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Monicelli, senza cultura in Italia...
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Messaggi del 09/05/2014
Post n°11454 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Post n°11453 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Post n°11452 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Post n°11451 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Post n°11450 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Elise e Didier vivono una travolgente e appassionata storia d'amore, al ritmo dalla musica bluegrass. Elise gestisce uno studio di tatuaggi, sua grande passione. Per lei "c'è sempre qualcosa nella vita che vale la pena mettere sul proprio corpo": ogni tatuaggio accompagna il suo cuore e le sue emozioni ed Elise lo sfoggia con orgoglio sul suo corpo delicato. Didier è invece da sempre innamorato dell'America, che identifica come la terra delle infinite opportunità. Per lui è un Paese per sognatori ma, soprattutto, la patria della sua amatissima musica bluegrass, “il country nella versione più pura”, che Didier interpreta suonando il banjo in un gruppo musicale. Ed è proprio questa comune passione per la musica ad esaltare l'unione di Elise e Didier: insieme si esibiscono in irresistibili performance dove ogni interpretazione trasuda amore, complicità e passione. A coronare questo cerchio perfetto di felicità è l'arrivo di Maybelle, la loro bellissima bambina... NOTE: Candidato all'Oscar 2014 come miglior film straniero
Post n°11449 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Quattro differenti episodi raccontano com’è difficile amarsi in Italia al tempo della crisi. In Precari, Andrea (Andrea Bosca) e Luisa (Sara Zanier) ricordano le difficoltà incontrate per essere una coppia felice e realizzata e il loro incontro con un bizzarro medico specialista in fertilità (Rocco Siffredi). In Ragazza dei miei sogni, Mimmo (Giancarlo Fontana) lavora come operatore video e riprende durante una processione una ragazza (Mily Cultrera Di Montesano), di cui si innamora e per cui farà di tutto per rintracciarla. In Narciso, Paride (Edoardo Purgatori) viene mollato dalla fidanzata (Giulia Lapertosa) e per trasformarsi in un ragazzo alla moda decide di affidarsi agli allenamenti massacranti di un personal trainer. In Il campione, Mario (Alessandro Tiberi) a causa di un incidente assiste all’inesorabile tramonto della sua fama da calciatore di serie A, con la stampa che si occupa solo ed insistentemente dei suoi flirt. - DATA USCITA: 08 maggio 2014
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2014
- REGIA: Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi
- SCENEGGIATURA: Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi, Marco Lupo Angioni, Daniel Franchina
- ATTORI: Alessandro Tiberi, Andrea Bosca, Edoardo Purgatori, Giancarlo Fontana, Mily Cultrera di Montesano, Giulia Lapertosa, Sara Zanier, Ugo Piva,Caterina Guzzanti, Neri Marcorè, Enrico Bertolino,Rocco Siffredi
- SITO WEB UFFICIALE
- PRODUZIONE: Sky Italia, Inception S.r.l.
- DISTRIBUZIONE: Inception S.r.l.
