Post n°186 pubblicato il 09 Giugno 2011 da contramunnezza
Il referendum è alle porte. Gli appuntamenti in tutta Italia si moltiplicano. Rinnoviamo l'appello ad esercitare il diritto di voto. E' importante farlo per non svalutare l'istituto del referendum che ci permette di esprimere la nostra opinione. Anche un solo voto puo essere fondamentale, immaginiamo che il nostro sia l'ultimo necessario per raggiungere il fatidico quorum. Ecco un aneddoto molto significativo: Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. il 12 e 13 Portiamo tutti la nostra goccia. E' proprio il caso di dirlo ... |
Post n°185 pubblicato il 27 Maggio 2011 da contramunnezza
Continua a Sant’Arpino la mobilitazione per la campagna a sostegno del Si ai referendum del prossimo 12 e 13 giugno. Dopo la distribuzione di materiale informativo di qualche domenica fa, le diverse associazioni impegnate nello scopo comune di sensibilizzare gli elettori al voto referendario hanno un’altra iniziativa in programma. Il comitato Contramunnezza, il Circolo Legambiente Geofilos, la comunità di Vita Cristiana “Romero”, l’Osservatorio Politico Culturale, invitano tutti i santarpinesi a partecipare alla manifestazione pubblica organizzata per Martedi 31 maggio alle ore 19.00 presso il parco Pubblico Rodari. Sono previsti gli interventi dei referenti regionali campani del comitato promotore “Per l’acqua bene comune”. Tra i quattro quesiti referendari proposti particolare interesse rivestono i due che riguardano la gestione delle politiche delle risorse idriche. Finalità del comitato è sottolineare il fatto che l’acqua è un bene comune e soprattutto un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. Votando due SI questo può essere evitato. L’istituto referendario, nonostante le diverse circostanze che più volte ne hanno messo a repentaglio l’efficacia, continua ad essere lo strumento principale per esprimersi sulle scelte di una comunità civile. Le associazioni che propongono questo incontro a Sant’Arpino sono da tempo impegnate in azioni di stimolo su diversi temi importanti, la salvaguardia dell’ambiente, il volontariato, la formazione, la richiesta di trasparenza e partecipazione democratica nelle azioni della pubblica amministrazione. Legambiente e Comunità di vita Cristiana nelle loro articolazioni nazionali hanno comunicato la loro adesione al comitato per il Si. All’evento parteciperanno anche i comitati e i movimenti dei paesi vicini. Per info contramunnezza@libero.it |
Post n°184 pubblicato il 22 Maggio 2011 da contramunnezza
Nel segno di Angelo Ad accogliere l'eredità di Angelo Vassallo, sindaco-pescatore di Pollica (Sa), ucciso da 9 colpi di pistola lo scorso settembre, sarà Stefano Pisani, della Lista civica "Insieme per Pollica" eletto con il 59% dei voti.
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Post n°183 pubblicato il 19 Maggio 2011 da contramunnezza
La corsa alle energie alternative contagia anche il mondo dell’hi-tech, grazie a Samsung che introduce nel mercato il primo notebook ‘verde’ al mondo, ossia alimentato unicamente ad energia solare. Il colosso sudcoreano lancia dunque la sfida dell’ecologia, presentando questo primo laptop del tutto privo di spina, ma in grado di funzionare solo grazie a dei pannelli fotovoltaici installati al di sopra del case, che catturano l’energia del sole e la convertono in elettricità, in grado di ricaricare le batteria consentendo il funzionamento del computer. la presentazione ufficiale è avvenuta in Kenya, nazione nella quale l’approvvigionamento elettrico in molti villaggi è difficoltoso. Non si sa ancora, comunque, se il Samsung NC 215 S resterà a livello di prototipo sperimentale per futuri sviluppi di nuovi prodotti o se sia previsto già un approdo sui mercati nel prossimo futuro. Tuttavia i sostenitori della green economy saranno soddisfatti di vedere per la prima volta le energie alternative applicate all’elettronica di largo consumo. Intanto è già in vendita il telefono Samsung S7550 Samsung Blue Earth Totalmente eco compatibile dall'inizio alla fine ;) |
Post n°182 pubblicato il 18 Maggio 2011 da contramunnezza
