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Messaggi del 08/04/2018

 

YouTube censura puntata di Empire Files sul militarismo israeliano da antidiplomaticohttp://www.ambienteweb.org

Post n°14408 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema

YouTube censura puntata di Empire Files sul militarismo israeliano

La denuncia della giornalista di teleSUR Abby Martin


La giornalista di teleSUR Abby Martin ha denunciato che l’ultima puntata del suo programma, che evidenzia la violenza militare israeliana contro i palestinesi, è stata censurata da YouTube in 28 paesi per una presunta violazione delle "leggi locali”. 

Secondo l'account Twitter ufficiale di The Empire Files, YouTube ha inviato al programma un avviso che recita: "Abbiamo ricevuto un reclamo legale relativo al tuo video" e informa che il video sarebbe stato bloccato in 28 paesi, tra cui Regno Unito, Francia, Israele e Italia. 

L'episodio bloccato prevedeva un'intervista con il giornalista Max Blumenthal sull'aumento dell'atteggiamento militarista e razzista nei confronti dei palestinesi in Israele.



Max Blumenthal in seguito ha dichiarato a RT: "I miei commenti si basavano interamente sulla mia vasta esperienza giornalistica nella regione e la mia analisi era di natura clinica. In nessun caso ho denigrato qualcuno in base a fede o appartenenza etnica". 

Blumenthal ritiene che l'Anti-Defamation League (ADL) sia dietro la censura: partecipa al sistema di segnalazione di YouTube e considera le azioni legate al boicottaggio, alle sanzioni e al disinvestimento (BDS) e all'opposizione all'occupazione israeliana come razzismo. 

La cooperazione tra le forze sioniste e i social media per censurare i media pro-palestinesi è stata ben documentata. L'anno scorso, il giornalista Glenn Greenwald ha rivelato che il gigante dei social media Facebook stava lavorando attivamente con il governo israeliano per impegnarsi nella censura. 

Tel Aviv crede che "l'incitamento online" sia responsabile della resistenza all'occupazione e cerca attivamente di sopprimere post apparentemente “istiganti”.

teleSUR

Notizia del: 07/04/2018

da: www.lantidiplomatico.it

 
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Y20 anni di fake news contro il Venezuela: la Rivoluzione bolivariana si appresta all'elezione numero 25!

Post n°14407 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

20 anni di fake news contro il Venezuela: la Rivoluzione bolivariana si appresta all'elezione numero 25!
 


di Geraldina Colotti


La Bolivia “piace”, il Venezuela no. Israele è democratico, la Siria no. Se i manifestanti attaccano la polizia in Europa sono “terroristi”, se bruciano vive le persone in Venezuela, sono “pacifici manifestanti”. Un ex guerrigliero alla guida di un paese (l’uruguayano Pepe Mujica) diventa maestro di etica, un ex guerrigliero italiano non ha neanche il diritto di parola… E si potrebbe continuare facendo esempi analoghi per la politica italiana. Con quale bussola orientarsi nel mondo, con quali lenti scorgere il complicato cammino della lotta di classe assunta dai popoli privi di una sponda forte nel cuore del capitalismo mondiale?
La “leggerezza” del post-novecento, non è evidentemente quella dell’uccello, capace di librarsi in volo senza le “pastoie” delle cosiddette grandi ideologie, ma quella della piuma, preda di mille correnti. Guardare in faccia il conflitto per come si presenta nel sistema-mondo non serve alla ricerca di “modelli”, ma senz’altro a individuare meglio i termini di quel che ci compete. Serve, per lo meno, a non sgomitare inutilmente per conquistarsi un posto in prima fila… sul Titanic.

