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Messaggi del 03/03/2014

 

OSCAR A LA GRANDE BELLEZZA

Post n°11231 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

Vittorio De Sica, Federico Fellini, Elio Petri, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, Roberto Benigni ed ora Paolo Sorrentino. L'Oscar torna in Italia grazie a La Grande Bellezza. Sorrentino riporta l'oscar a casa esattamente 15 anni dopo Benigni, in un film che è un capolavoro. 

Sorrentino entra di diritto nella storia del cinema http://blog.libero.it/Cinemaparadiso/12675125.html

 

Sorrentino dopo "l'americano", The must be the place, decide di fare anche lui una dedica alla città eterna, che fatta da un non romano è sempre interessante (vedesi precedenti famosi).

La grande bellezza, è la storia di Jep Gambardella, giornalista tuttologo, re della mondanità e delle feste cafone. Arrivato a Roma da giovanissimo, viene risucchiato in breve tempo nell'abisso di questo mondo senza riuscire ad uscirne divenendo il re della mondanità. Re di un mondo senza speranza, ma in qualche modo vitale con artisti o presunti tali che tentano di farsi strada attraverso Jep. Tutti sono sedotti da lui e tutti lui colpisce in maniera spietata, grazie alla sua grande ironia e alla schiettezza. Sembrano tutti burattini attenti a piacere al loro burattinaio. Non hanno spazio di manovra, sembrano non respirare quasi (tutto tipico del cinema di Sorrentino). Jep è un domatore, ma allo stesso tempo vittima in quanto la crisi che vuole portare è senza convinzione, come le sue feste che non portano da nessuna parte.

 

Sorrentino è un regista molto letterario. La grande bellezza è piena di citazioni esplicite, Dostoevskij e Bellow, Céline e Flaubert, Paul Morand, di cui il protagonista parafrasa a suo modo il fastidio di dover trascorrere la sera con una donna che, una volta fatto l'amore, si rivela vacua, nessun interesse in comune: «Non ho più l'età per sopportare una serata perduta». Il tempo è infatti il tema della Grande bellezza.

La «grande mutazione» si è compiuta e quello che, mezzo secolo fa, l'età della Dolce vita di Fellini e di Ferito a morte di La Capria, era percepito come un futuro minaccioso in agguato, è divenuto il presente, e non lascia più spazio alla speranza.

Del resto come ha detto lo stesso Tony Servillo, assolutamente straordinario nel ruolo di Jep: ''L'Italia della Dolce vita e'diversa da quella di oggi, aveva la spinta del rilancio deldopoguerra, era un'Italia di speranza, invece qui, attraversol'esistenza simbolica di Jep Gambardella, c'e' un'altra Italia. Qui il personaggio spreca il suo talento, e' il ritrattometaforico di una citta' che piu' che di speranze e' dioccasioni mancate''.

«L'occasione mancata» ha preso definitivamente il posto della «bella giornata» e per chi il passato, non avendolo vissuto, non è più in grado di ricordalo, o avendone fatto parte può solo rimpiangerlo, il futuro è solo una morte a credito.

La grande bellezza come dice Sorrentino: “E’ la bellezza della vita atemporale, non solo di Roma ovviamente. Oserei dire che è anche la bellezza della fatica del vivere stesso”. E 10 anni fa – insiste Sorrentino – “questo film sarebbe stato identico, perché non calca la crisi del momento, interrogandosi prevalentemente sui sentimenti/dinamiche degli esseri umani che appartengono all’universalità spazio-temporale. Anche il problema delle occasioni mancate esisteva dieci anni fa…”.

Alla fine della ricerca, tale Grande Bellezza lascia un vuoto di senso, altrimenti detto un eccesso di vacuità.

La grande bellezza fa restare a bocca aperta. Un film che gioca molto in maniera grottesca e surreale sulla Roma nera, la Roma mondana e immorale.

Una sorta di sermone funebre sulla decadenza di Roma e del Bel paese.

Sorrentino si conferma il regista più ambizioso e di maggior respiro del cinema italiano contemporaneo, capace di unire in maniera superba musica e immagini, dove sacro e profano si immergono spesso assieme, ma senza le illusioni felliniane. Ormai queste sono perdute e non rimangono che semplici trucchi magici in quanto a nessuno dei personaggi, tranne quello di Verdone, riesce di fuggire o di evadere da questo sistema.

