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Messaggi del 07/02/2020

 

Film nelle sale

 

Diretta quarta serata festival

Post n°15597 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

Questi i giovani in gara:

Fasma, Marco Sentieri, Tecla Insolia e Leo Gassmann

Questi invece i big in gara:

Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Tosca – Ho amato tutto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Piero Pelù – Gigante. Elodie – Andromeda. Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Marco Masini – Il confronto. Levante – Tikibombom. Achille Lauro – Me ne frego. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Raphael Gualazzi – Carioca. Giordana Angi – Come mia madre. Diodato – Fai rumore. Anastasio – Rosso di rabbia. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Irene Grandi – Finalmente io. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie.

 
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Terza serata festival di SanRemo 2020 (3a parte)

Post n°15596 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

2.03: Tosca, dunque, vince la tappa dei duetti, davanti a Pelù e ai Pinguini Tattici Nucleari. Perdono terreno Gabbani, Elodie e Le Vibrazioni

1.59: 24) Bugo e Morgan, 23) Elettra Lamborghini, 22) Riki, 21) Junior Cally, 20) Alberto Urso, 19) Elodie, 18) Giordana Angi, 17) Levante, 16) Achille Lauro, 15) Michele Zarrillo, 14) Irene Grandi, 13) Rita Pavona, 12) Enrico Nigiotti, 11). Raphael Gualazzi, 10) Marco Masini, 8) Rancore, 8) Gabbani, 7) Jannacci, 6) Le Vibrazioni, 5) Diodato, 4) Anastasio, 3) Pinguini Tattici Nucleari, 2) Piero Pelù, 1) Tosca

1.56: Alketa Vejsiu intona Una Lacrima sul viso e sul palco dell’Ariston sale Bobby Solo

1.52: Il monologo di Il monologo di Alketa Vejsiu sull’Albania sull’Albania

1.50: Si diverte Francesco Gabbani e divderte il pubblico dell’Ariston

1.47: L’Ariston si lascia trascinare dall’interpretazione, piuttosto veritiera e simile all’originale

1.44: Non pL’ITALIANO Francesco Gabbani
L’italiano è una canzone famosa in tutto il mondo incisa da Toto Cutugno nel 1983 e presentata nella 33ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo (edizione vinta da Tiziana Rivale con Sarà quel che sarà), dove giunse quinta[7], ma trionfò nella speciale classifica Totip “Cantanti & vincenti”. La canzone, la cui composizione risale al novembre del 1981, inizialmente era stata pensata per Adriano Celentano, ma l’anno successivo il cantante milanese non accettò di inciderla.
L’ipotesi, ventilata dagli addetti ai lavori, secondo cui il brano sarebbe stato scritto all’indomani della vittoria della nazionale italiana ai Mondiali di calcio in Spagna del 1982, fu smentita dallo stesso Toto Cutugno.
articolarmente intonate, Elettra Lamborgini e Myss Keta

1.42: Non solo le doti vocali quelle che spiccano per Elettra Lamborghini

1.40: Myss Keta: Il personaggio di Myss Keta nasce ad agosto 2013 da un’idea del collettivo Motel Forlanini, interessato a cogliere lo Zeitgeist della cultura underground di Milano[2]. Figure chiave del progetto sono il producer Stefano Riva, il regista Simone Rovellini e il grafico Dario Pigato. Il primo singolo, Milano, sushi & coca, citazione all’album Sushi & Coca dei Marta sui Tubi, esce nell’ottobre dello stesso anno, insieme a un videoclip su YouTube. Ottiene un grande riscontro mediatico, insieme a una serie di critiche rivolte ai contenuti provocatori proposti.
Nell’anno seguente Myss Keta pubblica il brano Illusione distratta, per poi ripartire con maggiore convinzione nella primavera del 2015. Nel video di Burqa di Gucci indossa per la prima volta un velo che le copre il viso dal naso in giù, insieme a un paio di occhiali da sole. Questo look, che garantisce l’anonimato alla cantante, diverrà un tratto distintivo del personaggio, venendo riproposto in forme diverse in tutte le sue successive apparizioni pubbliche. Con il video de Le ragazze di Porta Venezia, vengono presentate le collaboratrici Miuccia Panda, Donatella, la Prada, la Cha-Cha e la Iban, che accompagnano la cantante durante i concerti.
A inizio 2016 pubblica il mixtape, L’angelo dall’occhiale da sera, costruito prevalentemente su campionamenti di musica degli anni ’60 e ’70, e a fine anno la raccolta di successi L’angelo dall’occhiale da sera: Col cuore in gola. Il 23 giugno 2017 esce l’EP Carpaccio ghiacciato, edito da La Tempesta Dischi, accompagnato dal singolo Xananas, primo brano di Keta prodotto da Populous.
Il 20 aprile 2018 viene pubblicato dalla Universal Records il suo primo album, Una vita in Capslock. Il disco simula una discesa agli inferi tra problematiche sociali e demoni interiori, per poi giungere alla catarsi delle ultime due tracce. Il 4 dicembre esce l’autobiografia Una donna che conta, che racconta la vita fittizia del personaggio Myss Keta.[9] Il 29 marzo 2019 viene pubblicato il secondo album, Paprika, di genere più vicino alla trap, che vede una serie di collaborazioni con artisti del panorama pop italiano, tra cui Gué Pequeno, Wayne Santana della Dark Polo Gang, Elodie, Gabry Ponte e Mahmood.
Myss Keta ha preso parte ai due album tributo LB/R La Bellezza Riunita, dedicato ai “dischi bianchi” di Lucio Battisti, e SuOno, dedicato a Yōko Ono. Ha anche cantato insieme ad Arisa nel singolo DJ di m**** de Lo Stato Sociale e ai Subsonica in una nuova versione di Depre.
Il 14 gennaio 2020, durante la conferenza stampa tenuta da Amadeus per l’edizione 2020 del Festival di Sanremo, viene annunciato che Myss Keta co-condurrà con Nicola Savino il Dopo Festival, da quest’anno chiamato L’altro Festival, su Rai Play

1.40: NON SUCCEDERÀ PIÙ Elettra Lamborghini con Myss Keta
Non succederà più è un singolo di Claudia Mori, pubblicato nel 1982 dalla Compagnia Generale del Disco.
La canzone è stata presentata in anteprima e fuori gara durante la serata finale del Festival di Sanremo 1982; diventerà il singolo più venduto dell’intero Festival.