Il socialismo bolivariano, in questo senso, può essere un caso di scuola, a meno di due mesi dalle prossime elezioni presidenziali. Quella che si svolgerà il 20 maggio in Venezuela, sarà la n. 25. Si può considerare dittatoriale un governo che, dal 1998, ha organizzato 25 elezioni? Ogni processo elettorale ha visto la partecipazione di centinaia di osservatori, anche provenienti da paesi ostili.
Nel 2015, quando si sono svolte le parlamentari, vinte dall’opposizione, un gruppetto di impresentabili ex presidenti latinoamericani ha potuto permettersi degli show inimmaginabili in un paese europeo. E, forte del sostegno degli Stati uniti, quel gruppetto era già pronto a disconoscere i risultati, qualora non avessero vinto le destre, da loro sostenute. Appena il Cne, l’autorità elettorale, ha comunicato i risultati, il presidente, Nicolas Maduro, ha subito riconosciuto la sconfitta. E così era successo quando, in uno degli Stati più importanti del Venezuela – quello di Miranda – il candidato di opposizione, Henrique Capriles, aveva battuto per un pugno di voti l’avversario socialista, Elias Jaua.


Tutt’altro atteggiamento ha poi tenuto invece il signor Capriles quando, sconfitto con stretto margine da Maduro alle presidenziali del 2013, ha invitato i suoi a “sfogare l’incazzatura”: ovvero a bruciare i consultori pubblici con i medici cubani dentro, a uccidere i chavisti (11 morti) e a provocare milioni di danni alle strutture pubbliche.


Dal Parlamento in mano alle destre, avrebbe potuto scaturire una normale dialettica democratica – anche vivace – ma dentro le istituzioni, votate a stragrande maggioranza dopo l’Assemblea nazionale costituente del 1999. Invece è iniziata una strategia destabilizzante, con la complicità (ignorante o neocoloniale) dei media occidentali.


Se la costituzione bolivariana prevede un equilibrio di 5 poteri (2 in più rispetto ai 3 di quella italiana) e uno vuole prevalere sugli altri (il parlamento), è questo potere a porsi fuori dalla legge, non le istituzioni preposte al controllo. Invece, in Italia e in Europa, si è deciso di appoggiare qualunque decisione del parlamento di opposizione, anche quella di richiedere un intervento armato esterno contro il Venezuela, che verrebbe considerata alto tradimento in qualunque paese d’Europa.


Un altro esempio. Il sistema elettorale venezuelano, altamente informatizzato e soggetto a molteplici verifiche, prima e dopo il voto, è sempre stato considerato a prova di frodi. L’anno scorso, nel pieno della campagna contro il socialismo bolivariano, il capo della società Smartmatic, che gestiva da sempre quel sistema, ha scelto il “suicidio” commerciale per non perdere i suoi interessi negli Usa.

Dopo essere fuggito a Londra, ha dichiarato che il suo sistema non era poi così sicuro. La Smartmatic è ricomparsa in Italia per gestire il referendum della Lega “per l’autonomia in Lombardia e Veneto”…


Il 20 maggio, contro Nicolas Maduro – che si propone per un secondo mandato, appoggiato da tutte le sinistre – si presentano 5 candidati, sia di destra che del cosiddetto “chavismo dissidente”. C’è anche un potente pastore evangelico. Il più quotato candidato delle destre è l’ex governatore dello Stato Lara, Henry Falcon, che ha promesso di “dollarizzare” il paese, che fino ad ora ha avuto come moneta nazionale il bolivar. Le destre oltranziste, sostenute dagli Usa e dalle sanzioni emesse anche dall’Europa, invitano al boicottaggio, dopo aver rifiutato tutte le sponde offerte per riconoscere il registro elettorale (quello stesso che sempre utilizzano per le loro primarie interne e con il quale hanno vinto diverse elezioni).


In quale paese al mondo in cui esistono istituzioni riconosciute si spendono denaro e energie per un “processo di pace” all’estero come in un paese in guerra solo perché le opposizioni promettano di non organizzare un golpe? Eppure succede in Venezuela. E alla fine le destre disattendono gli impegni presi preché arriva una telefonata di Trump. E ci casca pure la navigatissima Europa…

 


Un ultimo esempio. A differenza di quanto accade nel nostro paese, la legge, in Venezuela, tutela le occupazioni di terre e di case sfitte. Recentemente, però, alcune organizzazioni contadine sono state messe in galera proprio durante un’occupazione, e liberate solo dopo l’intervento del “potere popolare” e del governo. In quel caso, i giudici avevano ceduto alle pressioni dei latifondisti che, nella democrazia “partecipata e protagonista” (e non rappresentativa, come in Italia), non sono stati espropriati, ma dovrebbero rispettare la legge.