- PAESE: Italia
- DURATA: 91 Min
Post n°11448 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Tre bambini vengono rapiti e uccisi nei boschi del Tennessee. Pam Hobbs, madre di una delle vittime, non si dà per vinta fino a che non vengono individuati quelli che sembrano essere i colpevoli, tre adolescenti ribelli del paese con piccoli precedenti penali. Gli imputati, socialmente emarginati, si ritrovano, all’improvviso, a difendere a gran voce la propria innocenza sia contro una comunità intera, sia contro le autorità che erano convinte che gli omicidi erano causati da riti satanici occulti. Ron Lax, un investigatore privato del luogo (Colin Firth), e Pam Hobbs (Reese Witherspoon), la madre di uno dei bambini scomparsi, hanno entrambi il sospetto che non tutto è come appare, e mentre la polizia inneggia ai crimini satanici…la verità può fare ancora più paura. Ispirato ad un celebre fatto di cronaca che ha sconvolto un’intera nazione, il regista Atom Egoyan ci porta nelle aule di tribunale di uno dei casi più sconvolgenti degli ultimi anni. - DATA USCITA: 08 maggio 2014
- GENERE: Biografico, Drammatico, Poliziesco, Thriller
- ANNO: 2013
- REGIA: Atom Egoyan
- SCENEGGIATURA: Paul Harris Boardman, Scott Derrickson
- ATTORI: Reese Witherspoon, Colin Firth, Alessandro Nivola, Kevin Durand, Mireille Enos, Bruce Greenwood,Amy Ryan, Stephen Moyer, Elias Koteas, Matt Letscher,Martin Henderson, Collette Wolfe
SOGGETTO: Tratto dal libro di Mara Leveritt "Devil's Knot: The True Story of the West Memphis Three"
Post n°11447 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Lupo, comico e disperato artista quarantenne, nella sua vita non ha mai concluso niente, a partire dalle donne. D'altronde, è un "maniaco perbene" e come tale, vede la sua vita attraverso uno "spioncino". Trascinato dalle proprie manie e dai suoi eterni interrogativi sul mondo, a suo modo rassicura ed approccia ogni "categoria" di donna, dalla sensuale "esperta di Hemingway e di Kamasutra", alla giovane suora, che corteggia spudoratamente usando come pretesto i propri finti dubbi "teologici". - FOTOGRAFIA: Duccio Cimatti
- MONTAGGIO: Vittorio Torre
- PRODUZIONE: Cydia srl
- DISTRIBUZIONE: Cydia in collaborazione con: Mariposa Cinematografica
- PAESE: Italia
- DURATA: 87 Min
Post n°11446 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Nel 1972, prima dell'avvento di Internet e dell'esplosione dell'industria del porno, Gola Profonda fu un fenomeno: si trattava del primo film pornografico pensato per il grande schermo, con una vera e propria trama, dello humour, ed una sconosciuta ed improbabile protagonista, Linda Lovelace. Nel tentativo di fuggire dalla morsa di una famiglia severa e religiosa, Linda scoprì la libertà e la bella vita quando si innamorò e sposò il carismatico protettore Chuck Traynor. Sotto lo pseudonimo di Linda Lovelace divenne una celebrità a livello internazionale, non tanto ragazza di Playboy, quanto accattivante ragazza della porta accanto. Completamente immersa nella sua nuova identità, Linda divenne un'entusiasta portavoce della libertà sessuale e dell'edonismo senza freni. Sei anni più tardi, Linda presentò al mondo un'altra versione dei fatti completamente contraddittoria rispetto alla precedente, in cui emergeva come sopravvissuta ad una storia molto più buia. - DATA USCITA: 08 maggio 2014
- GENERE: Biografico, Drammatico
- ANNO: 2013
- REGIA: Rob Epstein, Jeffrey Friedman
- SCENEGGIATURA: Andy Bellin, Merritt Johnson
- ATTORI: Amanda Seyfried, James Franco, Peter Sarsgaard, Hank Azaria, Juno Temple, Sharon Stone,Wes Bentley, Robert Patrick, Chloë Sevigny, Adam Brody, Eric Roberts, Chris Noth, Bobby Cannavale
Post n°11445 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Sud Italia, 1948. Rocco ha dieci anni quando il padre, Salvatore, decide di emigrare in Belgio per lavorare in una miniera di carbone. L'ambiente grigio della zona mineraria, i gelidi inverni, una lingua e una cultura straniera rendono, però, la nuova vita di Rocco più difficile del previsto. Contro il volere del padre, il ragazzo cerca una via di fuga nella musica e nell'amore. Rocco seguirà il cuore e la passione per realizzare il suo sogno, diventare un musicista. Il film è ispirato alla vita del famoso musicista Rocco Granata, noto per aver composto la canzone "Marina". NOTE: Presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2013, nella sezione Alice nella città.
