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Messaggi del 03/02/2014

 

C'era una volta

Post n°11043 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: STORIA

Locandina C'era una volta

Principe spagnolo s'innamora di bella popolana del Sud, specialista in fatture. Per sposarla, impone alle principesse pretendenti una gara: vincerà colei che laverà più piatti nel minor tempo senza romperne. Ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1575-1632), è una storia d'amore in forma di fiaba con intenzioni di contro-fiaba che si disperdono nella dominante cifra coreografica, nel raffinato gioco degli specchi tra stracci e broccati. Da ricordare almeno l'episodio di san Giuseppe da Copertino.

 

 
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Dallas Buyers Club

Post n°11042 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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I segreti di Osage County

Post n°11041 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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E' morto Philip Seymour Hoffman. Addio a The Master da cinecittà news

Post n°11040 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Cr. P.03/02/2014
Philip Seymour Hoffman, uno dei più grandi attori della sua generazione, forse il più grande, è stato trovato morto nel bagno del suo appartamento al West Village. Probabile overdose, ha fatto sapere la polizia. Era stato un amico, preoccupato perché non riusciva a raggiungerlo, a scoprire il cadavere dell'attore nella mattinata di domenica, la siringa ancora infilata nel braccio, vicino al cadavere buste di eroina con il marchio dell'Asso di Picche e dell'Asso di Cuori. Hoffman, proprio come Truman Capote, l'autore di A sangue freddo che nel 2005 gli aveva fatto vincere l’Oscar, aveva avuto in passato gravi problemi di droga e in maggio si era fatto ricoverare una decina di giorni in riabilitazione per abuso di eroina: "Ero caduto dal carro - aveva spiegato in un’intervista - dopo essere rimasto pulito per 23 anni”. Da allora pareva che tutto fosse tornato a posto visto che l'attore stava per iniziare le riprese di un nuovo film in Europa. Una piccola folla si è radunata sotto la casa al numero 35 di Bethune Street, subito recintata dalla polizia. Un uomo ha deposto una rosa rossa sui gradini dell'edificio, è arrivata l'ultima compagna dell'attore, la costumista Mimi O'Donnell. Increduli gli amici: "L'avevo visto questa settimana in strada, dopo che aveva lasciato le figlie a scuola. Mi sembrava in forma, sono senza parole", ha commentato su Twitter Richard Turley, direttore creativo di Business Week. Hoffman aveva tre bambine: sarebbe dovuto andare a prenderle oggi a casa della madre ma non si era presentato all'appuntamento e lei aveva dato l'allarme. Sotto shock e listati a lutto i commenti: la notizia ha raggiunto molti vip mentre si recavano allo stadio per il Superbowl, l'evento sportivo per cui l'America si ferma e che quest'anno si gioca per la prima volta a East Rutherford di fronte a New York. "Era il migliore tra i migliori. Sembra impossibile che sia andato via", ha commentato su Twitter l'amico e collega James Franco, mentre Jim Carrey, palesemente devastato, ha invocato la memoria del "Caro Philip, bella, bellissima anima. Per i più sensibili tra noi il rumore può essere troppo". 

Nato il 23 luglio del 1967 in una famiglia middle class nello Stato di New York, genitori separati da quando lui aveva 9 anni, Philip Seymour era stato rivelato negli anni ’90 con film come Happiness di Todd Solondz eThe Big Lebowski dei fratelli Coen. Oltre all'Oscar per Capote, aveva collezionato nomination come non protagonista per Charlie Wilson's War, Il dubbio in duetto con Meryl Streep (è un prete accusato di pedofilia) e soprattutto The Master di Paul Thomas Anderson in cui interpretava un affascinante manipolatore a capo di una setta che ricorda da vicino Scientology, un ruolo per cui vinse anche la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia. Con P.T. Anderson c’era un rapporto speciale: lo stesso regista l’aveva chiamato per tutti i suoi film, tranne Il petroliere, e tra l’altro l’aveva diretto in Boogie Nights e in Magnolia, dove impersonava un infermiere sensibile. I grandi registi della nuova onda americana hanno fatto a gara per averlo in squadra: da Anthony Minghella (Ritorno a Cold Mountain) a Cameron Crowe (Quasi famosi), da David Mamet (Hollywood, Vermont) a Spike Lee (La 25esima ora). Dopo l'Oscar di Truman Capote: a sangue freddo di Bennett Miller, sarà Sidney Lumet a offrirgli l'interpretazione indimenticabile per molti: il drammatico, debole e disperato criminale di Onora il padre e la madre. Di recente molti lo ricorderanno come lo spietato guru politico in Le idi di marzo di George Clooney e perfino i più giovani lo conoscono per la partecipazione alla saga di Hunger Games di cui avrebbe dovuto interpretare anche il prossimo capitolo. 

