggio del 1955. IL DIARIO Nel maggio del 1955 JRR TOLKIEN, l'Autore de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli, assieme alla figlia Priscilla, con in mano le bozze dell'ultimo Libro de Il Signore degli Anelli compì un importante viaggio in Italia, che rimase impresso a fondo nelle sue opere narrative. Dalle acque di Venezia alla spiritualità di San Francesco in Assisi, questo Diario inedito illumina le radici culturali e spirituali di un grande successo letterario e cinematografico. JOHN REUEL RONALD TOLKIEN, filologo finissimo, docente ad Oxford, noto per lo più per la sua stupefacente vena letteraria fantastica: è autore de Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, de Il Silmarillion e di altre opere falsamente ritenute minori. Dai primi due romanzi sono state tratte le due trilogie filmiche di Peter Jackson, vincitrici di 11 Premi Oscar. ORONZO CILLI, studioso e capofila dei Collezionisti Tolkieniani italiani, è attivo da vent'anni nel Fandom italiano, ed Autore di innumerevoli Articoli e Saggi su Tolkien e il Fantastico.
Post n°13508 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Diretto nel 1983 da Burny Mattinson (che nel 1986 sarà tra i registi di Basil l’Investigatopo con John Musker, Ron Clements e Dave Michener) e candidato all’Oscar nella categoria Miglior Cortometraggio Animato nel 1984, il Canto di Natale di Topolino ( Mickey’s Christmas Carol) è entrato nell’immaginario comune non solo per via dell’ispirazione al classico letterario di Charles Dickens. Nel corto rivive infatti lo spirito di una compagnia che ha fatto del concetto di “magico” una pietra angolare della propria produzione creativa. La “magia” disneyana è, innanzitutto, la capacità di celebrare il quotidiano come meraviglioso. Affermare che ciò che rende il mondo un posto “magico” non è fuori ma è dentro di noi è scontato ma non banale: Walt Disney si era accorto in tempi non sospetti che “ Puoi disegnare, creare e costruire il posto più bello del mondo, ma ci vogliono le persone per rendere il sogno realtà“. Attraverso i sogni rivelatori, Scrooge si riappropria della possibilità di fare ancora la differenza, per rendere la sua realtà un posto speciale per se stesso e per gli altri. La visita dei tre Spiriti è un climax ascendente di terrore che proietta Scrooge verso un futuro tragico dal quale, tuttavia, può redimersi a un passo dal baratro. Nell’adattamento disneyano, il concetto di “ Se puoi sognarlo, puoi realizzarlo” si sposta dal generale al particolare ricadendo proprio sul carattere dell’individuo Scrooge, depositario di un successo effimero che lo rende ricco ma non realizzato. Attraverso un sogno rivelatore, Scrooge è in grado di sganciarsi da quell’equazione tra successo e denaro sulla base della quale si è illuso di aver compreso il senso della vita. Scrooge, de’ Paperoni. De’ Paperoni, Scrooge.L’eleganza del Canto di Natale di Topolino è soprattutto nell’uso sapiente di un’occasione fornita su un piatto d’argento e mai sprecata: Paperon de’ Paperoni (in originale Scrooge McDuck) è già di per sé un personaggio ispirato a Ebenezer Scrooge. Il corto, tuttavia, non si adagia su un personaggio potenzialmente già pronto e confezionato ma “assegna” con saggezza anche i ruoli dei vari comprimari, amalgamandoli con il character design della ciurma disneyana. Scrooge, ricco e opportunamente taccagno, è burbero e bisbetico ma non è mai né una macchietta né un’esasperazione dell’egoismo del vecchio disilluso che si è chiuso a riccio. Lo Scrooge di Paperon de’ Paperoni “se la canta e se la suona” non tanto per giustificare il proprio egoismo, ma proprio per liberarsi di una giostra di seccature che lo distolgono dall’unico interesse che lo tiene al riparo dal resto del mondo: il big money. Quando spiega perché non intende dare soldi ai poveri la sua espressione, non a caso, cambia in maniera del tutto innaturale: “Se raccogliete soldi per i poveri, non vi saranno più poveri! E se non dovrete più raccogliere soldi per loro, vi troverete senza lavoro! Vi prego, signori, non chiedetemi di farvi perdere il lavoro!”