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Monicelli, senza cultura in Italia...
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Messaggi del 30/06/2015
Post n°12447 pubblicato il 30 Giugno 2015 da Ladridicinema
La voce, se confermata, sarebbe interessante: Ben Affleck potrebbe dirigere e interpretare (combinazione inedita nel mondo cinecomic!) The Batman, un assolo del supereroe che laWarner vorrebbe piazzare nell'autunno del 2018. Come ben sappiamo, il pre-contestato Ben interpreta già Batman nel Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder, in uscita nel marzo del 2016. Con l'acclamata carriera di regista che ha, tenendo presente che lo sceneggiatore del suo Argo, Chris Terrio, ha collaborato al film di Snyder, si può dire che la voce abbia le gambe. Si attendono ovviamente conferme all'imminente ComiCon di San Diego, anche se qualcuno si chiede come la Warner abbia a questo punto in mente di giostrare le uscite DC: tra Dawn of Justice, Justice League, Flash, Aquaman e Shazam la situazione comincia a farsi incandescente. Di sicuro la data dell'autunno del 2018 sembra pensata per ostacolare laCaptain Marvel dello studio concorrente...
Post n°12446 pubblicato il 30 Giugno 2015 da Ladridicinema
Post n°12445 pubblicato il 30 Giugno 2015 da Ladridicinema
Nuovo Cinema Paradiso, 8 cose che non sapevi. A 25 anni dall'Oscar il film di Tornatore torna a emozionare Los Angeles Venticinque anni fa, a Cannes, la prima proiezione di Nuovo Cinema Paradiso in territorio francese valse alla pellicola di Giuseppe Tornatore il Grand Prix Festival della Giuria e il Premio Oscar come Miglior Film Straniero. Era il 1989. Oggi 11 novembre 2014 il film torna alla ribalta di fronte al pubblico di Los Angeles, dove è stata presentata come anteprima del festival Cinema Italian Style, nella sua versione digitale restaurata dall'Istituto Luce Cinecittà e di Dolce & Gabbana, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Anche se il film del maestro siciliano ha ormai sulle spalle un quarto di secolo, piccoli dettagli e curiosità sul cinematografo che proiettava celebri film americani e italiani dopo il certosino lavoro di "censura" ad opera del parroco di Ciancaldo, possono esservi sfuggiti in questi anni. Ecco qui 8 chicche: 1. Ciancaldo non esiste youtube Ciancaldo, il paesino in cui è ambientato il film, non esiste. Tornatore ha preso in prestito il nome dal monte che sovrasta il suo paesino natìo, Bagheria. “Un nome chiave che evoca tutto ciò che ho vissuto nella mia infanzia e adolescenza a Bagheria e che mi ha aiutato a distillare la storia del film” ha spiegato il regista. 2. L'addio di Totò youtube La scena dell’addio di Totò (il protagonista) che lascia il borgo natìo per andare a Roma è ispirata al Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel passo in cui dice che i siciliani dovrebbero andare tutti via dall'isola prima di compiere 16 anni, perchè dopo quell’età tutti i difetti dei siciliani si sono già formati e la "crosta" sedimentata. 3. La scena dei baci tagliati youtube Per realizzare la scena più famosa della sua pellicola, quella in cui nella sala vuota del cinema viene proiettato il montaggio dei baci censurati da don Adelfio, Tornatore avrebbe voluto inserire il bacio tra Orson Welles e Rita Hayworth in “La Signora di Shanghai”, ma il costo era esorbitante: 700.000 dollari per un estratto di 2 secondi. 4. Il collezionista di baci youtube Dalla sequenza finale dei “baci tagliati” è nata l’idea per un libro, “Il collezionista di baci”, sempre di Giuseppe Tornatore. A proporla al regista fu un esercente del suo paese, Filippo Lomedico (che oggi ha novant’anni) che nel suo archivio conservava una ricca collezione di fotografie dei baci classici dei film di una volta. 