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Monicelli, senza cultura in Italia...
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Messaggi del 04/02/2020
Post n°15581 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15580 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15579 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15578 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15577 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Il conduttore Amadeus sarà affiancato da Diletta Leotta e Rula Jebreal nella prima serata.Nel corso della prima serata del Festival di Sanremo è prevista anche l'esibizione di Tiziano Ferro, che sarà sul palco in tutte le serate. Martedì 4 febbraio, dalle ore 20:35 su Rai 1, andrà in onda la prima puntata della settantesima edizione del Festival di Sanremo. A condurre questo importante evento ci sarà Amadeus, uno dei conduttori più amati della Rai. Come annunciato da egli stesso, in ogni puntata verrà affiancato da alcune donne del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della moda. Nella prima serata prevista per domani vi saranno Diletta Leotta (giornalista sportiva di DAZN) e Rula Jebreal, giornalista palestinese che è stata nei mesi scorsi al centro delle polemiche proprio in seguito all'annuncio della sua partecipazione al Festival. Festival di Sanremo, Fiorello e Tiziano Ferro ci saranno in tutte e cinque le serate Come annunciato dallo stesso Amadeus, in ogni serata sarà poi affiancato da due personaggi molto amati dal pubblico. Il primo è il suo grande amico Fiorello, che in questi giorni è spesso intervenuto per difendere il conduttore da coloro che lo accusavano di sessismo. Il secondo è Tiziano Ferro, che in ogni puntata si esibirà in alcuni grandi successi della storia della musica italiana. Entrambi non sono alla loro prima volta sul palco dell'Ariston: Fiorello è stato ospite nel 2018 (quando il conduttore era Claudio Baglioni), ma ricordiamo che aveva partecipato anche come concorrente nel 1995; l'ultima partecipazione di Tiziano Ferro è invece stata nel 2017, sempre come ospite, mentre il cantante di Latina non ha mai partecipato in gara al Festival. Anche in questo caso a votare sarà la giuria demoscopica. Sanremo, gli ospiti della prima serataDiversi gli ospiti che sono già stati annunciati per la prima serata della settantesima edizione del Festival di Sanremo. Grande attesa per il ritorno di Albano e Romina Power, coppia musicale che ha scritto pagine importanti del Festival: la coppia ha partecipato in gara per cinque volte, vincendo l'edizione del 1984 (con il brano 'Ci Sarà) a arrivando sul podio in altre tre occasioni. All'Ariston è atteso poi il cast del film di Gabriele Muccino intitolato 'Gli anni più belli'; saliranno sul palco Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria e Kim Rossi Stuart. Ci sarà inoltre la cantante Emma Marrone, che sarà protagonista di un altro momento musicale molto atteso; la cantante lanciata da 'Amici', infatti, si esibirà con alcuni pezzi del suo album 'Fortuna'. Non è da escludere, infine, che nel corso delle prossime ore possano essere annunciati nuovi ospiti che calcheranno il palco più ambito d'Italia.
