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I sogni di un poeta

poesie

 

 

« La piccola di DioA ridosso della vita »

Casa di riposo

Post n°121 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

Ci entrai, come si va per mare,

con il vento contro,

sulle onde di solitudini memorie

sotto quel cielo d’inverno

di capelli spettinati e bianchi,

nuvole sparse di pensieri e di storie

che non si incontrano mai …

 

Ci entrai, di soppiatto,

per un amico da trovare,

e ci lasciai l’anima,

a guardare negli occhi neri del destino,

occhi lacrimosi,

borse di malinconia, 

a raccogliere tristezze intorno

e a calpestare metri di cammino …

 

Ci entrai pensando a un arcobaleno

ma ne persi i colori,

come i fiori che non raccolsi,

mentre ognuno chiedeva conto di un nuovo giorno

davanti a una statua di Maria,

in questo campo vergognoso del mondo

che li ha seminati

e dimenticati …

 

ci entrai, col corpo,

ma ne uscii con l’anima in spalla,

come un bambino che si è perso

a ripercorrere lo stesso pezzo di strada

e a cercare vie di fughe,

con il cuore a tamburo,

mentre le cose erano sempre lì

come le avevo lasciate

tranne i dolori delle mie rughe …

 

(Crescenzo)

 
 
 
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