. E quando de’ Paperoni/Scrooge la butta in caciara e difende un sistema (secondo il quale chi è povero ha essenzialmente fatto una scelta di vita che consente a chi sta meglio di potersi dedicare ai bisognosi), trasmette al pubblico la sua crudele ironia: “Lo vedi come va il mondo, Cratchit? Lavori tutta una vita per fare i soldi, e la gente vuole che tu li dia via!”. Ed è proprio nel bofonchiare e nel dispensare “Bah!” che lo Scrooge di de’ Paperoni vede nel profitto l’unico metro di giudizio. L’animazione, dal canto suo, provvede prontamente a spogliarlo di ogni velleità compassionevole imprigionandolo in una schiena ricurva e in uno scuro cappotto nel bianco della neve. L’Atlante delle Nuvole di Paperone“Passato, presente, futuro, tutto è connesso” è l’idea alla base de L’Atlante delle Nuvole di David Mitchell, ripresa al cinema in Cloud Atlas. Mitchell scrive il suo libro nel 2004 e il film delle Wachowski è del 2012, ma l’idea di una doppia interconnessione (attraverso le epoche e verso le altre persone) tra le tre dimensioni temporali non è certo un’intuizione dell’ultima ora. Se 173 anni dopo il racconto di Dickens abbiamo ancora bisogno di comprendere che le nostre azioni generano conseguenze su di noi e sugli altri, è un segnale che l’importanza di gestire le proprie scelte esula completamente dal progresso. Nel raccontare in maniera abbastanza fedele la parabola del racconto del 1843, Il Canto di Natale di Topolino aggiunge alla vicenda il doppio tocco dell’immagine in movimento e della libera interpretazione: la prima aggiunge pathos, la seconda entertainment. Se il viaggio di Scrooge segue la tipica struttura tripartita del classico letterario, la goffagine di Pippo nei panni di Marley o la spontaneità di Paperino in quelli di Fred consentono al pubblico di constatare quanto versatile sia il parco dei character disneyani nel portare alla luce un racconto ben noto senza alcuna necessità di stravolgerlo. Nonostante la presenza di Topolino nel titolo (il corto è parte della serie Mickey Mouse), Paperone è il cuore del racconto non solo per semplici motivi di storytelling: il personaggio che interpreta è un inno all’importanza di chiamarsi Scrooge sia nell’universo dickensiano che in quello disneyano. Gli altri protagonisti, non a caso, si spogliano temporaneamente del loro nome canonico per assumere quello del rispettivo ruolo. È anche questo effetto straniamento, che per ovvie ragioni sfuma nella versione italiana, a separare Scrooge da tutti gli altri e a connettere con maggiore efficacia l’Ebenezer Scrooge di Charles Dickens allo Scrooge McDuck di Carl Barks. Per riscoprire la presenza e il valore degli altri e tornare a essere una persona compassionevole, Scrooge deve innanzitutto liberarsi di una serie di convinzioni limitanti nelle quali si è rifugiato, chiudendosi in un castello di sicurezze che, in realtà, sono servite a nascondere la sua mancanza di coraggio. “Caro Scrooge, se si misurasse la gente dalla bontà, tu non saresti più grande di un granello di polvere!” sentenzia il Grillo Parlante nei panni dello Spirito del Natale Passato. Mostrandogli l’occasione sfumata di avere un affetto per la vita, il Grillo ricorda a Scrooge di essere stato qualcosa di “altro” rispetto all’uomo freddo che è nel presente: “Amavi i tuoi soldi più di quella creatura, e l’hai perduta per sempre”. Ma soprattutto, è il secondo spirito (Willie, il gigante di Bongo e i Tre Avventurieri) a dover smontare l’idea di Scrooge di aver dato alle persone niente di più di ciò che meritavano: osservando la vita del suo bistrattato dipendente, Scrooge comprende quando dolore gli sia sempre stato accanto, anche sul luogo di lavoro. Confondendo la bontà con il buonismo, l’anziano papero è divenuto cieco non solo rispetto all’affetto che avrebbe potuto dare ma, soprattutto, a quello che avrebbe potuto ricevere. Il terzo spirito, inevitabilmente, è pronto a mostrargli che nessuno verrebbe al funerale di un uomo che ha perso ogni occasione di empatia con gli altri. Ma non tutto è perduto: la possibilità di rimediare c’è, ed è frutto di una pulsione individuale che può sconfiggere anche abitudini sedimentate nel tempo. Non è male tenerlo a mente, anche 33 anni dopo l’uscita del Canto di Natale di Topolino.
