Creato da: Ladridicinema il 15/05/2007
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Messaggi del 15/05/2014

 

E fu sera e fu mattina

Post n°11472 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

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Ad Avila, un tranquillo paesino di 2.000 anime che regna in cima a una verde collina, si sta festeggiando in piazza, come ogni anno, la festa di Sant'Eurosia, patrona dei frutti della terra. Ma al bar del paese è successo qualcosa. Un evento eccezionale, di quelli che ad Avila non sono abituati a vedere spesso. Gli occhi delle persone sono puntati sulla televisione del bar e paiono non volersi staccare per nessun motivo. E quando Francesco, il parroco del piccolo paese, arriva al bar, la gente è già nel panico. La vita e la quotidianità degli abitanti di Avila verrà letteralmente sconvolta e messa in discussione, obbligando ciascun singolo a cambiare e ridimensionare la propria esistenza. Nel bene e nel male.

 
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La moglie del sarto

Post n°11471 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Rosetta Pignataro, avvenente e sicura, meridionale di 42 anni, " fiore ammaliante " di un paesino del profondo Sud "perla della costa Tirrenica", avanza orgogliosa nella vita a fianco del marito Edmondo Pignataro, Calabrese, sarto per soli uomini, ritenuto il più bravo del paese. La felice coppia è orgogliosa del loro atelier e della figlia Sofia appena diciottenne, ma il destino è beffardo e irriverente: Edmondo muore all'improvviso ed all'apice del successo artistico ed economico. Rosetta e Sofia rimangono sole, passato il fastoso funerale, vengono abbandonate da tutti, parenti ed amici, e la bellissima sartoria, orgoglio di famiglia viene chiusa, non solo per il lutto ma anche, per mancanza di talento imprenditoriale delle due donne, e per incapacità al mestiere di "sarte per soli uomini".

 
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St@lker

Post n°11470 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Ispirato ad un fatto realmente accaduto. Alan e Ines lavorano come procacciatori in grandi società multilevel. Alan è separato ed è andato a vivere in un magazzino fatiscente, portandosi solo due materassi, un televisore, una stufa e un sacco da boxe, con cui si sfoga spesso durante il giorno. L'ex moglie, dopo anni di soprusi, si rifiuta di vederlo e di parlargli, divenendo così vittima di atti di stalking, sia reali sia informatico-virtuali. Ultimamente Alan si rifiuta di lavorare, e passa il suo tempo nel tentativo, il più delle volte frustrato, di chattare su siti di online-dating. Ines vive sola, con fare metodico, priva di appagamento sia nel lavoro sia nelle relazioni private, dilettandosi di letture e di piccoli hobby. Ha una sola amica intima, Mina, collega di lavoro, che la introduce nel mondo, fino all'ora a lei sconosciuto, dei social network. Lì incontrerà Alan.

 
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Sogni di gloria

Post n°11469 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Poster

Il film è composto da due episodi. Ep. 1 Giulio, un trentenne cassaintegrato, è stanco, amareggiato e viene convinto a sbattezzarsi da un collega anarchico. Lo scandalo serpeggia quando i familiari di Giulio, religiosissimi, vengono a conoscenza delle sue intenzioni: sconvolti dalla volontà del ragazzo, metteranno in piedi un piano per farlo desistere ad ogni costo... Ep. 2 Giulio, studente cinese che vive in Italia, fa amicizia con Maurino, un vecchio giocatore di carte pratese, che lo instrada al piacere del gioco e gli insegna qualcosa sulla vita. Sullo sfondo di un torneo di briscola, scopa e tressette popolato da personaggi stralunati.

 
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Più buio di mezzanotte

Post n°11468 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

 

Poster

Davide non è un adolescente come gli altri. C'è qualcosa in lui, nel suo aspetto, che lo fa somigliare ad una ragazza. Davide ha quattordici anni quando scappa di casa. Il suo istinto, o forse il destino, lo porta a scegliere come rifugio il parco più grande di Catania: Villa Bellini è un mondo a parte, che il resto della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, a cui appartengono anche La Rettore e il suo gruppo di amici, coetanei di Davide e come lui scappati dalle rispettive famiglie. Quando Davide viene accettato in quella famiglia allargata, il passato da cui stava fuggendo sembra svanire definitivamente. Fino a quando il passato irrompe nel presente e a Davide tocca la scelta più difficile, di fronte alla quale si trova, questa volta senza possibilità di fughe o rinvii, da solo.

NOTE:

Film d'apetura della Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2014.

 

 
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Padre vostro

Post n°11467 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Svecenikova djeca

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Preoccupato per il declino della natalità, e convinto di comportarsi nella maniera più corretta, dal momento che "anche il Papa è contro l'uso dei contraccettivi", don Fabijan, parroco di una piccola isola della Dalmazia, inizia a bucare tutti i preservativi presenti sull'isola. Al lavoro del prete, presto si aggiunge quello del farmacista, che segretamente somministra pillole di vitamine invece di contraccettivi. Mentre le gravidanze indesiderate aumentano, Don Fabijan fa di tutto per sposare queste coppie secondo la corretta usanza cristiana, anche contro la loro volontà. Ben presto, l'azione del religioso inizia a influenzare la vita degli abitanti dell'isola, con conseguenze imprevedibili...

