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Messaggi del 10/02/2014
Post n°11092 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Con Margherita Buy, John Turturro e la giovane Beatrice Mancini10 febbraio, 12:13 (ANSA) - ROMA, 10 FEB - Sono iniziate il 27 gennaio le riprese del nuovo film di Nanni Moretti, Mia madre. Prodotto da Fandango, Sacher Film, Rai Cinema in co-produzione con la francese Le Pacte e con Arte, su sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella, Mia madre è interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti e dalla giovane Beatrice Mancini. Sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.
Post n°11091 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Tag: news, Particolarità Regista a Cinema al Maxxi.Bella addormentata in Usa e nuovo film09 febbraio, 17:16 (ANSA) - ROMA, 09 FEB - ''Bisognerebbe sempre rigenerarsi. C'è nel mio lavoro un'intolleranza a ripetermi che emerge a volte in modo più accentuato. E' il caso di Diavolo in corpo, girandolo sentivo di fare qualcosa di nuovo, è fra i film che mi hanno fatto sentire vivo''. Lo ha detto Marco Bellocchio, al Maxxi di Roma, dopo la proiezione riproposta da Mario Sesti. 2014 di grande lavoro per Bellocchio: uscirà presto negli Usa Bella addormentata e il cineasta è al lavoro sul nuovo progetto, La prigione di Bobbio.
Post n°11090 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Perché l’Italia è precipitata nella crisi peggiore degli ultimi trent’anni? La colpa è della Germania, dell’austerity imposta dall’Europa, della moneta unica? O della mediocrità della classe dirigente? Esiste una via d’uscita, una ricetta per rifare il Paese? Per rispondere a queste domande, Alan Friedman, forse il giornalista straniero che conosce meglio la realtà italiana, parte da quegli anni Ottanta in cui l’Italia era la “quinta potenza economica del mondo” e pareva avviata verso una vera modernizzazione per arrivare fino alle drammatiche vicende degli ultimi anni. Attraverso conversazioni con i protagonisti dell’economia e della politica, da cinque ex presidenti del Consiglio (Giuliano Amato, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, Mario Monti) a Matteo Renzi, l’uomo nuovo che potrebbe segnare una discontinuità e portare a un cambiamento radicale, Friedman fa luce su retroscena che nessuno ha finora raccontato. Nello stile inconfondibile e avvincente del giornalista di razza, il racconto delle vicende politiche degli ultimi anni assume una nuova luce, rivelando ciò che spesso è stato omesso o taciuto. E si combina con un ambizioso e sorprendente programma in dieci punti per rimettere il Paese sul binario della crescita e dell’occupazione.
Post n°11089 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
28 gennaio 2014 L'affiatata coppia artistica intanto è protagonista di tre nuovi promo del Festival, in onda da oggi, per la regia di Duccio Forzano dopo lo spot con il gregge di pecore che invadono il palco dell'Ariston in omaggio ai 60 anni della Rai. Nei nuovi promo vediamo ricordare l'umorismo di Vianello-Mondaini, con il classico finale della lettura della Gazzetta dello Sport, dopo che Luciana è andata via da casa e a Fabio è rimasto in mano un braccio nel tentativo di trattenerla. Oppure la lenta e inesorabile battaglia delle torte alla Stan Laurel e Oliver Hardy, in occasione di una serata che avrebbe dovuto essere romantica. Come colonna sonora, brani storici del passato quali “Se mi lasci non vale”, “Un corpo e un'anima”, “Tornerò”.
Post n°11088 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Di Ste. Mi. 10 febbraio 2014 Sanremo 2014, l'edizione numero 64, parte martedì 18 febbraio per concludersi sabato 22. Oggi dal Casinò della cittadina ligure, la prima conferenza stampa sul festival. Tra le novità: Pif, ovvero Pierfrancesco Diliberto, farà una sorta di pre-festival con un filmato da lui girato e montato; Arbore, Baglioni, la Carrà, Nutini e Cat Stevens, saranno tra gli ospiti; si conferma lo sforzo di Fazio di affiancare il cosiddetto livello "alto" (nel segno della tradizione anche cantautorale maturata nel club Tenco) con quella più popolare. Giusto, e meritevole, l'omaggio ad Abbado. Il direttore di Rai1 mette le mani avanti sui costi, fonte sempre di polemiche: "18 milioni come lo scorso anno? Non lo confermiamo né lo smentiamo, ma posso dire che con sponsor e pubblicità gli stiamo già coprendo". E visto che Luciana Littizzetto ieri a "Che tempo che fa" ha ricordato come, quest'anno, non incomba più la par condicio, ci saranno da aspettarsi battute politiche, il che non guasterebbe. PAOLO VIRZÌ PRESIDENTE GIURIA DI QUALITÀ LEONE: 18 MLN DI COSTI, MA GIA' COPERTI LUCIANA: QUEST'ANNO NIENTE PAR CONDICIO
Post n°11087 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Box Office Italia
Post n°11086 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Tag: news
Valeria De Franciscis Bendoni Il 14 dicembre aveva compiuto 98 anni. Era diventata attrice per caso sul set di "Estate romana" di Matteo Garrone, ma coi film di Di Gregorio - collaboratore di Garrone - aveva ottenuto premi e riconoscimenti (candidatura ai David di Donatello come miglior attrice non protagonista per "Gianni e le donne").