Post n°13507 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Post n°13506 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Post n°13505 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Tremila anni fa, i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle numerose isole dell'Oceania. Ma poi, per un millennio, i loro viaggi cessarono - e ancora oggi, nessuno sa il perché. Da Walt Disney Animation Studios arriva Oceania, un'entusiasmante avventura d'animazione incentrata su una vivace adolescente di nome Vaiana, che s'imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio, s'imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la guiderà nella sua ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno l'oceano in un viaggio pieno d'azione, che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l'antica ricerca dei suoi antenati e troverà l'unica cosa che ha sempre desiderato: la propria identità. - DATA USCITA: 22 dicembre 2016
- GENERE: Animazione , Avventura , Commedia , Family , Fantasy , Musicale
- ANNO: 2016
- REGIA: Ron Clements, John Musker
- ATTORI: Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi, Chiara Grispo, Dwayne Johnson, Alan Tudyk, Nicole Scherzinger, Jemaine Clement
Post n°13504 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Titolo originale: Florence Foster Jenkins Nel 1944 l'ereditiera Florence Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell'alta società newyorchese. Mecenate generosa, appassionata di musica classica, Florence, con l'aiuto del marito e manager, l'inglese St. Clair Bayfield, intrattiene l'élite cittadina con incredibili performance canore, di cui lei è ovviamente la star. Quando canta, quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque l'ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non verrà mai a conoscenza di questa verità. Solo quando Florence deciderà di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall, senza invitati controllati, St. Clair capirà di trovarsi di fronte alla più grande sfida della sua vita. - DATA USCITA: 22 dicembre 2016
- GENERE: Biografico , Commedia , Drammatico
- ANNO: 2016
- REGIA: Stephen Frears
- ATTORI: Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda, John Kavanagh, David Haig, Christian McKay, Mark Arnold
Post n°13503 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Post n°13502 pubblicato il 26 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Post n°13501 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Il medico di campagna Médecin de campagne - DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Commedia, Drammatico
- NAZIONALITA': Francia
- ANNO: 2016
- REGIA: Thomas Lilti
- CAST: François Cluzet, Marianne Denicourt, Christophe Odent
Le stagioni di Louise Louise en hiver - DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Animazione
- NAZIONALITA': Francia, Canada
- ANNO: 2016
- REGIA: Jean-François Laguionie
- DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Australia, Gran Bretagna, USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Garth Davis
- CAST: Nicole Kidman, Dev Patel, Rooney Mara
- DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy, Musicale
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Ron Clements, John Musker
- CAST: Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi, Chiara Grispo
- DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Jim Jarmusch
- CAST: Adam Driver, Golshifteh Farahani
- DATA USCITA: 22/12/2016
- GENERE: Animazione
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2016
- REGIA: Jamie Whitney
Post n°13500 pubblicato il 21 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Box Office Italia Rogue One: A Star Wars Story vince comodamente il weekend, anche se gli incassi de Il Risveglio della Forza restano lontani: 3,1 milioni per Rogue One, mentre l'anno scorso ben 8,4 milioni erano entrati nelle casse del primo episodio della nuova trilogia. Dietro al fenomeno Star Wars va benissimo Miss Peregrine - La Casa Dei Ragazzi Speciali, che sale sul podio assieme all'unico film italiano uscito indenne da questo primo weekend di programmazione, ossia Poveri ma Ricchi. Deludenti, per ora, sono gli incassi, nettamente inferiori al milione di euro, di Natale a Londra - Dio salvi la Regina e Fuga da Reuma Park. Regge bene Sully, che supera Bridget Jones's Baby nella classifica generale annuale e chiude Animali Fantastici e Dove Trovarli che non riuscirà a scalzare Alla ricerca di Dory dalla vetta della classifica, ma che porta a casa ben 14,7 milioni complessivi. Per Natale arriva Oceania, ultimo film Disney in uscita in questo incredibile (per loro) 2016, assieme a Paterson, Le stagioni di Louise, Il medico di campagna e Florence.
