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Ora che l'Ue punisce gli omicidi dei clan, centinaia di casi soprattutto nelle zone curde

Post n°12 pubblicato il 28 Marzo 2009 da WalterSantoSubito

Turchia, la strage delle ragazze
costrette al suicidio «per onore»

Un tempo venivano uccise dal fratello più giovane che se la cavava con qualche anno di galera

A Derya, 17 anni, la sentenza di morte è arrivata via sms: «Hai infangato il nostro nome — scriveva uno dei tanti zii — ora o ti uccidi o ti ammazziamo noi». A Nuran Unca, 25 anni, l'hanno detto i genitori, entrambi insegnanti. Lei ha resistito per un po', poi si è impiccata nel bagno di casa. Elif, invece, non ce l'ha fatta a togliersi la vita e ha deciso di scappare. Da otto mesi vive come una clandestina, costretta all'anonimato da un'assurda sentenza di morte emessa per aver rifiutato un matrimonio combinato. Sono solo alcuni dei tanti nomi di ragazze costrette al suicidio per motivi d'onore in Turchia. Un tempo venivano uccise dal fratello più giovane che se la cavava con qualche anno di galera, grazie alla sua età e alla legge che prevedeva forti attenuanti in casi del genere. Ma nel 2005, per avvicinarsi all'Europa, Ankara ha riformato il codice penale prevendendo l'ergastolo per il delitto d'onore. Così le famiglie sono corse ai ripari e, per non perdere due figli, hanno pensato di indurre le giovani ad uccidersi.

In poco tempo le percentuali dei suicidi si sono impennate. Soprattutto nel sud-est del Paese, l'area abitata dai curdi, profondamente influenzata dall'Islam più conservatore. Batman, una cittadina grigia e polverosa di 250mila anime, vanta il triste primato di morti sospette, tanto da essere citata da Orhan Pamuk nel romanzo Neve in cui un giornalista investiga sulla strana epidemia di suicidi tra le adolescenti. Ma il fenomeno dilaga ormai anche nel resto del Paese. Nella moderna Istanbul, per esempio, si conta un delitto d'onore a settimana. Sui suicidi dati certi non ce ne sono, si parla di centinaia di casi. Gli esperti sostengono che l'emigrazione dei curdi verso le grandi città porta a un'esasperazione del conflitto tra modernità e tradizione.

Le teenager scoprono Mtv, i jeans stretti, le feste, l'amore. Basta un'occhiata a un ragazzo o una gonna troppo corta e il loro destino è segnato: il consiglio di famiglia si riunisce e le condanna a morte. «Questo scontro di civiltà — ha spiegato a una troupe della britannica Channel Four Vildan Yirmibesoglu, capo del dipartimento dei diritti umani a Istanbul - sta rendendo la situazione ancora peggiore. Aumenta la pressione sulle donne perché rispettino i dettami conservatori della tradizione. E, chiaramente, ci sono più tentazioni». Ogni giorno decine di giovani bussano alla porta di Ka-mer, il centro fondato nel 1997 da Nebahat Akkoc per aiutare le donne in pericolo. La sede di Diyarbakir ha le pareti color corallo e una poltrona di pelle dove le ragazze sprofondano raccontando la loro storia. L'associazione le aiuta a trovare una casa-rifugio e a rivolgersi a un tribunale. Per rendere le cose più facili è stata creata anche un'hotline, ma telefonare e denunciare la propria famiglia può diventare improponibile nella regione curda dove, secondo i dati delle Nazioni Unite, si stima che il 58% delle donne sia vittima di abusi e che il 55% sia analfabeta. Vista da qui l'Europa appare ancora più lontana.

Monica Ricci Sargentini - Corriere della Sera
28 marzo 2009

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Commenti al Post:
zinah5
zinah5 il 28/03/09 alle 19:09 via WEB
Come è detto nel tuo post, è soppratutto nelle zone curde e non generaliziamo neanche li... mi sa che in Europa, violenza sulle donne cè nè parecchio anche, quà in Francia ogni settimana si legge un assassino di una donna dal suo fidanzato o del suo marito quando non amazzano il figli anche ! La Turkia da Mustafa Kemal, ha datto alla donna dei diritti che neanche le donne occidentali avevano, non dico che non cè niente, ma violenza cè nè in tutti paesi e non solamente nei paesi musulmani, sono, devo dire un po stanca di leggere sempre l'oppressione fatta alle musulmane e mai sulle cinese, japonese, skimese.... un vero lavaggio dei cervelli !
 
zinah5
zinah5 il 28/03/09 alle 19:19 via WEB
Scusami per il mio commento, non avevo capito che eri uno che non ama le stranieri...pensavo portare una informazione in piu sulla condizione della donna musulmana che non è dappertutto cosi peggiore come si sente dire dappertutto.
 
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