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Messaggi del 10/11/2019

 

Joker

Post n°15439 pubblicato il 10 Novembre 2019 da Ladridicinema
 

Joker sconvolge il festival del cinema di Venezia e vince in maniera forse non troppo sorprendente la mostra, candidandosi a stravincere in più di una categoria negli eventi dei  prossimi mesi fino agli oscar, pronto a diventare un'icona del cinema moderno.

Il Joker è uno dei villain da sempre più enigmatici e che psicologicamente sa creare con la sua instabilità un rapporto privilegato con gli spettatori (e con i lettori soprattutto). La rappresentazione che fa Todd Philips pur essendo poco fumettistica si rifà al Joker di Burton nella parte clownesca, nell'eleganza del vestito e del trucco e a quello di Nolan per quanto riguarda al momento dell'evoluzione in Joker del colore e del modo di portare i capelli, della follia che però sembra avere un qualcosa di sensato almeno dal suo punto di vista, dal modo di comunicare con la sua ironia e cinicità. Ma mentre il secondo è già Joker, uno psicopatico assassino che nella sua follia e anche nel dolore non lascia mancare mai la sua ironia e la sua risata, il Joker di Philips si evolve. Si passa da un semplice cittadino di Gotham, che ha grossi problemi psichici e che è abbandonato a se stesso, deriso dalla società, offeso dalla parte ricca e senza scrupoli della città; in Joker attraverso l'evoluzione del personaggio tirando fuori tutta la sua particolarità. Ma i due Joker di prima fanno parte di film su Batman appunto, questo no, è un film su Joker, dove l'uomo pipistrello ancora non esiste. Si intravede solo un giovane Bruce Wayne e nel finale la scena dell'omicidio dei suoi genitori in un vicolo di Gotham fa iniziare la storia di Batman.

Joker è quindi la storia di Arthur Fleck, un uomo con grossi problemi che vuole diventare un comico, vive con la madre anch'essa malata mentale in un appartamento, anzi in un palazzo sudicio. Lavora come clown e scrive su un diario le battute che gli serviranno per diventare un attore. La sua vita però come detto sopra è terribile, una tragedia... si vede in tutto il film come viene deriso, ignorato, bullizzato, umiliato... da chiunque. La sua risata è una risata di dolore, una sorta di tic, che diventa incontrollabile quando messo in difficoltà. Cosa che lo renderà ancora più isolato e incapace di avere qualsiasi possibile relazione. Un giorno però all'ennesima angheria risponde sparando ai suoi assalitori. La polizia cerca un clown killer, la popolazione lo elegge a eroe, simbolo della rivalza degli oppressi contro l'arroganza della parte ricca di Gotham, che li disprezza e come dice lo stesso Wayne li considera dei clown. Citando Un giorno di ordinaria follia con Douglas, anche la più apparente robusta corda può spezzarsi, e chiunque può trasformarsi in una belva senza controllo. E una volta superato il punto di non ritorno, non ci si può più fermare, ma si può solo proseguire, come una valanga che travolge tutto e tutti sul proprio cammino. E così avviene per Arthur che spezza la corda e la sua rabbia diventa violenza. “Pensavo che la mia vita fosse una tragedia, ma adesso capisco che è una commedia”, dice Arthur nel momento della consapevolezza del suo cambiamento.

Eh si perchè Gotham è una città sporca, sudicia, dove la grandissima maggioranza della popolazione vive in povertà, nel crimine, abbandonata a se stessa, senza futuro, in mezzo alle gang che si spartiscono le strade. La polizia è corrotta, la politica peggio, i media al servizio del potere. L'1% ricco se ne frega e pensa solo a diventare più ricco. Ecco allora che uno psicopatico che si eleva dal suo stato per rispondere alle angherie e alla rabbia, trasforma questa in violenza e si evolve nel personaggio "eroico", anzi in un antieroe, che sembra servire alla popolazione di Gotham, in attesa del personaggio veramente "eroico" che servirà per ristabilire l'ordine e proteggere i deboli.

Ma chi è il cattivo? Un clown che viene deriso continuamente e vive nella fame e nella disperazione abbandonato a se stesso che si trasforma attraverso la violenza in un assassino o quella parte immorale e ricca di Gotham che lo ha trasformato in ciò? C'è poco da fare, questo è un film molto attuale. E' una critica alla società di oggi inevitabilmente. Joker non è un eroe, è un villain sui generi, ma non è improbabile che prima o poi in una società dove pochi hanno tutto e la maggioranza niente possa scatenarsi qualcosa che porti a sopperire l'ordine vigente. Il Joker non nasce tale, ma è un uomo qualunque Arthur Fleck, che diventa un criminale e questo criminale è il prodotto della società in cui vive. Per questo Joker fa paura, soprattutto in America, culla dell'immoralità del capitalismo, ma non è una critica come dice qualcuno a questo o quel presidente (come sottolineto da Moore) ma a tutta la società. 