Molti hanno parlato di film felliniano, ma in realtà c'è poco di Fellini. Lui sviluppava una pietas profonda verso i suoi personaggi, e quella compassione permetteva a chi vedeva il film di avere alcune proiezioni emotive; invece qui è completamente, e porta ad essere completamente, distaccato. Questo favorito anche dalla storia scritta con un approccio anti-narrativo.

 
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Oscar, 'La grande bellezza' miglior film straniero. Sorrentino ringrazia Fellini e Maradona da Ansa

Post n°11230 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

Trionfo dell'Italia a Hollywood, premiata dopo 15 anni da 'La vita è bella' di Benigni03 marzo, 09:45
Paolo Sorrentino

"La grande bellezza" di Paolo Sorrentino ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero. "Grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, a Roma, a Napoli e alla mia più grande bellezza personale, Daniela, Anna e Carlo". Queste le prime parole di Paolo Sorrentino sul palco del Dolby Teathre dopo aver ricevuto l'Oscar per "La Grande Bellezza".

L'Oscar torna in Italia dopo 15 anni. L'ultimo ad aver conquistato la statuetta era stato Roberto Benigni con "La vita è bella" nel 1999. Ad annunciare la vittoria della "Grande Bellezza" sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Sorrentino ha ricevuto il premio insieme a un entusiasta Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano.

Il neoministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha chiamato al telefono Sorrentino per esprimergli "gioia e ringraziamenti". "Al risveglio - ha scritto su Twitter - sarà per l'Italia un'iniezione di fiducia in se stessa. Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! Quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere".

Orgoglio italiano per Paolo Sorrentino e per il suo film 'La Grande Bellezza'. Così di buon mattino il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un tweet plaude all' Oscar italiano: "in queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e #LaGrandeBellezza ci sta tutto".

Il vero vincitore dell'86/ma edizione degli Oscar è però Gravity di Alfonso Cuaròn che si porta a casa ben 7 statuette su 10 nomination, tra cui anche regia e montaggio. Miglior film, però, è 12 anni schiavo. Miglior attore protagonista Mattew McConaughey, miglior attrice Cate Blanchett.

 
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Oscar 2014, trionfa La Grande Bellezza - tutti i film italiani vincitori della Statuetta

Post n°11229 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

da cineblog

Vittorio De Sica, Federico Fellini, Elio Petri, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, Roberto Benigni ed ora Paolo Sorrentino. L'Oscar torna in Italia grazie a La Grande Bellezza

 

Il 14esimo trionfo su 67 edizioni. L’84esima notte degli Oscar ha infatti portato al trionfo La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, eletto Miglior Film Straniero dell’anno. Una categoria nata nel 1948, con l’Italia primatista dinanzi all’eterna rivale Francia, seconda a quota 12 statuette. Per il Bel Paese una vittoria attesa addirittura 15 anni, visto che era dal 1999, anno de La Vita è Bella di Roberto Benigni, che l’impresa non riusciva.

Nemmeno Gomorra di Matteo Garrone, era il 2009, si avvicinò a tanto, per l’ultimo ‘grande’ Premio che mancava al titolo di Sorrentino, già vincitore di un Golden Globe e di un Bafta. D’altronde l’Oscar al miglior film straniero parla la nostra lingua da sempre, ovvero dalla prima storica ‘edizione’ del 1948, quando era ancora un semplice ‘premio speciale’. Non c’erano candidati ma solo un vincitore. A farlo suo per la prima volta Vittorio De Sica con Sciuscià, poi replicato nel 1950 con Ladri di biciclette. Nel 1957, finalmente, la nascita della categoria ad hoc, con La Strada di Federico Fellini in grado di battere il giapponese L’arpa birmana, il tedesco Il capitano di Köpenick, il francese Gervaise e il danese Qivitoq. 12 mesi dopo, neanche a dirlo, arriva il bis con Le notti di Cabiria, riuscito a sconfiggere l’indiano Madre India, il norvegese Nove vite, il tedesco Ordine segreto del III Reich e il francese La strada lunga un anno.