Box Office USA Negli States come previsto Rogue One: A Star Wars Story prende a spadate laser la concorrenza e stravince il weekend con 155 milioni di dollari, che sommati agli incassi ottenuti nel resto del mondo portano il suo totale a 290 milioni di dollari in una manciata di giorni. È bastato il weekend al film Disney per ottenere il 15esimo posto nella classifica annuale. Per capire fin dove potrà arrivare il film però, sarà necessario aspettare il prossimo weekend e vedere quanto perderà rispetto a questo. Le stime per ora danno il film attorno ai 500 milioni a fine corsa, anche se i concorrenti natalizi non mancheranno. Dietro a Rogue One resiste il solo Oceania, unico film ad andare in doppia cifra con 11 milioni e un ottimo totale di 161,8 milioni. Deludente l'esordio dell'unica controprogrammazione della settimana, Collateral Beauty, che nonostante Will Smith esordisce con appena 7 milioni di dollari (il peggior esordio per l'attore da anni). Volano gli autoriali Manchester by the Sea e La La Land, cui si aggiungono altri ottimi esordi "minori" ed in odore di Oscar, come Neruda e Fences. A Natale arrivano tre grossi calibri: l'animato Sing, Assassin's Creed con la supercoppia Fassbender/ Cotillard e Passengers, con l'altra supercoppia Pratt/Lawrence. In mezzo moltissime uscite "pensate" per gli Oscar come La legge della notte, Julieta, Patriots Day, Il diritto di contare e A Monster Calls. Insomma in America a Natale ci sarà proprio l'imbarazzo della scelta.
Post n°13499 pubblicato il 20 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Rogue One, nuovo capitolo di star wars prosegue la strada aperta nell'ultimo episodio, ovvero attraverso citazioni e copiature, anche dei personaggi; attrarre nuovo pubblico senza "scontentare" il vecchio. Lo fa non riuscendoci in pieno per via dei personaggi, poco convincenti tranne Jin; ma con un risultato decisamente diverso rispetto a "Il risveglio della forza", probabilmente perchè ci troviamo di fronte ad un episodio indipendente dagli altri e quindi riesce a godere di maggiore libertà; anche se in qualche modo grazie alla tanta azione e alla presenza di Darth Vader riesce ad incastrarsi al resto della saga, trasformandosi in una sorta di contenuto extra tra le due trilogie. Così facendo Rogue One colma le lacune lasciate in sospeso nei precedenti episodi, pur mettendoci un pò ad ingranare a livello storia senza perdere mai nè lo stile star wars nè il ritmo
Post n°13498 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da Ladridicinema
A nove anni Massimo perde la mamma per un infarto improvviso,o almeno questa è la verità che gli vogliono far credere visto che tutti i parenti sono e continuano anche quando diviene adulto ad essere restii nel parlargli di come siano andati i fatti. Dopo un'infanzia solitaria e un'adolescenza difficile Massimo diventa un giornalista affermato ma continua a convivere con quel trauma e con la convinzione di non sapere la verità. Solo alla fine riuscirà a capire cosa è successo. Fai bei sogni è il film che segue il successo dell’omonimo romanzo del giornalista Massimo Gremellini, che nel libro raccontava il trauma della perdita della madre attraverso continui flashback tra passato e presente creando un'armonia nel racconto tra i diversi tempi. Nel film invece fin dalle prima inquadratura il sentimentalismo del libro è sostituito dall’estetica simbolica e cupa di Bellocchio. Che a 77 anni Marco Bellocchio continui a sperimentare è qualcosa di sorprendente e ancora una volta il risultato non può che essere positivo. La sua ultima opera, è una riscoperta del primo cinema del