1.36: Paolo Jannacci rispetta rigorosamente l’arrangiamento del padre, guardandolo sembra di rivedere Enzo Jannacci

1.36: Francesco Maria Mandelli (Erba, 3 aprile 1979) è un attore, regista, sceneggiatore, musicista, conduttore televisivo e scrittore italiano.
Tra il 2000 e il 2013 fa parte di un gruppo musicale, gli Orange, di cui è voce e chitarra, accompagnato alla batteria da Enrico Buttafuoco. A febbraio del 2009 è uscito il primo album, Certosa e nel 2011 pubblica il secondo album Rock Your Mocassins. Ha suonato inoltre con la band Hot Gossip ed improvvisa live ed apparizioni nei film dell’amico musicista newyorkese Adam Green, con cui è stato in tour in Italia e in Europa nell’autunno del 2013, accompagnandolo alla chitarra.
Altri progetti musicali sono gli Shazami in coppia con Federico Russo e i Dead Visions band garage rock con di cui è il cantante dal 2018. Insieme al suo collega Fabrizio Biggio è autore e coprotagonista della serie i soliti idioti per 4 stagioni su MTV, dalla quale sono tratti due film campioni di incassi nel 2011 e 2012, I soliti idioti – Il film e i 2 soliti idioti. Sempre insieme a Fabrizio Biggio e la cantante Nina Zilli, ha presentato la sesta edizione dei TRL Awards che si sono tenuti a Firenze, in Piazza Santa Croce, il 20 aprile 2011. Per l’occasione ha vestito i panni del suo personaggio di maggior successo, il protagonista della sit-com I soliti idioti, Ruggero De Ceglie. Dal 2010 al 2012 partecipa come co-protagonista nella serie TV Squadra antimafia – Palermo oggi, nel ruolo dell’ispettore Luca Serino. Nel 1998 lavora a Radio Deejay sempre al fianco di Andrea Pezzi nella trasmissione radiofonica Per noi giovani e dal 2007 al 2010 conduce 105 Week End su Radio 105.
Il 2 luglio 2011, ha condotto la terza e ultima serata degli MTV Days 2011, presso Piazza Castello (Torino). Il 15 febbraio 2012 è ospite assieme a Fabrizio Biggio al Festival di Sanremo nei panni de I soliti idioti. Nello stesso anno doppia il personaggio Butt-head nell’ottava stagione della serie animata Beavis and Butt-head, mentre il collega Biggio presta la voce a Beavis.
Dopo il film I 2 soliti idioti, il 24 gennaio 2013 recita in un film da protagonista in Pazze di me per la regia di Fausto Brizzi. Ad agosto 2013 esce il cartoon Pixar da lui doppiato Monsters University e alla fine dello stesso anno lo ritroveremo tra i protagonisti di Colpi di fortuna regia di Neri Parenti. A ottobre 2013 insieme a Fabrizio Biggio è protagonista di una performance dell’artista Maurizio Cattelan all’accademia di belle arti di Bologna. Il 14 dicembre 2014 viene annunciata da Carlo Conti la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015 insieme a Fabrizio Biggio con il brano Vita d’inferno. Al termine della quarta serata, il brano è tra i quattro esclusi dalla finale. Nel marzo 2015 esce il nuovo film del duo comico, La solita commedia – Inferno.
Nel 2016 è protagonista del film i babysitter e nel 2017 partecipa nel video musicale L’esercito del selfie degli artisti Takagi (disc jockey) e Ketra con Arisa e Lorenzo Fragola.
Nel 2018 è regista del film Bene ma non benissimo teen movie che ha come tema il problema del bullismo, presentato al festival del cinema di roma.
Nel 2019 lo vediamo sul set del film Cops – Una banda di poliziotti con Claudio Bisio.

1.33: SE ME LO DICEVI PRIMA Paolo Jannacci Con Francesco Mandelli
Se me lo dicevi prima è una canzone scritta da Maurizio Bassi e Enzo Jannacci, pubblicata per la prima volta, nel febbraio del 1989, nel 45 giri Se me lo dicevi prima/Vita e bottoni] Il brano fu presentato al Festival di Sanremo, ottenendo il secondo posto al Premio della Critica. Il brano diede il titolo all’album raccolta uscito nello stesso anno.

1.27: “Duetto” virtuale tra Pelù e Little Tony. Trascinante il pezzo di Pelù, l’Ariston si spella le mani. Pelù, già terzo in classifica, potrebbe fare un pieno di voti

1.25: E’ un cuore matte, quello di P sincopato e super rock

1.24: CUORE MATTO Piero Pelù
Cuore matto è un brano musicale composto da Armando Ambrosino e Totò Savio, presentato al Festival di Sanremo 1967 cantata in coppia da Little Tony e Mario Zelinotti.
Il brano è stato pubblicato in due singoli: quello di Little Tony, dal titolo Cuore matto/Gente che mi parla di te che raggiunge la prima posizione per nove settimane e quello di Mario Zelinotti, dal nome Cuore matto/Lungo la mia strada
Insieme a L’immensità è il brano che ha ottenuto maggior successo di vendite tra quelli partecipanti al Festival di Sanremo 1967.
Di Cuore matto venne fatto anche un “musicarello” dal titolo Cuore matto… matto da legare con lo stesso Little Tony e Ferruccio Amendola

1.21: Voce baritonale di Bobo Rondelli che nene si sposa con quella di Irene Grandi, in gran forma

1.20: Roberto Rondelli detto Bobo (Livorno, 18 marzo 1963) è un cantautore, attore e poeta italiano. Leader del gruppo a Ottavo Padiglione, che prende ispirazione dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Livorno; in questo periodo la formazione è costituita dal violinista free Stefano “Steve” Lunardi, il bassista / contrabbassista Alessandro Minuti e il batterista Sergio Adami.
Nel 2002 esce Disperati, intellettuali, ubriaconi: l’album è interamente prodotto e arrangiato da Stefano Bollani e Bobo viene invitato alle edizioni di quell’anno sia del Premio Tenco che del Premio Ciampi e proprio a Livorno Bollani vince il premio Ciampi per il miglior arrangiamento.
Nel 2003 esce Ultima follia / Best a bestia, un disco doppio che raccoglie nel primo CD dieci brani inediti registrati con una nuova formazione degli Ottavo Padiglione e nel secondo una raccolta delle canzoni più famose incise nei dischi precedenti (quelle dei dischi EMI e Universal sono presenti in versione live o nelle versioni presenti nei dischi Arroyo).
Rondelli lavora anche nel cinema: per la regista Roberta Torre scrive, insieme a Pacifico, alcune musiche del film Sud Side Stori, musical di cui è anche protagonista e che ottiene un distinto riscontro al Festival di Venezia e viene persino premiato al Festival di Berlino; la prima apparizione di Rondelli sulla pellicola è tuttavia in Ett Paradis utan biljard (“Un paradiso senza biliardo”), produzione italo-svedese diretta da Carlo Barsotti, accanto all’amico Paolo Migone. Successivamente affianca Alessandro Paci nel film Andata e ritorno, di cui realizza anche la colonna sonora.
Il 16 maggio 2009 esce in edicola L’uomo che aveva picchiato la testa, un film sulla sua storia diretto dall’amico Paolo Virzì, come anticipazione del suo nuovo album Per amor del cielo, che concorrerà come finalista nella categoria “Album dell’anno di cantautori non esordienti” all’edizione 2009 del Premio Tenco.
Nel 2010 viene ristampato il suo primo libro Compagni di sangue, edito da Titivillus, e nello stesso anno, sempre per la regia di Virzì, compare nel film La prima cosa bella; nel 2016 proseguirà la collaborazione con il regista concittadino nel film La pazza gioia.
Nell’ottobre 2011 esce l’album L’ora dell’ormai, con la partecipazione del poeta milanese Franco Loi, mentre a fine maggio 2013 esce per Ponderosa Music&Art A Famous Local Singer, prodotto da Patrick Dillett e in cui Rondelli è affiancato dall’Orchestrino, una brass band formata da Dimitri Grechi Espinoza (sax tenore, sax alto, arrangiamenti), Filippo Ceccarini (tromba), Beppe Scardino (sax baritono), Tony Cattano (trombone), Daniele Paoletti (rullante), Simone Padovani (cassa) e Fabio Marchiori (melodica).