Ma veniamo ora alla parte più interessante del film, ovvero l'attore che interpreta il Joker, ovvero Joaquin Phoenix. Nella storia del personaggio abbiamo assistito a diverse interpretazioni del pagliaccio preferito dal pubblico. Da quella clownesca di Nicholson, a quella spietata nella sua violenza e cinicità ma anche ironia e capacità di vedere la società del compianto Ledger, fino ad arrivare ad una versione moderna di Leto. Questa nuova rappresentazione prende un pò come detto dai primi due, ma è la capacità di Phoenix a renderlo unico e assolutamente originale. Come ha detto il regista ha lasciato una certa libertà sia per i costumi che per la mimica facciale. L'eleganza, il ballo, il modo clownesco, la risata folle che finisce e trasuda nel dolore fisico sono tutto merito dell'attore che lo interpreta. Sa creare nello spettatore disagio, dolore, rabbia... in un'interpretazione magnifica, anzi magistrale. Per non parlare del corpo... perchè se la risata e lo sguardo creano tante sensazioni, è il corpo e le movenze che rendono l'interpretazione ancora più sconcertante e clamorosa. E questo va al di la di qualsiasi possibile attesa e immaginazione.

Non sarebbe corretto dire il miglior Joker, perchè anche gli altri sono stupendi nei loro particolari, ma qui capiamo perchè è diventato così (pur ribadendo che il fumetto c'entra poco e aimè di Killing Joke non c'è nulla in attesa di un film magari proprio su questa stupenda graphic novel). Il personaggio non si presenta con la carta del Joker, ma con un biglietto da visita dove parla della sua malattia, metafora di come sia emarginato, abbandonato in una società allo sbando, sommersa dalla spazzatura fisica e metaforica.

Questo film trae ispirazione e rende omaggio al cinema di Scorsese, come non rivedere in questo film le ambientazioni neworkesche di Taxi Driver o anche di Re per una notte. La regia di Philips sceglie un qualcosa di lineare ma con un registro al limite tra il surreale, il grottesco e tante tinte noir, che ci racconta attraverso questo film la tragedia contemporanea e fa una profonda denuncia sociale. La cosa che ha sorpreso è quindi che il regista abbia lavorato in maniera opposta rispetto a come vengono realizzati oggi i film tratti dai fumetti, non ha introdotto elementi attuali dentro la storia che si sta raccontando, ma ha preso il personaggio inventato da Bob Kane con tutto il suo arsenale, i suoi ideali di ribellione alla società e li ha inseriti nella NewYork... no scusate Gotham, degli anni 70-80, quindi reelizzando un film socialmente e politicamente scorretto e impegnato.

Il film è stato giustamente acclamato dalla critica, uno dei rari casi in cui sia la critica che il pubblico sono dalla stessa parte pur non essendo questo un film facile da capire e per tutti.

Mark Hughes su Forbes, parla di «un vero capolavoro del cinema di supereroi, nonché uno dei più grandi risultati di tutto il 2019». La recitazione di Phoenix sembra aver riscontrato pareri unanimi, com’è possibile notare anche dal commento di David Rooney "Questo è il film di Phoenix. […] Non per screditare l’ingegnosa visione dello sceneggiatore-regista, del suo co-sceneggiatore e degli inestimabili team che si sono occupati di tecnologie e design, ma Phoenix è la forza principale che rende Joker un’aggiunta inconfondibilmente di confine all’industrialità dei film hollywoodiani tratti dai fumetti".

Perfetta anche la scelta della colonna sonora scritta da Hildur Guonadottir con l'aggiunta di alcuni brani pop, tra cui That's Life.

Joaquin Phoenix prometteva di raccontare un Joker mai visto prima. Questo Joker ballerino è spiazzante: ipnotico e terrificante allo stesso tempo, in una trama dove non c'è nulla da ridere, e dove ogni risata di Fleck è una richiesta d'aiuto non ascoltata di un nessuno, che vuole in qualche modo uscire fuori dall'anonimato, vuole apparire, in una società egoista che non lo accetta e non lo vuole. Perchè il male e la violenza si annidano nell'emarginazione. Oggi, possiamo dire che il film ha mantenuto la promessa, arrivando perfino a superare le nostre aspettative.