63 ruoli, senza contare i successi teatrali, con scelte spesso scomode ma sempre lodate dalla critica e coronate nel 2000 dal Tony Award. Aveva voce calda e carismatica, tanto che spesso veniva accostato aOrson Welles, anche per il fisico imponente.  Aveva voluto fare l'attore fin da bambino, dopo aver visto a 12 anni una produzione locale di "All My Sons": "Fu l'esperienza che mi cambiò per sempre", aveva raccontato in una intervista al New York Times: "Un miracolo. Ma questo tipo di amore così profondo per lo spettacolo ha un prezzo: recitare è una tortura perché sai che è una bellissima cosa. Desiderarla è facile. Cercare di essere grande, questa è la tortura". Philip Seymour Hoffman se ne è andato alla vigilia del suo secondo film da regista che avrebbe girato in primavera. Il nuovo lavoro, dopo il promettente esordio del 2010 con Jack Goes Boating, era intitolato Ezekiel Moss ed era una storia quasi autobiografica. Ambientata nel Sud degli States con al centro un ragazzino orfano, conteso tra una madre vedova dal carattere forte e un vagabondo che parla coi morti. Dovevano esserne protagonisti Jack Gyllenhaal e la candidata all'Oscar Amy Adams

 
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Hollywood omaggia Eduardo De Filippo

Post n°11039 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

ssr03/02/2014
Da Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica, Oscar per il miglior film straniero nel 1965, a Sabato domenica e lunedìfirmato da Paolo Sorrentino con Toni Servillo. Hollywood, al Chinese Theatre, rende omaggio ad Eduardo de Filippo, nel trentennale della sua scomparsa con una sezione speciale del Los Angeles, Italia Festival, in programma dal 21 febbraio al 1 marzo.

"Il nostro scopo è di rendere sempre più popolare in America l'opera di questo immenso autore italiano - spiegaMarina Cicogna, Co-Chair del Festival - rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo come un classico. Nella diffusione dei suoi testi oltreoceano è stato fondamentale l'impegno di artisti come John Turturro ma non solo: proprio nei giorni del nostro evento, in un'altra città della California (San Francisco) debutterà una nuova edizione di Napoli milionaria, mentre New York aspetta Eduardo al Kursaal voluto da Luca de Filippo. In campo cinematografico è importante ricordare, tra l'altro, che Eduardo è stato l'autore di Adelina, con Sophia Loren, primo episodio di Ieri, oggi e domani".

Sabato, domenica e lunedì sarà proposto anche nella versione di Lina Wertmuller con Sofia Loren e Luca de Filippo. Faranno parte del cartellone anche Matrimonio all'Italiana, altro capolavoro di De Sica con la Loren e Marcello Mastroianni, liberamente ispirato a “Filumena Marturano”, Il sindaco con Anthony Quinn per la regia di Ugo Fabrizio Giordani, che portò “Il sindaco del rione Sanità” nella Chicago italoamericana degli anni 50, e un raro filmato di Eduardo inedito protagonista di uno 'spot' propagandistico per il Piano Marshall, ritrovato e restaurato dalla Cineteca nazionale.

