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Messaggi del 17/04/2014

 

Transcendence

Post n°11388 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 

 
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Transcendence

Post n°11387 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Transcendence

Poster

Il dottor Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale e lavora alla creazione di una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto ciò che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia, pronti a tutto pur di fermarlo. Ma nel loro tentativo di annientare Will, gli estremisti stessi diventano involontariamente coloro che lo spingeranno al successo—diventare parte della sua stessa trascendenza. Per sua moglie Evelyn (Rebecca Hall) e il suo migliore amico Max Waters (Paul Bettany), entrambi ricercatori, il problema non è se possono andare avanti…. ma se sia giusto farlo. Le loro peggiori paure diventano realtà quando la sete di conoscenza di Will sembra trasformarsi in una ossessiva ricerca di potere, di cui non si conosce la fine. L’unica cosa che è terribilmente chiara è che forse non c’è modo di fermarlo.

 
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La sedia della felicità: o della testimonianza della leggerezza di Carlo Mazzacurati da coming soon

Post n°11386 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

16 aprile 2014
30
Poster

 

Non c’era affatto un’atmosfera luttuosa, o mortifera, alla conferenza stampa nella quale è stato presentato, a Roma, La sedia della felicità, l’ultimo film diretto da Carlo Mazzacurati prima della sua morte, avvenuta lo scorso 22 gennaio.
Anzi, tutto il contrario.
La proiezione del film e l’incontro che è seguito con i suoi attori, i suoi sceneggiatori e i suoi produttori, sono state una sorta di compassata festa nella quale si sono festeggiati la leggerezza, l’ironia e il gusto per la vita del regista.
L’ha detto Piera Detassis, direttrice di Ciak eccezionalmente chiamata a moderare la conferenza stampa: “Io vorrei solo ringraziare Carlo Mazzacurati per questo film, perché ci ha lasciato la testimonianza della leggerezza.” Ed è vero, perché di tutti i film diretti in carriera dal veneto, La sedia della felicità è quello più lieve e sorridente. “Mi fa piacere che ci sia questo film, al quale Carlo teneva tantissimo,” ha detto la moglie del regista, Marina, presente in sala con la figlia Emilia. “Questo non è un ricordo di Carlo, non è un’opera postuma come ha erroneamente scritto qualcuno, ma è semplicemente qualcosa di bello che sia tra noi.”

“Non è vero neanche che Carlo non stesse bene sul set”, esordisce Valerio Mastandrea, come sempre ottimo protagonista nei panni dello squattrinato tatuatore Dino, coinvolto dalla sua vicina di negozio, l’altrettanto indebitata estetista Bruna, nella ricerca di un tesoro nascosto in una fantomatica sedia. “Io, rispetto a questa esperienza, ricordo sono un grande entusiasmo: e tutti noi non ci siamo mai accorti della sua malattia, che non è mai stata un peso o un intralcio al lavoro, come credo in quei giorni non se ne sia accorto nemmeno lui. Avrei voluto lavorare con Carlo molto tempo prima: per lui evidentemente non era così,” aggiunge con ironia l’attore romano, che in Dino ha detto di vedere il completamento di un percorso di personaggi cominciato con lo Stefano Nardini di Non pensarci, “ma nonostante questo tutto il lavoro fatto assieme per La sedia della felicità mi è bastato per sapere quanto mi mancherà, come uomo e come uomo di cinema.”

Giuseppe Battiston, che nel film interpreta il ruolo di un prete che è anche lui alla caccia del tesoro nascosto, racconta un aneddoto per far capire lo spirito che aleggiava attorno alla produzione del film: “Penso tutti avrete notato la ricchezza del cast di questo film, popolato dalla partecipazione di tutte le persone che lui sentiva vicine e che a lui tenevano di più: Antonio Albanese, Silvio Orlando, Roberto Citran e molti altri. Prima delle riprese Carlo lui mi raccontava proprio di tutti coloro che voleva coinvolgere e io gli chiedevo sempre ‘ma ce la farai a radunarli?’. La sua risposta era ‘ma certo, chi vuoi che dica di no a un povero malato?’. Ecco,” conclude Battiston, “questo penso dica molto di chi era Carlo, di che spirito aveva, e di quanto ci mancherà la sua leggerezza.”