5. Nuovo Cinema Paradiso e i Simpson youtube 6. Padre Alfio "Il censore" aveva "snellito" anche un film sul circo youtube Il personaggio di padre Adelfio è ispirato a Don Carmelo Buttitta, che gestiva il cinema parrocchiale della Chiesa del santissimo Sepolcro. Il suo aiutante, Padre Gaiano, che oggi ha novantaquattro anni, racconta che ogni film si montava in due o tre tempi e che la mattina del primo giorno di programmazione, a sala vuota, Padre Buttitta lo guardava in solitudine per epurarlo dalle scene “peccaminose”. Una volta, addirittura, fece tagliare 20 minuti di pellicola perché in un film ambientato in un circo c’era una sequenza con delle trapeziste a cosce nude. 7. Il film "si ritirò" spontaneamente dal festival del Cinema di Berlino youtube Il film quando uscì fu molto sfortunato perché non conquistò né la critica cinematografica né il pubblico. Andò cosi male che dopo un weekend fu tolto dalle sale. Si disse che a decretarne l’insuccesso fosse stata l’eccessiva lunghezza (due ore e mezza). Tornatore tagliò allora 26 minuti – e farne le spese fu l’attrice Brigitte Fossey (Elena da adulta nel film) che tuttavia rimase nei titoli di coda – ma andò peggio di prima. Al Festival di Berlino, poi, dove il film era stato invitato, Tornatore decise di ritirare la propria partecipazione a causa di una sortita indelicata del direttore del festival. Si aprì una querelle che fu il preludio per l’invito ufficiale al festival di Cannes. L’uscita in Francia sancì il successo della pellicola. 8. Nuovo Cinema Paradiso è in uno spot youtube Alcune scene del film sono state utilizzate per lo spot televisivo di lancio della nuova Fiat 500: Alfredo che accende il proiettore durante la prima proiezione privata per padre Adelfio, e Salvatore che ride assistendo ad una pellicola di Charlie Chaplin
Post n°12444 pubblicato il 30 Giugno 2015 da Ladridicinema
C’è poco da fare. A poche ore dal termine della quinta stagione Il trono di spade si conferma come la serie tv più vista e più amata del globo. E poco importa se vengono annualmente inviate maledizioni al suo ideatore, le storie raccontate daGeorge R.R. Martin continuano a conquistare tutti attraverso le vicende che legano i numerosi personaggi. Un intreccio di vite che, episodio dopo episodio, vanno a formare il mosaico riguardo il passato (ed il futuro) dei Sette Regni. Finalmente negli scorsi giorni il filone letterario de Il trono di spade si è allineato con quello televisivo (attraverso la serie tv in onda su Sky Atlantic). Gli appassionati de Il trono di spade che si sono dedicati alla lettura dei libri scritti da George R.R. Martin, avevano un vantaggio rispetto a chi la serie invece la guardava solo in tv e ne approfittavano per guardare le reazioni dei “novellini” di fronte alle scene più sconvolgenti delle stagioni televisive. Come dimenticare, ad esempio, le terribiliNozze rosse in cui Robb Stark e sua madre Catelyn venivano brutalmente assassinati? Le reazioni ad un tale scempio sono testimoniate su Youtube attraverso decine di imperdibili video. Il trono di spade 6: anticipazioni, possibili sviluppi e colpi di scena Adesso però, come dicevamo, tutti gli appassionati de Il trono di spade sono ugualmente in attesa di sapere cosa succederà nella sesta stagione. Abbiamo lasciato Daenerys lontana dai suoi protettori e circondata da un gruppo di Dothraki, Arya Stark resa cieca per punizione, Thion e Sansa in fuga da Grande Inverno (e dalla psicopatia di Ramsay Bolton) e Cersei ricoperta di “Shame”. Ma, soprattutto, lo sconvolgente finale della quinta stagione è stato caratterizzato dalla morte di un suo storico protagonista: Jon Snow. Tralasciando le macumbe nate contro il giovane traditore Olly, l’ampia pozza di sangue che andava man mano formandosi sotto al corpo di Jon Snow, sembrano indicarne morte certa. Ma tra i “GoT addicted” regna un certo scetticismo riguardo ad una fine così incolore (ed insensata) per