 
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Terza serata festival di SanRemo 2020 (2a parte)

Post n°15595 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

1.19: LA MUSICA È FINITA Irene Grandi con Bobo Rondelli
La musica è finita è un 45 giri della cantante pop italiana Ornella Vanoni, pubblicato nel 1967 dall’etichetta discografica Ariston, i cui brani figurano nell’album Ornella Vanoni, uscito nello stesso anno, La musica è finita, presentato al Festival di Sanremo 1967 in abbinamento con Mario Guarnera. Le parole del brano sono di Franco Califano e Nisa, mentre la musica è di Umberto Bindi con arrangiamento di Gianfranco Intra.

1.17: Brutta performance di Morgan e Bugo che, tra una stonatura e l’altra, riescono a portare a termine il brano di Sergio Endrigo

1.14: Dopo un buon inizio il duo va alla deriva sotto il peso un pezzo troppo grande per loi. Le stonature ci sono eccome

1.12: CANZONE PER TE Bugo e Morgan
Canzone per te è un brano musicale composto da Luis Bacalov, Sergio Bardotti e Sergio Endrigo, vincitore del Festival di Sanremo 1968 nell’interpretazione dello stesso Endrigo e di Roberto Carlos.
Il testo narra di un amore talmente bello che non riesce a finire. Si desidera che il dolore per la fine di questo amore possa cessare perché entrambi tornino a voler bene ad un’altra persona.
Endrigo vince il Festival alla sua terza partecipazione, dopo Adesso sì (ottava nell’edizione del 1966) e Dove credi di andare (settima nell’edizione del 1967). Adriano Celentano, arrivato terzo con Canzone di Don Backy, in polemica con la giuria del festival, lascia la sala al momento della premiazione.

1.10: Annalisa fa la differenza, Achille Lauro è rimasto sopra la soglia della sufficienza, performance tutto sommato positiva

1.07: E’ David Bowie, dunque, il modello di Achille Lauro che entra con la maschera azzurra attorno agli occhi. Brava Annalisa, profonda

1,06 Annalisa Scarrone, nota semplicemente come Annalisa (Savona, 5 agosto 1985), è una cantautrice e conduttrice televisiva italiana.
Dopo alcune esperienze nell’ambito musicale con due gruppi musicali, è divenuta nota come cantante solista nel 2010, partecipando alla decima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, classificandosi seconda e ottenendo il Premio della critica (premio vinto anche l’anno dopo ad Amici Big). Successivamente ha preso più volte parte al Festival di Sanremo nella categoria Big, giungendo nona nel 2013 con Scintille, quarta nel 2015 con Una finestra tra le stelle, undicesima nel 2016 con Il diluvio universale e terza nel 2018 con Il mondo prima di te.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto inoltre numerosi premi e riconoscimenti, tra cui un MTV Europe Music Awards, un Wind Music Awards, un Premio Lunezia, due Premio Videoclip Italiano, due Velvet Awards, e un premio Mia Martini 2014,[14] oltre ad essere stata proclamata vincitrice della sesta edizione dell’International Song Contest: The Global Sound 2013[15] e della trentaduesima edizione dell’OGAE Second Chance 2018 in rappresentanza dell’Italia.[16] Inoltre è stata scelta per rappresentare l’Italia agli MTV Italia Awards 2013[17] e all’OGAE Song Contest 2013,[18] dove si classifica terza[19][20] e ha ottenuto quattro candidature ai World Music Awards 2013 e una, nel 2015, ai Kids’choice awards e agli MTVStarOf2015.

1.05: GLI UOMINI NON CAMBIANO Achille Lauro e Annalisa
Gli uomini non cambiano è una canzone scritta da Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e Giuseppe “Beppe” Dati, e cantata da Mia Martini nel 1992.
È tratta dall’album Lacrime. Con questa canzone la cantante calabrese partecipa al 42º Festival di Sanremo, dove si piazza al secondo posto nella classifica finale con 7.247 voti.
La canzone si piazza poi alla 18ª posizione della classifica dei singoli sanremesi.

1,02: Bella, emozionante l’interpretazione di Rita Pavone a fianco di Amedeo Minghi al piano

1.00: Amedeo Minghi: Mato a Roma il 12 agosto 1947, è un cantautore e compositore italiano. Vanta otto partecipazioni al Festival di Sanremo e un podio, il terzo posto ottenuto in coppia con Mietta con il brano “Vattene Amore”
Ha pubblicato ben 19 album in studio e cinque dal vivo.

0.59: 1950 Rita Pavone e Amedeo Minghi
Pezzo di Amedeo Minghi presentato al Festival di Sanremo nel 1983 dove fu eliminato nella prima fase, ottenendo poi un grande successo successivamente di vendite e gradimento. I testi sono di Gaio Chiocchio, mentre le musiche sono di Amedeo Minghi

0,58: E’ l’1 e mancano 8 canzoni della gara

0.50: Bellissima la versione di Tosca e Silvia Perez Cruz di Piazza Grande, emozionante il finale

0.48: Un fado per Piazza Grande. Versione trascinante del pezzo di Lucio Dalla

0.47: PIAZZA GRANDE Tosca con Silvia Perez Cruz
Piazza Grande è una canzone di Lucio Dalla, incisa nel 1972 e composta da Gianfranco Baldazzi, Sergio Bardotti, Rosalino Cellamare oltre allo stesso Dalla. Presentata per la prima volta al Festival di Sanremo 1972, dove si classificò al 4º posto.
Il brano era nato dalla chitarra di Ron come motivo di genere country americano, ma nelle rielaborazioni successive, arrangiata con arpeggi di chitarra acustica e strumenti a plettro, ricorda il fado. In particolare il brano somiglia fortemente ad un brano del 1968 cantato da Amália Rodrigues con il titolo “Vou Dar de Beber à Dor”.Per l’autore del testo, per la prima volta dopo tanto tempo non compare Paola Pallottino, ma Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti.[2]Secondo lo stesso Lucio Dalla, il brano parla di Piazza Maggiore di Bologna e parla di un bohémien. Va rilevato a questo proposito che Piazza Maggiore a Bologna non è mai stata chiamata Piazza Grande, e in Piazza Maggiore non ci sono mai state panchine o erba (invece citate nel testo). Un’altra diffusa versione asserisce che la piazza a cui fa riferimento la canzone sia la più piccola e raccolta Piazza Cavour, sempre a Bologna, che presenta tutti gli elementi citati nel testo.