Post n°11085 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Tag: news, Particolarità "Non ho molestato Dylan. Le volevo bene e spero che un giorno capisca che sua madre l'ha privata dalla possibilità di avere un padre che l'amava e che è stata sfruttata da una madre più interessata alla sua rabbia personale che al benessere della figlia". Così, in una lettera aperta pubblicata dal' New York Times' Woody Allen si difende dalle accuse che, dalle colonne dello stesso giornale, le ha rivolto la figliastra Dylan di averla molestata quando aveva solo sette anni. Il regista 73enne risponde alle accuse, che si riferiscono a fatti presumibilmente avvenuti 21 anni fa. Quando con Mia Farrow dopo una relazione di 12 anni "eravamo alle prese con una separazione terribilmente acrimoniosa", perché lui si era innamorato della giovane figlia adottiva di lei, Soon-Yi, che ha poi sposato e con la quale oggi ha due figlie adottive. Già allora Allen si era difeso e aveva anche "volontariamente accettato il test della macchina della verità, che ovviamente passai perché non avevo nulla da nascondere. Chiesi a Mia di sottoporsi a sua volta, ma rifiutò". Allen ricorda che la polizia affidò il caso ad una unità investigativa speciale che dopo mesi di indagine concluse che il regista non aveva molestato Dylan, che probabilmente lo aveva accusato perché era una bimba vulnerabile imbeccata dalla madre. Allen scrive anche che Mia portò la bimba ad una visita medica e lei al dottore disse che non era stata molestata. "Mia portò allora Dylan fuori per un gelato, e quando tornarono la bambina aveva cambiato la storia". Secondo Mia, le molestie avvennero in una bassa soffitta di una casa in Connecticut, ma lei dimentica, dice Allen, che "soffro molto di claustrofobia". E Woody Allen dedica un passaggio anche a Ronan Farrow, oggi 28enne, riferendosi alle recenti affermazioni di Mia Farrow secondo cui potrebbe essere il figlio di Frank Sinatra piuttosto che dello stesso Allen: "Vero, somiglia a Sinatra. Ma se è così, cosa significa? Che durante la battaglia sull'affidamento, lei ha mentito sotto giuramento affermando che Ronan era figlio nostro? Anche se non è di Frank, la sua possibilità solleva il dubbio che andasse a letto con Sinatra mentre stavamo assieme. Senza parlare di quel che ho pagato in alimenti. Mantenevo il figlio di Frank?". Allen conclude la lettera affermando che "queste sono le mie ultime parole sull'intera vicenda e nessuno la commenterà o risponderà in alcun modo per mio conto". Tuttavia, Dylan ha già replicato: in un comunicato alla 'Abc' ha affermato che Woody Allen "ha un arsenale di avvocati e addetti stampa, ma una cosa non ha dalla sua parte, la verità" e lei non permetterà "che la verità venga sepolta. Non verrò messa a tacere".
Post n°11084 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Tag: news Il docufilm su Pier Paolo Pasolini Un intellettuale in borgata per la regia di Enzo De Camillis, con il patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio e di Articolo 21, verrà presentato oggi a Roma, alle ore 20.30 presso il Caffè Letterario di via Ostiense 95, grazie a TamTamOnline srl e SAS Cinema. Partecipano alla serata, condotta dalla giornalista Paola Casella, i registi Ugo Gregoretti, Maurizio Ponzi e Nino Russo, la senatrice Paola De Pinn e il consigliere comunale di Roma Imma Battaglia, il giornalista Renato Parascandalo, l'attrice Eva Grimaldi, i produttori, Bruno Altissimi, Claudio Mancini e Pietro Innocenzi.