Post n°11444 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Alla fine del 1300 in Giappone le foreste sono depredate dai Tatara, il clan dei fabbri ferrai. Il Grande Dio della Foresta dona il potere agli altri dei che lo circondano e che prendono la forma di enormi bestie, per proteggere il loro dominio dagli umani. In un remoto villaggio tra le montagne, Ashitaka, l'ultimo guerriero del quasi estinto clan degli Emishi, è costretto a uccidere un mostro per proteggere il suo villaggio. Troppo tardi scopre che quella creatura sotto forma di cinghiale è in realtà un dio protettore della foresta. Uccidendolo, Ashitaka ha attirato su di sé una maledizione, il cui segno, una cicatrice sull'avambraccio destro, lentamente si espande. Il giovane Ashitaka si mette in viaggio verso la terra del clan dei Tatara dove spera di scoprire il mistero della maledizione che lo ha colpito prima che questa lo uccida.
Post n°11443 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
La giovane e fragile Lia si trova coinvolta in un rapporto masochista con Viktor, un sadico e narcisista uomo d'affari. Il loro equilibrio malato viene rotto quando Lia rimane incinta: l'uomo le impone di abortire e la donna va in pezzi. Gravemente depressa, dopo un tentato suicidio, Lia decide di lasciare Viktor e recarsi da una zia guaritrice, in uno sperduto paesino veneto. La zia Agata è la guaritrice del villaggio, da sempre appassionata di psicomagia e medicina alternativa. Ha imparato a usare questi metodi di cura dal defunto marito cileno Fernando, che ancora le appare in sogno per consigliarla. Agata tenta di curare Lia con un atto psicomagico jodorowskiano, ma qualcosa va storto... - DATA USCITA: 08 maggio 2014
- GENERE: Thriller
- ANNO: 2013
- REGIA: Giulia Brazzale, Luca Immesi
- SCENEGGIATURA: Giulia Brazzale, Luca Immesi
- ATTORI: Désirée Giorgetti, Ivan Franek, Anna Bonasso,Cosimo Cinieri, Alejandro Jodorowsky, Patrizia Laquidara, Roberta Sparta, Fabio Gemo, Nicola Arabi,Gaia Ziche
NOTE: Liberamente tratto da La Danza della Realtà di Alejandro Jodorowsky.
Post n°11442 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Luca ha 50 anni e nonostante l’età ha un futuro ancora tutto da costruire. Da pochi giorni la sua storia d'amore con Anna è miseramente naufragata e a questo si è sommata una cocente delusione lavorativa: la sua speranza di riuscire a "sfondare" nel mondo della musica si è scontrata con l'ennesimo rifiuto di uno dei tanti discografici incontrati sul suo percorso. La routine di Luca quindi procede sempre identica e molto lontana dalle sue aspettative: le sue giornate trascorrono all'interno di un negozio, un sexy shop, avuto in gestione da Uberto, suo vecchio compagno di liceo. Il sexy shop tanto odiato dal protagonista diventerà il crocevia di una serie di storie singolari, a volte esilaranti, altre paradossali. - DATA USCITA: 08 maggio 2014
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2014
- REGIA: Maria Erica Pacileo
- SCENEGGIATURA: Maria Erica Pacileo, Giulia Accardi
- ATTORI: Andrea Chimenti, Vincenzo Marega, Fernando Maraghini, Uberto Kovacevich, Giulia Mercati, Michele D'Urso, Antonio Barillari, Michela Cembran, Cindy Cattaruzza, Antonio Aiazzi, Johnson Righeira, Ivan Cattaneo, Garbo, SirOliverSkardy, Nevruz
NOTE: Tratto dal romanzo "Sexy Shop" di Vincenzo Marega.