Una prova in più che l’indipendenza della magistratura esiste eccome, e infatti molta della corruzione e dell’impunità (per chi può pagare), prospera proprio all’ombra di quelle caste che proteggono grandi interessi.


Il socialismo bolivariano, che non ha messo fuori legge la borghesia mediante una rivoluzione novecentesca, è tutt’altro che “totalitario”. Gran parte dei problemi che presenta sono semmai dovuti proprio alla scommessa di costruire “il socialismo umanista” svuotando dall’interno la vecchia struttura dello Stato borghese: che sta giocando la sua partita, dentro il paese e dentro il continente. E soprattutto a livello internazionale. Il Venezuela “è una minaccia straordinaria per la sicurezza degli Stati uniti”. Così il democratico Obama aveva motivato le sanzioni contro il governo bolivariano, poi rinnovate e appesantite da Trump con un blocco economico-finanziario pari a quello imposto a Cuba.

La minaccia dell’esempio: perché se Maduro aumenta il salario e le pensioni due volte all’anno, se malgrado la caduta del prezzo del petrolio continua a destinare oltre il 70% delle risorse ai settori popolari, il messaggio da stroncare è che questo è possibile. E’ possibile far pagare la crisi ai padroni. In Italia, invece, non c’è denaro per pagare le pensioni, ma oltre l’1,5% del Pil si spende per le armi e i soldati di mestiere. L’Italia è il primo paese d’Europa per incremento delle spese militari.

 
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Succede

Post n°14406 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Succede è un film di genere commedia del 2018, diretto da Francesca Mazzoleni, con Margherita Morchio e Matteo Oscar Giuggioli. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 95 minuti. Distribuito da Warner Bros. Pictures Italia.

Poster

Succede, il film tratto dall'omonimo romanzo best seller di Sofia Viscardi, è l'intenso diario delle emozioni, delle sensazioni, dei sentimenti di Margherita, detta Meg (Margherita Morchio), e dei suoi amici, quattro adolescenti che condividono tutto: da un'alba milanese, a un rifugio sul tetto, le sneakers blu, la camicia di jeans, la musica nelle cuffie, la scuola e i primi baci. C'è questo e molto altro in Succede: una storia di amore e amicizia in quel particolare momento della vita che è l'adolescenza, quando ogni evento è di estrema importanza, ogni emozione è assoluta, dove il passato e il futuro non hanno posto, solo il presente esiste ed ha importanza.

Nata a Milano l'11 maggio del 1998, Sofia un giorno ha pensato che condividere le sue esperienze di adolescente e il suo modo di vedere l'esistenza (e il suo immenso amore per gli One Direction) con il giovane popolo di internet avrebbe potuto divertire non soltanto lei, ma qualche altro ragazzino in cerca di consigli o di un diversivo. L'idea ha dato i suoi frutti e nel 2015 (a solo un anno di distanza dalla pubblicazione del suo primo video), la Viscardi è assurta al rango di star, tanto da partecipare una serie di eventi pubblici a cui si sono presentati numerosi fan. Ad accrescere la sua fama è stata un’intervista a Roberto Saviano, sempre nel 2015, che ha totalizzato circa 150.000 visualizzazioni (risultato che può sembrare ottimo, ma che è ben poca cosa rispetto al successo del video "Con chi sono fidanzata?", che ha registrato 1 milione e 300 mila visualizzazioni).

PANORAMICA SU SUCCEDE:

Da bambina Sofia Viscardi sognava di diventare una cantante di successo, ma invece di una bella voce il buon Dio le ha dato capelli biondi e occhi azzurri e un’aria sbarazzina nonché una discreta dose di audacia che in breve tempo l’hanno resa una diva del web, per la precisione di youtube. 