0.44: Non si sentiva il bisogno della versione swing di 24mila baci. Interpretazione più che sufficiente, scelta discutibile

0.40: 24MILA BACI Diodato e Nina Zilli
24 mila baci è un brano musicale composto da Adriano Celentano ed Ezio Leoni, su testo di Pietro Vivarelli e Lucio Fulci, presentato al Festival di Sanremo 1961 arrivando al secondo posto alla kermesse ligure.
Il brano è presente anche nell’album pubblicato nel 1962 dal titolo I successi di Little Tony.
La versione di Adriano Celentano, presente nel disco 24.000 baci/Aulì-ulè edito dalla casa discografica Jolly, ottiene la 17ª posizione nella classifica generale dell’anno.

0.37: Convincente la scelta, un po’ meno l’apporto del cantante dei Canova

0.36: Chitarra in avvio di pezzo, promette bene anche la voce di Sarcina

0.35: I Canova sono un gruppo musicale indie pop italiano, formatosi a Milano nel 2013. Tre dei quattro componenti del gruppo (Matteo Mobrici, Fabio Brando e Federico Laidlaw) iniziarono a suonare insieme nel 2008, pubblicando un LP dal titolo Number 9. Nel 2013 al trio si aggiunge il batterista Gabriele Prina, che completa la formazione del gruppo.
Nel giugno 2014 pubblicano sotto l’etichetta Sacropòp Records il loro primo singolo Expo, che viene selezionato da MTV New Generation nella categoria Just Discovered.
Nel 2015 ricevono la nomination nella categoria Best New Generation agli MTV Awards. Nello stesso anno pubblicano il loro secondo singolo Io, te e Lucia con il quale hanno partecipato alla sezione nuove proposte di Sanremo 2015, venendo però scartati
Il frontman Matteo Mobrici ha dichiarato che i punti di riferimento della band sono gruppi britannici come Beatles, Oasis, The Strokes e Coldplay ma che anche artisti italiani come Lucio Battisti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Rino Gaetano, Cesare Cremonini hanno avuto una forte influenza su di loro.

0.34: UN’EMOZIONE DA POCO Le vibrazioni con Canova
Un’emozione da poco è il brano, scritto da Ivano Fossati per il testo e da Guido Guglielminetti per la musica, interpretato da una giovanissima Anna Oxa che si classificò al secondo posto al Festival di Sanremo 1978.

0.27: Tiziano Ferro presenta il nuovo singolo Amici per errore

0.22: Tiziano Ferro scende le scale dell’Ariston e si piazza al piano intonando uno dei pezzi del momento, In mezzo a questo inverno

0.15: Brava Giordana Angi: ha emozionato! Applausi

0.13: Buona performance di Giordana Angi che esagera un po’ con il vibrato ma gli archi dei Solis String Quartet aggiungono un pizzico di magia

0.11: Solis String Quartet: Il Solis String Quartet è un quartetto d’archi che si forma a Napoli nel 1991 da un’idea di Antonio Di Francia (violoncello) che insieme a Pasquale Cannavacciuolo (violino) e poi dall’incontro con Gerardo Morrone (viola) decidono di formare un quartetto d’archi che proponesse musica non classica.
Nel 2001 sono sul palco del Festival di Sanremo ad accompagnare Elisa, che vincerà l’edizione, e due premi della critica, con Luce (Tramonti a nord est).
Formazione attuale: Vincenzo Di Donna (Torre Del Greco, 5 agosto 1964) – violino.Luigi De Maio (Meta, 20 maggio 1965) – violino. Gerardo Morrone (Pompei, 1º marzo 1968) – viola. Antonio Di Francia (Pozzuoli, 4 marzo 1961) – violoncello

0.10: LA NEVICATA DEL ‘56 Giordana Angi con Solis String Quartet
La nevicata del ’56 è un singolo della cantante italiana Mia Martini, pubblicato nel 1990.
Il testo de La nevicata del ’56 è di Carla Vistarini e Franco Califano, la musica di Massimo Cantini e Luigi Lopez.
Mia Martini partecipa per la terza volta (la seconda consecutiva) al Festival di Sanremo, aggiudicandosi per la terza volta il premio della Critica, che dal 1996 verrà a lei intitolato.
Il brano, inizialmente destinato a Gabriella Ferri e presentato alla manifestazione canora in abbinamento fuori gara con Mijares, fa riferimento alle condizioni climatiche dell’inverno del 1956.

0.07; Mika preannuncia un Tour estivo e la sua presenza a Umbria Jazz

0.05: Toccante l’interpretazione in italiano di Mika di Amore che vieni, amore che vai, con tanto di parte acapella

0.03: L’omaggio di Mika a Fabrizio De Andrè con Amore che viene, amore che va

0.02: L’Italia più la conosci e meno la capisci: la battuta sagace di Mika

0.00: Il falsetto di Mika nel live di Happy ending

23.59: Un pezzo che assomiglia a One more time di Britney Spears

23.58: Dear Jealousy, l’ultimo singolo, per Mika sul palco dell’Ariston

23.57: Completo grigio, i pantaloni e la giacca sono profilati di nero

23.56: Tocca ora a Mika, seconda star internazionale della terza serata

23.54: Gli applausi di Cristiano Ronaldo per Georgina Rodriguez. Non particolarmente bella la giacca di scena con cui è uscito Amadeus

23.51: Su Roxanne di Moulin Rouge, Georgina Rodriguez si esibisce in un tango appassionato

23.44: Cristicchi sulla sedia, come nell’anno della vittoria a Sanremo, a chiudere un’esibizione toccante, apprezzato dal pubblico

23.42: Nigiotti si prende la parte cantata, con toni bassi ed evocativi, per Cristicchi la parte parlata/rappata, poi sul ritornello arriva la voce di Cristicchi a ricordare questo pezzo che ha vinto Sanremo

23.41: Simone Cristicchi: nato a Roma il 5 febbraio 1977 è un cantautore, attore teatrale e scrittore italiano. È stato il vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano Ti regalerò una rosa. Dal 2017 è il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo.

23.41: TI REGALERÓ UNA ROSA Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi
La canzone consiste nella lettera che un uomo con problemi psichiatrici, Antonio, scrive alla sua amata Margherita dalle buie celle del manicomio dove è chiuso, del quale anche lei è stata ospite per qualche tempo. Anche in quell’ambiente tetro e disperato è riuscito a sbocciare un amore. Nonostante certe intemperie, Antonio non dimentica quei pochi momenti nei quali si sentiva vivo, uomo, in quanto poteva amare. Per liberarsi di tanto dolore e ritrovare l’illusione di una libertà inesistente, non gli resta che stupire ancora una volta la sua Margherita con un ultimo volo.
Cristicchi ha affermato di aver trovato l’ispirazione per scrivere il brano nella cittadina di Girifalco, in Calabria, dove sorge un imponente manicomio. Qui, colpito dal viavai dei pazienti dell’istituto, ha deciso di realizzare un viaggio per gli ospedali psichiatrici d’Italia. All’autore, che ha sintetizzato in questo struggente testo le storie raccontategli realmente dai pazienti degli istituti psichiatrici da lui visitati per il documentario Dall’altra parte del cancello, Ti regalerò una rosa ha valso il primo premio nella sezione Campioni del 57º Festival di Sanremo, il “Premio della Critica Mia Martini”, e il Premio Sala Stampa Radio-Tv.