Nel 1960 l’Italia tocca quota 5 statuette grazie ad una co-produzione con Francia e Brasile, firmata Marcel Camus e dal titolo Orfeo negro, mentre 5 anni dopo Vittorio De Sica farà tripletta per merito di Ieri, oggi, domani. E’ il 1965 e lo Stivale vince il suo sesto Oscar battendo lo svedese Borgata del borgo, il giapponese La donna di sabbia, il francese Les Parapluies de Cherbourg ed infine l’israeliano Sallah. Per rivedere un titolo tricolore in trionfo dovremo attendere il 1971, anno di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Il capolavoro di Elio Petri supera il belga Pace nei campi, il tedesco Primo amore, il francese Sciuscià nel Vietnam e lo spagnolo Tristana, mentre nel 1972 De Sica cala il poker con Il giardino dei Finzi-Contini. 4 Oscar vinti in 3 decenni differenti. Mitologico Vittorio.

 

Ad ‘inseguire’ De Sica ovviamente Fellini, per la terza volta trionfatore nel 1975 con Amarcord e in grado di superare il francese Cognome e nome: Lacombe Lucien, l’ungherese Giochi di gatti, il polacco Il settimo flagello e l’argentino La tregua. Fino a quel momento sul tetto del Mondo, l’Italia va incontro ad un decennio da incubo, gli anni 80, che ci vedranno privi di Oscar per 15 sfiancanti ed infinite stagioni. Fino al miracolo Nuovo cinema Paradiso. E’ il 1990 e Giuseppe Tornatore fa suo l’Oscar battendo il danese Ballando con Regitze, il francese Camille Claudel, il canadese Jésus de Montréal e il portoricano Lo que le pasó a Santiago. Due anni dopo, è il 1992, e in Italia si torna a festeggiare per merito di Mediterraneo, film di Gabriele Salvatores che supera lo svedese Il bue, l’islandese Children of Nature, il cinese Lanterne rosse e il cecoslovacco Scuola elementare.

Peccato che queste due vittorie siano dei fuochi di paglia, visto e considerato che solo un altro film, il già nominato La Vita è Bella di Roberto Benigni, riuscirà nei 22 anni successivi a far suo l’Oscar ’straniero’. Fino ad oggi, lunedì 3 marzo del 2014, giorno in cui Paolo Sorrentino è diventato l’ottavo regista italiano a vincere un Oscar, tenendo conto anche di Bernardo Bertolucci e de L’ultimo imperatore, nel 1988 travolto da 9 statuette, tra le quali quella per Miglior Film e Miglior Regista. La Grande Bellezza ha così fatto l’en plein, vincendo quasi tutto quello che c’era da vincere nel corso di una cavalcata che era partita ‘malamente’, ovvero con il Festival di Cannes che lasciò a bocca asciutta la pellicola. 4 European Film Awards, 1 Golden Globe, 1 Bafta, 5 Nastri, 1 Globo d’Oro ed ora anche un più che meritato Premio Oscar. Che è di fatto già Storia. Grazie Paolo.

 
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La grande bellezza di un Oscar

Post n°11228 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

ssr03/03/2014
La grande bellezza vince l'Oscar come miglior film straniero. Era da 15 anni, dal 1999, che l'Italia non conquistava l'ambita statuetta, l'ultimo era stato Roberto Benigni con La vita è bella. Ad annunciare la vittoria del nostro film sono stati Ewan McGregor e Viola Dacis. Paolo Sorrentino ha sconfitto rivali come il film belga Alabama Monroe e il danese Il sospetto di Thomas Vintenberg.
Il regista emozionato ha ricevuto il premio insieme al protagonista Toni Servillo e al produttore Nicola Giuliano: "Grazie a Toni e Nicola, grazie agli attori e ai produttori. Grazie alle mie fonti di ispirazione, i Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Mi hanno insegnato tutti come fare un grande spettacolo. Che è la base per il cinema. Grazie a Napoli e a Roma, e alla mia personale grande bellezza, Daniela e i nostri due figli. Sono molto emozionato, questa vittoria era tutt'altro che scontata. Gli altri film erano forti, mi sento felice e sollevato - ha detto il regista - Spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale. Tanta gente parlava del mio film e voleva che vincessi, e quindi mi sentivo sotto pressione. È stato un momento non facile da vivere, ma ora sono felice. Non è facile descrivere cosa sto provando".