 
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Il lupo morde il box office

Post n°11038 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

Cr. P.03/02/2014
Martin Scorsese con The Wolf of Wall Street guida la classifica degli incassi italiani del weekend. Il suo film, pluri-candidato agli Oscar, ha incassato 2 milioni 921 mila euro sfiorando ormai in due sole settimane gli 8 milioni. Al secondo posto, la commedia di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud, che mantiene la posizione con 2 milioni 40 mila euro, mentre al terzo si registra l'exploit del film Belle & Sebastien, che ha incassato quasi 2 milioni di euro ed è al primo posto come media per sala.

 
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Muore per overdose Seymour Hoffman da Ansa

Post n°11037 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Ago nel braccio, il dramma dell'eroina. Hollywood sotto shock02 febbraio, 23:20
Philip Seymour HoffmanPhilip Seymour Hoffman

di Alessandra Baldini

Hollywood e' sotto shock: Philip Seymour Hoffman , il premio Oscar per "Capote', è stato trovato morto nel bagno al quarto piano del suo appartamento del West Village. Probabile overdose, ha sentenziato la polizia. Era stato un amico, preoccupato perche' non riusciva a raggiungerlo, a scoprire il cadavere dell'attore a meta' mattinata, la siringa apparentemente ancora infilata nel braccio, vicino al cadavere fiale contenenti eroina. Hoffman, proprio come l'autore di A Sangue Freddo che nel 2006 gli aveva fatto vincere gli Academy Awards, aveva avuto in passato gravi problemi di droga e nella primavera 2013 si era fatto ricoverare una decina di giorni in riabilitazione per abuso di eroina: "Ero caduto dal carro", aveva spiegato in una intervista, dopo essere rimasto "pulito" per 23 anni.
 
Da allora pareva che tutto fosse tornato a posto visto che l'attore stava per imbarcarsi per un nuovo set in Europa. Una piccola folla si e' radunata sotto la casa al numero 35 di Bethune Street, subito cordonata dalla polizia. Un uomo ha deposto una rosa rossa sui gradini dell'edificio. Increduli gli amici: "L'avevo visto questa settimana in strada, dopo che aveva lasciato le figlie alla nostra scuola. Mi sembrava in forma, sono senza parole", ha commentato su Twitter Richard Turley, direttore creative di Business Week. Legato da anni alla costumista Mimi O'Donnell, Hoffman aveva due bambine, di otto e sei anni e un maschietto di dieci. Sotto shock e listati a lutto i commenti su una sponda e sull'altra dell'Atlantico: la notizia ha raggiunto molti vip mentre si recavano allo stadio per il Superbowl, l'evento sportivo per cui l'America si ferma e che quest'anno si gioca per la prima volta a East Rutherford di fronte a New York.
 
Per il comico Ricky Gervais Hofman "e' stato uno dei più grandi attori di una generazione, dolce, umile, divertente", mentre la cantante e attrice americana Lindsay Pearce ha postato con rabbia: "Troppe anime si perdono per l'abuso di droga. Terribilmente triste" e l'attore britannico John Hurt ne ha evocato l'eccezionale talento "davanti e dietro la macchina da presa".
 
Hoffman aveva debutto da regista nel 2010 con Jack Goes Boating. Nato nel 1967 in una famiglia middle class nello stato di New York, Philip Seymour aveva sfondato negli anni Novanta con film come Happiness, Boogie Nights (1997), The Big Lebowski (1998), Magnolia (1999) e The Talented Mr. Ripley (1999)
 
L'Oscar di Capote era arrivato nel 2006.

 

Oltre alla statuetta l'attore aveva collezionato nomination come non protagonista per Charlie Wilson's War, Doubt e The Master per il quale nel 2012 vince a Venezia la Coppa Volpi come miglior attore insieme con Joaquin Rafael Phoenix. 

 


 

Fin da ragazzo aveva voluto fare l'attore dopo aver visto a 12 anni una produzione locale di "All My Sons": "Fu l'esperienza che mi cambio' per sempre", aveva raffrontato in una intervista al New York Times: "Un miracolo. Ma questo tipo di amore cosi' profondo per lo spettacolo ha un prezzo: recitare e' una tortura perche' e' sai che e' una bellissima cosa. Desiderarla e' facile. Cercare di essere grande, questa e' la tortura".

 
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