Post n°15576 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Judy Judy è un film di genere biografico, drammatico, musicale del 2019, diretto da Rupert Goold, con Renée Zellweger e Finn Wittrock. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 118 minuti. Distribuito da Notorious Pictures. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Biografico, Drammatico, Musicale Anno:2019 Attori:Renée Zellweger, Finn Wittrock, Rufus Sewell, Michael Gambon, Jessie Buckley, Bella Ramsey, Richard Cordery, Andy Nyman, Royce Pierreson, Darci Shaw, Daniel Cerqueira, Lewin Lloyd Paese:Gran Bretagna Durata:118 min Distribuzione:Notorious Pictures Produzione:BBC Films, Calamity Films, Pathé TRAMA JUDY Judy, fim diretto da Rupert Goold, è ispirato alla poliedrica figura di Judy Garland (Renée Zellweger), attrice, cantante e ballerina statunitense, nota al grande pubblico soprattutto per l'interpretazione di Dorothy ne Il mago di Oz. Una carriera brillante iniziata in giovane età, la sua, e proseguita con grandi successi - come Incontriamoci a St. Louis ed È nata una stella - che hanno accompagnato una vita ricca di tormenti, di amori finiti male e di drammi. Siamo nel 1968 e Judy Garland, ormai esausta, è in un momento della sua carriera molto delicato: piena di debiti, senza casa e con una voce indebolita dagli anni. L'unica cosa che la spinge ancora a sorridere sono i suoi figli, Lorna (Bella Ramsey) e Joey (Lewin Lloyd), nonostante la cantante e suo marito siano in lotta per la loro custodia. Judy li vuole accanto a sé sempre, anche durante i viaggi di lavoro, perché loro sono la sua forza. Le cose sembrano prendere una direzione giusta almeno dal punto di vista sentimentale, quando a una festa hollywoodiana la star incontra l'uomo d'affari Mickey Deans (Finn Wittrock), con il quale c'è feeling sin da subito. Il problema fondamentale intorno al quale ruota la sua vita è il bisogno di denaro per sanare i suoi debiti e, dopo aver compreso che gli Stati Uniti non hanno più nulla da offrirle, Judy decide di volare a Londra, dove ha ancora un numeroso seguito. Si distacca a malincuore da Lorna e Joey e stipula un contratto con Bernard Delfont (Michael Gambon) per esibirsi nel suo celebre nightclub, The Talk of the Town, per 5 settimane. Ma le prove la innervosiscono e la lontananza dei figli non fa che acuire questo il suo stato di agitazione, non permettendole di dormire. La sera dell'esordio londinese, Judy viene rivenuta da Rosalynd Wilder (Jessie Buckley), incaricata di occuparsi di lei, insonne e imbottita di sedativi, ma riesce a esibirsi lo stesso e a riprendersi grazie all'affetto dei suoi fan. Seguono performance tra alti e bassi, proprio come la sua esistenza, mentre tramite ricordi e flashback, la Garland riporta la memoria a trent'anni prima, quando all'apice del successo, una sedicenne Judy doveva subire il controllo della sua vita da parte dei manager. In questa strada piena di ostacoli, che il destino le ha messo davanti, la star riuscirà a superare i suoi conflitti interiori e ritornare a sorridere? Judy, il film biografico diretto dal premiato regista teatrale inglese Rupert Goold è incentrato sugli ultimi mesi di vita di Judy Garland, quando l'attrice e cantante quarantasettenne, sei anni dopo il suo ultimo film, dipendente dall'alcool e dai farmaci e col rischio di perdere i figli, accettò controvoglia di esibirsi in una serie di recital al Talk of The Town, il locale notturno di Bernard Delfont, molto popolare nella vivacissima Swinging London del periodo. Lo spunto della pellicola viene dallo spettacolo teatrale di Peter Quilter "End of the Rainbow", sceneggiato per il cinema da Tom Edge, che ha dichiarato in proposito: "Non sapevo molto di lei - forse portavo con me il cliché della Garland. Ma mentre iniziavo a guardare le sue interviste televisive dalla fine degli anni '60, ho visto subito che si trattava di una donna che era davvero appassionata, arguta, acuta e consapevole di sé, una donna che conosceva i cliché esistenti su di lei ed era disposta a giocarci. Scrivere quel personaggio, cercando di trovare la mia versione della Garland, mi è sembrata una grande sfida". Edge ha aggiunto alla storia i flashback del passato cinematografico di Judy, che vediamo sempre nel mondo inventato dei set, dove si aggira come una piccola regina prigioniera, impossibilitata a vivere la vita di una ragazza normale. Lo sceneggiatore ha messo in luce però non solo la condizione di vittima dell'attrice schiavizzata dallo Studio System, ma anche il suo essere una sopravvissuta che non si arrese mai e che ispirava col suo esempio legioni di fan, diventando un esempio per la nascente comunità omosessuale. Per questo gli autori hanno ritenuto importante inserire la storia dell'incontro tra la Garland e una coppia gay all'interno del film, non documentata ma molto plausibile, data l'abitudine dell'attrice di fermarsi a chiacchierare e bere coi fan dopo lo spettacolo. A riportare in vita la leggendaria attrice e cantante in una performance memorabile è Renée Zellweger, che ha accettato sia pure con molti timori il ruolo della diva nel triste momento della fine della sua carriera, perché ha trovato nel film "l'opportunità di esplorare qualcosa che non viene considerata spesso quando si pensa a questa personalità immensa, cioè quanto lei desse al suo lavoro e quanto ciò le sia costato. Questo era un periodo della sua vita in cui lavorava perché aveva bisogno di farlo, ma fisicamente aveva bisogno di riposare. Stava distruggendo la sua stessa voce, la cosa che le dava valore e autostima, pur di prendersi cura dei suoi figli". CURIOSITÀ SU JUDY Il film ha ottenuto 2 nomination ai Premi Oscar 2020 nelle seguenti categorie: Miglior Attrice Protagonista per Renée Zellweger e Miglior Trucco e Acconciature.
