Creato da crescenzo1962 il 12/11/2012

I sogni di un poeta

poesie

 

 

La costruzione di uno scrittore

Post n°124 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

A considerare ciò che si è fatto,

con estrema passione,

a costruire ponti

per unire le tante verità

e i cuori

e rivolgerli in alto …

dove solo il coraggio può entrare

e il desiderio della ricerca e del vero …

 

a costruire ponti,

ma anche muri,

che dividano le Verità dall’errore,

come spesso capita,

per non ridurre la Fede a un ghetto soffocante,

o vederla sonnecchiare tra gli anfratti della ragione …

 

l’equilibrio del “questo e quello”,

non una sola costruzione,

perché l’amore non decapita

e se si volge alla croce è solo per unire i punti cardinali,

per comprendere questo mondo malato,

abbracciarlo per intero,

e poterlo guardare con gli occhi dell’Amore

rivolti al cielo

proprio come quelli di Gesù …

 

(Crescenzo)

 
 
 

I sassi dei ricordi

Post n°123 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

Ricordi lontani

con il cuore che si prosciuga,

pensieri affollati

che si fanno strada tra la gente

come due innamorati marosi

sul bagnasciuga

tra villeggianti chiassosi

e bisognosi di senso,

sul litorale infinito dell’amore ...

 

abbracciati a fusione

fino a perdersi nel silenzio 

in una sola mente

a stringere la vita nelle mani

e lanciarla sulla superficie piatta del mare,

e vedere tutti i salti del passato

sempre di più,

fino a creare quel cerchio dell’ emozioni

 

che si ripete 

sempre

a ogni lancio dei ricordi …

 

(Crescenzo)

 
 
 

A ridosso della vita

Post n°122 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

Combatto il male

fuori e dentro di me

da sempre

e non mi arrendo …

nonostante lo senta nelle ossa

nelle pieghe delle pelle

che ringrinzisce a ogni giro di lancette …

 

nel fiato sul collo

come il caldo della rabbia,

nelle orecchie bagnate

piene di acqua di sale

e del rumore silente della quiete …

 

in queste conchiglie di sabbia

che ascoltano l’universo

il battito di milioni di comete

e ne seguono la scia

anche se sono morte da anni …

 

combatto il male,

questo attimo fuggente,

il vento della malinconia,

come un sassofono sordo

stonato

lo sfiato di un momento

e il soffio sulfureo degli inganni …

 

Combatto il male,

in attesa del sereno,

insieme a te

per sempre

tra le vele del tuo amore

e le onde morbide del seno

in questo mare agitato del tempo …

 

inginocchiato sul calvario

ma a ridosso della Vita …

 

(Crescenzo)

 
 
 

Casa di riposo

Post n°121 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

Ci entrai, come si va per mare,

con il vento contro,

sulle onde di solitudini memorie

sotto quel cielo d’inverno

di capelli spettinati e bianchi,

nuvole sparse di pensieri e di storie

che non si incontrano mai …

 

Ci entrai, di soppiatto,

per un amico da trovare,

e ci lasciai l’anima,

a guardare negli occhi neri del destino,

occhi lacrimosi,

borse di malinconia, 

a raccogliere tristezze intorno

e a calpestare metri di cammino …

 

Ci entrai pensando a un arcobaleno

ma ne persi i colori,

come i fiori che non raccolsi,

mentre ognuno chiedeva conto di un nuovo giorno

davanti a una statua di Maria,

in questo campo vergognoso del mondo

che li ha seminati

e dimenticati …

 

ci entrai, col corpo,

ma ne uscii con l’anima in spalla,

come un bambino che si è perso

a ripercorrere lo stesso pezzo di strada

e a cercare vie di fughe,

con il cuore a tamburo,

mentre le cose erano sempre lì

come le avevo lasciate

tranne i dolori delle mie rughe …

 

(Crescenzo)

 
 
 

La piccola di Dio

Post n°120 pubblicato il 05 Novembre 2014 da crescenzo1962

C’è un panorama di fuliggine

fumo e cenere

come le anime sospese

che guardano i corpi violentati sull’asfalto,

un orizzonte di una macabra immagine

in mezzo a rovine da ricostruire …

 

E c’è una donna impaurita,

sul ciglio della strada

con due battiti del cuore,

lo sente ancora,

e tanto basta,

affinché prevalga la speranza

nonostante la paura e il dolore …

 

C’è il sogno della pace,

in una stretta di mano

quasi a sentirne il calore,

il calore del sangue non versato,

il suo scorrere nelle vene,

mentre gli occhi non ne hanno più,

né pupille dilatate,

disintossicati dalla droga dell’odio …

 

C’è il mare in quegli occhi,

occhi bagnati,

un mare senza riva,

onde leggere che si lasciano lacrimare,

illuminare,

come quei fari puntati al cielo

finalmente terso da bestemmie …

 

E c’è una suora gracile

piccola

insignificante agli occhi del mondo,

ma non per il Suo Signore …

occhi liberi

come i passaggi segreti dell’anima …

due specchi d’acqua,

dove si riflettono i lineamenti  di Dio …

 

ha il sorriso di Cristo,

tra le rughe della passione,

di una bellezza che toglie il fiato

mentre parla di una violenza abissale,

dei giovani,

della famiglia,

del dramma dell’aborto …

e della guerra

che non potrà mai finire

se non si smuove questa crosta,

la crosta del male,

di questo malefico oblio …

 

perché c’è un orizzonte di rovine da ricostruire

in questi pezzi di vetro del futuro

dove specchiarsi

per non dimenticare,

e non dimenticarsi …

 

parla ancora,

la piccola di Dio,

e bombarda le coscienze,

mentre la donna incinta si sfiora il grembo

e accarezza una vita che ancora non si vede,

ma c’è,

la sente,

ed è la speranza a prevalere …

 

 

(Crescenzo)

 
 
 

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