23.39: Ora la presentazione de “L’amica geniale”, fiction di Raiuno

23.37: Si è svegliato l’Ariston e anche noi abbiamo avuto un sussulto con l’energia dei Pinguini

23.35:Simpatico l’intreccio tra Max Gazzè e il Non amarmi di Aleandro Baldi e Francesca Alotta

23.34: C’è ritmo nella esibizione dei Pinguini Tattici Nucleari

23.33: Tutti colorati i Pinguini che attaccano con Papaveri e Papere

23.32: 70 VOLTE Pinguini Tattici Nucleari
MEDLEY Papaveri E Papere di Nilla Pizzi, Nessuno Mi Può Giudicare di Caterina Caselli, Gianna di Rino Gaetano, Sarà Perché Ti Amo dei Ricchi e Poveri, Una Musica Può Fare di Max Gazzè, Salirò di Daniele Silvestri, Sono Solo Parole di Noemi, Rolls Royce di Achille Lauro

23.25: Non indimenticabile la performance di Benigni,,, Applauso tutto sommato contenuto dell’Ariston

23.23: Un inno all’amore, anche fisico, il Cantico dei Candici

23.19: Dopo una lunga presentazione, Benigni recita il Cantico dei Cantici

23.04: Benigni ha cercato la canzone perfetta e l’ha trovata: il Cantico dei Cantici

22.59: Gag “baudiana” tra Benigni e Amadeus. Benigni prende il giro il sistema di voto (si potrà votre anche citofonando)

22.52: Roberto Benigni entra in scena fuori dall’Ariston con la banda e Amadeus lo va ad accogliere

22.45: Capaldi promette di tornare in Italia per un concerto. Voce graffiante, con qualche lieve stonatura

22.40: Someone you loved, il pezzo più famoso per Capaldi

 

22.39: Voce calda, sonorità scozzesi per Lewis Capaldi con Before you go, hiyt internazionale, ai primi posti della classifica statunitense di vendite

 
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Terza serata festival di SanRemo 2020

Post n°15594 pubblicato il 07 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

22.31: LUCE Rancore, Dardust e La Rappresentante di lista
risalente alla primavera del 2000, il brano fu scritto da Elisa in inglese col titolo Come Speak to Me (in italiano «Vieni a parlarmi»). Successivamente la cantautrice tradusse il testo in italiano con l’aiuto di Zucchero Fornaciari (che scrisse una parte del ritornello, precisamente l’inciso: “siamo nella stessa lacrima”) per partecipare all’edizione 2001 del Festival di Sanremo. Si tratta della prima canzone pubblicata in italiano da Elisa nella propria carriera. Secondo quanto dichiarato dalla cantautrice, anche sua madre partecipò alla traduzione, ma non figura tra gli autori perché non iscritta alla SIAE. Probabilmente il sottotitolo della canzone è “Tramonti a Nord-Est” essendo l’autrice nata a Trieste.
Le due versioni della canzone, entrambe prodotte da Corrado Rustici, furono incluse nella nuova edizione dell’album Asile’s World pubblicata in occasione del Festival. La versione inglese venne pubblicata anche in gran parte dell’Europa e in altri stati del mondo tra il 2002 e il 2003; in particolare, in Spagna fu pubblicata col testo tradotto in spagnolo e dal titolo Háblame (in italiano «Parlami»); è la prima delle attuali uniche due canzoni di Elisa tradotte in spagnolo.

22.30: Applausi fragorosi per Elodie che ha mostrato tutte le sue qualità sonore. Finalmente un “figlia” di Maria de Filippi che rende onore al Palco di Sanremo

22.28: La cover di Elodie è quella che finora rispecchia più da vicino il pezzo scelto. Non l’ha stravolta e sta raccogliendo applausi. Struggente anche la presenza del pianista siriano Ahmad

22.27: Inizio intimista del pezzo di Eros Ramazzotti, bella voce nei toni bassi per Elodie

22.26: Aeham Ahmad, noto anche come “Il pianista di Yarmouk”: è un musicista nato nel 1988 a Damasco, in Siria, ma che appartiene alla minoranza palestinese della città diventato famoso intorno al 2013, quando, ispirandosi a una famosa scena del film Il pianista, cominciò a suonò il pianoforte in mezzo alle rovine di un campo profughi palestinese in Siria. In particolare, un video di lui che suona e canta tra i palazzi semidistrutti diventò virale e finì sui siti di news di mezzo mondo.

22.25: ADESSO TU Elodie con Aeham Ahmad
Adesso tu è una canzone scritta da Ramazzotti, Piero Cassano ed Adelio Cogliati, interpretata dal cantante romano al Festival di Sanremo 1986, dove conquistò la vittoria.
Successivamente verrà inserita nei greatest hits Eros del 1997, in una nuova versione, ed E² del 2007, con gli arrangiamenti del maestro Gian Piero Reverberi e della London Session Orchestra.

22.22: Entusiasta di essere al Festival, Alketa Vejsiu, che parla del Festival della musica albanese

22.20: Caftano rosa Barbie per Alketa Vejsiu, linee morbide, stile impero, profilato in lurex

22.19: E’ il momento della presentatrice albanese Alketa Vejsiu

22.17: L’ovazione dell’Ariston per un finale che in qualche modo ha emozionato. Non noi

22.15: Molto impostato Urso, non esplode mai, accademico, Ornella Vanoni fatica a mettere l’anima in questo pezzo meraviglioso

22.14: Ornella Vanoni è una dlele più importanti iongterpreti della scena musicale italiana.
È una delle artiste italiane dalla carriera più longeva: in attività dal 1956, è considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana.
Dotata di uno stile interpretativo unico e sofisticato nonché di una timbrica vocale fortemente riconoscibile, che ne caratterizzano la forte personalità artistica, Ornella Vanoni vanta un ampio e poliedrico repertorio, che spazia dalle Canzoni della mala degli esordi alla bossa nova (storica la realizzazione insieme a Toquinho e Vinícius de Moraes dell’album La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria nel 1976) e al jazz, con particolare attenzione alla canzone d’autore italiana.
Nell’arco della sua lunga carriera, ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, raggiungendo il 2º posto nel 1968 (Casa bianca) e piazzandosi per ben tre volte al 4º posto, nel 1967 (La musica è finita), nel 1970 (Eternità) e nel 1999 (Alberi): in quest’ultima edizione, Ornella Vanoni è stata la prima artista nella storia del Festival a ricevere il Premio alla carriera. È anche l’unica donna e il primo artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco (solo Francesco Guccini dopo di lei è stato premiato due volte), e l’unica cantante italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento come cantautrice. Ha inoltre vinto una Targa Tenco, che porta complessivamente a tre il numero di riconoscimenti a lei assegnati dal Club Tenco.

