I sogni di un poeta

La nostra voglia di Natale

Il male ha gli occhi di ghiaccio,

la faccia rugosa,

solcata,

ma continua a sentirsi immortale …

è come un cane che si morde la coda

perché il male fa male,

ed è sempre un danno,

comunque vada …

ha le pupille di fuori

incollate al futuro

nelle tenebre senza speranza 

fisso su quella stella

sullo stupore dei genitori,

di quella santa famiglia,

fonte di rabbia e di tristezza …

è un male invecchiato, ormai,

ha i giorni contati

e la sua sorte è segnata …

Mentre noi ci scambiamo il segno della pace

in questo tempo complicato

con indosso ancora l’armatura

la grinta nella voce,

e la passione che non manca mai …

in questa notte speciale

in cui si può continuare a sognare

e combattere

senza più paura …

perché c’è un cielo che volge all’azzurro

negli occhi di un bambino

che è nato e non ha pianto,

portatore di Luce

della Bellezza

e dell’Incanto

come la nostra voglia di Natale …

(Crescenzo)