Voto finale: 5+/5
Joker
Regista: Todd Phillips
Anno: 2019
Paese: USA
Durata: 122 min
Data di uscita: 03 ottobre 2019
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Joker è un film di genere thriller, drammatico, giallo del 2019, diretto da Todd Phillips, con Joaquin Phoenix e Robert De Niro. Uscita al cinema il 03 ottobre 2019. Durata 122 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.
Data di uscita:03 ottobre 2019
Genere:Thriller, Drammatico, Giallo
Anno:2019
Paese:USA
Durata:122 min
Distribuzione:Warner Bros. Italia
Sceneggiatura:Todd PhillipsScott Silver
Fotografia:Lawrence Sher
Montaggio:Jeff Groth
Produzione:DC Comics,DC Entertainment,Joint Effort
TRAMA JOKER

 

Joker, il film di Todd Phillips è incentrato sulla figura dell'iconico villain, ed è una storia originale, diversa da qualsiasi altro film su questo celebre personaggio apparso sul grande schermo fino ad ora. L'esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham.
Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret... ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui.
Intrappolato in un'esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.
L'esplorazione da parte del regista Todd Phillips su Arthur Fleck, un uomo ignorato dalla società, non vuole soltanto uno studio crudo del personaggio ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.
Oltre a Joaquin Phoenix, il cast del film vede protagonisti Robert De NiroZazie Beetz e Frances Conroy.

 

 

La delusione dei risultati ottenuti dal cosiddetto DC Extended Universe è servita a far sì che, in casa Warner, si puntasse maggiormente sui cosiddetti stand alone, i film che non sono necessariamente interconnessi ad altri cinecomic. E uno dei progetti cui da subito si sono interessati i produttori è quello di un film sul Joker, leggedario arcinemico di Batman. Scartata abbastanza in fretta l'ipotesi di costruire un film sul Joker interpretato da Jared Leto in Suicide Squad, è stata accolta invece a braccia aperte un'idea per il film di Todd Phillips, regista noto fino a questo momento come autore di commedie: sua, tanto per fare un facile esempio, la trilogia di Una notte da leoni. Ma l'iniziale coinvolgimento di Martin Scorsese come produttore (poi rientrato) e soprattutto quello di Joaquin Phoenix come interprete, ha fatto capire da subito che nel suo nuovo film Phillips avrebbe esplorato territori assai diversi da quelli cui aveva abituato il pubblico con i suoi film precedenti.
Phillips ha da subito messo in chiaro che il suo film (una origin story del personaggio, ambientata nel 1981 in una Gotham che assomiglia tantissimo alla New York di quello stesso periodo, e che proprio nella Grande Mela è stata girata) avrebbe raccontato Joker diverso da quello dei fumetti e dei film precedenti. La graphic novel di Alan Moore Batman: The Killing Joke sarebbe stata al più uno spunto di partenza, per poi esplorare territori che, a più riprese, lo sceneggiatore e regista ha paragonato a quelli di film come Taxi Driver, Re per una notte e Toro Scatenato.
E ha insistito perché il suo film dovesse essere girato con un budget decisamente inferiore a quelli solitamente in dotazione ai cinecomic (qui siamo attorno ai 55 milioni di dollari), proprio per differenziarsi anche dal punto di vista produttivo e dare il via a una serie di stand alone più ruvidi e concentrati sui personaggi.

Prima di scegliere Joaquin Phoenix (che già in passato aveva espresso interesse per la parte del Joker, ma non aveva trovato un copione che lo soddisfacesse artisticamente), Phillips aveva considerato come protagonista del suo film Leonardo DiCaprio, anche in virtù dei legami col cinema di Scorsese e dell'iniziale coinvolgimento del regista come produttore. Quella di Phoenix si è comunque rivelata la scelta giusta per interpretare la storia di quello che è stato definito "un personaggio mentalmente disturbato".
Al fianco di Phoenix Phillips ha poi messo attori come Robert De Niro, Zazie Beets e Frances Conroy; ha affidato la direzione della fotografia a Lawrence Sher (suo abituale collaboratore ma anche DOP di film come Godzilla II - King of the Monsters) e la realizzazione della colonna sonora alla violoncellista e compositrice islandese Hildur Guðnadóttir, che ha collaborato con gruppi come i Pan Sonic e i múm e ha realizzato anche lo score della serie tv Chernobyl.