22.13. LA VOCE DEL SILENZIO Alberto Urso con Ornella Vanoni
Il brano cantato da Tony del Monaco ha partecipato al Festival di Sanremo 1968 in abbinamento con Dionne Warwick, classificandosi al 14º posto (cioè, ultimo dei finalisti); il testo è del duo Limiti-Mogol, mentre la musica e l’arrangiamento sono di Elio Isola.

22.03: Levante ha grande personalità, quasi magnetica

22.02: Buono anche il mix di voci, Levante con uno stile unico, la Michielin diciamo più convenzionale,m graffiante e doce al tempo stesso Maria Antonietta

22.01: Tre voci femminili per una canzone che originariamente era cantata da tre uomini. Piacevole la sensazione all’ascolto delle prime note

22.01: Francesca Michielin: Nata a Bassano del Grappa il 25 febbraio 1995, è una cantautrice e polistrumentista italiana. Ha raggiunto la notorietà nel 2011 in seguito alla vittoria della quinta edizione del talent show X Factor. Durante la sua carriera la cantante ha vinto un Premio Videoclip Italiano, tre Wind Music Awards e un Premio Lunezia, oltre ad essersi classificata seconda al Festival di Sanremo 2016 ed aver rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2016.

Maria Antonietta: pseudonimo di Letizia Cesarini, nata a Pesaro il 26 agosto 1987, è una cantautrice, musicista e scrittrice italiana. Dopo un tour acustico, il 18 giugno 2013 pubblica il singolo Animali, che segna il debutto con l’etichetta discografica La Tempesta Dischi. Il singolo è accompagnato da una cover di Non ho l’età (Per amarti) di Gigliola Cinquetti
Nel 2017 collabora con i Tre Allegri Ragazzi Morti come autrice per il brano E invece niente. Inoltre lavora per il mondo del teatro, componendo le musiche di una versione inedita dello spettacolo Tutta casa, letto e chiesa di Dario Fo e Franca Rame per la regia di Sandro Mabellini, interpretato da Valentina Lodovini.
Nel gennaio 2018 pubblica un nuovo singolo dal titolo Deluderti, che anticipa il suo terzo album in studio. Il successivo singolo Pesci viene pubblicato nel marzo seguente. Il 30 marzo 2018 pubblica il suo terzo album in studio Deluderti.

22.00: SI PUÒ DARE DI PIÙ Levante con Francesca Michielin E Maria Antonietta
Si può dare di più nasce dall’idea del discografico Mario Ragni, ed è un brano musicale che fu scritto da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi e Raf, vincitore del Festival di Sanremo 1987 nell’interpretazione dello stesso Tozzi con Enrico Ruggeri e Gianni Morandi, tre cantanti con stili musicali molto diversi ma con in comune la grande passione per il calcio.
La canzone nacque proprio dall’esperienza dei tre cantanti nella Nazionale Cantanti, di cui Si può dare di più divenne l’inno ufficiale.
Il relativo singolo, contenente sul lato B La canzone della verità, scritta da Ruggeri e Luigi Schiavone ed interpretata sempre dal trio Morandi – Ruggeri – Tozzi, fu primo in classifica quell’anno, in Italia, per 7 settimane consecutive. Di questo brano esiste anche una versione cantata dal solo Morandi presente nel CD “30 volte Morandi” pubblicato nel 1998.

21.57: Georgina Rodriguez ha regalato uno scudetto double face, da una parte l’Inter, dall’altra la Juve e Amadeus consegna il gagliardetto a Ronaldo ma dentro c’è la maglia di CR7

21.54: Il pathos c’è, l’arrangiamento è spettacolare, la mano della PFM è magistrale. Oggi Anastasio potrebbe fare un passo avanti in classifica, non dimentichiamo che stasera vota

21.52: Solito rap incalzante di di Anastasio nella prima parte, poi entra in scena Di Cioccio e si accende la luce

21.52: PFM: La Premiata Forneria Marconi (nota anche come PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità, sia in Italia sia a livello internazionale (nel Regno Unito, in America e in Giappone).
Tra i gruppi italiani rock progressivo degli anni settanta la PFM è stata l’unica a ottenere successo fuori dai confini nazionali. All’epoca fu tra i pochi complessi italiani a entrare nella classifica degli album nella celebre rivista statunitense Billboard.
È musicalmente imparentata con band come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson e Gentle Giant. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti.
Attualmente è composta da Franz Di Cioccio – batteria, percussioni, voce. Patrick Djivas – basso. Lucio Fabbri – violino, tastiera, chitarra. Roberto Gualdi – batteria. Alessandro Scaglione – tastiera, voce. Marco Sfogli – chitarra elettrica. Alberto Bravin – tastiere aggiuntive, chitarra acustica, voce.

21.51: SPALLE AL MURO Anastasio con PFM
Spalle al muro è il brano musicale con il quale Renato Zero ha partecipato al Festival di Sanremo 1991.
La canzone, inserita nell’album dal vivo Prometeo e venduta anche come singolo insieme al brano L’equilibrista è stata scritta interamente da Mariella Nava, grande amica del cantante romano. Il loro legame diverrà molto importante cosicché, negli anni successivi, Zero richiederà la presenza della cantautrice per la sua esecuzione live. Il testo descrive il lento declino dell’età ed in particolar modo la critica che la gioventù “moderna” fa all’anzianità. La parola più presente nel brano infatti è “vecchio”, quasi a sottolineare la poca considerazione che si ha della persona non più giovane.
Il brano arrivò secondo nella classifica finale del Festival, preceduto da Se stiamo insieme di Riccardo Cocciante, e venne interpretato in inglese dalla cantante giamaicana Grace Jones con il titolo Still Life.

21.50: Gag su Cristiano Ronaldo in prima fila

21.43: Dolcissima interpretazione di Gualazzi e Molinari: il momento migliore della serata finora

21.40: Incantevole Gualazzi, Simona Molinari impreziosisce il pezzo con una voce e una presenza scenica indiscutibile