Quanto alla musica, elemento importante del film, "è un semplice mix fra musica sacra e profana - ha spiegato Sorrentino - perché Roma è la città che combina sacro e profano, la chiesa cattolica e il profano della città che vive fuori dal Vaticano. La musica del film riflette questo".

 
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Oscar Italiani

Post n°11227 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 


 
1947
A Vittorio De Sica per "SCIUSCIA'" miglior film straniero
 
1950
A Vittorio De Sica per "LADRI DI BICICLETTE" miglior film straniero
 
1955
Ad Anna Magnani per "LA ROSA TATUATA" migliore attrice protagonista
 
1957
A Federico Fellini per "LA STRADA" miglior film straniero
 
1958
A Federico Fellini per "LE NOTTI DI CABIRIA" miglior film straniero
 
1962

A Sophia Loren per "LA CIOCIARA" migliore attrice protagonista

A Piero Gherardi per “LA DOLCE VITA migliori costumi bianco e nero

 
1963

A Federico Fellini per "OTTO E MEZZO" miglior film straniero

A Piero Gherardi per “OTTO E MEZZO
migliori costumi bianco e nero

A Pietro Germi, Ennio De Concini, Alfredo Giannetti per “DIVORZIO ALL'ITALIANA” migliore sceneggiatura

 

 
1964

A Vittorio Nino Novarese per “CLEOPATRA
migliori costumi


 
1965
A Vittorio De Sica per "IERI, OGGI E DOMANI" miglior film straniero

 

1969

A Danilo Donati per “ROMEO E GIULIETTA
migliori costumi
A Pasqualino De Santis per “ROMEO E GIULIETTA
fotografia

1970
A Elio Petri per "INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO" miglior film straniero
 
1971
A Vittorio De Sica per "IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI" miglior film straniero
 
1974
A Federico Fellini per "AMARCORD" miglior film straniero
1975
A Milena Canonero per "BARRY LINDON" migliori costumi
 

 

1978
A Giorgio Moroder per "MIDNIGHT EXPRESS" colonna sonora
 
1979

A Carlo Rambaldi per "ALIEN" effetti speciali

A Vittorio Storaro per “APOCALYPSE NOW” migliore fotografia 

1981
A Milena Canonero per "CHARIOTS OF FIRE" migliori costumi
 

A Vittorio Storaro per “REDS” migliore fotografia     

1982
A Carlo Rambaldi per "ET" effetti speciali
 
1983
A Giorgio Moroder per "FLASH DANCE " colonna sonora
 
1986
A Giorgio Moroder per "TOP GUN " colonna sonora
 
1988
A Vittorio Storaro per l’”ULTIMO IMPERATORE migliore fotografia
A Bernardo Bertolucci  per “L’ULTIMO IMPERATORE”
miglior regista
A Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari, Osvaldo Desideri per “
ULTIMO IMPERATORE
scenografia
A Gabriella Cristiani per  “
ULTIMO IMPERATORE
montaggio
A Gianni Quaranta e Elio Altamura per  “CAMERA CON VISTA
scenografia

1989
A Manlio Rocchetti per “A SPASSO CON DAISY
trucco 


1990

A Giuseppe Tornatore per "NUOVO CINEMA PARADISO" miglior film straniero

 

1991

A Francesca Squarciapino per “CYRANO DE BERGERAC
costumi 

 

1992

A Pietro Scalia per “JFK
montaggio 

A Gabriele Salvatores per "MEDITERRANEO" miglior film straniero


1993

A Luciana Arrighi per “CASA HOWARD
scenografia

1994

A Gabriella Pescucci per “L’ETÀ DELL’INNOCENZA
migliori costumi

1999
A Roberto Benigni per "LA VITA E' BELLA" miglior film straniero
A Roberto Benigni per "LA VITA E' BELLA" miglior attore
A N. Piovani per "LA VITA E' BELLA" migliore colonna sonora

 

 

2004

A Pietro Scalia per “BLACK HAWK DOWN
montaggio

2005
A Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per "THE AVIATOR", migliore scenografia

 

2006
A Milena Canonero per "MARIE ANTOINETTE", migliori costumi
A Dario Marianelli per “ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
migliore colonna sonora


 

2008
A Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo Per “SWEENEY TODD
Migliore scenografia
 
 
2010

A Mauro Fiore per “AVATAR
Migliore fotografia

A Michael Giacchino per “UP
Migliore colonna sonora

 