Post n°11441 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Patagonia, 1960. Uno medico tedesco incontra una famiglia argentina e la segue nel loro lungo viaggio, attraverso il deserto, verso Bariloche dove Eva, Enzo e i loro tre figli hanno intenzione di aprire una casa vacanze vicino al lago di Nahuel Huapi. Questa famiglia “perfetta” risveglia l’ossessione del medico per la purezza e la perfezione. La sua attenzione si focalizza in particolare su una delle figlie, Lilith, una ragazzina di 12 anni molto minuta per la sua età. All’oscuro della sua vera identità, il medico tedesco viene accolto con entusiasmo come primo gradito ospite e affitta una stanza nella loro casa. Giorno dopo giorno, tutti vengono sedotti da questo uomo carismatico, dalle sue maniere eleganti, dalle sue conoscenze scientifiche e dalla sua ricchezza, fino al momento in cui scopriranno di vivere con uno dei più grossi criminali della storia. - PRODUZIONE: Historias Cinematograficas Cinemania - Luis Puenzo
- DISTRIBUZIONE: Academy2
- PAESE: Argentina
- DURATA: 93 Min
NOTE: Candidato dell'Argentina al premio Oscar per il miglior film straniero 2014 SOGGETTO: Dall'omonimo romanzo di Lucía Puenzo edito da Guanda (uscita Maggio 2014)
Post n°11440 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Se avete visto Porco Rosso di Hayao Miyazaki, dovreste sapere che il suo protagonista si chiama Marco Pagot, come il nostrano autore d'animazione, figlio del Nino Pagot che col fratello Toni è stato uno dei padri della nostra tradizione cartoon. Ora, non è un caso se il maestro indiscusso dell'anime ha deciso per questo curioso battesimo, dato che proprio Hayao e Marco collaborarono insieme su una serie dal titolo Il fiuto di Sherlock Holmes, avviata nel 1981 ma completata e trasmessa solo a partire dal 1984. All'inizio degli anni Ottanta, Miyazaki si trovava alla Tokyo Movie Shinsha, per la quale aveva appena debuttato alla regia cinematografica con l'indimenticabile Lupin III - Il castello di Cagliostro (1979). Il progetto di Il fiuto di Sherlock Holmes nasce infatti come coproduzione tra la TMS e la RAI, un vero e proprio gemellaggio culturale in nome di un mito internazionale. I Pagot collaborano a sceneggiatura e character design, Miyazaki lavora sui primi sei episodi, ma la produzione si ferma momentaneamente per problemi con gli eredi di Conan Doyle. Riprenderà e si concluderà nel 1984, con gli ulteriori venti episodi dell'unica stagione firmati da Kyôsuke Mikuriya, un artista che aveva dato l'anima sulla seconda stagione di Lupin III (1977-1980), dirigendo poco dopo anche svariati episodi di Georgie. Avvicendamento necessario, perché Miyazaki stava per diventare... Miyazaki con Nausicaa della valle del vento. Tutti i protagonisti de Il fiuto di Sherlock Holmes sono cani, seguendo l'associazione subconscia dell'animale con la capacità appunto di "fiutare" una pista. Come mi è accaduto con Chobin, registro due reazioni a questo curioso esperimento. La prima è legata a una visione adulta, col senno di poi: c'è tanto del futuro (e contemporaneo) Hayao in quelle prime sei puntate. Viene spontaneo associare queste sortite di uno Sherlock Holmes canide (serio e severo ma sottomesso alle divagazioni cartoon), al tono trascinante ma all'occorrenza solenne che aveva reso così coinvolgente l'avventura di Lupinpochi anni prima. C'è la rivisitazione solo leggermente fantasiosa dell'Europa, un legame che Miyazaki ha sempre sentito con il Vecchio Continente. C'è la sua capacità di definire in un sorriso la tenerezza di un rapporto tra i personaggi: non solo Holmes e Watson, ma anche per esempio Watson e Mrs. Hudson, la governante che riesce a far battere il cuore persino a Moriarty. E c'è naturalmente il volo, con un'acrobatica sequenza che viene citata nella sigla. ![](http://www.comingsoon.it/imgdb/PrimoPiano/impaginate/sherlockm02.jpg) Quando l'appassionato lascia il passo ai ricordi di bambino, ecco che il filtro mi setaccia sopratutto un'emozione scolpita nella memoria: l'elegantissima edizione italiana (prevedibile che i Pagot tenessero fino in fondo alla loro creatura). Elio Pandolfi e Riccardo Garroneportavano tutta la loro esperienza in teatro e nel doppiaggio, risultando subito familiari persino alle mie orecchie d'allora, che furono anche deliziate da Enzo Consoli-Lestrade: in Lupin eraZenigata, quindi mi sentivo a casa. Canticchiavo senza stancarmi la centrata sigla di Zavallone-Malavasi-Poli-Depsa, ironica, con un incipit irresistibile. Ma soprattutto... amavo e avevo allo stesso tempo paura di Moriarty per l'incredibile performance di Mauro Bosco. Perché il "profèssor" parlava con accento torinese? Filologicamente è un'idea delirante, eppure il tasso di reinvenzione della serie era tale che non mi pesava allora e non mi pesa adesso. E grazie al lavoro dei Pagot, di Miyazaki e di Bosco, il personaggio rimaneva austero e divertente allo stesso tempo. Se potete, recuperate questa serie, porca menta! ![](http://www.comingsoon.it/imgdb/PrimoPiano/impaginate/sherlockm03.jpg)
