Creato da: mojofuel il 15/08/2005
Vita e musica

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

cassetta2jamesmarshall.cDa_1a_100mojofuelBubY790giangino9volandfarmminsterr999toorresalorteyuwpauline7seventiesIlapaineverdieskatarina70Frozen.Countess
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Messaggio #16Messaggio #18 »

COPPIE GAY E COPPIE DI FATTO

Post n°17 pubblicato il 05 Dicembre 2005 da mojofuel

In questi giorni e' stata approvata, qui in Inghilterra, la legge per legalizzare i matrimoni tra omosessuali. Tutti contenti, niente da dire . Adesso George Michael si potra' sposare, Elton John pure, piu' innumerevoli altre coppie che non aspettavano altro da tantissimo tempo. Pero'...c'e' un pero'. Come sempre quando si discute di temi cosi' spinosi, ho visto una forte mancanza di rispetto nei confronti delle opinioni contrarie a questa legge. Se vi fate un giro nel blog "Rolling Stone", ve ne farete un'idea. Come potete immaginare, la maggior parte degli attacchi e' stata diretta contro la Chiesa.

Premetto che sono cattolico ma che sono anche favorevole alle unioni omosessuali (contraddittorio? forse). Indipendentemente dalle inclinazioni sessuali di ciascuno, e' giusto ufficializzare il proprio legame se si desidera, e di godere di tutti i diritti che ne conseguono.

Pero' ci sono diverse cose che mi hanno quantomeno lasciato delle gran farfalle nello stomaco, in seguito a questi attacchi rivolti verso la Chiesa. Andiamo con ordine.


Numero uno: se parliamo dal punto di vista religioso, mi sembra sia quantomeno esagerato pretendere che la Chiesa avalli i matrimoni tra gay. Perche' i principi fondanti del matrimonio secondo la religione cristiana sono il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita, e nel caso delle unioni omosessuali il secondo principio viene a decadere (a meno di ricorrere ai figli in provetta, ma questo e' un altro discorso). Sull'amore tra due persone dello stesso sesso, non discuto, anche perche' nessuno puo' dire "questo e' amore, quello no", ma per quanto concerne la trasmissione della vita mi sembra che ci sia una questione logistica da affrontare, no?

Punto due: perche' due omosessuali che gia' vivono insieme, dormono nello stesso letto, sperimentano insomma tutto cio' che sperimenta una coppia etero
dovrebbero volersi sposare? Che differenza ci sarebbe, visto che anche adesso si spinge parecchio per riconoscere le coppie di fatto, che quindi non
vogliono sposarsi nonostante siano, per loro stessa definizione, coppie? Da una parte vediamo i gay che fanno pressioni per potersi sposare, dall'altro ci
sono gli etero che fanno di tutto per vedersi legalmente riconosciuti come coppie per non doversi sposare. Quindi: quale sarebbe il vantaggio di essere
sposati per le coppie gay?

Dice: ci sono motivi fiscali e giuridici. Pensioni, eredita' in caso di morte del coniuge e quant'altro.
Esattamente gli stessi vantaggi ottenuti dal riconoscimento delle coppie di fatto. Benissimo, ne hanno pienamente diritto dato che non si devono fare
discriminazioni. Ma allora qui non si sta parlando di amore. Si parla di tutela della coppia, che non si riferisce necessariamente all'amore ma al
riconoscimento del loro status giuridico di coppia. Altrimenti l'amore ci puo' essere essendo coppia sposata, di fatto o semplicemente stando insieme
ognuno a casa propria, no? Non siamo stati a menarla per anni dicendo che un anello o un pezzo di carta non significano nulla se due persone non si amano? Non ci si e' battuti per riconoscere il diritto a stare con chi ci pare, come e quando ci pare, senza per forza dover essere sposati? E adesso facciamo marcia indietro?