Joker è stato il primo cinecomic a essere presentato in concorso in un grande festival internazionale, quello di Venezia del 2019: la scelta coraggiosa della produzione e del direttore del Festival Alberto Barbera è stata premiata con il Leone d'oro, e la maggior parte della critica e del pubblico presenti al Lido hanno lodato il film di Phillips per la radicalità e l'importanza politica con cui mette in parallelo la storia del Joker con i tanti problemi che affliggono il mondo contemporaneo.

 

Film presentato in anteprima mondiale e in Concorso al Festival di Venezia 2019, dove siè aggiudicato il Leono d'oro.

Questo è il primo ruolo di Joaquin Phoenix in un cinecomic. In precedenza aveva rifiutato il ruolo di protagonista in "Doctor Strange" (2016) e la possibilità di sostituire Edward Norton come Hulk in "The Avengers" (2012), perché non era disposto a firmare l'accordo multi-immagine che propongono i Marvel Studios.

Joaquin Phoenix ha dovuto perdere peso, ben 23 kg, per interpretare Joker.

La canzone ascoltata nel trailer del teaser è "Smile", composta dal comico Charles Chaplin per il suo film "Modern Times" (1936).

L'anteprima del film al Festival di Venezia 2019 ha suscitato una standing ovation di ben otto minuti.

Parlando al Festival del cinema di Venezia, Joaquin Phoenix ha dichiarato di volere che la sua versione del Joker fosse molto complessa, ha studiato e unito vari disturbi della personalità che persino lo psichiatra non è stato in grado d'identificare quale fosse quello del suo personaggio.

Vietato ai minori di 14 anni.

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Joker (Joaquin Phoenix): Mia madre mi diceva sempre di sorridere e mettere una faccia felice. Mi diceva che ho uno scopo: portare risate e gioia nel mondo. Ma riguarda solo me o stanno tutti impazzendo?

Voce off: Gotham si è persa. Che razza di vigliacco può fare questo a sangue freddo? Uno che si nasconde dietro una maschera

Joker: Ho sempre pensato alla mia vita come a una tragedia, adesso vedo che è una commedia!

 

FOCUS SU JOKER

 

Oltre Joaquin Phoenix: Gli altri celebri attori che hanno interpretato il Joker

Il primo attore a vestire i panni del più storico nemico di Batman è stato Cesar Romero (1907-1994) nel telefilm camp di culto Batman (1966-1968) con Adam West. Cesar era un noto "character actor", nato da madre cubana e padre spagnolo. Tra gli anni Trenta e Cinquanta si specializzò in ruoli da latin lover, giocando sul suo aspetto virile e seduttivo, ma paradossalmente lo ricordano tutti nei panni del truccatissimo Joker, da lui interpretato anche nel lungometraggio Batman del '66, basato sulla serie televisiva.
Bisogna aspettare il 1989 per imbattersi in un altro Joker in carne e ossa: è ovviamente Jack Nicholson nel bellissimo Batman di Tim Burton. Nonostante Nicholson sembrasse perfetto per la parte, la produzione stava per offrirla a Robin Williams, salvo poi confessare a quest'ultimo che si trattava solo di una strategia per ingelosire Jack e "incastrarlo". Inutile dire che Robin se la legò al dito.
Prima di tornare al cinema, il Joker è comparso in una serie di spot tra il 2000 e il 2002, per il navigatore OnStar: qui è stato incarnato da Curtis Armstrong. In tv è stato un cameo in un episodio della serie Birds of Prey (2002-2003), dove, per quanto interpretato da Roger Stoneburner, è stato doppiato da Mark Hamill, storico voce del personaggio nelle serie e negli special animati Warner dagli anni Novanta in poi. Nessuno ha dimenticato la potente performance di Heath Ledger nel Cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan: l'attore fu insignito di un Oscar postumo come miglior attore non protagonista, essendo Ledger deceduto in tristi circostanze pochi mesi prima dell'uscita del film, uno dei più amati exploit cinematografici dell'Uomo Pipistrello.
Tra il 2014 e il 2019 è toccato a Cameron Monaghan dare origine a una possibile origin story (nel corso di decenni) del celebre villain, identificato con i personaggi di Jerome e Jeremiah Valeska nella serie tv Gotham.
In questo frattempo, lo psicopatico più amato si è riaffacciato in sala nel criticatissimo corale Suicide Squad (2016) di David Ayer, dove tuttavia è stato benedetto dalla performance adeguatamente instabile e schizzata di Jared Leto, il quale avrebbe di lì a poco subito l'umiliazione del primo "cinecomic autoriale" della storia, Joker (2019) di Todd Phillips, costruito sul talento e le fattezze invece di Joaquin Phoenix.