Post n°11439 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Post n°11438 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Le scene di violenza e di sesso, la depravazione spesso mostrata sul piccolo schermo nella serie televisiva ispirata alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco continuano a disturbare. George R.R. Martin difende il proprio operato, non schierandosi al cento per cento con i produttori. ![](http://www.fantasymagazine.it/imgbank/ARTICOLI/george_r.r._martin_in_una_foto_di_nancy_newberry.jpg) George R.R. Martin nella sua abitazione. Foto di Nancy Newberry La serie televisiva Game of Thrones, con le sue ripetute scene di nudo, sesso e violenza, ha suscitato crescenti preoccupazioni negli spettatori e nei critici, coinvolgendo i lettori dei libri di successo scritti da George R.R. Martin. Lo scrittore ha voluto esprimere la sua opinione in merito in una recente intervista con il New York Times, difendendo fondamentalmente l’operato degli sceneggiatori ma tenendo comunque conto del fatto che la serie TV e i libri sono argomenti separati. Per quanto riguarda lui stesso, Martin ha sottolineato di aver voluto creare una trama di fantasy epico, ma che affondasse le radici nella storia, e quindi, afferma, “lo stupro e la violenza sessuale sono parte di tutte le guerre che si sono combattute dagli antichi Sumeri fino al giorno d’oggi” pertanto sarebbe “falso e disonesto” omettere scene di questo genere nei suoi libri e, di conseguenza, nella serie televisiva. Dal momento che la narrazione di George Martin è incentrata sulla lotta per il potere, parlare degli orrori che si accompagnano a questi conflitti è semplicemente realistico. Tacerne avrebbe invece “sminuito uno dei temi portanti dei libri, ovvero che gli orrori della storia umana non provengono dagli orchi o da qualche Oscuro Signore, ma da noi stessi. Siamo noi i mostri, e anche gli eroi. Ciascuno di noi ha la potenzialità per commettere dei grandi mali, e anche delle ottime cose.” Il mondo di Westeros dove la storia si svolge può essere un luogo oscuro e depravato ma, per George Martin, non più del nostro. E se qualche critico ha ritenuto che le scene sessuali siano state create in maniera da essere “stuzzicanti” questo la dice lunga, secondo lo scrittore, sulla mentalità di questi critici. “Forse loro le hanno trovate stuzzicanti. I miei lettori, penso, le hanno lette come erano state intese.” Va da sé che nella serie televisivaGame of Thrones il vivido dettaglio delle immagini rende la questione delle scene di sesso e violenza molto più delicata. George Martin non si pone il problema, tuttavia, affermando che la produzione della serie è in mano ad altre persone, che fanno le proprie scelte artistiche e scelgono in autonomia l’approccio che preferiscono. D’altra parte George Martin afferma: “Fin dall’inizio la mia filosofia come scrittore è stata quella dello ‘show, don’t tell’ [ovvero: mostra, non raccontare, ndr]. Qualsiasi cosa stia succedendo nei libri, cerco di immergervi il lettore, piuttosto che fare un riassunto dell’azione. Questo richiede dettagli sensoriali vivaci. Non voglio distanza, voglio mettervi là. Quando la scena in questione è una scena di sesso, alcuni lettori si trovano fortemente a disagio. E in una scena di violenza sessuale dieci volte di più.” Mentre George Martin difende la propria libertà artistica e il realismo, sia dei propri libri che della serie televisiva, c’è chi ha fatto scelte diverse. In una intervista a The Guardian la scrittrice Danielle Henderson ha spiegato perché ha deciso di smettere di vedere Game of Thrones una volte per tutte. A parte alcune scene dove ha visto del razzismo, la Henderson punta il dito sulla massiccia dose di sessismo e misoginia nella serie. “Per ogni donna che ha autorità ce ne sono cinque che vengono schiacciate” afferma, “e la maggior parte arrivano al potere mediante un’umiliazione fisica e morale (Daenerys) o un gelido distacco dalla realtà (Cersei). I fan sono pronti a difendere il sessismo dei libri, ma la direzione artistica della serie ha deciso di separarsi dall’intento dei libri, ultimamente, in una maniera che spinge tutti a domandarsi cosa stia succedendo.” Libertà artistiche? Opportunismo commerciale? Decidete voi.