Il film, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2019, esce al cinema in occasione del 50esimo anniversario della morte della Garland e dell'80esimo anniversario de Il Mago di Oz.
Il film affronta il duro trattamento che Judy Garland ha ricevuto dalla MGM negli anni '30 e '40. La sottoponevano a una dieta rigorosa e le somministravano farmaci per controllare il suo peso e aiutarla a dormire o a rimanere sveglia; farmaci per i quali in seguito sviluppò una dipendenza.
Durante la cerimonia dei Golden Globes 2020, Renée Zellweger si è aggiudicata il premio come Miglior attrice in un film drammatico.
Renée Zellweger ha allenato la sua voce per un anno prima delle riprese con un vocal coach, Eric Vetro.
Il truccatore Jeremy Woodhead ha dovuto estendere la punta del naso di Renée Zellweger con una protesi cosicché il suo profilo somigliasse di più a quello di Judy Garland. Inoltre, l'attrice ha messo anche le lenti a contatto grigio scuro per scurire i suoi occhi azzurri e una parrucca marrone-ramata che ricordasse l'iconica pettinatura della Garland.
Il film è un adattamento molto libero del dramma musicale "End of the Rainbow" di Peter Quilter.
Prima dell'uscita del film, Liza Minnelli ha dichiarato attraverso il suo account Facebook che lei personalmente non approvava il progetto.
Presentato in anteprima al Telluride Film Festival del 2019, dove Renée Zellweger ha ricevuto recensioni entusiastiche per la sua interpretazione e un tributo speciale con l'onore del Silver Medallion. FRASI CELEBRI DI JUDY Dal Trailer Italiano del Film: Mickey Deans (Finn Wittrock): Non si può avere qui il più grande talento del mondo e non brindare! Judy Garland (Renée Zellweger): Frank Sinatra è qui?! Mickey Deans: Frank è un grande, ma non è Judy Garland!
Rosalyn Wilder (Jessie Buckley): Ti riprenderai! Judy Garland: E se non riuscissi più a farlo?
Judy Garland: Ognuno di noi ha dei problemi e io ho avuto i miei...voglio solo quello che vogliono tutti, ma per me sembra più difficile ottenerlo!
Dottore: Prendi qualcosa per la depressione? Judy Garland: Quattro mariti...non sono serviti!
Judy Garland: Non vi dimenticherete di me, vero?! Promettetemelo! FOCUS SU JUDY Da Renée a Judy: una trasformazione da Oscar
Per trasformare fisicamente Renée Zellweger, molto diversa da Judy Garland, in un ritratto vivente della diva, ci volevano ogni giorno molte ore di trucco, che comprendeva lenti a contatto colorate, protesi (soprattutto per naso e attaccatura delle ciglia) e una parrucca. Ad assicurarle la somiglianza fisica ci hanno pensato il parrucchiere e make-up designer Jeremy Woodhead e la costumista Jany Temime, ma quello che l'ha resa veramente identica alla star è stata la capacità dell'attrice di riprodurre la postura del corpo, con le spalle ingobbite per la curvatura della spina dorsale, e il modo di parlare della Garland, ottenuta in questo caso ascoltando per ore nastri di interviste del periodo. La più stupita da questa trasformazione è stata Rosalynd Wilder, la donna - interpretata nel film da Jessie Buckley - che all'epoca assisté la fragile cantante e i cui ricordi e aneddoti sono stati fondamentali nel conferire verità alla storia. Renée Zellweger, che ha cantato in Chicago ma non si era mai cimentata con una prova così impegnativa, che non le richiedeva tanto di imitare Judy Garland, quanto di renderne la forza e la fragilità in quell'ultimo periodo della sua vita, è riuscita con oltre un anno di prove con un vocal coach prima delle riprese, seguiti da 4 mesi col direttore musicale del film, Matt Dunkley, a riprodurre il modo di cantare, la voce spezzata e non al massimo della potenza, ma nonostante tutto piena di pathos ed emozione, con cui la Garland, quando riusciva ad esibirsi, incantava