 

AttoreRuolo
Joaquin PhoenixArthur Fleck / Joker
Robert De NiroMurray Franklin
Bill CampDetective Garrity
Zazie BeetzSophie Dumond
Brett CullenThomas Wayne
Frances ConroyPenny Fleck
Glenn FleshlerRandall
Marc MaronTed Marco
Douglas HodgeAlfred Pennyworth
Josh PaisHoyt Vaughn
Shea WhighamDetective Burke

 
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Parasite

Post n°15438 pubblicato il 10 Novembre 2019 da Ladridicinema
 

Parasite

( Gisaengchung )
Regista: Bong Joon Ho
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: Corea del Sud
Durata: 132 min
Data di uscita: 07 novembre 2019
Distribuzione: Academy Two
Parasite è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Bong Joon Ho, con Hye-jin Jang e Kang-ho Song. Uscita al cinema il 07 novembre 2019. Durata 132 minuti. Distribuito da Academy Two.
Data di uscita:07 novembre 2019
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:Corea del Sud
Durata:132 min
Distribuzione:Academy Two
Fotografia:Hong Kyung-pyo
Musiche:Jaeil Jung
Produzione:Barunson E&A, CJ E&M Film Financing & Investment Entertainment & Comics, CJ Entertainment, Frontier Works Comic
TRAMA PARASITE

Parasite, film diretto da Joon-ho Bong, è un dramma che racconta la storia della famiglia Kim, formata dal padre Ki-taek (Kang-ho Song), un uomo privo di stimoli, una madre, Chung-sook (Hye-jin Jang), senza alcuna ambizione e due figli, la 25enne Ki-jung (So-dam Park) e il minore, Ki-woo (Woo-sik Choi). Vivono in uno squallido appartamento, sito nel seminterrato di un palazzo, e sono molto legati tra loro, ma senza un soldo in tasca né un lavoro né una speranza per un futuro roseo. A Ki-woo viene la perversa idea di falsificare il suo diploma e la sua identità per reinventarsi come tutor e impartire lezioni a Yeon-kyuo (Yeo-jeong Jo), la figlia adolescente dei Park. Quest'ultimi sono una ricca famiglia, che, al contrario dei Kim, vivono in una grande villa, grazie ai guadagni del patriarca, dirigente di un'azienda informatica.
Ki-woo insegna principalmente inglese alla ragazza a un ottimo prezzo, cosa che genera entusiasmo e speranza nella suoi parenti. Il ragazzo, notando come alla figlia minore dei Park piaccia disegnare, ha la subdola idea di inventare che sua sorella Ki-jung è un'insegnante d'arte, permettendo anche a lei di infiltrarsi nella loro vita. Le due famiglie non sanno, però, che questo incontro è solo l'inizio di una storia strana, che porterà i Kim a introdursi sempre più nella routine dei Park, come un parassita fa con un organismo estraneo.

PANORAMICA SU PARASITE

 

Dopo due film realizzati in inglese e con capitali statunitensi come Snowpiercer e Okja, Bong Joon-ho è tornato a realizzare un film al 100% coreano con questo Parasite, clamoroso cocktail di generi che va dalla commedia nera al dramma sociale, passando per il thriller capace di assumere venature quasi horror ma anche per un sentimentalismo commovente.
Nelle parole dello stesso regista, questo film è "il racconto di persone comuni alle prese con una inestricabile confusione; una commedia senza clown, una tragedia senza cattivi, dove tutto porta verso un groviglio di violenza e a un tuffo a capofitto giù dalle scale." Prima della proiezione ufficiale al Festival di Cannes del 2019, dove il film è stato presentato in prima mondiale, Bong aveva scritto ai giornalisti e critici una lettera aperta nella quale, come Tarantino per il suo C'era una volta a... Hollywood, pregava di non rivelare in articoli e recensioni le tante sorprese e i molti ribaltamenti presenti nella trama, ma soprattutto il grande twist a sorpresa del finale. A Cannes, dove in passato aveva già presentato film come The Host, l'antologico Tokyo!, Mother e l'Okja targato Netflix, ha vinto la Palma d'oroParasite è stato il primo film sudcoreano a vincere il festival, e il primo a ricevere la Palma d'oro all'unanimità dai tempi di La vita di Adele di Abdellatif Kechiche.
Forte del riconoscimento ottenuto in Francia, Parasite è uscito all'inizio di giugno nelle sale coreane ottenendo risultati straordinari: nel suo primo weekend di programmazione, ha incassato più di venti milioni di dollari, ovvero 70% degli incassi complessivi, stracciando la concorrenza di blockbuster hollwyoodiani come Aladdin e Godzilla: King of the Monsters. Nel corso delle settimane e dei mesi è arrivato a un totale di oltre 88 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, dei quali ben 70 ottenuti in patria.
Il regista e Song Kang-ho, uno degli attori protagonisti del film, arrivano con Parasite alla loro quinta collaborazione. La terza, invece, col direttore della fotografia Hong Kyung-pyo, lo stesso del Burning di Lee Chang-dong.