Post n°11437 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
da La repubblica ![Cinisi ricorda il sacrificio di Peppino Impastato. E Radio Aut torna a trasmettere](http://palermo.repubblica.it/images/2014/05/09/124315672-9c118de4-6fad-4c79-a564-ef7b70a48053.jpg) Peppino Impastato Cinisi si prepara a ricordare Peppino Impastato, l'attivista che osò sfidare il boss Gaetano Badalamenti dai microfoni di Radio Aut e che per questo fu massacrato il 9 maggio 1978 da Cosa nostra, che inscenò un suicidio per depistare le indagini. A 36 anni da quell'assassinio Casa Memoria e il Forum Sociale Antimafia lanciano un fitto programma di iniziative che si concluderanno domenica 11. Da Radio Aut a Radio 100 passi. Tra le mura della casa confiscata al boss Badalamenti, quel "Tano seduto" ridicolizzato dall'ironia beffarda dell'attivista antimafia Peppino Impastato, sono iniziate oggi le trasmissioni di Radio 100 passi. Ai microfoni piazzati 36 anni dopo il massacro di Peppino, a Cinisi, si sono ritrovati il fratello Giovanni Impastato e i vecchi amici che avevano condiviso gli anni dell'impegno civile a radio Aut: Faro Di Maggio e Salvo Vitale. "Da ora in poi chiamiamola casa 9 maggio, non diciamo più 'ex casa Badalamenti', facciamo sparire del tutto il nome del boss di Cosa nostra, ora siamo a casa nostra". E' l'appello accorato di Salvo Vitale, compagno di tante battaglie di Peppino Impastato che con una certa emozione, ha parlato dai microfoni di Radio 100 passi. "Quando abbiamo iniziato avevamo un trasmettitore militare a valvole che proveniva da radio Apache - ha ricordato un altro amico storico di Impastato, Faro Di Maggio - e quando le condizioni atmosferiche lo consentivano potevano sentirci fino in campagna, oggi forse non c'è l'atmosfera precaria degli anni Settanta, ma siamo molto fieri ed emozionati per questo traguardo". Ad ascoltarli, nella piccola stanza al pianterreno di 'Casa 9 maggio', decine di studenti, accorsi da diverse province della Sicilia.
Oggi, trentaseiesimo anniversario dell'omicidio, Impastato è stato ricordato alle 9.30, con una visita al casolare dove fu massacrato e un sit in di protesta. Dopo saranno accolte le scuole e gli attivisti no Muos, che confluiranno a Casa Badalamenti per un forum sulle lotte territoriali. Nel pomeriggio, alle 17, il tradizionale corteo dalla sede storica di Radio Aut di Terrasini a Casa memoria Felicia e Peppino Impastato con, in chiusura, gli interventi di Giovanni Impastato e dei compagni di Peppino. Alle 21.30 la consegna del premio di musica e cultura e l'assegnazione del primo premio fotografico intitolato a Peppino Impastato. A seguire si terrà un concerto di Daniele Sepe, con le esibizioni di DJ Abnormal, Le Anomalie e Vincenzo Salomone.