ancora il pubblico. Dunkley dice a proposito della performance che Zellweger è riuscita ad ottenere e che la propone come naturale candidata ai prossimi Academy Awards: “È un'attrice che sa cantare piuttosto che una cantante che sa recitare. Quindi ho sempre saputo che il lato della recitazione sarebbe stato fantastico. Si è allenata con un vocal coach per ottenere il suono della voce di Judy e la sua pronuncia e ha lavorato con un coreografo per duplicare il suo modo di muoversi. Judy era piuttosto nervosa nei movimenti del corpo e il modo in cui Renée la imita è incredibile". INTERPRETI E PERSONAGGI DI JUDY
Post n°15575 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Il Diritto di Opporsi ( Just Mercy ) Il Diritto di Opporsi è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Destin Daniel Cretton, con Michael B. Jordan e Jamie Foxx. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 137 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Drammatico Anno:2020 Paese:USA Durata:137 min Distribuzione:Warner Bros. Italia Produzione:Netter Productions TRAMA IL DIRITTO DI OPPORSI Il Diritto di Opporsi, film diretto da Destin Daniel Cretton, è la storia di Bryan Stevenson (Michael B. Jordan), un avvocato che ha scelto di impiegare la sua professione per lottare affinché le ingiustizie non rimangano impunite. Dopo la laurea ad Harvard, Bryan decide di rinunciare alle diverse cause remunerative, ma sceglie di intraprendere una strada più difficile e meno battuta. Deciso a difendere tutti coloro che sono stati accusati ingiustamente, si reca ad Alabama, dove lavora fianco a fianco con la collega locale Eva Ansley (Brie Larson). Il primo caso che il giovane avvocato deve affrontare è un omicidio: una diciottenne è stata uccisa e l'unico sospettato, Walter McMillian (Jamie Foxx), è stato accusato e condannato a morte. Ci sono molte prove a suo favore e soltanto una testimonianza di un criminale, con tanto di movente per mentire, lo incastra. Nonostante ciò, Walter rischia la morte e il motivo è probabilmente legato più al colore della sua pelle che a un reale coinvolgimento nell'omicidio. Questo è il caso perfetto per Bryan, che cercherà di scagionare l'uomo, mentre il sistema gli rema contro e il razzismo non sembra più così camuffato... PANORAMICA SU IL DIRITTO DI OPPORSI Una carriera interessante, quella dell'attore Michael B. Jordan, uno dei più promettenti della sua generazione, quella nata alla fine degli anni '80. Se Black Panther e Creed sono i suoi lavori più mainstream, più volte ha interpretato un afroamericano vittima di una delle tante ingiustizie sociali che la società americana continua a infliggere. Specie nel primo ruolo che lo fece notare al cinema, dopo la serie di culto The Wire da ragazzino: Prossima fermata Fruitvale Station, diretto da quel Ryan Coogler che poi lo vorrà proprio per Black Panther e i due Creed, sequel della serie di Rocky. Vincitore al Sundance, e premiato a Cannes, il film raccontava gli ultimi giorni di vita del giovane Oscar Grant, ucciso da un poliziotto a Oakland, California, nelle prime ore di capodanno del 2009.
Il diritto di opporsi è un nuovo capitolo di questo doloroso e recente genere in cui il cinema americano sta sempre più esorcizzando ingiustizie e razzismo ancora diffusi nelle forze dell’ordine. Questa volta interpreta un avvocato (Bryan Stevenson) del cuore del sud, in Alabama, che prende in cura il caso di Walter McMillian, un uomo erroneamente incarcerato, fra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, per l’omicidio di una donna bianca, interpretato da un attore di riferimento, ma di una generazione precedente, come Jamie Foxx, che per il ruolo ha ottenuto una nomination agli Screen Actors Guild come attore non protagonista.