 

CURIOSITÀ SU PARASITE

 

Palma d'oro al Festival di Cannes 2019.

Vietato ai minori di 14 anni.

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI PARASITE
AttoreRuolo
Hye-jin Jang
Kim Chung-sook
Kang-ho Song
Kim Ki-taek
Lee Sun-kyun
Park Dong-ik
Cho Yeo-Jeong
Park Yeon-kyo
Choi Woo-sik
Kim Ki-woo
Park So-dam
Kim Ki-jung

 
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La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia

Post n°15437 pubblicato il 10 Novembre 2019 da Ladridicinema
 

La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia

Genere: Animazione
Anno: 2019
Paese: Francia, Italia
Durata: 82 min
Data di uscita: 07 novembre 2019
Distribuzione: BIM Distribuzione
La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia è un film di genere animazione del 2019, diretto da Lorenzo Mattotti, con Linda Caridi e Toni Servillo. Uscita al cinema il 07 novembre 2019. Durata 82 minuti. Distribuito da BIM Distribuzione.
Data di uscita:07 novembre 2019
Genere:Animazione
Anno:2019
Paese:Francia, Italia
Durata:82 min
Distribuzione:BIM Distribuzione
Musiche:René Aubry
Produzione:France 3 Cinéma, Indigo Film, Prima Linea Productions
TRAMA LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

La famosa invasione degli orsi in Sicilia, il film d'animazione diretto da Lorenzo Mattotti, segue la storia di Leonzio, il Grande Re degli orsi, che nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all'aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, Re Leonzio si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.

PANORAMICA SU LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

 

La famosa invasione degli orsi in Sicilia è l'adattamento cinematografico, realizzato in animazione tradizionale, dell'omonimo e celebre romanzo per ragazzi di Dino Buzzati, che lo scrittore pubblicò nel 1945, a puntate, sul Corriere dei piccoli, per poi pubblicarlo più tardi, lo stesso anno, in un volume unico e in una versione rivista. A pubblicarlo oggi è la Mondadori, nella collana Oscar Junior. Sempre Mondadori ha poi pubblicato di recente una "novelization" del film, e una versione illustrata della stessa.
A dirigere il film c'è Lorenzo Mattotti, uno degli illustratori e fumettisti italiani più noti al mondo, autore di innumerevoli libri di successo e collaboratore di riviste e quotidiani di rilevanza internazionale come il New Yorker, Glamour, Vanity Fair, Cosmopolitan, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera, Repubblica.
Sebbene questa sia la sua prima regia cinematografica, è da tempo che Mattotti è legato al mondo della settima arte: nel 2000 aveva realizzato il poster ufficiale del Festival di Cannes; nel 2004 aveva realizzato i segmenti di collegamento tra i tre episodi del film Eros, di Michelangelo Antonioni, Wong Kar-wai e Steven Soderbergh; nel 2007 era stato uno degli illustratori che realizzarono il film antologico d'animazione Peur(s) du noir; nel 2019 ha realizzato la sigla del Festival di Venezia.
Oltre che sul talento grafico di Mattotti e la fantasia du Buzzati, il film può fare affidamento sa un cast vocale notevolissimo, che nella versione animata comprende le voci di attori come ServilloAntonio AlbaneseLinda CaridiCorrado Guzzanti e perfino Andrea Camilleri, che prima di morire prestato la sua voce inconfondibile al personaggio del Vecchio Orso.
La famosa invasione degli orsi in Sicilia, co-produzione tra Italia e Francia, è stato presentato in prima mondiale al Festival di Cannes 2019 (sezione Un Certain regard), e in anteprima italiana ad Alice nella città 2019.