Con un blog molto seguito, sul quale parla sia della macchina fotografica con la quale si riprende che del modo in cui cura i suoi riccioli, Sofia Viscardi ha pubblicato, nel maggio del 2016, il romanzo "Succede", e ha dichiarato: "La richiesta della casa editrice di scrivere un libro? Non mi è mai arrivata. Nel senso che sono stata io ad andare a cercare un editore. Sentivo la necessità di raccontare una storia attraverso un mezzo diverso. Questo è un lavoro totalmente nuovo e differente rispetto ai miei canoni". Anche se fra un libro e un video c'è di mezzo il mare, in "Succede" (che ha venduto 120.000 copie) la youtuber non si è spostata dall'argomento teenager. Protagonista della vicenda, che è a tutti gli effetti un romanzo di formazione, è la diciassettenne Margherita (detta Meg), una ragazza timida e goffa che si nasconde dietro ironia e cinismo - e dentro felpe gigantesche - e che deve barcamenarsi fra una mamma severissima e un papà ambientalista che non accende il riscaldamento per non inquinare. Le sue vicende si intrecciano con quelle di Olimpia (espansiva, esplosiva ed estroversa), Samuele e Tom (che sorride poco e ama il rock), in un'alternanza di gioie che riempiono e fanno palpitare il cuore e di sofferenze e piccole sconfitte. 

Sofia Viscardi ha impiegato circa un anno a scrivere "Succede" e si è lasciata ispirare, oltre che dalla vita vera, dalla musica, in particolare da una versione acustica del brano degli State Champs "Elevated", che è citato anche nel romanzo. Quanto al titolo, nasce dalla constatazione che, soprattutto quando si è giovani, le cose capitano e basta: improvvisamente, imprevedibilmente. 

Prodotto da Warner Bros. Entertainment Italia, Indigo Film e Roman Citizen, il film Succede segna l'esordio nella regia di un lungometraggio di Francesca Mazzoleni, diplomata al centro Sperimentale di Cinematografia e autrice di diversi cortometraggi e documentari. Assistente di Marco Danieli per La ragazza del mondo e nata a Catania nel 1989, ha scritto lei stessa la sceneggiatura insieme a Paola Mammini e Pietro Seghetti. Davanti alla macchina da presa ci sono invece gli esordienti Margherita Morchio e Matilde Passera, Matteo Giuggioli (che abbiamo visto ne Gli sdraiati). Nel cast del film anche e i più "consumati" Brando Pacitto, Francesca Inaudi, Giampiero Judica e Giovanni Anzaldo. La città che fa da sfondo al film è Milano

 


  • MUSICHELorenzo Tomio
  • PRODUZIONE: Warner Bros. Entertainment Italia, Indigo Film e Roman Citizen

 
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Il giovane Karl Marx

Post n°14405 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Quanto basta

Post n°14404 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Quanto Basta è un film di genere commedia del 2018, diretto da Francesco Falaschi, con Vinicio Marchioni e Valeria Solarino. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 92 minuti. Distribuito da Notorious Pictures.

Poster

Quanto Basta, il film di Francesco Falaschi, racconta di Arturo (Vinicio Marchioni), uno chef talentuoso ma non più di successo, con una forte tendenza alla critica e alla polemica che hanno finito per emarginarlo. 
I suoi problemi di controllo dell'aggressività lo hanno addirittura fatto finire dentro per rissa e ora deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Valeria Solarino). 
Tra i ragazzi di cui si deve occupare Arturo c'è Guido (Luigi Fedele), un giovane che ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. Arturo tratta Guido senza filtri, senza pietismo e in modo istintivo, alla pari, talvolta sbagliando. Ma di fronte alla "neurodiversità", che non è inferiorità, del ragazzo, Arturo tende a poco a poco a mutare il proprio comportamento e a ridefinirsi come persona. 
Quando le circostanze lo obbligano ad accompagnare Guido a un talent culinario - manifestazione che Arturo odia - si crea un rapporto di amicizia e di fratellanza che cambierà la vita di Arturo e i destini di entrambi.