2012
A Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo Per “HUGO CABRET
Migliore scenografia

 

 

GLI OSCAR ALLA CARRIERA
 
1991
A Sophia Loren
 
1993
A Federico Fellini
 
1995
A Michelangelo Antonioni
 
2001
A Dino De Laurentis (Oscar Onorario, Premio Irving Thalberg)
 
SCHEDE DEI FILM ITALIANI PREMIATI CON L'OSCAR
 
Sciuscia' (1946)

Produzione: Alfa Cinematografica - Regia: Vittorio De Sica - Interpreti: Emilio Cigoli, Rinaldo Smerdoni, Franco Interlenghi, Bruno Ortenzi, Maria Campi - Distribuzione: E.N.I.C..
 
Ladri di Biciclette (1948)

Produzione: P.D.S. - Regia: Vittorio De Sica - Interpreti: Lamberto Maggiorani, Enzo Stajola, Lianella Carell - Distribuzione: E.N.I.C..
 
La strada (1957)

Produzione: Ponti - De Laurentiis - Regia: Federico Fellini - Interpreti: Anthony Quinn, Giulietta Masina, Richard Basehart - Distribuzione: Paramount.
 
Le notti di Cabiria (1958)

Produzione: Dino De Laurentiis Cinematografica - Regia: Federico Fellini - Interpreti: Giulietta Masina, François Perier, Franca Marzi, Dorian Gray, Amedeo Nazzari - Distribuzione: Paramount.
 
La Ciociara (1960)

Produzione: Champion Film - Regia: Vittorio De Sica - Interpreti: Sophia Loren, Jean Paul Belmondo, Eleonora Brown, Raf Vallone, Carlo Ninchi, Renato Salvatori - Distribuzione: Titanus.
 
Otto e mezzo (1962)

Produzione: Cineriz - Regia: Federico Fellini - Interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aime'e, Sandra Milo, Rossella Falk, Barbara Steele, Guido Alberti, Caterina Boratto, Mario Pisu, Annibale Ninchi, Giuditta Rissone - Distribuzione: Cineriz.
 
Ieri, oggi e domani (1963)

Produzione: co-produzione C.C. Champion/Les Films Concordia - Regia: Vittorio De Sica - Interpreti: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Tina Pica, Gianni Ridolfi, Aldo Giuffré, Tecla Scarano, Agostino Salvietti, Carlo Croccolo, Armando Trovajoli - Distribuzione: Interfilm.
 
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1969)

Produzione: Daniele Senatore e Marina Cicogna per la Vera Film - Regia: Elio Petri - Interpreti: Gian Maria Volonte', Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Orazio Orlando, Sergio Tramonti, Salvo Randone - Distribuzione: Euro International Films.
 
Il giardino dei Finzi Contini (1970)

Produzione: co-produzione Documento Film, Roma/C.C.C. Filmkunst, Berlino - Regia: Vittorio De Sica - Interpreti: Lino Capolicchio, Dominique Sanda, Fabio Testi, Romolo Valli, Helmut Berger, Camillo Cesarei, Barbara Pilavin, Michael Berger - Distribuzione: Titanus.
 
Amarcord (1973)

Produzione: co-produzione Franco Cristaldi Produzioni, Roma/P.E.C.F., Parigi - Regia: Federico Fellini - Interpreti: Pupella Maggio, Armando Brancia, Magali Noel, Bruno Zanin, Ciccio Ingrassia, Nando Orfei - Distribuzione: .Dear International
 
L'ultimo Imperatore (1986)

Produzione: Jeremy Thomas e Franco Giovale' per la Yanco Films Co., Hong Kong e Tao Film S.r.l., Roma - Regia: Bernardo Bertolucci - Interpreti: John Lone, Joan Chen, Peter O' Toole, Ying Ruo Chen, Victor Wong, Dennis Dun - Distribuzione: Columbia Pictures.
 
Nuovo Cinema Paradiso (1988)

Produzione: Franco Cristaldi per la Cristaldi Film - Regia: Giuseppe Tornatore - Interpreti: Jacques Perrin, Brigitte Fossey, Philippe Noiret, Leopoldo Trieste, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Antonella Attili, Pupella Maggio, Isa Danieli, Marco Leonardi, Agnese Nano - Distribuzione: Titanus Distribuzione.
 