 

CURIOSITÀ SU LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

Tratto dall'omonimo racconto per ragazzi di Dino Buzzati. 
Presentato al Festival di Cannes 2019 nella sezione Un Certain Regard.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
AttoreRuolo
Linda Caridi
(voce originale)
Toni Servillo
Leonzio (voce originale)
Antonio Albanese
Gedeone (voce originale)
Andrea Camilleri
Orso Anziano (voce originale)

 
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Gli Uomini d'Oro

Post n°15436 pubblicato il 10 Novembre 2019 da Ladridicinema
 

Gli Uomini d'Oro

Genere: Noir
Anno: 2019
Paese: Italia
Durata: 110 min
Data di uscita: 07 novembre 2019
Distribuzione: 01 Distribution
Gli Uomini d'Oro è un film di genere noir del 2019, diretto da Vincenzo Alfieri, con Fabio De Luigi e Edoardo Leo. Uscita al cinema il 07 novembre 2019. Durata 110 minuti. Distribuito da 01 Distribution.
Data di uscita:07 novembre 2019
Genere:Noir
Anno:2019
Paese:Italia
Durata:110 min
Distribuzione:01 Distribution
Produzione:Italian International Film con Rai Cinema
TRAMA GLI UOMINI D'ORO

Gli Uomini d'Oro, il film diretto da Vincenzo Alfieri, è ambientato nella Torino del 1996. Qui vive Luigi(Giampaolo Morelli), che sogna una pensione e di trascorrere il resto della sua vita in Costa Rica. Nel frattempo, però, continua a lavorare come impiegato postale e a dedicarsi a due delle sue più grandi passioni, il lusso sfrenato e le donne. Per realizzare il suo sogno e fare il turista per sempre, Luigi è pronto a tutto, anche lasciare l'affascinante Anna (Matilde Gioli). E a pensarci bene l'occasione ce l'ha proprio sotto gli occhi o, meglio, dietro le sue spalle. Tutti i giorni, infatti, Luigi guida un furgone portavalori, una tentazione che potrebbe trasformare qualsiasi uomo comune in un potenziale criminale. Con un piano a regola d'arte, la rapina riuscirebbe davvero in grande stile, senza feriti né altri rischi.
Ma non può attuare il suo piano da solo, ha bisogno di mettere su una banda criminale. Ingaggia così un postino in pensione, il suo migliore amico Luciano (Giuseppe Ragone), quarantenne insoddisfatto, e il suo collega Alvise (Fabio De Luigi), sposato con Bruna (Susy Laude), impiegato insospettabile, legatissimo alla famiglia e con un'esistenza totalmente piatta. A loro si aggiungono altri personaggi esterni al mondo delle poste: sono Boutique (Gian Marco Tognazzi), couturier d'alta moda che dietro alle vetrine del fashion nasconde una doppia vita, e Il Lupo (Edoardo Leo), ex pugile nerboruto e di poche parole, compagno della seducente Gina (Mariel Gariga).
Un colpo così grosso, però, fa gola a tutti e ognuno di loro desidererebbe avere quei soldi solo per sé, senza divide e condividere. È proprio la brama di denaro che trasforma questa impresa inizialmente semplice in un piccolo e al tempo stesso pericoloso gioco criminale.

PANORAMICA SU GLI UOMINI D'ORO

 

Il film diretto da Vincenzo Alfieri è tratto dal noto fatto di cronaca accaduto a Torino nel 1996. Il regista si è imbattuto in un articolo del giornalista esperto di criminalità Meo Ponte il quale, commentando l'episodio, scriveva: "Se facessero un film tratto da questa vicenda, comincerebbe come I soliti ignoti di Mario Monicelli e finirebbe come Le iene di Quentin Tarantino".

Il titolo Gli uomini d'oro è proprio l'appellativo dato alla banda dai giornali. Il fatto risale al 27 giugno del '96 quando alcuni dipendenti della sede centrale delle Poste si accorgono che i sacchi provenienti dalle varie filiali contengono pagine di fumetti di Topolino, tagliate a misura di banconote, e un pezzo di busta paga di un autista dei furgoni adibiti al trasporto valori. Quest'ultimo si chiama Giuliano Guerzoni e a casa sua la polizia non trova lui, ma una sveglia trafitta da un coltello. Il bottino del furto ammonta a 8 miliardi di lire (circa 4 milioni e 100 mila euro). Le indagini si rivelano più complicate del previsto e dell'autista non c'è traccia. Poco più di due settimane più tardi però, un colpo di scena del tutto inaspettato cambia le carte in tavola.

L'autore e scrittore piemontese Bruno Gambarotta così commenta il fatto nel suo libro "Il colpo degli uomini d'oro. Il furto del secolo alle Poste di Torino": "I protagonisti, che aumentano di giorno in giorno col proseguire delle indagini, sono al limite dell’assurdo. Un furto maturato per scherzo, un’idea balenga che piano piano si è concretizzata senza che ci fosse un piano preciso. Dilettanti allo sbaraglio che si sono mossi in un continuo alternarsi di colpi di fortuna e sfortuna". Pubblicato nel 2018 da Manni Editori, il libro di Gambarotta mette in luce due aspetti: il ruolo delle donne usate per creare gli alibi, liquidate come prostitute, e poi l’inadeguatezza degli stessi uomini coinvolti che diventano criminali senza nemmeno essere capaci di dare una qualsiasi motivazione.