Rieletto Vincenzo Cenname Era l’Agosto 2010, e Vincenzo Cenname, primo cittadino della virtuosa Camigliano, veniva, in appena 10 giorni, rimosso dalla sua carica, per l’applicazione della famigerata legge 26/2010 “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania“. Vincenzo Cenname è stato rimesso al suo posto, da 1.025 elettori. I cittadini di Camigliano, gli hanno donato un vero e proprio plebiscito di voti, oltre il 300% in più rispetto alla sua rivale Daniela Cioppa, che di voti ne ha incamerati 293. “alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all’asilo nido. Si inventa una moneta, l’eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave”. M.Gramellini
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Post n°181 pubblicato il 17 Maggio 2011 da contramunnezza
Chi ben comincia è a metà dell'opera! La Sardegna, con il 97,34% di sì, dice NO al nucleare. Non ha avuto esitazione il popolo sardo, che già alle ore 22:00 di domenica sera aveva raggiunto il quorum fissato a 1/3 degli aventi voto, con una presenza da record alle urne del 76,69%. L'interrogazione popolare, fortemente voluta dal presidente della Regione U. Cappellacci, non ha forza di legge ma esprime la determinazione sarda sulla questione nucleare. |
Post n°180 pubblicato il 11 Maggio 2011 da contramunnezza
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Post n°177 pubblicato il 01 Maggio 2011 da contramunnezza
El Hierro, il fiore germogliato nel deserto delle rinnovabili. Questa è l'esperienza dell'isola di El Hierro (che in spagnolo significa: "ferro", in memoria del suo passato vulcanico). Questa è una piccola isola dell'arcipelago delle Canarie, importante per essere stata la prima isola a produrre interamente energia da fonti rinnovabili. Per i 10.700 abitanti dell'isola il vento è un compagno di vita quotidiano ed hanno imparato ad addomesticarlo. Cinque turbine eoliche, per una potenza di 11,5 megawatt verranno montate sulla punta nordorientale dell'isola. Una parte dell'energia sarà introdotta nell'energia elettrica, un'altra parte pomperà acqua in un bacino artificiale di 150mila metri cubi. L'acqua sarà spinta in un altro bacino a 700 metri d'altezza. Tre chilometri di canalizzazioni collegheranno nei due sensi i serbatoi. L'acqua sarà usata quando mancherà il vento e produrrà 11,6 megawatt. In questo modo l'energia eolica diventerà una fonte di approvigionamento continua, con un'autonomia di quattro giorni giorni anche in totale assenza di vento. Il progetto è nato 25 anni fa e per tutto questo tempo si sono battuti con il governo spagnolo e la Commissione europea. L'isola è il fiore germogliato nel deserto delle rinnovabili. Il principio del trasferimento di energia tramite il pompaggio non è nulla di rivoluzionario. Il Marocco lo ha già adottato in una regione e è in procinto di utilizzarlo in due altre regioni. La Francia anche ha sfruttato lo stesso principio. Tuttavia è la prima volta che le attività legate alle pompe e alle turbine assiccureranno l'autonomia energetica di una collettività. El Hierro ha pensato in grande. La sua energia sarà sufficiente per soddisfare i bisogni energetici dei 60 mila turisti che la visitano ogni anno. Il surplus di elettricità permetterà di far funzionare tre impianti di desalinazione dell'acqua di mare che servirà per l'irrigazione di alcune parti dell'isola. Le installazioni diventeranno operative nel 2012 e fermeranno l'importazione via mare del gasolio. L'insieme del progetto è costato ben 65 milioni di euro, 35 milioni li ha messi il governo spagnolo. Una volta ammortizzati i costi, la vendita di elettricità dovrebbe fruttare 9 milioni all'anno che verranno reinvestiti nell'economia locale. Javier Morales, vicepresidente del consiglio territoriale, parla anche di una seconda tappa, ovvero sostituire le seimila automobili con auto elettriche. Anche queste richiederanno 65 milioni di euro. Vendendo elettricità allo stesso prezzo della benzina la spesa sarà ammortizzata in dieci anni. La popolazione è contenta non solo perché tutto ciò è redditizio, ma anche perché è un modo per produrre energia pulita che porterà grande pubblicità all'isola. La protezione della natuna è una vera e propria religione. Nel 2000, El Hierro è stata dichiarata "riserva della biosfera". Per evitare che le turbine eoliche rovinino il paesaggio sono state posizionate in luoghi esposti al vento e allo stesso tempo poco visibili. Le condutture d'acqua sono invece parzialmente interrate. La terza tappa prevede delle istallazioni solari e fotovoltaiche e un sistema di riciclaggio di rifiuti. Le cooperative agricole, i ristoranti e le mense scolastiche hanno già raggiunto un accordo. Inoltre, entro la fine del decennio l'intero cibo locale sarà biologico. La quarta ed ultima tappa prevede che i giovani,dopo il liceo potranno specializzarsi in settori che riguardano le energie rinnovabili. L'isola, meta degli appassionati di trekking, immersioni e archeologia diventa un esempio per le isole vicine come Tenerife e Ikaria. |