Michael B. Jordan vive dal 2006 a Los Angeles, dopo essere cresciuto a Newark, New Jersey. Si definisce una persona “spirituale”, provenendo da una famiglia molto religiosa.
È stato per Jordan il primo film con la presenza di un “Inclusion Rider”. Si tratta di una disposizione nel contratto di un attore, o di un regista, che richiede un certo livello di diversità nel cast e nello staff di produzione. Per esempio, il rider può pretendere che una certa proporzione di attori o troupe sia composta da donne, afroamericani, LGBT o disabili.
Il diritto di opporsi è un dramma legale che vede nel cast anche Rob Morgan, Tim Blake Nelson e il premio Oscar Brie Larson. Occasione per lei di tornare a lavorare, dopo Il castello di vetro (2017) con il giovane regista che l’ha lanciata nel panorama indipendente, Destin Daniel Cretton, in Short Term 12, per il quale la Larson vinse il premio per la migliore attrice al Locarno Film Festival 2013.
Il film è tratto dal libro dell’avvocato Stevenson, Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. CURIOSITÀ SU IL DIRITTO DI OPPORSI Il film Just Mercy, che racconta una storia vera, è tratto dal pluripremiato romanzo best-seller autobiografico di Bryan Stevenson. Il film è stato girato quasi interamente nei pressi di Atlanta, in Georgia, con alcune scene anche a Montgomery, in Alabama. FRASI CELEBRI DI IL DIRITTO DI OPPORSI Dal Trailer Italiano del Film: Bryan Stevenson (Michael B. Jordan): È ovvio che il processo è stato costruito su delle bugie!
Bryan Stevenson: Quando prendi un nero e lo metti nel braccio della morte un anno prima del processo, quando ogni prova della sua innocenza viene occultata e chiunque e cerca di dire la verità viene minacciato, non è un processo...non è giustizia!
Walter McMillian (Jamie Foxx): Non vorrà mollare?! Bryan Stevenson: No, signore!
Eva Ansley: Era come guardare un film pieno di gente che annega e non avere un modo per salvarli!
Walter McMillian: Lei non sa com'è da queste parti, a loro non servono le prove!
Bryan Stevenson: La tua vita ha ancora un valore e io farò tutto il possibile affinché non te la portino via! INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL DIRITTO DI OPPORSI
Post n°15574 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Dolittle Dolittle è un film di genere commedia del 2020, diretto da Stephen Gaghan, con Robert Downey Jr. e Antonio Banderas. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 106 minuti. Distribuito da Universal Pictures. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Commedia Anno:2020 Attori:Robert Downey Jr., Antonio Banderas, Michael Sheen, Jim Broadbent, Jessie Buckley, John Cena, Harry Collett, Marion Cotillard, Charles De La Tour, Carmen Ejogo, Ralph Fiennes, Selena Gomez, Kumail Nanjiani, Rami Malek, Octavia Spencer, Craig Robinson, Emma Thompson, Tom Holland Paese:USA Durata:106 min Distribuzione:Universal Pictures Produzione:Perfect World Pictures, Team Downey, Universal Pictures TRAMA DOLITTLE Dolittle, il film diretto da Stephen Gaghan, prende ispirazione da una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni '20 del secolo scorso, che avevano come protagonista un uomo che all'improvviso si trova ad avere la capacità di parlare agli animali. La storia è quella di John Dolittle (Robert Downey Jr.) un celebre ed eccentrico veterinario dell'età vittoriana. John ha perso la moglie da sette anni e ora vive in solitudine nella tenuta Dolittle, i suoi animali esotici sono gli unici a fargli compagnia. Le cose cambiano quando la giovane Regina (Jessie Buckley) si ammala gravemente e il dottor Dolittle suo malgrado si vede obligato a partire verso un'isola remota e misteriosa in cerca di una cura. Qui ritroverà entusiasmo e slancio nei confronti della vita, imbattendosi in vecchi rivali e creature meravigliose. Lungo questa avventura Dolittle avrà al suo fianco una giovane assistente (Harry Collett) e un fantastico gruppo di amici animali parlanti, tra i quali un ansioso gorilla (doppiato nella