regista, anche se in chiave moderna aiutato anche dalla musica; ma forse anche la chiusura dei conti con i demoni interiori che hanno caratterizzato il suo cinema. Del resto lo stesso autore ha ammesso di sentire anche suo questo libro che sembra riguardarlo da vicino, e la trasposizione viene fatta in maniera fedele ma con lo stile del regista di Bobbio e una concentrazione maggiore sui personaggi. Il rispetto con cui Bellocchio si muove all'interno della storia e del passato del suo personaggio è incantevole. Nel film risultano quindi presenti tutti gli elementi del cinema di Bellocchio: il tragico, la famiglia borghese, l'ansia, la depressione, il suicidio per non parlare della trasposizione psicologica che è un richiamo soprattutto a "I pugni in tasca". Il suo è un linguaggio ribelle e ossessivo, libero e personale, unico nella sua "diversità" e nella sua esclusività. Un linguaggio che esplode in uno sfogo smisurato i cui sentimenti sono intraducibili e troppo profondi per essere descritti, soprattutto nelle loro imperfette complessità. Un ritratto poetico, commovente e passionale, ma anche personale, reso possibile da uno straordinario Mastandrea e che permette al film di riuscire in pieno nel suo scopo voto finale: 5+/5 Fai bei sogni E' la storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, incontra Elisa. La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia ed il suo passato. - DATA USCITA: 10 novembre 2016
- GENERE: Drammatico
- ANNO: 2016
- REGIA: Marco Bellocchio
- ATTORI: Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Fabrizio Gifuni, Guido Caprino, Barbara Ronchi, Miriam Leone, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero , Arianna Scommegna, Bruno Torrisi, Manuela Mandracchia, Giulio Brogi, Emmanuelle Devos, Roberto Di Francesco, Fausto Russo Alesi, Pier Giorgio Bellocchio, Piera Degli Esposti, Roberto Herlitzka
NOTE: Presentato al Festival di Cannes 2016 nella Quinzaine des Réalisateurs. SOGGETTO: Tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Gramellini.
Post n°13497 pubblicato il 13 Dicembre 2016 da Ladridicinema
Titolo originale: Rogue One: A Star Wars Story Rogue One A Star Wars Story è il primo capitolo di una nuova avventurosa serie cinematografica che esplora i personaggi e gli eventi che ruotano intorno alla saga di Guerre Stellari. Il film racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che intraprendono, in un periodo di conflitto, una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall'Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande. Rogue One è dunque ambientato prima degli eventi narrati in Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza e si discosterà dai film della saga, mantenendo comunque una certa familiarità con l'universo di Star Wars - ha commentato la produttrice Kathleen Kennedy. Si inoltrerà in nuovi territori, esplorando il conflitto galattico da una diversa prospettiva militare mantenendo l'atmosfera dei film di Star Wars che i fan conoscono bene. - DATA USCITA: 15 dicembre 2016
- GENERE: Avventura , Azione , Fantascienza ,Fantasy
- ANNO: 2016
- REGIA: Gareth Edwards
- ATTORI: Felicity Jones, Diego Luna, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Ben Mendelsohn, Forest Whitaker, Donnie Yen, Jonathan Aris, Riz Ahmed, Genevieve O'Reilly, Jimmy Smits
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il 28/03/2022 alle 11:57
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il 13/11/2019 alle 16:33
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il 11/07/2019 alle 16:27
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il 02/04/2019 alle 14:45