Post n°176 pubblicato il 26 Aprile 2011 da contramunnezza
Comunicato Stampa Sulla questione rifiuti in Campania sta accadendo una cosa molto grave: la Regione sta dando attuazione alla Proposta di Piano Regionale senza consultare le popolazioni interessate e prima ancora che la stessa proposta venga approvata in Consiglio Regionale e diventi un vero e proprio piano. Questa la denuncia del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania nella nuova lettera alla Commissione Europea inviata ieri mattina. 22 aprile 2011 - Coordinamento Regionale Rifiuti Con le nomine, avvenute in questi giorni, dei Commissari incaricati di realizzare gli impianti di digestione anaerobica presso gli STIR della Campania, che fanno seguito alle nomine dei Commissari per la realizzazione degli inceneritori, il Presidente Caldoro ha dato il via all’attuazione del Piano in palese violazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica ancora in corso. Questo modo di procedere impedirà qualsiasi modifica e miglioramento al pessimo piano presentato nelle scorse settimane. Così la consultazione dei cittadini campani sul contenuto del Piano, se mai verrà realizzata, sarà l’ennesima farsa, come ormai accade da 17 anni a questa parte. Un modo per convincere l’Europa a sbloccare i fondi congelati a causa della procedura di infrazione contro la nostra regione, mostrando un rispetto formale delle regole comunitarie mentre si continua a violarle nella sostanza, facendo uso, ancora una volta, di una normativa straordinaria che non avrebbe più alcuna ragione d’essere dopo la dichiarazione governativa di fine emergenza del dicembre 2009. Coordinamento Regionale Rifiuti - Campania (CO.RE.RI) |
Post n°175 pubblicato il 22 Aprile 2011 da contramunnezza
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Post n°174 pubblicato il 20 Aprile 2011 da contramunnezza
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gioco è fatto. Una volta si diceva che per ricaricare delle semplici batterie come quelle utilizzate per i telecomandi, i-pod e quant’altro, bastava metterle nel congelatore per qualche ora. Poi sono state inventate quelle ricaricabili, che per poterle utilizzare però bisognava sprecare altra energia elettrica. Oggi è possibile utilizzare delle batterie solari. Dove si trovano? Potenzialmente in tutte le case. L’invenzione arriva dalla Danimarca, e più precisamente dalla mente di Knut Karlsen, un blogger che ha inventato le SunCats, delle pile a carica solare. Come fare? Molto semplice. Servono una comunissima batteria ricaricabile, della colla ed una cella fotovoltaica flessibile (questa forse è un po’ più complicata da trovare). Una volta che abbiamo avvolto la nostra batteria con le celle solari attaccate con la colla, basta collegare la punta della stessa con un filo di rame (come in foto) ed ilgioco è fatto! Questa la semplice idea del blogger danese che, assicura lui stesso, ha la casa piena di queste batterie posizionate su ogni finestra. I vantaggi di quest’idea sono molteplici. Anzitutto il risparmio in termini economici, che di questi tempi è al primo posto nelle preoccupazioni delle famiglie italiane. Non si acquistano più pile, il caricabatterie non serve più e l’elettricità di casa viene utilizzata per altri scopi. Poi si elimina il problema del riciclaggio, dato che si sa che gettare le batterie nei cassonetti indifferenziati è pericolosissimo perché contengono agenti chimici molto inquinanti, ma d’altra parte non in tutte le città sono presenti i cassonetti appositi per questo genere di immondizia. Ma ancora, quest’idea può essere “riciclata” per tutto ciò che è ricaricabile. Un esempio possono essere i cellulari. Ancora non è stata testata quest’idea, ma sarebbe possibile, a livello teorico, ricaricare in questo modo la batteria del cellulare. Tutto questo, ancora una volta, grazie ad una energia rinnovabile a costo zero. |
Post n°172 pubblicato il 10 Aprile 2011 da contramunnezza
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