versione originale da Rami Malek), un'oca entusiasta ma poco brillante (voce originale Octavia Spencer), uno struzzo indifferente e freddo (voce originale Kumail Nanjian) che battibecca con un orso polare sempre ottimista (John Cena) e un cocciuto pappagallo (Emma Thompson), il più fidato consigliere e amico fidato di Dolittle. Dolittle è il secondo remake in ordine di tempo di Il favoloso dottor Dolittle (1967), film di Richard Fleischer con un'allora lanciatissimo Rex Harrison, reduce dall'Oscar per My Fair Lady. Il lungometraggio fu tratto comunque da una serie di libri per l'infanzia partita negli anni Venti e scritta dall'inglese Hugh Lofting (1886-1947). La popolarità del personaggio era tale che, dopo la morte di Lofting, furono pubblicati fino al 1955 altri tre libri dedicati al Dottore, utilizzando materiale inedito. L'impatto dei racconti inoltre aveva generato già nel 1928 un cortometraggio animato della talentuosa autrice tedesca Lotte Reiniger, autrice del primo lungometraggio animato della storia del cinema che sia sopravvissuto (Le avventure del principe Achmed, 1926). Dal 1933 al 1934 l'emittente americana NBC aveva inoltre adattato alcune avventure sotto forma di radiodrammi. Nonostante le perplessità della critica, il film con Harrison ottenne due premi Oscar, per i migliori effetti speciali e per la migliore canzone, "Talk to the Animals", scritta da Leslie Bricusse, che si era occupato anche del copione. Richard Attenborough, futuro regista, ricevette un Golden Globe come migliore non protagonista. Dopo una serie animata della DePatie-Freleng (lo studio della Pantera Rosa) tra il 1970 e il 1972, il dottore che può parlare agli animali ha preso oltre vent'anni dopo le fattezze di Eddie Murphy in Il dottor Dolittle (1998) e Il dottor Dolittle 2 (2001): grandi successi da 294 e 176 milioni di dollari, hanno generato altri tre lungometraggi con la figlia del protagonista come personaggio principale, interpretata da Kyla Pratt. I film, a scartamento sempre più ridotto di budget e incassi, sono stati Il dottor Dolittle 3 (2006), Il dottor Dolittle 4 (2008) e Il dottor Dolittle 5 (2009). Girato nel 2018, questo Dolittle rappresenta il primo ruolo di Robert Downey Jr. lontano da Tony Stark, dopo il legal drama The Judge (2014), che l'attore ha anche coprodotto. Diretto e in parte scritto da Stephen Gaghan, il nuovo Dolittle nel 2019 è stato sottoposto a diversi reshoot, a quanto pare a causa di proiezioni di prova foriere di reazioni negative. Dei reshoot si sono occupati Jonathan Liebesman (Tartarughe Ninja) e Chris McKay (Lego Batman). Stephen Gaghan, vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di Traffic (2000), è stato in seguito regista di Syriana (2005). Tra le voci celebri originali degli animali parlanti, in Dolittle si potranno ascoltare le performance di Tom Holland, Rami Malek, Emma Thompson, Ralph Fiennes, Marion Cotillard, Serena Gomez e Octavia Spencer. Il film si ispira ad una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni '20 del secolo scorso, già portati al cinema nel 1937, diventando un musical con Rex Harrison. Fino ad arrivare al film di successo del 1997 con Eddie Murphy "Il Dottor Dolittle", a cui è seguito, nel 2001, Il Dottor Dolittle 2.
Le riprese del film sono iniziate verso la metà di febbraio 2018 e le scene non computerizzate sono state girate poco fuori Londra, nel Windsor Great Park, nel nord-ovest del Galles sul Ponte sospeso sul Menai e a Kirkby Lonsdale, in Cumbria. FRASI CELEBRI DI DOLITTLE Dal Trailer Italiano del Film: Lady Rose (Carmel Laniado): Lei è...il Dottor Dolittle!
Dott. John Dolittle (Robert Downey Jr.): Non ci resta che imbarcarci in questo viaggio pericoloso
Tommy Stubbins (Harry Collett): Lei parla con gli animali!
Dott. John Dolittle: È normale avere paura!
Dott. John Dolittle: Ciao Henry! Tigre: Ciao pranzo!
Dott. John Dolittle: Siamo fatti per stare insieme! INTERPRETI E PERSONAGGI DI DOLITTLE
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45