 
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Grace di Monaco

Post n°11466 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

Grace of Monaco

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Sposando nel 1956 il principe Ranieri di Monaco, la celebre star del cinema Grace Kelly abbandona una promettente e brillante carriera. Ambientato nel 1962, sei anni dopo la celebrazione del suo “matrimonio del secolo”, Grace di Monaco racconta un anno della vita della principessa più celebre del XX secolo, un anno durante il quale Grace Kelly si dibatte nel tentativo di conciliare passato e presente, il desiderio di tornare ad apparire sul grande schermo e il suo nuovo ruolo di madre di due bambini, regnante su un Principato europeo e moglie del Principe Ranieri III. Mentre riflette sull'offerta fattale da Alfred Hitchcock di tornare a lavorare ad Hollywood, Grace piomba in una fase di profonda crisi personale quando la modernizzazione del decadente Principato di Monaco voluta da Ranieri subisce un improvviso arresto per l'ingerenza del presidente francese Charles de Gaulle, che minaccia di imporre il sistema fiscale francese al Principato e di annettersi Monaco con l'uso della forza. L'esplosiva crisi internazionale che ne deriva e l'imminente invasione del Principato da parte della Francia rappresentano una minaccia non solo per la sua famiglia, il suo matrimonio e il suo Paese, ma anche per la vita privata di Grace. E' quello il momento in cui l'icona del cinema, l'americana lontana da casa, dovrà prendere una decisione difficile: tornare alla sua vita di star del cinema, universalmente ammirata e adorata; o assumere a pieno il suo nuovo ruolo e adempiere ai doveri assunti nei confronti del marito, dei figli e del secondo più piccolo principato del mondo, che è ora la sua nuova patria.

  • FOTOGRAFIAEric Gautier
  • MONTAGGIOOliver Gajan
  • PRODUZIONE: Stone Angels, YRF Entertainment
  • DISTRIBUZIONE: Lucky Red
  • PAESE: Francia
  • DURATA: 103 Min
NOTE:

Film d'apertura del Festival di Cannes 2014

 
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5 cose che a Cannes non cambiano mai da coming soon

Post n°11465 pubblicato il 15 Maggio 2014 da Ladridicinema
 

14 maggio 2014

Poster

 

A essere onesti, qualche novità c'è stata.
La sala stampa wi-fi dalla quale sto scrivendo è stata parzialmente rinnovata, per la felicità delle tasche di qualche interior designer che ha lavorato con la mano sinistra. Il personale di sala della Salle Debussy, con mio enorme scorno, è cambiato: e non ho potuto ricevere i saluti da habitué degli scorsi anni, che mi facevano sentire a casa e un po' tronfio.
E poi, last but not least, in testa alla prima proiezione per la stampa del film d'apertura, Grace di Monaco, qualcuno ha dimenticato di mettere la storica sigla d'apertura del Festival, quella con le scale che salgono fino al cielo, immortalata anche da Brian De Palma nel suo meraviglioso Femme Fatale.





Eppure, tanto per non smentire chi borbotta che tutti gli anni a Cannes (o a Venezia, o a Berlino...) è sempre tutto uguale, sulla Croisette ci sono delle certezze incrollabili, la cui improvvisa sparizione turberebbe assai di più dell'effetto deja-vu garantito dalla loro ricorrenza.

Ecco, allora, le 5 cose che a Cannes non cambiano mai: 

1 - Quelli che in fila ti spingono e sgomitano:
Sono spesso tra i più affermati nel loro settore, ansiosi di sfruttare al meglio il privilegio garantito loro da tesserini che gli garantiscono la massima priorità e di conquistare la poltrona sulla quale siedono da anni e che ha preso la forma del loro fondoschiena.

2 - Gli ambulanti che vendono Liberation davanti al Palais:
Non ho mai capito se è un tizio solo, magari geneticamente replicato in perfetti cloni, oppure sono tanti e diversi ma vestiti uguali e addestrati all'utilizzo di un solo tono di voce. Fatto sta che non li ho mai visti vendere una copia.

3 - Giovani e meno giovani che, da mattina a sera, elemosinano biglietti ostendando la scritta "Une invitation s'il vous plait":
Li ammiro, profondamente e sinceramente. Sfidano intemperie, intemperanze, ignoranze e trombi al polpaccio in attesa di un gesto generoso da parte di qualche noncurante riccastro o distratto giornalista. Mi ripropongo di far qualcosa per loro, quest'anno.



4 - Gli effluvi di aioli, burri e frutti di mare di fronte ad ogni ristorante:
Passi di lì, solitamente affamato come un lupo, e provi allo stesso tempo una sensazione di acquolina e repulsione, più spesso solo la prima delle due. Passi di lì, e anche se non ti fermi sembra che ti abbiano cucinato alla provenzale per il resto della giornata.

5 - Lo struscio sulla Croisette:
L'andirivieni di macchine di lusso, l'ondeggiare di giovani o attempate socialite su tacchi rigorosamente troppo alti, le panze, i velli e le catene dei loro compagni, i ragazzotti appollaiati a commentare: ché la via principale di Cannes è la versione dal conto in banca a 6 zeri di un qualsiasi corso di paese.

 
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