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Nickname: crescenzo1962
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Sesso: M Età: 61 Prov: MI |
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Post n°124 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962
A considerare ciò che si è fatto, con estrema passione, a costruire ponti per unire le tante verità e i cuori e rivolgerli in alto … dove solo il coraggio può entrare e il desiderio della ricerca e del vero …
a costruire ponti, ma anche muri, che dividano le Verità dall’errore, come spesso capita, per non ridurre la Fede a un ghetto soffocante, o vederla sonnecchiare tra gli anfratti della ragione …
l’equilibrio del “questo e quello”, non una sola costruzione, perché l’amore non decapita e se si volge alla croce è solo per unire i punti cardinali, per comprendere questo mondo malato, abbracciarlo per intero, e poterlo guardare con gli occhi dell’Amore rivolti al cielo proprio come quelli di Gesù …
(Crescenzo) |
Post n°123 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962
Ricordi lontani con il cuore che si prosciuga, pensieri affollati che si fanno strada tra la gente come due innamorati marosi sul bagnasciuga tra villeggianti chiassosi e bisognosi di senso, sul litorale infinito dell’amore ...
abbracciati a fusione fino a perdersi nel silenzio in una sola mente a stringere la vita nelle mani e lanciarla sulla superficie piatta del mare, e vedere tutti i salti del passato sempre di più, fino a creare quel cerchio dell’ emozioni
che si ripete sempre a ogni lancio dei ricordi …
(Crescenzo) |
Post n°122 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962
Combatto il male fuori e dentro di me da sempre e non mi arrendo … nonostante lo senta nelle ossa nelle pieghe delle pelle che ringrinzisce a ogni giro di lancette …
nel fiato sul collo come il caldo della rabbia, nelle orecchie bagnate piene di acqua di sale e del rumore silente della quiete …
in queste conchiglie di sabbia che ascoltano l’universo il battito di milioni di comete e ne seguono la scia anche se sono morte da anni …
combatto il male, questo attimo fuggente, il vento della malinconia, come un sassofono sordo stonato lo sfiato di un momento e il soffio sulfureo degli inganni …
Combatto il male, in attesa del sereno, insieme a te per sempre tra le vele del tuo amore e le onde morbide del seno in questo mare agitato del tempo …
inginocchiato sul calvario ma a ridosso della Vita …
(Crescenzo) |
Post n°121 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962
Ci entrai, come si va per mare, con il vento contro, sulle onde di solitudini memorie sotto quel cielo d’inverno di capelli spettinati e bianchi, nuvole sparse di pensieri e di storie che non si incontrano mai …
Ci entrai, di soppiatto, per un amico da trovare, e ci lasciai l’anima, a guardare negli occhi neri del destino, occhi lacrimosi, borse di malinconia, a raccogliere tristezze intorno e a calpestare metri di cammino …
Ci entrai pensando a un arcobaleno ma ne persi i colori, come i fiori che non raccolsi, mentre ognuno chiedeva conto di un nuovo giorno davanti a una statua di Maria, in questo campo vergognoso del mondo che li ha seminati e dimenticati …
ci entrai, col corpo, ma ne uscii con l’anima in spalla, come un bambino che si è perso a ripercorrere lo stesso pezzo di strada e a cercare vie di fughe, con il cuore a tamburo, mentre le cose erano sempre lì come le avevo lasciate tranne i dolori delle mie rughe …
(Crescenzo) |
Post n°120 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962
C’è un panorama di fuliggine fumo e cenere come le anime sospese che guardano i corpi violentati sull’asfalto, un orizzonte di una macabra immagine in mezzo a rovine da ricostruire …
E c’è una donna impaurita, sul ciglio della strada con due battiti del cuore, lo sente ancora, e tanto basta, affinché prevalga la speranza nonostante la paura e il dolore …
C’è il sogno della pace, in una stretta di mano quasi a sentirne il calore, il calore del sangue non versato, il suo scorrere nelle vene, mentre gli occhi non ne hanno più, né pupille dilatate, disintossicati dalla droga dell’odio …
C’è il mare in quegli occhi, occhi bagnati, un mare senza riva, onde leggere che si lasciano lacrimare, illuminare, come quei fari puntati al cielo finalmente terso da bestemmie …
E c’è una suora gracile piccola insignificante agli occhi del mondo, ma non per il Suo Signore … occhi liberi come i passaggi segreti dell’anima … due specchi d’acqua, dove si riflettono i lineamenti di Dio …
ha il sorriso di Cristo, tra le rughe della passione, di una bellezza che toglie il fiato mentre parla di una violenza abissale, dei giovani, della famiglia, del dramma dell’aborto … e della guerra che non potrà mai finire se non si smuove questa crosta, la crosta del male, di questo malefico oblio …
perché c’è un orizzonte di rovine da ricostruire in questi pezzi di vetro del futuro dove specchiarsi per non dimenticare, e non dimenticarsi …
parla ancora, la piccola di Dio, e bombarda le coscienze, mentre la donna incinta si sfiora il grembo e accarezza una vita che ancora non si vede, ma c’è, la sente, ed è la speranza a prevalere …
(Crescenzo) |
Inviato da: crescenzo1962
il 24/06/2014 alle 13:55
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 24/06/2014 alle 12:00
Inviato da: crescenzo1962
il 15/01/2014 alle 16:23
Inviato da: crescenzo1962
il 15/01/2014 alle 16:06
Inviato da: hard_bone
il 15/01/2014 alle 15:56