CURIOSITÀ SU GLI UOMINI D'ORO

Il film è ispirato ad una reale vicenda di cronaca nera.

La vicenda è stata riportata sul giornale "La Repubblica" nel 1996 dal giornalista Meo Ponte, il quale esordiva dicendo: “Se ne facessero un film comincerebbe come I Soliti Ignoti di Monicelli e finirebbe come Le Iene di Tarantino”. È stata questa frase a convincere il regista, Vincenzo Alfieri, a raccontare questa storia.

FRASI CELEBRI DI GLI UOMINI D'ORO

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Luigi (Giampaolo Morelli): Tu preferisci farti vent'anni di galera che vent'anni alle poste?

Luciano (Giuseppe Ragone): Io so' pensionato, al massimo posso organizzare una briscola!

Luigi: L'unico modo di viaggiare è rimanere dove hai voglia di fermarti e partire quando senti che devi andare! E i' me n'aggia i' uaglio'! Mi mancherete!

Bruna (Susy Laude): Dov'è che vai te?
Alvise (Fabio De Luigi): Guarda che non ce l'ho mica l'amante, non me la posso permettere!

 

INTERPRETI E PERSONAGGI DI GLI UOMINI D'ORO
AttoreRuolo
Fabio De Luigi
Alvise Zago
Edoardo Leo
Il Lupo
Giampaolo Morelli
Luigi Meroni
Giuseppe Ragone
Luciano Bodini
Mariela Garriga
Gina
Matilde Gioli
Anna
Susy Laude
Bruna
Gian Marco Tognazzi
Boutique

 
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The Irishman

Post n°15435 pubblicato il 10 Novembre 2019 da Ladridicinema
 

The Irishman

Regista: Martin Scorsese
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Paese: USA
Durata: 210 min
Data di uscita: 04 novembre 2019
Distribuzione: Netflix
The Irishman è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Martin Scorsese, con Al Pacino e Robert De Niro. Uscita al cinema il 04 novembre 2019. Durata 210 minuti. Distribuito da Netflix.
Data di uscita:04 novembre 2019
Genere:Drammatico
Anno:2019
Paese:USA
Durata:210 min
Distribuzione:Netflix
Sceneggiatura:Steven Zaillian
Fotografia:Rodrigo Prieto
Produzione:Netflix
TRAMA THE IRISHMAN

The Irishman, film diretto da Martin Scorsese, è incentrato sulla figura realmente esistita del criminale Frank Sheeran (Robert De Niro) detto "The Irishman", veterano della seconda guerra mondiale, invischiato con il mafioso Russell Bufalino (Joe Pesci). Attraverso gli occhi di Frank, nel corso dei decenni, viene raccontata la sua vita e la sua carriera mafiosa, tra cui uno dei più grandi misteri che ha ossessionato l'opinione pubblica statunitense, la scomparsa nel luglio 1975 del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa (Al Pacino), amico dello stesso Sheeran. Un caso nel quale è inevitabilmente invischiato lo stesso Fank e che è rimasto irrisolto nel tempo. Nessuno è stato mai condannato né il corpo di Hoffa è mai stato ritrovato.
Il film offrirà un ritratto indedito dei segreti della criminalità organizzata del tempo: i suoi sistemi interni, gli imbrogli, le rivalità e i collegamenti con la politica tradizionale.

CURIOSITÀ SU THE IRISHMAN

Tratto dal libro di Charles Brandt "I Heard You Paint Houses", che racconta la storia di Frank Sheeran, detto The Irishman.

Al cinema il 4, 5 e 6 novembre 2019

Disponibile in streaming su Netflix dal 27 novembre 2019.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI THE IRISHMAN
AttoreRuolo
Al Pacino
Jimmy Hoffa
Robert De Niro
Frank Sheeran
Joe Pesci
Russell Bufalino
Harvey Keitel
Angelo Bruno
Anna Paquin
Peggy Sheeran
Jesse Plemons
Chuckie O'Brien
Stephen Graham
Anthony Provenzano
Aleksa Palladino
Mary Sheeran
Sebastian Maniscalco
Joseph 'Crazy Joe' Gallo
Ray Romano
Bill Bufalino
Kathrine Narducci
Carrie Bufalino

 
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