Quanto basta è il quarto film da regista di Francesco Falaschi. Nato a Grosseto nel 1961, si fa le ossa come critico cinematografico su riviste di settore come Segnocinema e nel 1997 è autore della monografia su Jonathan Demme per Il Castoro Cinema. 
Come regista debutta nello stesso anno col cortometraggio Furto con destrezza, interpretato da Giorgio Tirabassi e distribuito in sala assieme ad altri sotto il titolo Corti Stellari. Due anni dopo vince il David di Donatello come miglior corto per Quasi fratelli. In tutto dirige oltre 20 cortometraggi, vari documentari, webseries e filmati pubblicitari, in un approccio al mestiere a 360 gradi. 
Quanto basta non è la prima volta in cui come regista e sceneggiatore Falaschi affronta il tema della "neurodiversità". Dopo il primo lungometraggio del 2002, Emma sono io (candidato al David di Donatello e al Nastro d'argento come miglior regista esordiente) la cui protagonista soffriva di un disturbo bipolare della personalità, in questo quarto lungometraggio si parla di autismo e in particolare di sindrome di Asperger, variante ad alto funzionamento del primo. I malati di Asperger possono apparire distratti, poco empatici e insofferenti alle regole, in alcuni casi possono essere refrattari alle norme igieniche e avere difficoltà ad entrare in una relazione alla pari con gli altri, ma sono in grado di lavorare e soprattutto di comunicare verbalmente. La loro attenzione si concentra spesso su un unico interesse: quello del protagonista di Quanto basta, Guido, è la cucina

Guido è interpretato da Luigi Fedele, giovanissimo attore al suo quarto lungometraggio, protagonista nel 2016 del film Piuma di Roan Johnson, in concorso al festival di Venezia. Ma la sua avventura col cinema inizia molto prima: era ancora bambino quando è apparso nel primo film, La pecora nera di Ascanio Celestini (anch'esso in concorso a Venezia nel 2010), seguito da Cavalli di Michele Rho. Dal 2016 ha studiato cinema all'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico di Roma. Ha anche diretto due cortometraggi, A volte Dio e La guerra dei matti (in concorso al festival Arcipelago del 2015), ama il mondo di David Lynch e tra gli attori italiani ammira Toni Servillo e Elio Germano. Nel ruolo di Arturo, che si ritrova a fargli da mentore nel film, lo affianca un altro attore romano, il più adulto e noto Vinicio Marchioni, la cui popolarità è esplosa grazie al ruolo del Freddo nella serie tv Romanzo Criminale. È attivo al cinema e in televisione dal 2006 (di recente lo abbiamo visto in The Place) e ha già incontrato Luigi Fedele, bambino, proprio sul set di Cavalli. Anche lui ha realizzato un corto da regista, La ri-partenza. Nel 2011 è stato candidato al David di Donatello come miglior attore per 20 sigarette e ha vinto il festival di Annecy con due film, Scialla! Stai sereno e La strada di casa. Anche Valeria Solarino, che nel film è Anna, ha vinto il Premio Pasinetti a Venezia con Valzer nel 2007 e l'anno successivo è stata candidata ai David di Donatello per Signorina Effe. Compagna del regista Giovanni Veronesi, ha debuttato nel 2003 con due film, La felicità non costa niente di Mimmo Calopresti e Fame chimica e da allora è apparsa molte volte sul grande e sul piccolo schermo. Di recente è stata l'unica protagonista femminile della trilogia Smetto quando voglio.

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Guido (Luigi Fedele): È stato arrestato due volte per percosse e lesioni aggravate, tre stelle Michelin, è diventato celebre anni fa grazie al ristorante "Il Melampo"! 

Guido: Timo, maggiorana, pepe nero, cipolla... 
Arturo (Vinicio Marchioni): Porca puttana, li hai azzeccati tutti! 

Anna (Valeria Solarino): Sono ragazzi con sindrome di Asperger 
Arturo: Ditemi gli ingredienti che ho usato 
Ragazzo: Il pollo! 
Arturo: È una zuppa di pesce! 
Ragazza: A me il pesce fa cagare! 