21.39: Ritmo swingato/jazz, Gualazzi al piano, orchestrina a circondarlo

21.38: Simona Molinari: Nata a Napoli il 23 febbraio 1983 è una cantautrice e compositrice italiana prevalentemente dedita al jazz e allo swing.
Nel dicembre 2008 si aggiudica la vittoria del concorso Sanremolab, ottenendo così la partecipazione al Festival di Sanremo 2009. Il brano con il quale la cantante gareggia nella categoria Proposte è Egocentrica, che nel corso della terza serata viene interpretato in duetto con Ornella Vanoni. La canzone, oltre a diventare il singolo di debutto di Simona Molinari, viene inserita nell’album Egocentrica, pubblicato il 20 febbraio 2009. Dal disco viene estratto anche il secondo singolo Nell’aria, scritto in collaborazione con Giò Di Tonno
Partecipa al Festival di Sanremo 2013 in coppia con Peter Cincotti insieme al quale presenta Dr. Jekyll Mr. Hyde e La felicità; il primo dei due brani è un inedito postumo di Lelio Luttazzi, scomparso due anni e mezzo prima, e del paroliere Alberto Zeppieri. Nella prima serata del festival viene scelto il brano La felicità, successivamente classificatosi al 13º posto finale, che viene certificato disco d’oro.
Il 14 febbraio 2013 esce il quarto album, Dr. Jekyll Mr. Hyde, anch’esso realizzato con la collaborazione di altri gruppi e artisti quali il gruppo torinese The Sweet Life Society, ancora Cincotti, Gilberto Gil, Roberto Gatto e quella particolare con il pianoforte proprio dello stesso Lelio Luttazzi. Dr. Jekyll raggiunge la 16ª posizione della classifica FIMI Album.
Nel dicembre 2013 si esibisce al Blue Note di New York per presentare il suo nuovo lavoro discografico. Nel 2014 è di nuovo a Sanremo ma come ospite nel ruolo di accompagnatrice del cantante in gare Renzo Rubino nella serata Sanremo Club, in cui interpreta Non arrossire di Giorgio Gaber.

21.37: E SE DOMANI Raphael Gualazzi con Simona Molinari
E se domani è il 65° singolo di Mina, pubblicato a novembre del 1964 su vinile a 45 giri dall’etichetta Ri-Fi. Brano presentato al Festival di Sanremo 1964 da un bravo Fausto Cigliano e da un Gene Pitney non all’altezza, viene escluso immeritatamente dalla finale nonostante un buon successo di pubblico e di critica.

21.36: In bretella stile Di Caprio, Riki si è un po’ ripreso ma il ritmo non è proprio l’ideale per esaltare questo pezzo che fa parte della tradizione della musica italiana

21.34: Versione reggae di L’Edera che non incanta per Riki e Ana Mena, c’è tanta Spagna in questa prima parte di puntata

21.33: Ana Mena: Ana Mena Rojas (Estepona, 25 febbraio 1997) è una cantante e attrice spagnola.
La sua popolarità è iniziata nel 2006 dopo aver vinto la dodicesima edizione dei Veo Veo Awards, anche se la sua carriera è decollata quando ha partecipato alla miniserie Marisol, la película.
L’11 maggio 2018 ha pubblicato il suo primo album intitolato Index. Nel 2016, pubblica il singolo di successo No soy como tú crees, una canzone stile pop che ha guadagnato molti paragoni con l’artista americana Meghan Trainor. Con il singolo è riuscita a far parte della lista Viral50 di Spotify in Spagna e, per due settimane consecutive, è stato uno dei singoli più ascoltati in Spagna. Inoltre, grazie al suo primo singolo, è stato selezionata come Spotlight Spotify Artist 2016.
Successivamente ha pubblicato Loco como yo, Se fue e Ahora lloras tú, con la collaborazione della boy band CNCO con cui è entrata nella lista dei successi di iTunes ed è diventata un trending topic non solo in Spagna, ma anche in Argentina, Ecuador, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica, Messico, Panama, Francia, El Salvador, Uruguay e Venezuela oltre a essere riuscita a raccogliere oltre 32 milioni di visite su YouTube

21.32: L’EDERA Riki e Ana Mena
L’edera è un brano musicale composto da Saverio Seracini e Vincenzo D’Acquisto, presentato al Festival di Sanremo 1958, nell’interpretazione di Nilla Pizzi e Tonina Torrielli. I 45 giri delle cantanti vengono pubblicati rispettivamente da Fonit Cetra e dalla RCA italiana, dai titoli L’edera/Nel blu dipinto di blu quello di Nilla Pizzi e quello della Torrielli Mille volte/L’edera.
Il brano non vinse l’edizione del ’58, arrivando seconda con 41 voti dietro al brano trionfatore della kermesse Nel blu dipinto di blu cantato da Domenico Modugno e Johnny Dorelli. L’anno dopo al Festival partecipò a Canzonissima 1959, la prima edizione del programma, che portò alla vittoria il brano sanremese.

21.29: Stanno presentando un evento, una, nessuna centomila, un concerto che le vedrà tutte impegnate il 9 settembre al Campovolo di Reggio Emilia

21.26: Una Pausini emozionata parla della violenza sulle donne

21.24: Sul palco c’è la storia della musica italiana al femminile recente. Mannoia, Emma, Elisa, Pausini, Nannini, Giorgia, Amoroso

21.23: Momento riflessione contro la violenza sulle donne

21.17: Una interpretazione un po’ da sagra paesana, quella di Masini e Arisa su Vacanze Romane. Qui non è piaciuta

21.14: Bionda platino Arisa che entra in scena sulla scala, un paio di note non precise.

21.13: Arisa, pseudonimo di Rosalba Pippa (Genova, 20 agosto 1982), è una cantante e attrice italiana. Dopo aver vinto nel 2008 il concorso SanremoLab, ha raggiunto il successo partecipando al 59º Festival di Sanremo nel 2009 con il singolo Sincerità, vincitore della categoria “Nuove Proposte”.
Nel corso della sua carriera Arisa si è aggiudicata in due occasioni la vittoria al Festival di Sanremo, rispettivamente nel 2009, anno in cui ha vinto come esordiente, e nel 2014, trionfando nella categoria “Campioni” con il brano Controvento. Ha inoltre partecipato, sempre nella categoria “Campioni”, rispettivamente nel 2010 con Malamorenò (9º posto), nel 2012 classificandosi seconda con La notte, vincitore di un Sanremo Hit Award come singolo sanremese più venduto di quell’edizione, nel 2016 con Guardando il cielo (10º posto) e nel 2019 con Mi sento bene (8º posto).
Ha inoltre ottenuto vari riconoscimenti quali un Premio Assomusica e un Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo 2009, un Premio Sala Stampa al Festival di Sanremo 2012, due Wind Music Awards, un Venice Music Awards, un Premio Lunezia e un Premio TV – Premio regia televisiva, oltre ad una candidatura al Premio Amnesty Italia e due al Nastro d’argento nella categoria migliore canzone originale, rispettivamente nel 2017 per Ho perso il mio amore e nel 2018 per Ho cambiato i piani.