Ah, certo, i motivi di tutela giuridica. Be', allora lasciatemi dire che e' lo Stato a dover riconoscere tale tutela, secondo il principio della separazione dei poteri. Non la Chiesa. Lo Stato puo' anche approvare una legge per legalizzare le unioni gay, non e' un problema. La Chiesa pero' deve poter dire che questo e' sbagliato, se crede che lo sia (e a me sembra che anche in queste occasioni, pur trattandosi di temi delicati, lo abbia fatto con fermezza ma con rispetto).
I gruppi di pressione ci sono DA SEMPRE, mica solo la Chiesa, parliamoci chiaro. lo Stato ha il DOVERE preciso di prendere le distanze e di decidere per conto proprio, senza farsi influenzare. Ma la Chiesa ha DIRITTO di esprimere la propria opinione e di difendere i principi base della propria dottrina, che si pensi giusta o meno (e non parliamo di incarcerazione dei gay, di torture e di discriminazione. Parliamo di dichiarazioni su giornali indipendenti e di un catechismo che si puo' approvare o no, che si puo' rispettare o no).
Poi lo Stato decidera' con leggi, elezioni e referendum.

Non esiste forse la liberta' di espressione?Oppure la liberta' di espressione si ferma solamente a quello che vogliamo sentirci dire?

Faccio un esempio: secondo me il frutto migliore del mondo e' la mela. Secondo te e' l'arancia. Per me l'arancia ti fa male e te lo dico, per ragioni che possono essere valide o meno, a seconda di come le si valutano. Pero' ti lascio mangiare tutte le arance che vuoi, pur continuando a sostenere che fanno male. Tu mi dici non solo che la mela e l'arancia sono la stessa identica cosa, ma che anzi io sono un retrogrado perche' a me piace la mela e continuo a pensarla cosi'. E pretendi che io cambi opinione altrimenti sono, nell'ordine, un ipocrita, un retrogrado, un oscurantista, una mummia, un pecorone e un rincoglionito (cito testualmente dal blog di sabato contro le dichiarazioni del Papa), aggiungendo che mi devo pure dare fuoco, che non ho capito un cazzo della vita (vedi commenti sopra) e che, a sentire Gatto Nero che si permette di dare a una blogger della stupida e dell'ignorante, se ne esce con questo capolavoro di diplomazia.

"Se è la Chiesa a mistificare le parole di questo o quel leader politico in nome di una logica esclusivamente elettorale, direi di marciare verso il Vaticano e di sterminare quella razza bastarda, dal Papa KazzInKul all'ultimo dei preti... "

Allora mi dico: e' rispetto questo? E' pluralismo questo? Chi e' l'intollerante?

Ripeto: due persone che si amano e che vogliono spendere il resto della loro vita insieme ne hanno pieno diritto, indipendentemente dalle loro inclinazioni sessuali. Ma due gay, al giorno d'oggi (e meno male, aggiungo!), possono vivere insieme e farsi i fatti propri senza dover rendere conto a nessuno.

Sposarsi per loro vuol dire TUTELA GIURIDICA e DIRITTI DOVUTI A UNA COPPIA SPOSATA. Punto. Allora discutiamone (con civilta', sia chiaro), vediamo quello che si puo' fare, diamogliela questa tutela. Ne hanno diritto.

Ma non usciamocene con la storia dell'amore, ragazzi. Perche' allora mi sento preso per il culo. Due persone si amano prima di sposarsi e si amano dopo, non e' che si amano di piu' o di meno perche' si mettono un anello al dito. O sbaglio?

E' il principio della coppia di fatto eterosessuale, che adesso si vorrebbe equiparare alla coppia sposata. Be', ragazzi, io mi chiedo: perche' due persone che stanno insieme da tutta una vita, che hanno figli e vivono sotto lo stesso tetto non vogliono sposarsi? E non dico per forza in chiesa, ma anche in comune, ci mancherebbe altro.

La risposta piu' comune e' " perche' non si crede nel matrimonio". Va bene. Nessuno impedisce di stare insieme senza essere sposati. Ma allora, se non ci si crede, perche' si pretende di avere gli stessi diritti di chi si prende un impegno civile (ed eventualmente religioso) e si sposa? Ci si appella allo Stato per godere dei vantaggi di un qualcosa che si e' rifiutato tutta la vita perche' "non ci si crede". E come mai?

Ah gia', la tutela giuridica...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963