Arturo: Dì la verità sei anche tu ai servizi sociali! 
Anna: No, guarda che qui l'unico criminale sei tu 

Corradi (Gianfranco Gallo): Marione mi garantisce che sei uno a posto! Si tratta di un lavoro a tempo determinato 
Arturo: Determinato quanto? 
Corradi: I ristoranti si aprono e si chiudono... 

Guido: Io voglio andare al concorso! 
Arturo: C'andrai al concorso e farai del tuo meglio, ve bene?! Però adesso apri sta port... 
Guido: Partiamo mercoledì alle quindici e trenta, d'accordo? 
Arturo: Ma "partiamo" chi? 

Guido: Se vinco lo stage, mi pagano. Mi compro la macchina e trovo una fidanzata! 
Arturo: Ah, è automatico! Vinci lo stage e vinci anche la fidanzata?! 
Guido: Sì 

Arturo: Papà, ti presento Guido! 
Guido: Piacere... 

Arturo: Però tu adesso mi devi dire qualcosa del tuo di padre 
Guido: Si arrabbiava sempre con me! 
Arturo: E lo sapeva che sei... 
Guido: A-asperger? 
Arturo: Eh 
Guido: No, lui pensava che ero scemo 

Guido: Secondo te le piaccio? 
Arturo: A parte che ti vesti di merda, sei un bel ragazzetto! 

Guido: Il traffico è in aumento! 
Arturo: Una macchina sola, con calma... 
Guido: Il traffico è in aumento, Arturo! 
Arturo: A-aah Guido! E basta! Ecco quanto basta, basta così!

 


 
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Lovers

Post n°14403 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Lovers è un film di genere commedia del 2018, diretto da Matteo Vicino, con Primo Reggiani e Margherita Mannino. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 102 minuti. Distribuito da Showbiz Movies.

Poster

Costruito simmetricamente, LOVERS sviluppa quattro storie con gli stessi attori in ruoli diversi che si dipanano a Bologna tra tradimenti, feroci vendette, colpi di scena e una riflessione sull’importanza della cultura. Federico (Luca Nucera), geloso dell'amico Andrea (Primo Reggiani), scatena una guerra basata su colpi bassi e tradimenti accompagnati da Giulia (Margherita Mannino), Dafne (Antonietta Bello) e da una splendida interpretazione di Ivano Marescotti.


 
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Il giovane Karl Marx

Post n°14402 pubblicato il 08 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Le jeune Karl Marx

Il giovane Karl Marx è un film di genere biografico, drammatico, storico del 2017, diretto da Raoul Peck, con August Diehl e Vicky Krieps. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 118 minuti. Distribuito da Wanted.

Poster

Il giovane Karl Marx, il film diretto da Raoul Peck, racconta una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d'amore. 
5 maggio 1818 (200 anni fa), nella tedesca Treviri nasce Karl Marx. 
Londra, 21 febbraio 1848 (170 anni fa), viene pubblicato, a firma di Marx ed Engels il Manifesto del Partito Comunista, documento che ha cambiato e segnato la storia mondiale. 

Un personaggio affascinante e controverso, in un film che ne illumina il pensiero, l'ardore, la passione politica. Siamo negli anni Quaranta del XIX Secolo. Il giovane Marx (August Diehl) e l'amico Friedrich Engels (Stefan Konarske) danno vita a un movimento capace di emancipare, anche oltre i confini europei, i lavoratori oppressi di tutto il mondo. Sono anni di fermento: in Germania viene fortemente repressa un'opposizione intellettuale molto attiva, in Francia gli operai del Faubourg Saint-Antoine si sono messi in marcia. Anche in Inghilterra il popolo è sceso in strada. A 26 anni Karl Marx porta la sua donna sulla strada dell'esilio. A Parigi incontra Friedrich Engels, figlio di un grande industriale, che ha studiato le condizioni di lavoro del proletariato inglese. Questi due giovani dalla diversa estrazione sociale, ma entrambi brillanti, appassionati, provocatori e divertenti riusciranno a creare un movimento rivoluzionario unitario.

IL CAST DI IL GIOVANE KARL MARX:

 
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