21.12: VACANZE ROMANE Marco Masini e Arisa
Vacanze romane è una canzone dei Matia Bazar scritta da Giancarlo Golzi e Carlo Marrale, pubblicata nel febbraio del 1983 nel 45 giri Vacanze romane/Palestina e inserito nell’album Tango. Interpretata dalla voce di Antonella Ruggiero accompagnata dagli arrangiamenti stile sinth pop del tastierista Mauro Sabbione, è una delle canzoni più note dei Matia Bazar.
Il brano fu presentato al Festival di Sanremo 1983 e, classificatosi al quarto posto, si aggiudicò il Premio della Critica

21.11: Amadeus si toglie la giacca e ha il retro della maglielta di Lukaku

21.10: Amadeus, interista, ha la maglia della Juventus coperta da una sciarpa

21.09: Gag in spagnolo maccheronico tra Georgina e Amadeus

21.07: Entra in scena Georgina Rodriguez la compagna di Ronaldo, vestito di pizzo con scollo a cuore, spazzo frontale profondo

21.05: Massacrata a sufficienza “Vado al massimo” di Vasco Rossi con Junior Cally che “preferisce le sardine”, qualche buu dalla platea… Non granchè l’interpretazione di Junior Cally

21.03: Viito: sono un duo romano (d’adozione) indicato da più parti come nuova icona del genere Itpop. Il duo sta cercando una posizione di tutto rispetto nell’ambiente musicale e Sanremo è la grande occasione dopo singoli come “Bella come Roma”, “Industria porno”, “Una festa” e “Compro oro” che sono entrate, nell’immediato, nel cuore degli amanti del classico pop – rock.

21.03: VADO AL MASSIMO Junior Cally con Viito
Vado al massimo è il brano che dà il titolo all’album omonimo di Vasco Rossi, che ha partecipato al Festival di Sanremo 1982 per volontà di Gianni Ravera[, arrivando penultimo in finale. La canzone “Vado al massimo” è uno sberleffo contro i giornalisti che l’avevano aspramente criticato, in particolare Nantas Salvalaggio che, in un articolo dal titolo Anche alla TV c’è l'”ero” libera, lo aveva definito zombie, alcolizzato, drogato “fatto”.
“Canzone”, scritta da Maurizio Solieri. Le prime strofe sono dedicate al padre di Vasco deceduto da poco, poi cambia la dedica della canzone rivolgendosi ad una donna poiché non voleva parlare del suo genitore.

21.01: Le trombe dell’orchestra, Michele “arzillo” Zarrillo e un graffiante Leali infiammano da subito la gara di questa sera

20.59: Si parte subito con un duetto energico tra Zarrillo e Fausto Leali

20.58: Fausto Leali (Nuvolento, 29 ottobre 1944) è un cantautore italiano contraddistinto da una vocalità caratteristica che gli ha fruttato l’appellativo di negro bianco. Vanta dodici partecipazioni come concorrente al Festival. Tra i suoi più grandi successi si distinguono A chi (1967), Deborah (1968), Angeli negri (1968), Io camminerò (1976), Io amo (1987), Mi manchi (1988) e Ti lascerò (1989).

20.57: Si parte subito con la gara. DEBORAH Michele Zarrillo con Fausto Leali
Deborah è un brano musicale composto da Vito Pallavicini (testo) e Giorgio Conte con Pino Massara classificatosi al 4º posto al Festival di Sanremo 1968 nell’interpretazione in abbinamento di Fausto Leali e Wilson Pickett

20.56: Amadeus saluta le vittime dell’incidente ferroviario di Casalpusterlengo

20.55: Apertura riservata a percussioni e ballerini sul palco dell’Ariston, esce Amadeus e saluta

20.53: Sigla dei programmi Tv anni 50/70 per l’avvio della puntata evocativa

20.52: Sta per iniziare la terza serata del Festival. Sigla dell’Eurovisione

20.50: Anche questa sera qualche istante di ritardo sulla partenza, preparate il caffè. Ieri chiusura all’1.40

20.45: Tra pochi minuti il via della terza serata del Festival. Attesa per l’inizio

20.43 E’ ancora in corso PrimaFestival, il programma che precede e lancia ogni serata del Festival: Gigi e Ross stanno intervistando alcuni big che tra poco saliranno sul palco dell’Ariston. Manca qualche minuto dunque, all’inizio delle danze nella cittadina ligure.

20.38 Tutto pronto al Festival per la serata Sanremo 70, dedicata ai duetti e riproposizioni dei brani storici della kermesse canora. Va rimarcato che i voti di questa sera avranno peso nella classifica finale della manifestazione per i 24 artisti della sezione Campioni.

20.32 Queste le cover e i duetti o esibizioni singole in programma questa sera: Alberto Urso: La Voce Del Silenzio con Ornella Vanoni. Piero Pelù: Cuore Matto. Marco Masini: Vacanze Romane con Arisa. Tosca: Piazza Grande con Silvia Perez Cruz. Achille Lauro: Gli Uomini Non Cambiano con Annalisa. Bugo E Morgan: Canzone Per Te. Anastasio: Spalle Al Muro con PFM. Le Vibrazioni: Un’Emozione Da Poco con Canova. Enrico Nigiotti: Ti Regalerò Una Rosa con Simone Cristicchi. Michele Zarrillo: Deborah con Fausto Leali. Rita Pavone: 1950 con Amedeo Minghi. Diodato: 24 Mila Baci con Nina Zilli. Francesco Gabbani: L’Italiano. Levante: Si Può Dare Di Più con Francesca Michielin e Maria Antonietta. Irene Grandi: La Musica E’ Finita con Bobo Rondelli. Junior Cally: Vado Al Massimo con i Viito. Paolo Jannacci: Se Me Lo Dicevi Prima con Francesco Mandelli. Elodie: Adesso Tu con Aeham Ahmad. Elettra Lamborghini: Non Succederà Più con Myss Keta. Giordana Angi: La Nevicata Del 56 con SOLIS String Quartet. Raphael Gualazzi: E Se Domani con Simona Molinari. Pinguini Tattici Nucleari: Papaveri E Papere, Nessuno Mi Può Giudicare, Gianna Gianna, Sarà Perché Ti Amo, Una Musica Può Fare, Salirò, Sono Solo Parole, Rolls Royce. Rancore: Luce con Dardust e La Rappresentante Di Lista. Riki: L’Edera con Ana Mena.

20.25 Le votazioni espresse durante questa serata speciale restituiranno una classifica generale dei Big, e concorreranno anch’esse a stabilire il vincitore finale di Sanremo 2020, insieme ai voti ottenuti nelle altre puntate. A condurre il Festival sarà Amadeus, affiancato questa sera dalla fidanzata di Cristiano Ronaldo, Georgina Rodriguez e dalla conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica, produttrice televisiva e cantante albanese Alketa Vejsiu, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), Massimo Ranieri che duetterà con Tiziano Ferro, il premio Oscar Roberto Benigni e i due cantanti internazionali Mika e Lewis Capaldi.

20.20 Esaurite le prime due serate con le esibizioni dei 24 Big e degli 8 giovani con le quattro eliminazioni, oggi sul palco dell’Ariston è in programma una serata speciale dedicata ai 70 anni del Festival. I 24 big in gara, quasi tutti accompagnati da artisti di fama nazionale ed internazionale, rivisiteranno a loro modo uno o più grandi successi del passato di Sanremo. La novità di quest’anno è che anche la serata “celebrativa” inciderà sulla classifica finale del Festival: La “Giuria Orchestrale” (composta da musicisti e vocalist dell’Orchestra) esprimerà un giudizio sulle esibizioni.

 
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