Mediterraneo (1990)

Produzione: Gianni Minervini, Mario e Vittorio Cecchi Gori, A.M.A. Film - Penta Film - Regia: Gabriele Salvatores - Interpreti: Diego Abatantuono, Giuseppe Cederna, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Ugo Conti, Memo Dini, Vasco Mirandola, Irene Grazioli, Luigi Montini - Distribuzione: Penta Distribuzione.
 
La vita e'bella (1997)

Produzione: Melampo Cin.ca - Regia: Roberto Benigni - Interpreti: Roberto Benigni, Giustino Durano, Nicoletta Braschi, Sergio Bustric, Marisa Paredes, Giorgio Cantarini, Horst Bucholz, Lydia Alfonsi, Giuliana Lojodice, Amerigo Fontani, Pietro De Silva, Raffaella Lebboroni - Distribuzione: Cecchi Gori.

 

 
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Tutti i premi: Miglior anno schiavo miglior film, ma più statuette a Gravity

Post n°11226 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

TUTTI I PREMI

  • MIGLIOR FILM
    12 Anni Schiavo
  • MIGLIOR REGISTA
    Alfonso Cuaron - Gravity
  • MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
    Matthew McConaughey - Dallas Buyers Club
  • MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
    Cate Blanchett - Blue Jasmine
  • MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
    Spike Jonze - Her
  • MIGLIOS SCENEGGIATURA ADATTATA
    John Ridley - 12 Anni Schiavo
  • MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
    Lupita Nyong'o - 12 Anni Schiavo
  • MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
    Jared Leto - Dallas Buyers Club
  • MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
    Frozen
  • MIGLIOR FOTOGRAFIA
    Emmanuel Lubezki - Gravity
  • MIGLIORI COSTUMI
    Catherine Martin - Il Grande Gatsby
  • MIGLIOR DOCUMENTARIO
    20 Feet from Stardom - Morgan Neville
  • MIGLIOR CORTO DOCUMENTARISTICO
    The Lady in Number 6: Music Saved My Life - Malcom Clarke e Nicholas Reed
  • MIGLIOR MONTAGGIO
    Alfonso Cuaron e Mark Sanger - Gravity
  • MIGLIOR FILM STRANIERO
    La Grande Bellezza - Italia
  • MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
    Adruitha Lee e Robin Mathews - Dallas Buyers Club
  • MIGLIOR COLONNA SONORA
    Steven Price - Gravity
  • MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
    Let it Go - Frozen - Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez
  • MIGLIORI SCENOGRAFIE
    Catherine Martin e Beverley Dunn - Il Grande Gatsby
  • MIGLIOR CORTO ANIMATO
    Mr. Hublot - Laurent Witz e Alexandre Espigares
  • MIGLIOR CORTO LIVE-ACTION
    Helium - Anders Walter e Kim Magnusson
  • MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
    Glenn Freemantle - Gravity
  • MIGLIOR SONORO
    Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead e Chris Munro - Gravity
  • MIGLIORI EFFETTI VISIVI
    Tim Webber, Chris Lawrence, Dave Shirk e Neil Corbould - Gravity

 

VITTORIE PER CIASCUN FILM

  • Gravity – 7
  • 12 Years A Slave – 3
  • Dallas Buyers Club – 3
  • Frozen – 2
  • The Great Gatsby – 2
  • 20 Feet From Stardom – 1
  • Blue Jasmine – 1
  • The Great Beauty – 1
  • Helium – 1
  • Her – 1
  • Mr. Hublot – 1
  • The Lady In Number 6: Music Saved My Life – 1

VITTORIE PER CIASCUNO STUDIO

  • Warner Bros – 8
  • 20th Century Fox – 3
  • Sony – 3
  • Universal – 3
  • Disney – 2
  • Janus Films – 1
  • M&M Films – 1
  • Premium Films – 1
  • The Weinstein Company – 1

 
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Oscar 2014: La Grande Bellezza è il Miglior Film Straniero, il nostro tributo da bad taste

Post n°11225 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

"Grazie all'Academy a Toni e Nicola, grazie agli attori e ai produttori, alla troupe. Grazie alle mie fonti di ispirazione, Federico Fellini, i Talking Heads, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Grazie a Roma e Napoli e alla mia personale grande bellezza Daniela, Anna e Carlo. Grazie a mio fratello Marco, mia sorella Daniela, questo è per i miei genitori Sasà e Tina" - Queste le parole di Paolo Sorrentino nel ritirare il suo Oscar al Miglior Film Straniero per La Grande Bellezza, il primo vinto dall'Italia da 15 anni (La Vita è Bella). 