Domani, dalle 16, è previsto a Casa Badalamenti il forum sui beni confiscati con la lettura del documento finale. La sera sarà proiettato il video di Paolo Chirco "Fiori di campo" sull'esperienza del collettivo femminista di Cinisi nel 1977. La conclusione delle iniziative l'11 maggio, con una tavola rotonda, alle 11, su una 'rete di solidarieta' democratica territoriale tra la Valle dello Jato e il Golfo di Castellammare, con amministratori e operatori culturali impegnati quotidianamente a contrastare malaffare e corruzione.
Alle 17.30 la presentazione del libro "I ministri dal cielo", del sociologo Lorenzo Barbera, con Alessandro La Grassa, presidente del Cresm. In serata sono in programma documentari e mostre in ricordo dell'impegno antimafia di Impastato.
Post n°11436 pubblicato il 09 Maggio 2014 da Ladridicinema
Gigolò per caso, quinto film alla regia di Torturro, è un film che se uno non sapesse chi è l'autore, penserebbe chiaramente a Woody Allen, sia per i dialoghi, cinici e irriverenti; sia per le caratterizzazioni e i particolari dei personaggi. Fioravante è un tuttofare, ma tra i tanti lavori che fa viene convinto da un suo amico, Murray, a fare il gigolò, in quanto ha la capacità di attrarre le donne con la sua dignità e la sua costanza. Sarà proprio Murray a procurargli le clienti e terrà i conti facendogli da manager. Condiviso da due ricche signore di Park Avenue, Fioravante le ascolta e le celebra in lunghe sedute in cui sfoggia la naturale sensibilità, l'arte della danza e del massaggio. Fioravante non ha messo però in conto la possibilità di innamorarsi, di Avigal, giovane vedova di un rabbino ortodosso. Tra erotismo ed ebraismo, Fioravante muoverà nella vita e nei sentimenti con la delicatezza delle sue composizioni floreali. Una storia veramente semplice, che racconta di uomo che pratica l'amore in tempi di crisi. Un amore però sofferente, in quanto è solo la promessa di un amore. Un racconto di una solitudine quasi disperata e di una crisi d'identità che porta ad un'idea stravagante che può cambiare la vita di entrambi. Divertente il personaggio di Allen e le sue vicende. Compagno di una donna di colore con quatto figli, verrà processato da un tribunale rabbinico ortodosso. Il personaggio di Torturro, per la prima volta nei panni di un personaggio romantico, è veramente singolare per la delicatezza con cui "aiuta" donne insicure e vulnerabili. Turturro ed Allen sono la strana coppia di una commedia romantica e malinconica immersa in una raffinata colonna sonora fatta di jazz e canzoni italiane. Voto finale: 4/5 Fioravante e Murray, due amici per la pelle in condizioni economiche precarie, per sbarcare il lunario decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo. L'uno nei panni di un gigolò, l'altro nel ruolo di manager. Con il nome d’arte Virgil, Fioravante si destreggia tra un ménage a trois con due avvenenti signore alla ricerca di emozioni forti e gli incontri ben più casti con Avigal, vedova di un rispettato Rabbino, rimasta sola con i figli, i ricordi di una vita vissuta nel mondo chiuso della comunità chassidica e un disperato bisogno di scoprire cose nuove. Mentre Fioravante viene messo in crisi dai sentimenti che quest'ultima suscita in lui, ignaro della gelosia di Dovi, chassidico innamorato di lei fin da quando era ragazzo, Bongo (pseudonimo di Murray) scopre che non è poi così facile essere un protettore... - DATA USCITA: 17 aprile 2014
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2013
- REGIA: John Turturro
- SCENEGGIATURA: John Turturro
- ATTORI: Woody Allen, Vanessa Paradis, Sharon Stone,John Turturro, Sofia Vergara,
- Max Casella, Jill Scott,Tonya Pinkins, Allen Lewis Rickman, Liev Schreiber,
- Bob Balaban, Aida Turturro, David Margulies, Michael Badalucco
- SITO WEB ITALIANO
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