Post n°11083 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da Ladridicinema
Nel 2013 in Europa gli spettatori nelle sale cinematografiche sono stati 1.158,5 milioni, con un calo dell’1,8% rispetto ai 1.179,8 milioni del 2012. A rilevarlo è MEDIA Salles che, in occasione della Berlinale, ha presentato i dati del mercato cinematografico europeo, esaminando i risultati di 35 paesi. Questo decremento, afferma MEDIA Salles, non riflette una situazione omogenea in quanto, mentre i 19 paesi dell’Europa Occidentale - passando dagli 881,7 milioni del 2012 agli 840,8 del 2013 - registrano un decremento superiore alla media del Continente (-4,6%), i 16 territori dell’Europa Centrale e Orientale e del Bacino del Mediterraneo chiudono l’anno con un aumento di spettatori del 6,6%, totalizzando 317,7 milioni di biglietti venduti rispetto ai 298,1 del 2012. La disomogeneità dei risultati emerge comunque anche all’interno delle due macroregioni. Nell’Europa Occidentale che, per il secondo anno consecutivo, registra un calo di spettatori, prevalgono i territori caratterizzati da un andamento - seppur in varia misura - negativo. Tra questi si collocano grandi mercati come il Regno Unito (-4%), la Germania, dove - dopo un 2012 lusinghiero - si stima un decremento del 4,5%, la Francia che, perdendo il 5,3% degli spettatori, si ferma sotto la soglia dei 200 milioni e la Spagna che aggiunge un altro risultato decisamente negativo (-15%) a una serie di cali e chiude il 2013 con circa 80 milioni di spettatori, che la riportano ai livelli dei primi anni ’90. Secondo gli operatori spagnoli, tra le ragioni di questo decremento, ha giocato un ruolo fondamentale l’aumento dell’IVA, passata a metà del 2012 dall’8 al 21%. Una diminuzione importante nel numero di spettatori si registra anche in Grecia (-12%), in Austria (-10,6%), in Svezia (-9,7%), in Portogallo (-9,4%). Più contenuti sono i cali in mercati come la Svizzera, dove le stime parlano dell’8%, la Finlandia, che dopo un 2012 da record perde il 6,9%, l’Irlanda (-5%), l’Islanda (-5,3%), il Lussemburgo (-3,9%). La Norvegia riesce a contenere la flessione entro il 2,7% anche grazie all’ottimo risultato dei film nazionali (+24% rispetto al 2012). Sostanzialmente stabile è la Danimarca (-0,2%), mentre Belgio e Paesi Bassi registrano lievi incrementi (rispettivamente +0,5% e +0,8%). Il mercato decisamente in controtendenza è invece l’Italia che, registrando una crescita stimata di circa il 6%, si riporta sopra i 100 milioni di biglietti venduti. Se in Europa Occidentale prevalgono i paesi con un andamento negativo, il numero di territori dell’Europa Centro-Orientale e del bacino del Mediterraneo con il segno meno eguaglia quello col segno più. Tra i primi si collocano Cipro (-20%), probabilmente a causa di una crisi economica più generale, la Slovenia (-16,1%), la Serbia (-9,3%), Malta, che registra il terzo decremento consecutivo, stimato nel 2013 al 7%, la Polonia (-5,6%), la Croazia, che dopo un anno record arretra del 3,5%. Repubblica Ceca ed Estonia limitano il calo a un “ritocco” del -1%. Sul fronte degli incrementi si situano l’Ungheria, con una crescita stimata al 2%, la Lettonia (+3,9%), la Slovacchia (+4,8%), la Lituania (+6,8%) e Bulgaria che, crescendo del 16,7%, si avvicina ai 5 milioni di spettatori migliorando anche l’ottimo risultato del 2011. Un discorso a parte, conclude MEDIA Salles, meritano Romania, Turchia e Russia, che continuano una pluriennale serie positiva. La Romania cresce del 13,8%, registrando l’ottavo aumento consecutivo che l’ha portata dai 2,8 milioni di biglietti venduti del 2006 ai 9,5 del 2013. Con un aumento del 14,7% la Turchia varca la soglia dei 50 milioni di spettatori (erano circa 30 milioni nel 2007), mentre la Russia, aggiungendo 14 milioni al risultato del 2012, sorpassa il Regno Unito e diventa il secondo mercato europeo in termini di presenze.
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45