E' l'undicesimo premio Oscar vinto dal nostro paese nella storia degli Academy Awards. Distribuito negli USA da Janus Films, ha vinto finora un Golden Globe, un European Film Award, un BAFTA e ha incassato 2 milioni di dollari negli USA (12 in tutto il mondo).

Il film riceve la statuetta proprio mentre in Italia si polemizza sulla messa in onda del film, domani sera, mentre è appena tornato in sala. In realtà è un grande momento per il cinema italiano (pur non citato da Sorrentino sul palco dell'Academy, anche se poi parlando alla stampa ha dichiarato che "Spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale".

 
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“La grande bellezza” trionfa agli Oscar: è il Miglior film straniero

Post n°11224 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

Paolo Sorrentino e l'Italia ce l'hanno fatta: "La grande bellezza" ha vinto l'Oscar al Miglior film straniero riportando nel nostro paese l'ambito riconoscimento, dopo 15 anni da "La vita è bella".
da fanpage
“La grande bellezza” trionfa agli Oscar: è il Miglior film straniero.

Finalmente, l’Italia ce l’ha fatta. “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, ha conquistato l’ambito Oscar come Miglior film straniero. Si conclude con questo enorme trionfo, quindi, il viaggio della pellicola più premiata e osannata dell’anno, vincitrice di decine di premi internazionali tra cui quattro Nastro d’Argento, quattro European Film Awards, il prestigioso BAFTA e il Golden Globe. L’unica delusione è avvenuta pochi giorni fa, ai César, gli Oscar francesi, che hanno premiato il belga “Alabama Monroe”, ma l’evento non ha scalfito la fama di cui godono film, regista e protagonisti in tutto il mondo. L’incantesimo, quindi, si è sciolto e il nostro Paese torna a vincere l’Oscar dopo 15 anni, quando a riceverlo fu, nel un emozionatissimo Roberto Benigni per “La vita è bella“.

Per quei pochi che non l’avessero ancora visto – anche se il 4 marzo sarà trasmesso in chiaro da Canale 5, accompagnato da tutte le polemiche del caso – il film racconta la storia di Jep Gambradella (Servillo) che, dopo la pubblicazione del suo unico romanzo famoso, “L’apparato umano“, non ha scritto più nulla. Adesso è giornalista e la sua vita è un susseguirsi di incontri, appuntamenti e celebrazioni eccentriche che lo rendono testimone della crisi della società. Il clima che si respira nella capitale non è infatti più quello di un tempo: potenti, presenzialisti, contesse e immobiliaristi hanno preso il sopravvento, dando il via a un processo di degrado che trasforma gli uomini in mostri. A Jep, ormai cinico e insofferente, non resta che pescare nei ricordi e rivivere la sua giovinezza, contraddistinta dal ricordo di un innocente amore che gli fornirà forse lo spunto per scrivere qualcosa di nuovo. Sorrentino, dopo i meritati festeggiamenti, tornerà sul set del suo nuovo film americano, “The Future” (“Il Futuro”), con il grande Michael Caine, sperando di bissare il successo de “La grande bellezza”, ma con la consapevolezza di aver già scritto una pagina indelebile della storia del cinema italiano.



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The Great Beauty

Post n°11223 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

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Oscar 2014 a la grande bellezza

Post n°11222 pubblicato il 03 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

#Oscar2014 Paolo Sorrentino riceve l'Oscar con Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano, ringrazia la famiglia, Napoli, l'Italia, Fellini e Maradona. Era dal 1999, con La vita è bella di Roberto Benigni, che un film italiano non vinceva l'Oscar. Complimenti Indigo Film!
Foto: #Oscar2014 Paolo Sorrentino riceve l'Oscar con Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano, ringrazia la famiglia, Napoli, l'Italia, Fellini e Maradona. Era dal 1999, con La vita è bella di Roberto Benigni, che un film italiano non vinceva l'Oscar. Complimenti Indigo Film!

 
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