“Di Carlo ho dei ricordi personali molto belli, che preferirei tenere per me,” ha detto invece la protagonista femminile Isabella Ragonese. “In questo film si ride, ma non per dimenticare qualcosa: si ride perché la sua ironia è un punto di vista sul mondo, è quella giusta distanza cui lui faceva spesso riferimento come prospettiva necessaria per guardare le cose. Sul set attraverso la passione superavamo ogni difficoltà. Il mio è un ricordo col sorriso, senza malinconia.”

Sbaglierebbe, però, chi pensasse che tutta la leggerezza de La sedia della felicità sia nata nel regista come una voglia di riscatto al male che poi l’ha ucciso. “Ho scritto quattro film con Carlo, e il desiderio di leggerezza qui espresso viene da molto lontano, è precedente alla sua malattia,” ha spiegato infatti la sceneggiatrice Doriana Leondeff. “Se è cambiato qualcosa, dopo la diagnosi, è stato che il nostro lavoro ha guadagnato in termini di lucidità e di buon umore: perché abbiamo sgombrato il tavolo da tutto ciò che era inutile, e siamo andati al cuore allegro delle cose. E anche il cambio di titolo è andato in questa direzione A suggerire quello attuale è stato il figlio del nostro montatore, che non amava il precedente La regina delle nevi. L’idea che il titolo del suo film l’avesse trovato un bambino, riempiva Carlo riempiva di gioia.”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altro sceneggiatore, Marco Pettenello, che di Mazzacurati era anche nipote: “Questo non è il film di una persona che sapeva di stare girando l’ultimo della sua vita; ma di certo è il film di uno che sapeva di essere vicino alla fine. Carlo si era messo nell’ottica di vedere che dentro questo mondo derelitto, il mondo che ha raccontato in tanti altri film, c’e ancora vita, amore, rabbia: ci sono gli elementi per fare una storia da poter raccontare ad un bambino. E non a caso i nostri riferimenti principali sono stati film d’animazione, come Kiki – Consegne a domicilio o Fantastic Mr. Fox”. Pettenello spiega poi che nel film ci sono anche molti riferimenti ad un tono surreale come quello raccontato daZavattini e De Sica in certe fasi della loro carriera: “Negli ultimi anni Carlo era solito guardare meno cinema europeo, e si stava appassionando al mondo del cinema americano eccentrico deiCoen o di Wes Anderson. Questo poi si è trasmesso nel suo cinema: non aveva più paura del cinema artefatto, di allontanarsi dal reale. E se nelle sue commedie precedenti ad un certo punto calava il registro malinconico, ma qui no: abbiamo voluto essere spensierati fino alla fine. Ed è bello che il cammino di Carlo nel suo mestiere finisca così.”

Anche il produttore Angelo Barbagallo ritiene che La sedia della felicità sia un film in grado di raccontare forse meglio di altri l’uomo Mazzacurati: “Io penso che questo sia il film che lo rappresenti di più: perché il suo tono era questo, se andavi a cena con lui. Una delle cose di questo film alle quali Carlo teneva di più è l’orso,” prosegue il produttore facendo riferimento ad un vero e proprio personaggio che appare in due momenti centrali del film. Ha insistito moltissimo per averlo, anche se io non avevo mai capito bene a cosa servisse, cosa fosse, nella sua presenza surreale. Poi ho capito che l’orso era lui, era Carlo.”

 
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Marcello Mastroianni protagonista del poster ufficiale del Festival di Cannes 2014 da comingsoon

Post n°11385 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

15 aprile 2014
Poster

 

Marcello Mastroianni in 8 1/2 di Federico Fellini: è lui il protagonista del poster ufficiale del67esimo Festival Internazionale del Film di Cannes che si svolgerà sulla Croisette dal 14 al 25 maggio 2014 e di cui sarà presentato giovedì prossimo il programma ufficiale. 

Autori del manifesto sono Hervé Chigioni e Gilles Frappier, rispettivamente direttore e grafico dell' agenzia parigina Lagency che hanno concepito e realizzato il poster patendo da un celebre fotogramma del film presentato in concorso a Cannes nel 1963. 