un personaggio che in realtà aveva ancora troppe situazioni da affrontare e portare avanti. Si sono quindi sviluppate in queste ore svariate teorie riguardo il futuro del personaggio interpretato da Kit Harington, nate da un confronto di opinioni tra appassionati lettori e fedeli telespettatori. Noi vi elenchiamo quelle che riteniamo più plausibili: 1- C’è da premettere che, come in molti hanno notato da tempo, alcuni dettagli presenti nel libro vengono omessi o modificati nella serie televisiva. Precisiamo questa cosa perché nel libro l’ultima parola pronunciata da Jon Snow prima di cadere a terra esanime risulta essere Ghost (spettro). Dunque una teoria da tenere in considerazione riguardo Jon Snow sarebbe quella di vederlo tornare in vita grazie al trasferimento dell’anima nel suo meta-lupo, il cui nome è appunto Ghost.Melisandre, sempre nel libro, profetizzava “Ora un uomo, ora un lupo, ora un uomo di nuovo”. Che si riferisse proprio a Jon Snow? Il trono di spade 6: il ruolo di Melisandre diventa decisivo 2- La seconda teoria che circola nelle ultime ore riguarda proprio Melisandre, citata poco fa: dopo la morte di Stannis Baratheon, la Strega rossa si è recata versoCastello Nero. Non è un mistero che proprio lei notasse da tempo una certa idoneità in Jon per diventare il suo “protetto” ed il suo arrivo al cospetto dei guardiani della notte fa pensare ad un suo possibile intervento per far tornare in vita Jon Snow. Qualcuno potrebbe obiettare e dire che Melisandre non ha mai resuscitato nessuno. Questo è vero, ma un suo incontro con Thoros of Myr, nella terza stagione, ha palesato il fatto che i sacerdoti del Signore della Luce hanno il dono di far rinascere chi ormai è senza vita. 3- Le teorie si fanno sempre più complesse, quindi se pensate di aver già capito tutto, sappiate che ci sono altre interessanti pulci da mettervi nell’orecchio. I più attenti hanno notato che, mentre moriva gli occhi di Jon Snow cambiavano leggermente colore diventando purpurei, quasi viola. Sempre chi ha letto i libri, sa che il colore viola corrisponde ai Targaryen. Perciò, se davvero gli occhi dell’inermeJon sono stati modificati, un motivo dovrà pur esserci. Questo fatto poi, testimonierebbe una discendenza Targaryen per Jon Snow la cui nascita in realtà sarebbe ricollegabile al rapporto tra Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen. A questo punto, considerando che i guardiani della notte bruciano il corpo dei morti, Jon Snow tornerebbe in vita tra le fiamme così come fece Daenerys quando uscì dal rogo con i suoi tre piccoli draghi. Il trono di spade 6 richiama la profezia di Azor Ahai? 4- Nei libri de Il trono di spade, viene spesso raccontata la vicenda di Azor Ahai, un cavaliere che migliaia di anni prima era riuscito a sconfiggere l’esercito dei non morti e le Ombre Bianche che invadevano il mondo, proprio come sta nuovamente accadendo nella serie. Stando alla profezia, cinquemila anni dopo, lo spirito di Azor Ahai avrebbe dovuto reincarnarsi in qualcuno capace di imitarne l’impresa. Melisandre, a conoscenza di tale profezia, era convinta di aver trovato l’uomo giusto in Stannis Baratheon ma dopo la morte di quest’ultimo per mano dei Bolton(e poi di Brienne) la strega rossa fa ritorno al Castello Nero. Solo coincidenze? C’è da dire che il modo in cui il capo delle Ombre Bianche fissava gli occhi di Jon Snow dopo la battaglia di Aspra Dimora aumenta nettamente i dubbi riguardo ad una definitiva morte di Jon Snow. Troppe cose lasciate in sospeso e, ad esempio, la battaglia contro gli Estranei perderebbe un pezzo troppo importante per il suo regolare proseguimento. E se invece questi fossero solo dei “viaggi mentali” per allontanarci da un’unica verità troppo difficile da accettare e cioè la morte definitiva di Jon Snow?
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45