"Con Marcello Mastroianni e Federico Fellini vogliamo celebrare un cinema libero e aperto al mondo, sottolineando l'importanza artistica del cinema italiano ed europeo attraverso una delle sue figure più solari. Il suo sguardo al di sopra degli occhiali neri ci rende complici di una promessa di gioia cinematografica mondiale - ha spiegato l'autore del manifesto - la gioia di vivere insieme il Festival di Cannes. Con i suoi film, Marcello Mastroianni continua a incarnare ciò che il cinema ha di più innovativo, anticonformista e poetico". 

Scoprendo il manifesto, Chiara Mastroianni, figlia dell'attore, ha dichiarato "Sono molto fiera e commossa che Cannes abbia scelto di rendere omaggio a mio padre con questa locandina. La trovo molto bella e moderna. E trovo lui molto bello e moderno: una dolce ironia e un elegante distacco. Così tanto lui, insomma!"

 



Il manifesto ufficiale del Festival di Cannes 2014 è firmato Lagency / Taste, Paris.

 
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Gigolò per caso

Post n°11384 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Gigolò per caso

Post n°11383 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Fading Gigolo

Poster

Fioravante e Murray, due amici per la pelle in condizioni economiche precarie, per sbarcare il lunario decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo. L'uno nei panni di un gigolò, l'altro nel ruolo di manager. Con il nome d’arte Virgil, Fioravante si destreggia tra un ménage a trois con due avvenenti signore alla ricerca di emozioni forti e gli incontri ben più casti con Avigal, vedova di un rispettato Rabbino, rimasta sola con i figli, i ricordi di una vita vissuta nel mondo chiuso della comunità chassidica e un disperato bisogno di scoprire cose nuove. Mentre Fioravante viene messo in crisi dai sentimenti che quest'ultima suscita in lui, ignaro della gelosia di Dovi, chassidico innamorato di lei fin da quando era ragazzo, Bongo (pseudonimo di Murray) scopre che non è poi così facile essere un protettore...

 
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Ti sposo ma non troppo

Post n°11382 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Il film racconta la storia di Andrea, una giovane e affascinante donna delusa dall'amore, Luca, un fisioterapista single che si finge psicologo per sedurla, e di una coppia, Carlotta e Andrea, che entra in crisi alla vigilia del matrimonio. Per un casuale doppio scambio di identità, le vite dei quattro personaggi finiranno per intrecciarsi ed essere travolte dall'eterna ricerca dell'amore perfetto. Una moderna commedia degli equivoci in cui nessuno è quello che sembra e nessuno può scegliere di non amare.

 
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Rio 2 - Missione Amazzonia

Post n°11381 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Rio 2

Poster

In RIO 2 troviamo Blu, Jewel e i loro tre bambini che vivono una fantastica vita domestica in quella magica città. Quando Jewel decide che i ragazzi devono imparare a vivere da veri uccelli, insiste affichè la famiglia si avventuri in Amazzonia. Mentre Blu cerca di andare d'accordo con i nuovi vicini, dovrà lottare contro il timore di perdere Jewel e i ragazzi, affascinati dal richiamo della natura.

  • FOTOGRAFIARenato Falcão
  • MUSICHESergio Mendes
  • PRODUZIONE: Blue Sky Studios
  • DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
  • PAESE: Brasile
  • DURATA: 101 Min
  • FORMATO: 2D e 3D

 
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Onirica - Field of Dogs

Post n°11380 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Ladridicinema
 

Field of Dogs

Poster

Adam è miracolosamente sopravvissuto ad un incidente d'auto in cui hanno perso la vita la sua amata, Basia, e il suo migliore amico, Kamil. Adam, promettente professore di letteratura all'Università, decide di abbandonare la carriera, ma non la sua ossessione per la Divina Commedia, unica vera consolazione. Solo dormendo Adam riesce a trovare sollievo: vive una vita parallela in una dimensione onirica, popolata da strane visioni e immagini dantesche; solo qui riesce a vedere e a parlare ai suoi cari. Le visioni scaturite dall'immaginazione di Adam e i fantasmi della poesia diventano particolarmente pronunciati quando una serie di calamità colpisce la nazione...

 
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